Maurice Ravel
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Joseph-Maurice Ravel (1875 – 1937), compositore e pianista francese.
- La grande musica deve venire dal cuore. Qualsiasi musica fatta solo di tecnica e cervello vale meno del foglio su cui è scritta.[1]
- ... Ma Mére l'Oye e La Valse sono piaciuti al pubblico londinese. Secondo i giornali, se non un grande, sono almeno un buon direttore d'orchestra. Vi dico la verità: non mi aspettavo tanto![2]
- Musicista, creatore o dilettante che sia, vuol dire una creatura sensibile al ritmo, alla melodia, all'atmosfera suscitata dai suoni. Fremere per la fusione di due accordi come quando si avverte il rapporto di due tonalità di colore.[3]
- Non soffro di nessuna malattia, non faccio nulla tutto il giorno, ma non riesco a dormire. È un fenomeno certamente dovuto alla guerra... e poi alla noia, alla preoccupazione per i miei, alla nostalgia della mia musica.[4]
- [A George Gershwin] Potresti perdere spontaneità e, invece di comporre un Gershwin di prima qualità, finiresti con un Ravel di qualità scadente.[5]
Note
[modifica]- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 266. ISBN 9788858022894
- ↑ Citato in Ravel, p. 33
- ↑ Citato in Ravel,p. 80
- ↑ Citato in Ravel, p. 73
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 260. ISBN 9788858022894
Bibliografia
[modifica]- Helene Jourdan-Morhange, Ravel, traduzione di Enrico Cicogna, Nuova Accademia Editrice, Milano 1960
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