Rossignolet du bois
Rossignolet du bois | |
---|---|
Artista | vari |
Autore/i | Anonimo |
Genere | Folk Musica contemporanea |
Esecuzioni notevoli | Cathy Berberian Stella Doufexis Malicorne |
Data | 1938 |
Note | Origini: (Alvernia, Linguadoca Francia) |
Rossignolet du bois (in italiano: Usignolo del bosco) è una canto tradizionale occitano, composto da un autore anonimo in lingua occitana.
Storia e contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il brano francese è di origine medioevale:
rossignolet du bois rossignolet sauvage
apprends-moi ton langage apprends-moi à chanter
et dis-moi la manière comment il faut aimer
Comment il faut aimer
comment il faut aimer je m'en vais te le dire
faut embrasser les filles, les caresser souvent
en leur disant la belle je serai votre amant
Je serai votre amant
Si tu es mon amant, je serai ton amie
Je serai ton amie, et bien fidèlement,
Pendant toute la vie, rendrai ton coeur content
Rendrai ton coeur content
la belle on dit partout que vous avez des pommes
des pommes de reinette dedans votre jardin
permettez-moi la belle que j'y porte la main
Que j'y porte la main
non je ne permets pas que l'on touche à mes pommes
apportez-moi la lune le soleil à la main
vous toucherez les pommes qui sont dans mon jardin
Qui sont dans mon jardin
le beau galant s'en va là-haut sur la montagne
la lune elle est trop haute le soleil est trop loin
la chose fut impossible la belle le savait bien
La belle le savait bien
Il brano fu recuperato dal compositore Joseph Canteloube nel 1938 ed inserito nella raccolta Nouvelle anthologie chorale 2. per le Editions Musicales Frédy Henry, Svizzera, dove lo trascrisse con tonalità in sol minore arrangiamento per tre voci.[1] Il brano fu in seguito catalogato dal raccoglitore di canzoni tradizionali Jean Dumas (1924-1979), con diverse versioni del testo anche se molto simili fra loro, ed anche con diverse melodie che differiscono molto fra di loro. Nel novembre del 1958 Dumas aveva trascritto il testo e la partitura con il titolo « La leçon d'amour » (La lezione d'amore) e aveva registrato diverse versioni fra cui una a cappella cantata da Virginie Granouillet.[2]
Nel 1964 Luciano Berio trascrisse il brano a sua volta, con un arrangiamento per voce (mezzosoprano), flauto, clarinetto, arpa, percussioni, viola e violoncello. Il brano musicale fu incluso nella raccolta dei Folk Songs e fu registrato dalla moglie Cathy Berberian.
Nel 1995 fu la volta di Osvaldo Golijov che lo incluse con nuovi arrangiamenti nel suo CD Ayre.
Altre versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Luisa Castellani
- Dawn Upshaw
- Thierry Guillemot
- Natalie Choquette
- Soïg Sibéril
- Patrick Bouffard
- Pina Sabatini e Sandro Del Duca
- Marc Boucher
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ online su musicanet.org, su musicanet.org. URL consultato il 13 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
- ^ online su AMTA, AdN de l'Auvergne, 23 marzo 2016