Zete
Zete | |
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Fineo con i Boreadi, di Sebastiano Ricci | |
Nome orig. | Ζήτης |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Zete (in greco antico: Ζήτης?, Zḕtēs) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Borea e di Orizia.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Zete fu uno degli Argonauti e partecipò con Giasone alla ricerca del vello d'oro. Insieme al fratello Calaide, Zete scacciò le Arpie dalla tavola di Fineo, figlio di Agenore, e le inseguì fino alle isole Etole[1]. Lì Iride, messaggera di Zeus, li avvertì di fermarsi nel loro inseguimento. Entrambi avevano ali ai piedi e una lunga capigliatura.
Anni dopo la spedizione i due giovani vennero sorpresi in un agguato da Eracle, che li bastonò a morte con la sua clava volendo vendicarsi per il loro rifiuto di proseguire le ricerche sulla scomparsa di Ila; il figlio di Zeus, però, si pentì subito di ciò che aveva fatto e seppellì personalmente i corpi dei due giovani, erigendo in loro onore una stele funeraria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. I, Napoli, Tipografia Nicola Vanspandoch e C., 1841, p. 70.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Apollonio Rodio, Argonautiche, I, 211-223.
- Diodoro Siculo, Libro IV.
- Igino, Favole.
- Ovidio, Metamorfosi.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Zetes, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.