Umberto Boccioni
Aspetto
Umberto Boccioni (1882 – 1916), pittore e scultore italiano.
Manifesto tecnico della scultura futurista
La scultura nei monumenti e nelle esposizioni di tutte le città d'Europa offre uno spettacolo così compassionevole di barbarie, di goffaggine e di monotona imitazione, che il mio occhio futurista se ne ritrae con profondo disgusto!
Citazioni
- Noi dobbiamo partire dal nucleo centrale dell'oggetto che si vuol creare, per scoprire le nuove leggi, cioè le nuove forme che lo legano invisibilmente ma matematicamente all'infinito plastico apparente e all'infinito plastico interiore.
- In scultura come in pittura non si può rinnovare se non cercando lo stile del movimento, cioè rendendo sistematico e definitivo come sintesi quello che l'impressionismo ha dato come frammentario, accidentale, quindi analitico. E questa sistematizzazione delle vibrazioni delle luci e delle compenetrazioni dei piani produrrà la scultura futurista.
- Naturalmente noi daremo una scultura d'ambiente. Una composizione scultoria futurista avrà in sé i meravigliosi elementi matematici e geometrici che […] saranno incastrati nelle linee muscolari di un corpo.
- Rovesciamo tutto, dunque, e proclamiamo l'assoluta e completa abolizione della linea finita e della statua chiusa. Spalanchiamo la figura e chiudiamo in essa l'ambiente [:] che il marciapiede può salire sulla vostra tavola e che […] la vostra lampada allaccia la sua ragnatela di raggi di gesso.
- [T]utto il mondo apparente deve precipitarsi su di noi, amalgamandosi.
- [N]ella scultura l'artista non deve indietreggiare davanti a nessun mezzo pur di ottenere una REALTÁ.
- Nessuna paura è più stupida di quella che ci fa temere di uscire dall'arte che esercitiamo. Non v'è né pittura, né scultura, né musica, né poesia, non v'è che creazione!
- Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo. (n° 1)
- Abolire in scultura come in qualsiasi altra arte il sublime tradizionale dei soggetti. (n° 2)
- [A]ffermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica. (n° 3)
- Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. (n° 4)
- Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell'emozione plastica. [Il concetto del "polimaterico"] (n° 4)
- Proclamare che nell'intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d'una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v'è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria. (n° 5)
- Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche. (n° 6)
- La cosa che si crea non è che il ponte tra l'infinito plastico esteriore e l'infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione. (n° 9)
- Bisogna distruggere il nudo sistematico, il concetto tradizionale della statua e del monumento! (n° 10)
[Bisogna] rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.
Bibliografia
- Umberto Boccioni, Manifesto tecnico della scultura futurista, Direzione del Movimento futurista, 11 aprile 1912. (On-line su Irre.Toscana)
Altri progetti
- Wikipedia contiene una voce riguardante Umberto Boccioni
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Umberto Boccioni
- Commons contiene immagini o altri file su Umberto Boccioni