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Succinilcolina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Succinilcolina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC14H30N2O4
Massa molecolare (u)290,399 g/mol
Numero CAS306-40-1
Codice ATCM03AB01
PubChem22475
DrugBankDBDB00202
SMILES
C[N+](C)(C)CCOC(=O)CCC(=O)OCC[N+](C)(C)C
Indicazioni di sicurezza

La succinilcolina (chiamata anche sussametonio, o suxametonio[1]) è un rilassante muscolare scheletrico depolarizzante composto da due molecole del neurotrasmettitore endogeno acetilcolina (ACh) legate dai loro gruppi acetilici.[2] È stata ampiamente utilizzata per oltre 50 anni,[3] principalmente nella forma di sale di cloruro, come mezzo di blocco neuromuscolare durante l'intubazione e gli interventi chirurgici. Il suo rapido onset ed offset, con effetti che iniziano entro 60 secondi dalla somministrazione endovenosa e durano tra quattro e sei minuti, rendono la succinilcolina particolarmente utile nel contesto di procedure mediche brevi che richiedono brevi periodi di rilassamento muscolare.[4]

Le sue caratteristiche principali sono la produzione di fascicolazioni e la breve durata di azione (in quanto viene rapidamente idrolizzato ad acido succinico e colina dalle esterasi del fegato e del plasma). In caso di riduzione della concentrazione di questo enzima, o della sua presenza in forma atipica (nel caso di una alterazione congenita silente), la paralisi può durare molto più a lungo.[5]

Indicazione d'uso

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È indicata come coadiuvante dell'anestesia generale per facilitare l'intubazione tracheale e fornire il rilassamento muscolare scheletrico durante interventi chirurgici o ventilazione meccanica.[4]

Farmacodinamica

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Il blocco neuromuscolare si manifesta entro 60 secondi dalla somministrazione endovenosa e dura circa quattro-sei minuti,[2] legandosi ai recettori colinergici della placca motrice, inducendo la depolarizzazione della membrana e conseguente paralisi muscolare.[6] Questa paralisi può essere mantenuta fintanto che una concentrazione adeguata di succinilcolina rimane sul sito recettoriale.[6] Non ha effetto diretto sul muscolo liscio o cardiaco, né sembra influenzare i recettori dell'acetilcolina pre-sinaptici o gangliari.[7] La paralisi progredisce, coinvolgendo inizialmente i muscoli del viso e della glottide, seguiti dagli intercostali, dal diaframma e infine dagli altri muscoli scheletrici.[6]

Non influenza la coscienza o la soglia del dolore e quindi deve essere utilizzata in concomitanza con un'adeguata anestesia.[4] Sono stati segnalati casi rari di sviluppo di rabdomiolisi acuta con iperpotassiemia dopo la somministrazione endovenosa di succinilcolina a pazienti pediatrici apparentemente sani, che successivamente sono stati trovati affetti da miopatia scheletrica non diagnosticata, principalmente distrofia muscolare di Duchenne.[4] Pertanto, i neonati o i bambini che presentano arresto cardiaco idiopatico poco dopo la somministrazione di succinilcolina devono essere immediatamente trattati per l'iperpotassiemia, limitando l'uso di succinilcolina nei pazienti pediatrici all'intubazione di emergenza o ad altre situazioni in cui non sia disponibile un'alternativa adeguata.[4]

Meccanismo d'azione

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La succinilcolina provoca un prolungato periodo di depolarizzazione della membrana al fine di esercitare i suoi effetti terapeutici. Si lega ai recettori colinergici post-sinaptici presenti sulle placche motorie, inducendo inizialmente fascicolazioni transitorie seguite da paralisi muscolare scheletrica.[8]

I dati riguardanti l'assorbimento del farmaco non sono attualmente disponibili.[9]

Volume di distribuzione

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In 14 pazienti, in seguito alla somministrazione di dosi endovenose corrispondenti a 1 e 2 mg/kg, sono stati osservati volumi apparenti di distribuzione medi di 16,4 ± 14,7 mL/kg e 5,6 ± 6,8 mL/kg, rispettivamente.[10]

Legame con le proteine

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I dati riguardanti il legame del farmaco con le proteine plasmatiche non sono attualmente disponibili.[9]

La succinilcolina subisce un rapido metabolismo da parte della colinesterasi plasmatica nel flusso sanguigno, producendo succinilmonocolina, che a sua volta viene ulteriormente idrolizzata (sebbene in modo più lento) in acido succinico e colina.[6]

Circa il 10% di una dose somministrata viene escreto inalterato nelle urine.[6]

La media dell'emivita di eliminazione dopo somministrazione endovenosa è di 47 secondi.[11]

La media della clearance plasmatica in vivo di succinilcolina dopo la somministrazione di una dose endovenosa corrispondente a 1 mg/kg in 18 pazienti è di circa 4,17 ± 2,37 L/min.[12]

Un sovradosaggio di succinilcolina è probabile che prolunghi il blocco neuromuscolare oltre il tempo necessario per l'intervento chirurgico. I sintomi sono probabilmente simili agli effetti terapeutici, ma più pronunciati, e possono includere debolezza muscolare scheletrica, ridotta riserva respiratoria, volume corrente ridotto o apnea. Il trattamento del sovradosaggio di succinilcolina prevede il supporto delle vie aeree e della respirazione fino al completo ripristino della respirazione normale.[4] A seconda dell'entità del sovradosaggio, il blocco neuromuscolare depolarizzante caratteristico (fase I) può assumere una forma simile a un blocco neuromuscolare non depolarizzante (fase II). Ciò avviene principalmente quando la succinilcolina viene somministrata per un periodo di tempo prolungato o con dosi particolarmente elevate e può causare una significativa paralisi o debolezza dei muscoli respiratori.[4]

  1. ^ Suxametonio, in Dizionario di medicina, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
  2. ^ a b Maria L. Alvarellos, Ellen M. McDonagh e Sephalie Patel, PharmGKB summary: succinylcholine pathway, pharmacokinetics/pharmacodynamics, in Pharmacogenetics and Genomics, vol. 25, n. 12, 2015-12, pp. 622–630, DOI:10.1097/FPC.0000000000000170. URL consultato il 13 luglio 2023.
  3. ^ Malin Jonsson, Michael Dabrowski e David A. Gurley, Activation and inhibition of human muscular and neuronal nicotinic acetylcholine receptors by succinylcholine, in Anesthesiology, vol. 104, n. 4, 2006-04, pp. 724–733, DOI:10.1097/00000542-200604000-00017. URL consultato il 13 luglio 2023.
  4. ^ a b c d e f g FDA Approved Drug Products: Anectine (succinylcholine chloride) for intravenous injection (PDF), su accessdata.fda.gov.
  5. ^ Pharmacology for Anaesthesia and Intensive Care. 2nd Edition. Peck, Hill & Williams
  6. ^ a b c d e Health Canada Product Monograph: Quelicin (succinylcholine chloride) for injection (PDF), su pdf.hres.ca.
  7. ^ Jeevendra Martyn e Marcel E. Durieux, Succinylcholine: new insights into mechanisms of action of an old drug, in Anesthesiology, vol. 104, n. 4, 2006-04, pp. 633–634, DOI:10.1097/00000542-200604000-00004. URL consultato il 13 luglio 2023.
  8. ^ Heather H. Hager e Bracken Burns, Succinylcholine Chloride, StatPearls Publishing, 2023. URL consultato il 13 luglio 2023.
  9. ^ a b Succinylcholine, su go.drugbank.com. URL consultato il 13 luglio 2023.
  10. ^ K. Hoshi, Y. Hashimoto e S. Matsukawa, Pharmacokinetics of succinylcholine in man, in The Tohoku Journal of Experimental Medicine, vol. 170, n. 4, 1993-08, pp. 245–250, DOI:10.1620/tjem.170.245. URL consultato il 13 luglio 2023.
  11. ^ T. A. Torda, G. G. Graham e N. R. Warwick, Pharmacokinetics and pharmacodynamics of suxamethonium, in Anaesthesia and Intensive Care, vol. 25, n. 3, 1997-06, pp. 272–278, DOI:10.1177/0310057X9702500312. URL consultato il 13 luglio 2023.
  12. ^ M. Kato, T. Shiratori e M. Yamamuro, Comparison between in vivo and in vitro pharmacokinetics of succinylcholine in humans, in Journal of Anesthesia, vol. 13, n. 4, 30 ottobre 1999, pp. 189–192, DOI:10.1007/s005400050055. URL consultato il 13 luglio 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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