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Primate (ecclesiastico)

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Stemma di Primate nella Chiesa cattolica.
Stemma di Philippe Barbarin, Primate delle Gallie, si noti in alto la scritta Prima Sedes Galliarum.

Primate (dal latino primus, “primo”) è un titolo ecclesiastico storicamente assegnato all'arcivescovo di una sede in genere metropolitana di grande rilevanza, corrispondente per esempio alla capitale di uno Stato. La cattedrale sede di primate è detta primaziale.

Nella Chiesa cattolica occidentale (anche detta Chiesa latina) il titolo è esclusivamente onorifico nell'epoca moderna e non comporta potere giurisdizionale. Nella gerarchia ecclesiastica latina, la dignità di primate segue quella di patriarca e precede quella di metropolita. Nelle Chiese cattoliche orientali, individua il massimo esponente di ogni singola chiesa (pur restando egli soggetto all'autorità del papa). Nelle Chiese ortodosse il titolo è equivalente al patriarca di una Chiesa autocefala.

Sedi primaziali della Chiesa cattolica

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Segue l'elenco delle sedi primaziali cattoliche ancora oggi in vigore.

Titoli primaziali non più esistenti

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Sedi primaziali non cattoliche

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Chiese Ortodosse autonome e autocefale e Chiese Antico Cattoliche autonome con rito occidentale

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Comunione anglicana

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Chiese con sede primaziale fissa

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Chiese senza Primate (immediatamente soggette all'Arcivescovo di Canterbury)

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Chiese con Primate eletto

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Unione di Utrecht

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Lo stesso argomento in dettaglio: Unione di Utrecht delle Chiese vetero-cattoliche.
  1. ^ Sito ufficiale della diocesi Archiviato il 24 maggio 2012 in Internet Archive..
  2. ^ (elevato a tale dignità nel 968 dall’imperatore bizantino, Niceforo II Foca a mezzo del Patriarca di Costantinopoli, Polieutto, in quanto fu elevata al rango di arcidiocesi autocefala che intorno alla metà degli anni '60 del secolo XI tornò sotto obbedienza romana)
  3. ^ Il titolo fu concesso solo temporaneamente da Innocenzo II. In Sardegna è vantato - senza accettabili basi storiche - dagli arcivescovi di Sassari e Cagliari, ma anche di Oristano. Cfr. Papers relating to the Primacy of Sardinia. Raccolta di documenti sulla causa per il Primato ecclesiastico in Sardegna (1272-1679) a cura di B. Tavera, G. Piras, Sassari-Muros, 2006 in Raccolta di documenti editi ed inediti per la Storia della Sardegna vol. VIII.
  4. ^ Il card. Józef Glemp rimase primate ad personam anche dopo la rinuncia alla guida dell'arcidiocesi di Gniezno, fino al compimento dell'ottantesimo compleanno.
  5. ^ Il titolo è stato portato dagli Arcivescovi di Varsavia dal 1815 al 1829 e dal 1925 al 1938.
  6. ^ Precedentemente il titolo era portato dal Vescovo di Dunkeld (?-844) e poi dal Vescovo di Abernethy (844-908).
  7. ^ Titolo che aveva nella corona d'Aragona e che continua a mantenere ancora oggi.
  8. ^ (LA) Bullarii Romani continuatio, ex typographia Reverendae Camerae Apostolicae, 1849, p. 254. URL consultato il 4 settembre 2020.
  9. ^ Concordato entre la Santa Sede y la República Dominicana, su vatican.va. URL consultato il 4 settembre 2020.
  10. ^ Rinunce e nomine. Elevazione della Diocesi di Santiago del Estero (Argentina) al rango di Arcidiocesi e nomina del primo Arcivescovo, su press.vatican.va, 22 luglio 2024. In precedenza il titolo spettava all'arcivescovo di Buenos Aires.
  11. ^ (LA) Costituzione apostolica A Domino ipso, AAS 113 (2021), pp. 269-270.
  12. ^ Anathasius Matanić, De origine tituli "Dalmatiae ac totius Croatiae Primas (Romae - Sublaci, 1952)
  13. ^ Ottavio Maria Paltrinieri, Notizie intorno alla vita di quattro Arcivescovi di Spalatro, Primati della Dalmazia e di tutta la Croazia (Roma, 1829)
  14. ^ Papa Innocenzo VI, pur confermando una bolla di Callisto II che sanciva la precedenza dell'arcivescovo di Canterbury su quello di York, gli concesse il titolo di Primate di Inghilterra. Cfr. (EN) Ancient See of York, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
  15. ^ Chiesa autocefala con proprio Sinodo dei vescovi, di successione apostolica ortodossa greca e russo-ucraina, discendente dai metropoliti del Patriarcato di Costantinopoli e del Patriarcato di Mosca e in successione storica da alcuni vescovi in esilio dall'Unione Sovietica. Celebra con il Rito bizantino e con il Rito occidentale Gallicano antico.

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