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Sorghum halepense

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Sorgo d'Aleppo
Sorghum halepense
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)Commelinidi
OrdinePoales
FamigliaPoaceae
SottofamigliaPanicoideae
TribùAndropogoneae
SottotribùSorghinae
GenereSorghum
SpecieS. halepense
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseCommelinidae
OrdineCyperales
FamigliaPoaceae
GenereSorghum
SpecieS. halepense
Nomenclatura binomiale
Sorghum halepense
(L.) Pers., 1805
Nomi comuni

Sorgo selvatico, Sorgo d'Aleppo, Sorghetto, Melgastro, Canestrello, Melghetta, Sagginella[1]

Il sorgo selvatico o sorgo d'Aleppo (Sorghum halepense (L.) Pers., 1805) è una pianta erbacea della famiglia delle Poacee (o Graminacee)[2].

Si riproduce attraverso rizoma e seme.[senza fonte]

Distribuzione e habitat

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L'areale di questa specie si estende dalla Macaronesia, attraverso il versante meridionale e orientale del bacino del Mediterraneo, sino all'Asia centrale, il subcontinente indiano e l'Indocina. È stata introdotta in tutti i continenti ad eccezione dell'Antartide.[2] In Italia è segnalata in tutta la penisola e nelle isole maggiori.[1]

Il nome americano Johnson grass è legato a quello del generale William Johnson, che la piantò in Alabama nel 1840. La pianta si era già affermata in molti degli Stati Uniti già il decennio successivo.[3][4]

È stata a volte utilizzata come foraggio e per arrestare l'erosione del suolo, ma è considerata una specie infestante:

  • Le foglie danneggiate da freddo o caldo intensi sono fonte di acido cianidrico dannoso per gli animali
  • Le foglie possono causare accumulo di gas nell'apparato digerente degli erbivori a causa di un eccessivo accumulo di nitrato
  • È una specie invasiva a rapida crescita che sottrae nutrienti e acqua alle colture

È comune in colture, pascoli e campi abbandonati, margini delle strade, argini fluviali e ai bordi di boschi e siepi. Ama suoli smossi, lavorati, fertili e profondi, comuni nelle culture erbacee. È resistente a molti diserbanti comuni, e sono emerse varietà resistenti al glifosato in Argentina e Stati Uniti.[5][6][7] È considerata una delle peggiori specie invasive al mondo.[8]

  1. ^ a b Sorghum halepense, su actaplantarum.org. URL consultato il 3 ottobre 2024.
  2. ^ a b (EN) Sorghum halepense, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 ottobre 2024.
  3. ^ Dept of Soil and Crop Science, Texas A & M University
  4. ^ Ohio State Uni. Agricultural Research and Development Center
  5. ^ Western Farm Press. Johnsongrass resistance to glyphosate confirmed in Argentina Archiviato il 16 luglio 2012 in Archive.is., Aug 28, 2006. (accessed 2010.01.06)
  6. ^ Monsanto. Glyphosate-resistant Johnsongrass Confirmed in Two Locations Archiviato il 14 luglio 2011 in Internet Archive., March 12, 2008. (accessed 2010.01.06)
  7. ^ Delta Farm Press. Glyphosate-resistant Johnsongrass in Mid-South Archiviato l'11 maggio 2008 in Internet Archive., March 19, 2008 (accessed 2010.01.06)
  8. ^ BugwoodWiki [1] Holm, L. G., P. Donald, J. V. Pancho, and J. P. Herberger. 1977. The World's Worst Weeds: Distribution and Biology. The University Press of Hawaii, Honolulu, Hawaii. 609 pp.

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