Pore Mosulishvili
Pore Mosulishvili | |
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Soprannome | Pore |
Nascita | Municipalità di Sighnaghi, 20 luglio 1916 |
Morte | Lesa, 3 dicembre 1944 |
Cause della morte | Un autosacrificio |
Luogo di sepoltura | Arona |
Etnia | Georgiano |
Religione | Ortodossa georgiana |
Dati militari | |
Forza armata | Armata Rossa, Brigate Garibaldi |
Anni di servizio | 1939-1943 Armata Rossa 1944 Brigate Garibaldi |
Guerre | Seconda guerra mondiale Resistenza italiana |
Comandante di | 2º Battaglione della 118ª Brigata Garibaldi "Remo Servadei". |
Decorazioni | Medaglia d'oro al Valor Militare (alla memoria) |
https://viaf.org/viaf/12204456 | |
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Pore Mosulishvili (in georgiano ფორე ნიკოლოზის ძე მოსულიშვილი?; Municipalità di Sighnaghi, 20 luglio 1916 – Lesa, 3 dicembre 1944) è stato un partigiano e militare georgiano. Durante la Resistenza italiana aderì al movimento partigiano entrando nella Brigata Garibaldi della Valsesia. Gli venne conferita una Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pore Mosulishvili nacque nel 1916 al villaggio Kvemo Machkhaani, Municipalità di Sighnaghi in Cachezia, regione orientale della Georgia.
Arruolato nell'Armata Rossa, dopo l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica (1941) si guadagnò sul campo la nomina a sottufficiale. Nel 1944 fu catturato dai Tedeschi, incorporato in un reparto speciale e trasferito in Italia insieme con altri prigionieri sovietici e cecoslovacchi. Il reparto di ex prigionieri, al comando di Pore, aveva compiti di presidio territoriale e di antiguerriglia ed era dislocato nel Novarese, a Stresa.
Brigata Garibaldi
[modifica | modifica wikitesto]A Stresa Mosulishvili si mise subito in contatto con i partigiani della 118ª Brigata Garibaldi e il 7 settembre 1944, con altri 36 ex prigionieri georgiani, entrò nelle file della Resistenza italiana. Inquadrati nel 2º Battaglione della 118ª, i georgiani si distinsero subito per azioni audaci. Dal 9 al 14 ottobre parteciparono alla difesa della repubblica partigiana dell'Ossola. Il 26 ottobre furono tra i protagonisti dell'attacco che il 2º Battaglione condusse contro un convoglio di fascisti e che si concluse con la cattura e l'esecuzione di 23 militari della Repubblica di Salò.[senza fonte].
Nel novembre i nazifascisti decisero di sferrare una violenta controffensiva nella zona del Mottarone-Vergante, nel basso Verbano, settore operativo della Brigata "Servadei". I partigiani si divisero in piccoli gruppi, per resistere meglio all'attacco di forze soverchianti. Nel gruppo di Pore c'era anche il comandante del 2º Battaglione.
Un Autosacrificio
[modifica | modifica wikitesto]La notte del 2 dicembre 1944 i partigiani trovarono riparo in una baita sopra Lesa; ma la loro presenza venne notata da una spia dei Tedeschi, che accorsero in forze. All'alba del 3 dicembre cominciò un violentissimo combattimento. Dei sedici partigiani, 8 erano georgiani: Pore Mosulishvili, Mikhail Sakvarelidze, Bagrat Esartia, Shalva Kvirikashvili (Racha), Shota Bekaia (Samtredia, villaggio. Didi Jikhaishi), Vladimir Chezhia (Zugdidi), Zakaria Tomashvili e David Kapanadze (Borjomi). Ci sono noti i nomi di alcuni compagni italiani: Edo Del Gratta (comandante distaccamento)[1], Mario Zinoni[2][3] e Fento Peretti[4].
I partigiani, accerchiati, avevano quasi finito le munizioni. I Tedeschi intimarono la resa, promettendo salva la vita a tutti i partigiani, purché fosse loro consegnato il comandante.
A questo punto, cogliendo di sorpresa i suoi, Pore uscì allo scoperto, si fece incontro ai Tedeschi e gridò: «Sono io il comandante! Viva l'Italia! viva i partigiani! viva la libertà!». Fece ancora pochi passi e puntatosi la pistola alla testa esplose l'ultimo colpo rimasto nell'arma, sacrificandosi per salvare le vite di altri.
Tributi Post Mortem
[modifica | modifica wikitesto]Il 28 febbraio 1970 il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat firmò il decreto con cui conferiva a Mosulishvili la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria. Il 5 maggio 1990 gli sono stati conferiti la Stella d'Oro di Eroe dell'Unione Sovietica e l'Ordine di Lenin. A Pore Mosulishvili è dedicata la "Baita della libertà" a Belgirate sul lago Maggiore.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Lesa, 3 dicembre 1944
Musolishvili o Mosulishvili?
[modifica | modifica wikitesto]Il cognome dell'eroe è riportato nei documenti italiani come "Phore Nikolaevic Musolishvili ". Si tratta però di un errore di trascrizione, che si ripete anche nel nome del museo nella città di Belgirate e nel nome della strada della stessa città.
La grafia esatta in italiano del nome completo, seguendo la dizione originaria georgiana, dovrebbe invece essere "Pore (Krist’epore) Nik’olozis dze Mosulishvili" (ფორე (ქრისტეფორე) ნიკოლოზის ძე მოსულიშვილი)[6] oppure, seguendo la dizione russa, "Phore (Khristophor) Nikolaievich Mosulishvili" (Форе (Христофор) Николаевич Мосулишвили)[7].
Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- A Mosulishvili è dedicato il documentario del 1979 Stella alpina[8][9], di Rezo Tabukashvili[10].
- Film documentario "Rukà ob ruku - Fianco a fianco" sui partigiani sovietici in Piemonte, compreso Mosulishvili[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Riglione, 1922.09.11
- ^ Colazza, 1922.12.04
- ^ http://www.isrn.it/db/Partigiani.htm
- ^ Omegna
- ^ Presidenza della Repubblica, 28 febbraio 1970.
- ^ http://www.nplg.gov.ge/emigrants/ka/00000646/
- ^ https://www.moypolk.ru/news/italiya-razyskivaet-rodstvennikov-sovetskih-partizan-fore-mosulis
- ^ (KA) Scheda su Geocinema.ge Archiviato il 17 novembre 2015 in Internet Archive.
- ^ Associazione Georgia-Italia[collegamento interrotto]
- ^ (EN) Scheda sull'autore su Imdb.com
- ^ http://www.fctp.it/movie_item.php?id=1460&type=1
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Filippo Colombara, Il fascino del leggendario. Moscatelli e Beltrami: miti resistenti, in "L'impegno", anno XXVI n. 1, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli, 2006.
- (KA) Eduardo Sikharulidze, Con morte ha vinto la morte, Tbilisi, Editoria Sabtcota Sakartvelo, 1988. ISBN 5-529-00329-X
- (KA) Mikho Mossulishvili, Nel chiarore della neve, 2005.
- (RU) Mikho Mossulishvili, Nel chiarore della neve, 2006.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pore Mosulishvili in ANPI.it.
- GEORGIA: Pore Mosulishvili, un eroe per due mondi
- Museo Baita della Libertà (Belgirate), su piemonteitalia.eu. URL consultato il 4 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
- Il contadino venuto dalla Georgia[collegamento interrotto], ANPI Novara.
- Medaglia d'Oro al Valor Militare a Mosulishvili, sito della Presidenza della Repubblica.
- Cenni storici/Cinema documentale, su ambtbilisi.esteri.it (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
- La massima onorificenza al V.M. (PDF), su resistenzaunita.isrn.it. URL consultato il 9 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12204456 · ISNI (EN) 0000 0000 4806 8830 · LCCN (EN) nr96015653 |
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