Piviale
Il piviale (detto anche pluviale, cappa, mantus) è un paramento liturgico utilizzato nella Chiesa cattolica, nella Chiesa anglicana e in altre confessioni cristiane.
Forma
[modifica | modifica wikitesto]Il piviale consiste in un ampio mantello con abbozzo di cappuccio (prende appunto il nome dal latino pluvialis che indicava un mantello per la pioggia munito di cappuccio)[1]. Il suo uso all'esterno giustificava, pertanto, la presenza del cappuccio. Ciò che rimane di quest'ultimo è il cosiddetto "scudo" posteriore. Il piviale è lungo quasi fino ai piedi, aperto sul davanti e fermato sul petto con un fermaglio; disteso, esso ha la forma di un semicerchio con il raggio da 1 metro e 40 a 1 metro e 60 centimetri. Il fermaglio ornato dei piviali che usano i vescovi, i cardinali e il papa è detto razionale.
Il piviale è realizzato nei vari colori liturgici.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]Il piviale viene indossato dopo la stola sopra la cotta o sopra il rocchetto o sopra il camice.
Nel rito romano, il piviale viene indossato dal vescovo e dal presbitero nelle celebrazioni solenni, in particolare:
- durante la processione della domenica delle Palme, se il sacerdote che la presiede non opta per indossare subito la pianeta o la casula
- durante le processioni pubbliche fuori della chiesa (le processioni eucaristiche, di cui la più importante è quella del Corpus Domini, per le altre processioni, come quelle delle rogazioni, Cristo morto, della beata Vergine Maria e di un santo il piviale è facoltativo)
- per la benedizione eucaristica solenne
- per il matrimonio, quando viene celebrato fuori della messa
- per il battesimo solenne, quando viene celebrato fuori della messa, se il ministro ordinato lo ritiene opportuno
- per le esequie solenni, quando vengono celebrate fuori della messa, e per le processioni per la levata del cadavere e l'accompagnamento al cimitero
- ai vespri e alle lodi solenni, quando vengono celebrati fuori della messa
- dal papa, per le celebrazioni dei vespri fuori della messa e per i concistori per la creazione di nuovi cardinali
- dal papa e dal vescovo quando assistono pontificalmente alla messa che viene celebrata da un altro sacerdote
- dal vescovo e dal presbitero che ne ha la facoltà quando conferiscono la cresima fuori della messa
- dal diacono quando presiede il rito della benedizione eucaristica solenne e, se lo ritiene opportuno, quando amministra il battesimo solenne fuori della messa
- in alcuni capitoli cattedrali, dall'arciprete o dall'arcidiacono durante la messa pontificale.
Nella forma tridentina del rito romano il piviale non è un paramento proprio soltanto di preti e vescovi, poiché viene utilizzato anche dal clero minore o da altri ministri, per esempio dai salmisti che intonano l'inizio dei salmi durante la celebrazione dei Vespri. Inoltre viene indossato dal sacerdote:
- alle benedizioni solenni all'altare
- all'assoluzione al feretro e al tumulo
- alle orazioni solenni del venerdì santo
- alla Veglia pasquale, prima della Liturgia eucaristica[2]
- dal prete assistente al pontificale
- dal prete assistente alla prima messa solenne del sacerdote novello
- dal prete assistente alla messa solenne dei sacerdoti che ne hanno il privilegio (ad esempio i canonici della cattedrale di Foligno)[3].
Nel rito ambrosiano, oltre a quanto previsto per il rito romano, vi è un uso particolare nella messa: quando celebra solennemente l'arcivescovo di Milano, a norma del n. 358 dei "Principi e Norme del Messale Ambrosiano", normalmente un lettore istituito proclama la prima lettura indossando il piviale[4].
Nota. Non si usa il piviale per la celebrazione liturgica della Passione del Signore nel venerdì santo perché vengono utilizzati i paramenti propri della messa (casula o pianeta).
Dai tempi della Cattività avignonese i cardinali partecipavano al rito delle Ceneri con paramenti paonazzi, secondo il loro ordine: piviale per i cardinali vescovi, pianeta per i cardinali preti e pianeta plicata per i cardinali diaconi.[5][6]
Nelle Chiese orientali ortodosse viene usato anche per la celebrazione della Divina liturgia: ad esempio nella Chiesa siro giacobita del Patriarcato di Antiochia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fabrizio Capanni, Razionale o Fibbia del Piviale, su S. Eligio - Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell'Alma Città di Roma. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Rubricae Breviarii et Missalis, 135, b, d, f, g
- ^ Gaetano Moroni Romano, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Vol. 25, Venezia, Tipografia Emiliana, 1844, p. 144. URL consultato il 28 agosto 2018.
- ^ Principi e norme per l'uso del Messale ambrosiano, su PIAMS, Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra. URL consultato il 21 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2017).
- ^ Don Marco Tranquillo, Gli antichi riti della Santa Quaresima a Roma, su radiospada.org, 1º marzo 2020.
- ^ Attualmente i cardinali partecipano con la porpora e l'abito corale.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su piviale
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «piviale»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su piviale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) cope, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Piviale, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
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