Salvator Rosa (metropolitana di Napoli)
Il piano banchina | |
Stazione della | metropolitana di Napoli |
Gestore | ANM |
Inaugurazione | 2001 |
Stato | in uso |
Linea | |
Localizzazione | via Salvator Rosa, Avvocata, Napoli |
Tipologia | stazione sotterranea, passante, con due binari in due canne distinte e banchina mediana |
Interscambio | autobus urbani |
Dintorni | Ponte romano Palazzo Bottiglieri |
Metropolitane del mondo | |
Salvator Rosa è una stazione della linea 1 della metropolitana di Napoli.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La stazione, progettata da Alessandro Mendini, è dotata di un'uscita a valle di via Salvator Rosa, aperta nel dicembre 2002, la cui presenza è segnalata da una guglia dell'Atelier Mendini, posta al centro di un piazzale. Il basamento della guglia è ricoperto dai rilievi in ceramica di Enzo Cucchi, raffiguranti alcune icone dell'immaginario partenopeo, mentre poco distante vi è un altro simbolo della città, il Pulcinella di Lello Esposito[1]. Tale uscita è stata chiusa dal 2020 al 2023 per motivi tecnici[2]. All'interno della stazione è possibile ammirare le installazioni di Raffaella Nappo, Enzo Cucchi, LuCa, Santolo De Luca, Quintino Scolavino, Natalino Zullo, Perino&Vele, Anna Sargenti[1].
L'area circostante la stazione ha beneficiato di una profonda riqualificazione che ha riportato allo splendore i resti di un ponte romano e di una graziosa cappella neoclassica e ha valorizzato i palazzi circostanti, trasformandoli in opere d'arte, grazie all'intervento di artisti come Mimmo Rotella, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Renato Barisani e Gianni Pisani[1].
I diversi livelli del parco sono collegati anche attraverso una lunga scala mobile esterna, che conduce al piazzale dei giochi, progettato da Salvatore Paladino e Mimmo Paladino. Sul pavimento, a intarsi in travertino su pietra lavica, sono stati realizzati tre giochi praticabili, il tris, la campana e il labirinto. Un richiamo al gioco, con i loro vivacissimi colori, sono anche le sculture ludiche di Salvatore Paladino. Nello stesso piazzale, ma in posizione più appartata, si trova la monumentale “mano” di Mimmo Paladino. L'intero percorso esterno è punteggiato dalle opere di alcuni tra i protagonisti dell'arte contemporanea: Renato Barisani, Augusto Perez, Lucio Del Pezzo, Nino Longobardi, Riccardo Dalisi, Alex Mocika, Ugo Marano[1]. La suddetta scala mobile costituisce anche un'ulteriore uscita verso la soprastante via Vincenzo Romaniello (tristemente famosa in quanto nel 1985 fu ucciso dalla camorra, in un agguato sotto la sua abitazione, il giornalista de "il Mattino" Giancarlo Siani), che conduce dopo poche decine di metri a Piazza Leonardo.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione dispone di:
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (IT, EN) Stazioni dell'arte - Salvator Rosa, su metro.na.it, MetroNapoli (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013)..
- ^ Ancora chiusa la seconda uscita della Stazione della linea 1 della metropolitana di Napoli di Salvator Rosa, su amp.napolitoday.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvator Rosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su anm.it. URL consultato il 30 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
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