Robert Scholl
Robert Scholl | |
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Scholl al settimo congresso del CDU nel 1954. | |
Sindaco di Ingersheim an der Jagst | |
Durata mandato | 1917 – 1920 |
Sindaco di Forchtenberg | |
Durata mandato | 1920 – 1930 |
Predecessore | Hermann Hörer |
Successore | Friedrich Kramer |
Sindaco di Ulma | |
Durata mandato | 1945 – 1948 |
Predecessore | Karl Eychmüller |
Successore | Theodore Pfizer |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Popolare Pan-Tedesco |
Robert Scholl (Mainhardt, 13 aprile 1891 – Stoccarda, 25 ottobre 1973) è stato un politico tedesco e padre di Hans e Sophie Scholl, fondatori del gruppo di resistenza tedesco della Rosa Bianca. Fu un forte oppositore del Partito nazista prima, durante e dopo il regime hitleriano, e per questo fu mandato due volte in prigione. Fu sindaco di Ingersheim an der Jagst (1917-1920), Forchtenberg (1920-1930) e Ulma (1945-1948), e inoltre cofondatore del Partito Popolare Pan-Tedesco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Robert Scholl nacque nella città di Mainhardt, nel Baden-Württemberg, il 13 aprile 1891. Conobbe la sua futura moglie Magdalena Müller (1881-1958) durante la prima guerra mondiale, quando entrambi prestavano servizio nello stesso ospedale: infatti, essendo convintamente pacifista, aveva rifiutato di combattere, volendo prestare servizio solo come medico.[1] La coppia si sposò poco dopo e andò a vivere a Ingersheim an der Jagst, ora parte di Crailsheim. Nel 1920, si trasferirono a Forchtenberg. Ebbero sei figli: Inge (1917-1998), Hans (1918-1943), Elisabeth (1920-2020), Sophie (1921-1943), Werner (1922-1944) e Thilde (1925-1926). Nella famiglia Scholl era normale discutere di politica, con il padre che incoraggiava i figli ad avere proprie opinioni (evento assai raro nelle famiglie tedesche dell'epoca) e discuteva con loro dei più svariati argomenti. Continuò a farlo anche quando questi, unendosi alle organizzazioni giovanili naziste, andavano contro il suo pensiero.[2] Nel 1930, la famiglia si trasferì a Ludwigsburg e nel 1932 a Ulma, dove fondò una società di servizi fiscali e contabili.[3] Morì a Stoccarda il 25 ottobre 1973.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Fu sindaco di Ingersheim an der Jagst dal 1917 al 1920, anno in cui divenne sindaco di Forchtenberg fino al 1930.[3]
Criticò duramente il partito nazista, che salì al potere pochi anni dopo. I suoi figli, come la maggior parte dei giovani all'epoca, erano attivi nelle organizzazioni giovanili naziste e il padre inizialmente non fu in grado di dissuaderli. Tuttavia, i suoi figli videro rapidamente dietro la facciata della Gioventù hitleriana e alla fine fondarono la Rosa Bianca, un gruppo di attivismo politico che sosteneva la resistenza al partito nazista. Nel 1942, fu condannato a quattro mesi di carcere per aver chiamato Adolf Hitler il "flagello di Dio".[4] La situazione della famiglia divenne sempre più difficile. Il 27 febbraio 1943, cinque giorni dopo l'esecuzione dei suoi figli Hans e Sophie come membri della Rosa Bianca, fu condannato a diciotto mesi di carcere per aver ascoltato le trasmissioni radiofoniche nemiche.[5]
Dopo la seconda guerra mondiale, fu sindaco di Ulma dal giugno 1945 al 1948.[5], e membro del parlamento preliminare del Württemberg-Baden. Nel 1952, fondò il Partito Popolare Pan-Tedesco insieme a Gustav Heinemann e altri politici con lo stesso orientamento.[6]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Robert Scholl, interpretato da Jörg Hube, appare nel film La Rosa Bianca - Sophie Scholl (2005).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Toby Axelrod, Hans and Sophie Scholl: German Resisters of the White Rose, Rosen Publishing Group, 2001, p. 26, ISBN 0-8239-3316-4.
- ^ (EN) Richard F. Hanser, A Noble Treason: The Story of Sophie Scholl, 1979, p. 58.
- ^ a b (EN) René Spitz, The Ulm School of Design: A View Behind the Foreground, Edition Axel Menges, 2002, p. 40, ISBN 3-932565-17-7.
- ^ (EN) John J. Michalczyk, Resisters, rescuers, and refugees: Historical and Ethical Issues, Rowman & Littlefield, 1997, p. 56, ISBN 1-55612-970-X.
- ^ a b (DE) Ernst Probst, Superfrauen 3 - Politik, Grin Verlag, 2008, p. 184, ISBN 978-3-638-93463-3.
- ^ (DE) Friedrich-Ebert-Stiftung, Gustav Heinemann, su fes.de. URL consultato il 25 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2017).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Robert Scholl
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Robert Scholl, su spartacus--educational-com.translate.goog.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10658095 · GND (DE) 119526751 · BNE (ES) XX4742685 (data) |
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