Registri di mutazione
I registri di mutazione, nell'organo, sono quei registri, composti da una o più file di canne, che producono l'armonico (o gli armonici) di una determinata nota. Si suddividono in registri di mutazione semplice e registri di mutazione composta.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Quando una canna d'organo suona, insieme al suono fondamentale ne vengono emessi molti altri, tutti di frequenza più alta e di intensità molto minore, chiamati armonici. Di norma, i registri di mutazione vengono utilizzati insieme ai registri di fondo, come il principale, allo scopo di rinforzare appunto uno o più armonici. Gli armonici presi in considerazione nell'arte organaria sono una trentina, sui quali, fin dall'antichità, vennero basati i registri che costituivano le varie file del ripieno.
Registri di mutazione semplice
[modifica | modifica wikitesto]I registri di mutazione semplice sono composti da una sola fila di canne e producono un solo armonico rispetto alla nota fondamentale. Fra questi registri ci sono la terza, la quinta, la settima, la nona, il nazardo, il flauto in duodecima, eccetera.
Registri di mutazione composta
[modifica | modifica wikitesto]I registri di mutazione composta, a differenza dei precedenti, non sono formati da una sola fila di canne, ma da diverse: premendo un tasto dell'organo, dunque, suonano più canne contemporaneamente, producendo suoni di diverse altezze. Fra i più importanti registri di mutazione composta ci sono il cornetto, la sesquialtera, il ripieno italiano, la mistura tedesca, la fourniture francese, eccetera.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Corrado Moretti, L'organo italiano, Monza, Casa Musicale Eco, 2011, ISBN 88-6053-030-X.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I Registri (Sesta Parte) - Mutazioni Semplici, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 21 agosto 2013.
- I Registri (Settima Parte) - Mutazioni Composte, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 21 agosto 2013.
- Registri di mutazione semplice e composta, su it.wikibooks.org. URL consultato il 21 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2013).