Emmanuel Mounier
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Emmanuel Mounier (1905 – 1950), filosofo francese.
Citazioni di Emmanuel Mounier
[modifica]- [Su La prima radice] È difficile trovare una sola pagina che non sia animata e vivacizzata da una fiamma interna.[1]
- Il marxismo è un figlio ribelle del capitalismo da cui ha ricevuto la fede nella materia.[2]
- L'infanzia non ha tempo. Man mano che gli anni passano bisogna conservarla e conquistarla, nonostante l'età. (da Révolution personnaliste et communautaire – Éditions du Seuil, Parigi)
- L'uomo antico è assorbito dalla città e dalla famiglia sottoposto a un destino cieco, senza nome, superiore agli stessi dèi. L'istituto della schiavitù non offende gli spiriti più nobili di quei tempi. I filosofi non prendono in considerazione se non il pensiero impersonale, il cui ordine immobile regola la natura come le idee: la comparsa del singolare è come una incrinatura nella natura e nella coscienza [...]. Il cristianesimo in mezzo a queste incertezze porta all'improvviso una nozione decisiva della persona. Non sempre si comprende oggi lo scandalo che essa costituì per il pensiero e per la sensibilità greca. (da Il personalismo, pp. 14-16, Roma 1966)[3]
- La pace non è la virtù degli imbelli. (da Il Corriere della Sera, a cura di Giancarlo Cesana, 25 marzo 2003)
- La più grande virtù politica è non perdere il senso dell'insieme.[4]
- Occorre soffrire perché la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne. (da Lettere sul dolore – Rizzoli, a cura di Davide Rondoni)
- Se un atomo di ferro, una molecola d'acqua rimangono, non può avere un senso che un amore, un'esistenza (di pensiero), tormentata, ardente, che un semplice sguardo dolce cessino un giorno di esistere per non so quale assurda eccezione. (da Lettere sul dolore)
- L'amore? Significa offrire la propria vita per l'altro, tutto fino alla carne della propria anima, e alla carne dei giorni che non valgono, al di fuori della trasfigurazione portatavi dall'Altro. (da Lettere e diari, Città armoniosa, Reggio Emilia 1991)
Citazioni su Emmanuel Mounier
[modifica]- Grazie soprattutto ad Emmanuele Mounier scrive — l'espressione 'personalista e comunitario' ê divenuta un ritornello per il pensiero cattolico. Anch'io, in questo non sono esente da una qualche responsabilità... Penso che Mounier l'abbia presa da me. Essa è giusta, ma vedendo l'uso che se ne fa ora, non ne sono molto fiero. (Jacques Maritain)
- Il pensiero di Mounier non è una varietà del cristianesimo di sinistra. Se i suoi atteggiamenti concreti hanno spesso coinciso con quelli dei cristiani di sinistra, egli non ha detestato niente più della loro effusione lirica e della loro confusione mentale, anche se rende omaggio alla loro generosità. (Jean-Marie Domenach)[5]
Note
[modifica]- ↑ Da una recensione in Esprit, n. 163, gennaio 1950; citato in Thomas R. Nevin, Simone Weil: Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare, traduzione di Giulia Boringhieri, Bollati Boringhieri, Torino, 1997, p. 514. ISBN 88-339-1056-3
- ↑ Citato in: Marcello Veneziani, Imperdonabili, Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 127
- ↑ Citato in Battista Mondin, Storia della metafisica, Volume 2, introduzione p. 10, PDUL Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1998.
- ↑ Da Suite française; citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
- ↑ Citato in: Marcello Veneziani, Imperdonabili, Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 126
Bibliografia
[modifica]- Emmanuel Mounier, Il personalismo (1964), AVE, Roma, traduzione di A. Gardin.
- Emmanuel Mounier, Lettere e diari, Città armoniosa, Reggio Emilia 1991
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