Nu Andromedae
Nu Andromedae | |
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Classificazione | Binaria spettroscopica |
Classe spettrale | A: B5 V+ B: F8 V |
Distanza dal Sole | 680 ± 110 a.l.[1] (208 ± 34 pc) |
Costellazione | Andromeda |
Redshift | -0,000080[2] |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0[2]) | |
Ascensione retta | 00h 49m 48,847s |
Declinazione | +41° 04′ 44,08″ |
Lat. galattica | -21,7918° |
Long. galattica | 122,6024° |
Dati fisici | |
Massa | |
Periodo di rotazione | A: 4 giorni B: 4 giorni |
Velocità di rotazione | A: 80 km/s B: 11 km/s |
Temperatura superficiale |
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Indice di colore (B-V) | -0,15[2] |
Età stimata | 80 milioni di anni |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 4,53[3] |
Moto proprio | RA: 22h 68m : mas/anno[2] DEC: -18° 05′ : mas/anno[2] |
Velocità radiale | -23,9 km/s[2] |
Nomenclature alternative | |
Nu Andromedae (ν And / ν Andromedae) è una binaria spettroscopica[2] posta alla distanza di 680 anni luce dal Sistema solare, nella direzione della costellazione di Andromeda.[1]
Nu Andromedae venne scoperta e descritta dal danese Tycho Brahe,[4] che però mancò di osservare l'assai prossima Galassia di Andromeda. Ciò ha indotto a supporre che la Galassia possa presentare una variabilità nella propria luminosità.[4]
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Nu Andromedae appare come un oggetto di magnitudine pari a 4,53[3] ed è pertanto visibile ad occhio nudo in un cielo buio. Può essere osservata da entrambi gli emisferi terrestri, sebbene la sua declinazione settentrionale favorisca notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord; dalle regioni boreali si presenta estremamente alta nel cielo nelle notti d'autunno, mostrandosi persino circumpolare dalle regioni più settentrionali e della fascia temperata medio-alta, come l'Europa centro-settentrionale e il Canada, mentre dall'emisfero australe resta sempre molto bassa, ad eccezione delle aree prossime all'equatore. È comunque visibile da buona parte delle aree abitate della Terra.[5] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra settembre e marzo; nell'emisfero boreale è uno degli oggetti più caratteristici dei cieli autunnali.
Data la sua vicinanza prospettica alla Galassia di Andromeda, è utilizzata per determinare la posizione di quest'ultima, in combinazione con Mirach (β And) e μ Andromedae.[6]
Il sistema
[modifica | modifica wikitesto]Il sistema è composto da due stelle. La primaria è una stella bianco-azzurra di sequenza principale, classificata come B5 V+;[2] la compagna è una stella bianco-gialla di sequenza principale, classificata come F8 V.[7]
Le osservazioni spettroscopiche hanno permesso di stabilire che la compagna completa una rotazione intorno alla primaria in 4,28 giorni e che le due stelle distano circa 20 raggi solari.[8][9] Sono stati inoltre misurati i periodi di rotazione delle due stelle, che, abbinati ad una stima delle dimensioni, suggeriscono che i due corpi siano in rotazione sincrona.[8] Inoltre, la componente A del sistema dovrebbe avere un'età prossima agli 80 milioni di anni, che corrisponde, per una stella avente circa 6 volte la massa del Sole, alla conclusione della fase di sequenza principale, con l'esaurimento della scorta di idrogeno e l'inizio della fusione dell'elio.[8] L'innesco della fusione dell'elio determinerà l'espansione dell'astro in una gigante rossa, che potrebbe raggiungere dimensioni tali da inglobare la stella compagna.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) ν And, su server6.wikisky.org, Wikisky.org. URL consultato l'11 settembre 2010.
- ^ a b c d e f g h i (EN) 35 And -- Spectroscopic binary, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato l'11 settembre 2010.
- ^ a b (EN) n Andromedae, su alcyone.de. URL consultato l'11 settembre 2010.
- ^ a b La costellazione di Andromeda, su margheritacampaniolo.it. URL consultato il 10 settembre 2010.
- ^ Una declinazione di 41°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 49°; il che equivale a dire che a nord del 49°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 49°S l'oggetto non sorge mai.
- ^ M31, la Galassia di Andromeda, su guide.supereva.it. URL consultato il 7 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2010).
- ^ (EN) HR 226, in Bright Star Catalogue, 5th Revised Ed. (Hoffleit+, 1991), VizieR. URL consultato l'11 settembre 2010.
- ^ a b c d James B. Kaler.
- ^ Televideo, pagina di astronomia del 13-12-2007 [collegamento interrotto], su guide.supereva.it. URL consultato il 1º settembre 2010.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) James B. Kaler, Nu And, in Stars. URL consultato l'11 settembre 2010.