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Susannah York

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Susannah York

Susannah York, pseudonimo di Susannah Yolande Fletcher (Londra, 9 gennaio 1939Londra, 15 gennaio 2011), è stata un'attrice britannica.

Dopo essersi diplomata alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, Susannah York iniziò la sua carriera nel cinema nel 1960 recitando in Whisky e gloria di Ronald Neame, con Alec Guinness e John Mills, per poi farsi conoscere meglio al grande pubblico con il ruolo di una paziente in Freud - Passioni segrete (1962) di John Huston e soprattutto per il ruolo di Sophie Western in Tom Jones (1963) di Tony Richardson, accanto ad Albert Finney.

Impostasi rapidamente anche all'attenzione della critica come una delle più raffinate e talentuose attrici britanniche della sua generazione, negli anni sessanta la York partecipò a numerosi film girati tra Inghilterra e Stati Uniti, tra cui La settima alba (1964) di Lewis Gilbert, Le sabbie del Kalahari (1965) di Cy Endfield, La truffa che piaceva a Scotland Yard (1966) di Jack Smight, Un uomo per tutte le stagioni (1966) di Fred Zinnemann, L'assassinio di Sister George (1968) di Robert Aldrich, I lunghi giorni delle aquile (1969) di Guy Hamilton. Raggiunse l'apice della carriera nel 1969 con il ruolo di Alice Leblanc in Non si uccidono così anche i cavalli? di Sydney Pollack, per il quale nel 1970 ottenne una candidatura all'Oscar alla miglior attrice non protagonista e il premio BAFTA nella medesima categoria. Sempre nel 1969 fece parte del folto cast del film satirico di produzione britannica Oh, che bella guerra! di Richard Attenborough.

Negli anni seguenti la York si distinse per le sue partecipazioni ai film Lo strano triangolo (1970) di Jack Lee Thompson, Una vampata di vergogna (1971) di Mark Robson, Images (1972) di Robert Altman, con il quale ottenne il premio per la miglior interpretazione femminile al 25º Festival di Cannes[1], X Y e Zi (1972) di Brian G. Hutton, Gli uomini falco (1976) di Douglas Hickox, L'australiano (1978) di Jerzy Skolimowski, L'amico sconosciuto (1978) di Daryl Duke, Alla 39ª eclisse (1980) di Mike Newell. Interpretò inoltre la parte di Lara, madre di Clark Kent, in Superman (1978) di Richard Donner e nei sequel Superman II (1980) di Richard Lester e Superman IV (1987) di Sidney J. Furie. Nel 1987 e nel 1993 si trasferì in Italia per girare Barbablù, Barbablù di Fabio Carpi e Piccolo grande amore di Carlo Vanzina. In seguito diradò le proprie apparizioni sul grande schermo, per privilegiare il lavoro in teatro e in televisione.

In occasione della sua candidatura agli Academy Awards nel 1970, si dichiarò offesa per essere stata candidata senza che le fosse stato chiesto il permesso; l'attrice, tuttavia, partecipò alla cerimonia della consegna, e il premio venne assegnato a Goldie Hawn per Fiore di cactus di Gene Saks.

La sua carriera di scrittrice è meno conosciuta, anche se negli anni '70 pubblicò due racconti fantasy per bambini, In cerca degli Unicorni (In Search of Unicorns), che fu citato nel film Images, e Il castello di Lark (1976).

Nel 1978 Susannah York recitò al New End Theatre a Londra in The Singular Life of Albert Nobbs con Lucinda Childs, diretta dalla regista francese Simone Benmussa.

L'anno successivo recitò in lingua francese a Parigi nella commedia di Henry James: Appearances con Sami Frey, ancora diretta dalla Benmussa.

Negli anni '80, di nuovo sotto la regia della Benmussa, recitò in For no Good Reason con Susan Hampshire, adattamento di un racconto breve di George Henry Moore.

Nel 2007 partecipò al tour britannico dell'adattamento di un'altra opera di Henry James The Wings of the Dove, e continuò a interpretare il suo solo-show, acclamato a livello internazionale, The Loves of Shakespeare's Women.

Nel 2008 ha interpretato il ruolo di Nelly in un adattamento di April De Angelis di Cime tempestose.

Susannah York nel 1960 sposò Michael Wells, dal quale ebbe due figli, Orlando e Sasha, ma divorziò nel 1976. Orlando Wells diede a Susannah il suo primo nipote nel 2007. Orientata politicamente a sinistra, ha sostenuto pubblicamente Mordechai Vanunu.

Nel 2010 le venne diagnosticato un tumore, rifiutò la chemioterapia e partecipò all'opera di Ronald Harwood Quartet. Morì al Royal Marsden Hospital di Londra[2] per mieloma multiplo il 15 gennaio 2011, sei giorni dopo il 72º compleanno.[3]

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, Susannah York è stata doppiata da:

Da doppiatrice è sostituita da:

  1. ^ (EN) Awards 1972, su festival-cannes.fr. URL consultato il 17 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  2. ^ "Tributes paid to 'wonderful' Susannah York". Channel4.com. Retrieved 17 January 2011.
  3. ^ "Actress Susannah York dies at 72" "BBC News". 15 January 2011.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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