Pomare I
Pomare I | |
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Re Pomare I di Tahiti in un dipinto ad olio del 1777 eseguito da John Webber | |
Re di Tahiti | |
In carica | 1788 - 13 febbraio 1791 |
Predecessore | Titolo inesistente |
Successore | Pomare II |
Nome completo | Tu-nui-ea-i-te-atua-i-Tarahoi Vairaʻatoa Taina Pōmare |
Nascita | Pare, 1753 |
Morte | Papeete, 3 settembre 1803 |
Sepoltura | Cimitero reale di Papaʻoa Arue |
Dinastia | Pomare |
Padre | Teu Tunuieaite Atua |
Madre | Tetupaia-i-Hauiri |
Religione | Tahitiane |
Pomare I di Tahiti, altrimenti noto solo come Pomare I o col nome di nascita di Tarahoi Vairaʻatoa (Pare, 1753 – Papeete, 3 settembre 1803), è stato il primo re di Tahiti dal 1788 al 1791 e reggente per il figlio Pomare II dal 1791 alla sua morte nel 1803. Fu inoltre il fondatore della casata dei Pomare che governarono Tahiti sino al 1880 quando il regno divenne protettorato francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pomare I nacque a Pare, nel 1753 circa, figlio secondogenito del capo locale Teu Tunuieaite Atua e di sua moglie, Tetupaia-i-Hauiri.
Seguendo un'antica tradizione, alla nascita suo padre decise di dimettersi dalla carica di sovrano per permettere l'ascesa del figlio ancora in fasce, divenendo però suo tutore come Ari'i-rahi (gran capo) di Porionu'u, rimanendo in tale carica sino al 23 novembre 1802 quando questi morì. In realtà possiamo dire che nel 1788, quando Pomare I riuscì ad unificare tutti i domini locali e ad autoproclamarsi re di Tahiti sfruttando le lotte interne tra i vari capi, suo padre rimase solo formalmente suo tutore come Ari'i-rahi di Porionu'u, mentre egli fu sovrano indipendente come re di Tahiti. L'autoproclamazione fu possibile anche grazie al sostegno dei britannici ed in particolare del Capitano Cook. Nel 1790 sappiamo che cambiò il proprio nome in Pomare I in onore di una sua figlia morta di tubercolosi, secondo quando riportato dal noto capitano inglese William Bligh della HMS Bounty.[1]
Come sovrano, Pomare I si impegnò efficacemente per riunire tutti i capi tribù di Tahiti con l'intento di formare un regno unico, composto dalle isole di Tahiti, Mo'orea, Meheti'a e Teti'aroa. Riuscì nell'intento in pochi anni grazie anche all'assistenza dell'ufficiale di marina svedese Peter Hagerstein ed agli ammutinati del Bounty che accolse sulla propria isola. Nel 1791 con la nascita del figlio primogenito Pomare II decise di abdicare in suo favore, rimanendo suo reggente per Tahiti dal 1791 al 1803.[2]
Così Pomare venne fisicamente venne descritto per la prima volta nel 1773 quando lo incontrò il missionario londinese William Ellis:
«Pomare, come del resto gran parte degli altri capi delle isole dei mari del sud, ha l'aspetto di un uomo grande e possente. Misura sei piedi e quattro pollici (1,95 m); è muscoloso e ben proporzionato.[3]»
Si sposò in tutto quattro volte ed ebbe tre figli e tre figlie.
Morì a causa di una trombosi il 3 settembre 1803 e gli successe il figlio Pomare II.[4]
Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Teuruari'i | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Tu-moe-hania | |||||||||||||
Marurai | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Teu Tunuieaite Atua | |||||||||||||
Vehi-atua-i-te-mata'i | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Tetua-huria | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Pomare I | |||||||||||||
Teri'i-ve-tearai Rofa'i | Tamatoa II di Raiatea | ||||||||||||
Te-ao-i-na-ni'a | |||||||||||||
Tamatoa III di Raiatea | |||||||||||||
Marama | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Tetupaia-i-Hauiri | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Mai-he'a | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il nome Pomare infatti, in lingua tahitiana, è il risultato dell'unione della parola "Po" che significa "di notte" e "Mare" che ha il significato di "tosse", proprio a indicare le sofferenze patite dalla giovane principessa soprattutto durante le ore notturne.(vedi qui)
- ^ Royal Ark
- ^ (FR) William Ellis, À la recherche de la Polynésie d’autrefois (Polynesian Researches), Paris, Société des Océanistes, 1972.
- ^ Genealogy, su members.iinet.net.au. URL consultato il 5 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- D.J. Howarth, Tahiti, ed. Harpercollins 1983.
- R. Righetti, Oceano Pacifico, Milano 2005.
- P.Y. Toullelan, Tahiti et ses archipels, Karthala 2000.
Altri progetti
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