Oh, Those Eyes
Oh, Those Eyes | |
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Titolo originale | Oh, Those Eyes |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1912 |
Durata | 8 min 154 metri (split reel) |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 film muto |
Genere | commedia |
Regia | Mack Sennett |
Sceneggiatura | Juanita Bennett |
Casa di produzione | Biograph Company |
Fotografia | Percy Higginson |
Interpreti e personaggi | |
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Oh, Those Eyes è un cortometraggio muto del 1912 diretto da Mack Sennett.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il lampo luminoso degli occhi di Gladys ammalia i rappresentanti del sesso maschile, siano essi persone incontrate sui docks della Big Apple - dove donne anche avvenenti si ritrovano abbandonate dai loro compagni gettati all'inseguimento della bella meteora - che nei suoi più reconditi recessi, uffici polverosi della city, come quello in cui lavorano, alle dipendenze del padre di Gladys, i due impiegati José e Henrico. La situazione è talmente fuori controllo che l'austero poliziotto di quartiere deve disperdere gli assembramenti davanti alla finestra di Gladys, salvo poi rimanere a sua volta incantato dall'apparizione della femme fatale.
Al biglietto inviato da José a Gladys, che le propone un abboccamento, la donna risponde: ok, se papà è d'accordo. Ma salta fuori che anche Henrico ha mandato un analogo biglietto a Gladys, e la risposta è la stessa. E papà non è propriamente d'accordo. Avendo letto i biglietti, ed ottenuta la collaborazione dei due dipendenti, decide di dare una lezione alla figlia eccessivamente sbarazzina: José e Henrico avrebbero dovuto incontrare nello stesso tempo Gladys al parco, e avrebbero dovuto duellare per lei, e, muniti di revolver caricati a salve, avrebbero dovuto fingere di morire entrambi. Questa sarebbe stata una buona lezione per Gladys. E tutta la messa in scena puntualmente si verifica.
Gladys, dopo il finto duello, davanti ai due finti cadaveri, fugge, apparentemente inorridita e pentita. Suo padre, insieme a José ed Henrico, la raggiungono, per verificare il pentimento della ragazza. Ma Gladys ha intanto fatto amicizia, grazie ai suoi begli occhi, nientedimeno che con un orso, alla vista del quale i tre uomini fuggono in preda al panico.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto dalla Biograph Company.
Il film (contrassegnato dal n° 28 nella filmografia del sito Mabel Normand[1], dedicato alla diva) è una delle pellicole superstiti (che constano di circa metà della sua produzione attestata) in cui è coinvolta, come attrice, regista o produttrice, Mabel Normand[2].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Distribuito dalla General Film Company, il film - un cortometraggio di 154 metri - uscì nelle sale cinematografiche USA il 1º aprile 1912. Nelle proiezioni, veniva programmato con il sistema dello split reel, accorpato in un'unica bobina con un altro cortometraggio prodotto dalla Biograph, la commedia Those Hicksville Boys[3][4].
Copie della pellicola si trovano, fra l'altro, presso la Biblioteca del Congresso (USA), il MoMA di New York, e gli archivi del British Film Institute[5].
Edizione in DVD: "Mack Sennett Bioghraphs Vol 1" a cura della Traditions Alive (2011).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Mabel Normand, su themabelnorman. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2021).; il sito è gestito principalmente da Stephen Normand, un pronipote di Mabel.
- ^ (EN) Filmography, su themabelnormand. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2021).
- ^ IMDb trivia
- ^ Silent Era
- ^ (EN) Simon Joyce, Jennifer Putzi, Women Film Pioneers Project - Mabel Normand, su columbia.edu, Columbia University. URL consultato il 2 giugno 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Betty Harper Fussell, Mabel: Hollywood's First I-Don't-Care Girl: The Life of Mabel Normand, New York, Limelight Editions, 1992, p. 245.
- (EN) Paul C. Spehr, Gunnar Lundquist, American Film Personnel and Company Credits, 1908-1920: Filmographies Reordered by Authoritative Organizational and Personal Names from Lauritzen and Lundquist’s American Film-Index, Jefferson, North Carolina, McFarland & Company, 1996, p. 3, ISBN 978-0786402557.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Oh, Those Eyes, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Oh, Those Eyes, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Oh, Those Eyes, su Silent Era.
- Oh, Those Eyes!, su MYmovies.it.
- (EN) Oh, Those Eyes (1912), su Internet Archive (streaming).