Serapione (mercedario)
San Serapione | |
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San Serapione, dipinto di Francisco de Zurbarán del 1628 | |
Religioso e martire | |
Nascita | Londra, 1179 |
Morte | Algeri, 14 novembre 1240 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1625 |
Canonizzazione | 1743 |
Ricorrenza | 14 novembre |
Attributi | Abito dei Mercedari, legacci del patibolo |
Patrono di | Azul (Buenos Aires), degli infermi |
Serapione (Londra, 1179 – Algeri, 14 novembre 1240) fu un mercedario di origini irlandesi o inglesi, morto martire in Algeria; il suo culto come santo fu confermato da papa Benedetto XIII nel 1728.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Serapione nacque da una famiglia nobile legata ad Enrico II d'Inghilterra. Partecipò alle Crociate, durante le quali venne fatto prigioniero a seguito di un naufragio. Nel 1221 conobbe Pietro Nolasco ed entrò nell'Ordine di Santa Maria della Mercede.
Si dedicò all'opera di liberazione degli schiavi cristiani catturati dai saraceni e per questo compì numerosi viaggi in Algeria ove infine subì il martirio ad Algeri, nel 1240.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]La conferma del culto, già diffuso, da parte di papa Urbano VIII ebbe luogo nel 1625 e venne canonizzato, per equipollenza, il 14 aprile 1728 da papa Benedetto XIII.
La sua memoria liturgica cade il 14 novembre.
Viene invocato contro l'artrosi.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Serapione, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316736379 · BNE (ES) XX1773549 (data) · BNF (FR) cb107876816 (data) |
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