Natale
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Citazioni sul Natale.
Citazioni
[modifica]- A tutti i bambini del XX secolo, a coloro che sono malati, a coloro che ancora si muovono a carponi e indossano dei pannolini o a tutti quelli che camminano con un bastone e si pettinano la barba. Questa è la meravigliosa magia di Natale. I più poveri hanno una forza speciale. L'umiltà è la virtù dei forti. Che sia un felice Natale per ognuno di loro. (Ai confini della realtà)
- Accetta dunque, mia cara mamma, un bacio con tutto il cuore nella solenne ora di Natale, la più pacata dell'anno, la più misteriosa, in cui i desideri ancora ignari si tendono fino all'estremo e vengono per prodigio esauditi: trascorrila nel profondo, grande raccoglimento del Tuo cuore, abbandona ogni dubbio e incomprensione: in quest'ora abbiamo un posticino dentro di noi dove siamo semplicemente bambini, che attende e sta là, fiducioso e mai confuso, nel suo diritto a una grande gioia: questo è il Natale. (Rainer Maria Rilke)
- – Ah, finalmente, che pace! Non avranno il Natale! Canto di gioia! Sono felice! Meno male! Al loro risveglio io so che faranno: con la bocca asciutta tutti quanti resteranno e piangendo lacrime amare diranno "Buuu"! Adorò sentire niente più!
– Si fermò e portando all'orecchio la mano un rumore avvertì molto lontano. Impercettibile lo udiva, ma pian piano sempre meglio lo sentiva. [...] Ma quelli che udiva non eran lamenti, parevan piuttosto dei cori contenti! E tutti gli abitanti di Chistaqua anche senza regali avevan nel cuore la felicità. Il Grinch non aveva impedito al Natale di arrivare, il Natale era qui. Si poteva vedere dentro a ogni cuore. E il Grinch con i piedi piantati nel ghiaccio, con una smorfia fu soltanto capace di chiedersi "Ora che faccio?"
– Com'è possibile un Natale senza regali? Questi sono tutti fuori! Non hanno nemmeno l'albero! Neanche un torroncino, neanche una caramella, neanche un nastrino!
– Il perfido Grinch sembrava confuso, anche il cervello gli si era fuso. Ma come ad un tratto riprese a pensare. Qualcosa nella mente gli cominciò a balenare. Forse il Natale non si compra ai grandi magazzini. "Vuoi vedere" pensò "che il Natale è qualcosa di più?" (Il Grinch e la favola di Natale!) - Ahimè, quel Natale era solo una festa domestica, una festa di dolciumi e balocchi. Perché gli adulti non cambiavano i loro cuori d'ogni giorno, non si abbandonavano all'estasi? Dov'era l'estasi? (David Herbert Lawrence)
- Ciò che rende veramente belle le feste di Natale è il fatto che il sei gennaio arriva la befana.
Per l'essere umano qualsiasi attività piacevole, se si prolunga, a un certo punto inizia a risultare inconsapevolmente molesta, per poi diventare insopportabile. Tanto più insopportabile quanto più le persone intorno a noi non si rendono conto che la nostra disposizione d'animo è cambiata, e quel particolare stato delle cose che fino a non molto tempo prima ci accarezzava l'animo adesso ci sta scartavetrando la pazienza. Invece, con le feste di Natale, questo problema te lo risolve il calendario; arriva il sei gennaio e via, si ricomincia. (Marco Malvaldi) - – Cos'è il Natale se non un giorno di scadenze quando non si hanno denari, un giorno in cui ci si trova più vecchi di un anno e neanche un'ora più ricchi. Se potessi fare a modo mio ogni idiota che se ne va in giro con codesto felice Natale in bocca andrebbe bollito insieme al suo pudding e sotterrato con uno stecco di agrifoglio nel cuore!
– Zio!
– Nipote! Festeggia il Natale come ti pare e lasciamelo festeggiare come mi pare.
– Festeggiare? Ma se voi non lo festeggiate!
– Vorrà dire che preferisco così. Proprio bene finora ha fatto a te.
– Il bene l'avrei potuto trarre da tante cose da cui non ho ricavato profitti. Il Natale è una di queste, ma l'ho sempre vissuto come un tempo gentile, un tempo caritatevole, l'unico tempo in cui gli uomini aprono i loro cuori serrati e agli anziani pensano come compagni nel cammino che porta alla tomba e non come creature di un'altra razza arrivate per altri sentieri. E pertanto, zio, anche se in tasca il Natale non mi ha mai messo una briciola d'oro o d'argento sono persuaso che mi abbia fatto del bene e dico: "Dio lo benedica"! (A Christmas Carol) - – Cos'ha che non va il Natale?
– Oh, da dove comincio? Alberi al coperto, uso eccessivo delle parole "felici auguri" e la folle tradizione di un calzino singolo. Lo sanno tutti che i calzini vanno a paia. Chi è che usa solo un calzino?
– Un pirata con la gamba di legno? (The Big Bang Theory) - Cosa dovrebbe regalarci il robot di Natale? La risposta è semplice: dovrebbe regalarci un nemico [...]. Come possiamo volerci bene tra noi se non abbiamo un nemico? (Sebastiano Vassalli)
- Da un punto di vista commerciale, se il Natale non esistesse bisognerebbe inventarlo. (Katharine Whitehorn)
- È che spesso a Natale mi viene il magone | con le luci, il presepe e tutte quelle persone | con i pacchi dei regali, con le facce tutte uguali, | col boccone sempre in bocca come un branco di maiali. | E pensare com'era bella questa notte trenta anni fa | alla luce di un'altra stella, alla luce di un'altra età. (Brunori Sas)
- E il Natale allora sì che era una festa vera, | cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima. (Francesco De Gregori)
- E quella maggioranza che vede nel Natale una sciocchezza e nel presepe una commedia infantile, non si rende conto di quale enorme difesa di fronte alla stanchezza della vita, alle abitudini, ai tedi, alle fatiche, essa privi il bambino, e col bambino l'uomo, quando reprima e lanci l'interdetto a quello spirito di stupore. (Emanuele Samek Lodovici)
- – È un periodo in cui tanta gente è depressa.
– È buffo. Io ho sempre creduto che la gente fosse felice durante le feste, anche chi aveva problemi.
– Be', certa gente sì e certa gente no. Mentre alcuni aprono i pacchi dei regali ce ne sono altri che si aprono le vene.
– Che allegria...
– È vero, il numero dei suicidi aumenta sempre durante le feste.
– Adesso sono depresso io. Tu sei mai depressa a Natale?
– Io non lo festeggio il Natale.
– Perché, sei indù o musulmana?
– No, è solo che non mi piace.
– Che è che non ti piace? Insomma, è una cosa divertente in fondo.
– Oh, insomma! Se dici che odi il capodanno o una festa nazionale non glie ne frega niente a nessuno, ma se dici che odi il Natale ti fanno sentire tutti una specie di lebbroso! (Gremlins) - E veramente numerosi sono i cuori ai quali il Natale arreca un breve periodo di gioia e di felicità. Quante famiglie, i cui componenti si sono dispersi qua e là lontano, nell'irrequieta lotta per la vita, si trovan riuniti di nuovo e s'incontrano di nuovo a Natale in quella felice compagnia e reciproca buona volontà, che è una così larga fonte di gioia pura e sincera, e così lontana dalle ansie e dalle tristezze del mondo, da essere annoverata, nella credenza religiosa delle nazioni più civili e insieme nelle rudi tradizioni dei più rudi selvaggi, fra le prime gioie della vita futura, largite ai beati e ai felici. Quante vecchie memorie e quante simpatie sopite ridesta il tempo di Natale! (Charles Dickens)
- Gesù Signore, dammi il tuo Natale | di fuoco interno nell'umano gelo. (Clemente Rebora)
- Il primo Natale che ricordiamo è il più bel giorno della nostra vita. La famiglia è riunita tra bei regali e dolci. Si respira un'atmosfera magica. Ma a un tratto si cresce. Il lavoro e la scuola prendono il sopravvento e il Natale diventa quasi una costrizione. Pensiamo alle cose finite e non a quelle possibili. I regali, il vischio, gli alberi non ci restituiscono ciò che abbiamo perso e quando si arriva alla mia età si cerca disperatamente di recuperare quella magia. Si farebbe di tutto per recuperare le sensazioni di quel primo Natale. (Glee)
- Il Natale a casa mia non inizia mai prima della partita di football. (Psych)
- Il Natale è l'occasione per riscoprire insieme le ricette d'un tempo. Questa festa, per me, deve avere sapore di antico. (Gianfranco Vissani)
- Il Natale è poesia ma è anche una grande esperienza di precarietà, perché Gesù nasce in una situazione di assoluta precarietà. E in una società in cui questa condizione è una delle caratteristiche più forti, abbiamo bisogno del messaggio positivo che viene dal Natale precario di Gesù. (Giuseppe Betori)
- Il Natale è un giorno nel quale si radunano molte persone che di solito non si incontrano per mesi. C'è la pressione di fare regali azzeccati e domande del tipo: "Che cosa hai combinato quest'anno?". Se si aggiunge l'assurda pretesa di dover essere felici a tutti i costi, come fa a essere un bel momento? È naturale che si scateni l'ansia da prestazione: tutti devono dare una versione idealizzata di sé. (Olivia Wilde)
- Il Natale è un mucchio di idiozie create dall'industria degli addobbi. (The Big Bang Theory)
- Il Natale è una cosa bella che spesso dimentichiamo, come tutte le cose belle. Natale è una di quelle feste che un po’ tutti sentono di qualunque religione siano, è impressionante. È contagioso perché si basa sul riunirsi, non sul celebrare, ma sul festeggiare. È una festa che parla di nascere. (Ezio Bosso)
- Il Natale è una verità: la verità di Dio che sorprendentemente ci ama ed è venuto a farsi uno di noi. Dio ormai non ci lascia più; per questo oggi esplode la gioia, che dalla capanna di Betlemme raggiunge gli estremi confini dell'universo. Non siamo più soli: i compagni, gli amici, i parenti ci possono abbandonare. Ma il Dio che ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio, unito personalmente per sempre alla nostra natura di creature fragili e dolenti, non ci abbandonerà mai alle nostre tristezze, alla nostra inquietudine, al nostro peccato. Non è una fiaba, è una notizia, cioè l'informazione su un fatto avvenuto; non è un bel sogno, è una realtà ancora più bella di ciò che desidereremmo sognare. Nessun uomo ormai può sfuggire al suo Creatore, che lo insegue, lo vuol raggiungere e legare a sé. Non possiamo sfuggirgli, perché il suo amore corre più veloce di noi. Ti inganni, se credi di poter schivare sino alla fine il Signore che è venuto a cercarti. Egli non ti darà pace; ti tormenterà, per portarti a essere sul serio felice; forse disporrà sulla tua via le sconfitte e le delusioni, per farti partecipe della sua definitiva vittoria. Questa è la verità del Natale. Capirlo, inebriarcene, lasciarci trovare da colui che è venuto a cercarci sino a farsi uomo: è l'augurio natalizio più genuino e più bello. (Giacomo Biffi)
- Il Natale era ancora, negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta, una festa che aveva qualcosa a che fare con lo spirito e con l'anima. Non era necessario essere cristiani per pensare che in quella notte si compiva un evento straordinario, che per i credenti era la nascita di Gesù, e per gli altri (per me, per esempio, che sono di madrepatria russa, dove si festeggia non Cristo ma «papà Gelo») era qualcosa di magico e di fatato, di irrazionale, di incomprensibile. Pensavamo sul serio che il giorno di Natale gli uomini fossero tutti un poco più buoni. (Massimo Fini)
- Il Natale non è soltanto il racconto di ciò che è stato; è percezione di ciò che è. Non è soltanto percezione di un episodio circoscritto e databile; è assaporamento di un'attualità perenne e universalmente efficace, è esultanza per una ricchezza che ci viene donata. Basterebbe a convincercene l'annotazione che il Natale in fondo è un compleanno. Ora i compleanni si fanno per gli uomini vivi. Per i morti – anche se sono grandissimi e famosissimi – si ricordano al massimo i centenari. Dunque celebrare il Natale ogni anno vuol dire esprimere la certezza che Gesù di Nazareth – quel bambino nato duemila anni fa in una stalla – è una persona viva: è veramente, realmente, fisicamente vivo; è ancora principio per noi di salvezza; è ancora il centro di ogni nostra esistenza e della storia intera. (Giacomo Biffi)
- Il Natale non si festeggia, si subisce! (Rino Tommasi)
- – Il Natale non trova la sua ragione d'essere nei regali, o negli alberi addobbati...
– ...ma nell'unità che dona alle persone, e che dà loro un'incredibile forza! Proprio come è successo a noi! (PK - Pikappa) - Il Natale s'insinuò sornione a Pine Cove come solo il Natale sa fare: trascinandosi dietro una ghirlanda, un fiocco, delle campanelle da slitta, il denso zabaione, il tanfo di pino e la minaccia dell'incombente festività, come una gelida piaga sotto il vischio. (Christopher Moore)
- In quanto americano della costa nordoccidentale, ho sempre pensato al Natale come a un giorno dalla doppia personalità. Quella zona è famosa per offrire in questo periodo le sue giornate più cupe, non solo nell'oscurità delle brevi giornate invernali, ma anche nel freddo umido e grigio che si riversa dall'oceano Pacifico e penetra nel profondo di ogni angolo lasciato incustodito. Eppure, proprio nello stesso momento, il valore della famiglia, della comunità e dell'allegria natalizia è al suo massimo splendore. Il giorno di Natale mi dà l'idea di possedere la caratteristica, che ho sempre amato, di celebrare nella stessa misura forze opposte: oscurità e luce, freddo e calore, solitudine e solidarietà, dove entrambi i termini dell'equazione sono ricchi e potenti, e nessuno dei due è comprensibile senza l'altro. (Colin O'Brady)
- La mia famiglia era così povera che ogni Natale mio padre usciva di casa e sparava qualche colpo di pistola. Poi rientrava e a noi ragazzi diceva che Babbo Natale si era suicidato. (Jake LaMotta)
- Ma certo che sono accecanti. Il punto è proprio questo, no? Si è trattato soltanto e sempre di questo! I regali. Regali. Regali regali regali regali regali. Volete sapere che fine fanno i vostri regali? Arrivano tutti da me, su all'Immondezzaio. Lo capite che voglio dire? Nella vostra spazzatura! Mi ci potrei impiccare con tutte le brutte cravatte di Natale che ho trovato nel pattume! E l'avidità. La vostra avidità infinita! "Voglio le mazze da golf, voglio i diamanti, voglio un pony per cavalcarlo due volte, annoiarmi e poi venderlo per farci la colla!" Sentite, io non voglio creare problemi, ma tutto l'intero periodo delle feste è... stupido! Stupido! Stupido! Tuttavia, c'è una piccola, minuscola tradizione natalizia che io trovo... alquanto... significativa. Il bacio sotto il vischio. (Il Grinch)
- Ma il cristiano sa che il mistero del Natale, come quello della Resurrezione, è il simbolo, e la luminosa realtà, della luce che squarcia le tenebre più profonde. Così avvenne a Betlemme, così accadde spesso nella storia. "Natale" fu il grido di entusiasmo con cui nella notte del 25 dicembre dell'anno 496, i Franchi salutarono il battesimo del loro Re Clodoveo. La stessa acclamazione riecheggiò sotto le volte di San Pietro nella notte di Natale dell'anno 800, quando Carlo Magno fu incoronato Imperatore dal Papa san Leone III. (Roberto de Mattei)
- Natale andrebbe celebrato come le Olimpiadi: ogni 4 anni! (Rino Tommasi)
- Natale è il periodo in cui tutte le ragazze parlano solo di cose belle, di cose calde. (Martin Amis)
- Natale, la madre di tutte le feste. Per tutti, anche per chi non ci crede e ne farebbe volentieri a meno. Quella che inesorabile, anno dopo anno, mette a dura prova la nostra abilità a confezionar balle per renderci passabile la vita che viviamo. La festa che ci riporta a quando eravamo bambini e lo fa senza lasciarci scampo. Ci sbatte sulla faccia l'infelicità di allora, più o meno mascherata, la solitudine, la rabbia, i silenzi pieni di parole senza significato. Oppure una presunta felicità che abbiamo perduto per sempre. Comunque vada, ci cucina un piatto amaro di angoscia e di dolore. (Bruno Morchio)
- Natale non sarà Natale senza regali. (Louisa May Alcott)
- Natale (s.m.). Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. (Ambrose Bierce)
- – Negli ultimi cinquant'anni mi sono preoccupato sempre di più sulla sorte del Natale. Gli uomini sono così occupati a produrre a un ritmo sempre più accelerato articoli allettanti e al tempo stesso alla portata di ognuno, che pare abbiano smarrito il significato del Natale.
– No, non sono d'accordo. Il Natale resta sempre una bella festa.
– Ma il Natale non è solo una festa, è una disposizione d'animo, ed è questo che sta cambiando. (Il miracolo della 34ª strada) - Nel corso del nostro anno triste e razionale, sopravvive una sola festività tra le antiche e allegre ricorrenze un tempo diffuse in tutto il mondo. Il Natale continua a ricordarci le epoche, pagane o cristiane, in cui invece di poche persone che scrivevano poesie, ve ne erano molte che le recitavano. (Gilbert Keith Chesterton)
- Non c’è nulla che induca alla jihad come il Natale cattolico. (Maurizio de Giovanni)
- Non voglio passare il Natale con miss. suicidio-cereali e prole. Ho sempre pensato che quello che fai a Natale rappresenti un po' la tua concezione della vita. Avrei passato il Natale come facevo di solito: guardando videocassette e facendomi di alcol e droghe. (About a Boy - Un ragazzo)
- Oggi è Natale, il dì degli affetti, il dì dei ricordi, eppure non orma d'uomo s'imprime sull'umida zolla del cimitero, né un fiore adorna le croci, fuorché il nostro. (Carlo Dossi)
- Oggi il Natale porterà | gioia e serenità. | Senti un lieto scampanare | simbolo di felicità. | Senti nell'aria la magia, | l'ottimismo, l'allegria | e felici con gli amici | siamo in festosa compagnia. | Se la neve fiocca già | ed i tetti coprirà | nelle case unita sia | la famiglia in armonia. | Oggi il ricco porterà | cibo e doni a chi non ha || se puoi toglierti il di più, | va' e portali anche tu, | sempre più, sempre più. | Ad ogni dono che farai | più felice tu sarai. | Quanta gioia ti darà | dire buon Natale (dire buon Natale) | dire buon Natale (dire buon Natale) | un buon Natale ognun avrà. (Canto di Natale di Topolino)
- Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che Natale non significa solo farsi largo tra i reparti di un grande magazzino e spintonarsi con gli altri! Qualcuno dovrebbe spiegarle che il Natale è una cosa diversa. Migliore di questa più importante, più bella, più autentica e ha a che fare con la passione, l'amore la carità, la compassione. (Ai confini della realtà)
- Per i maschi il Natale è più importante del sesso. (Cristina Comencini)
- Se potessi fare a modo mio, ogni idiota che se ne va attorno con cotesto "allegro Natale" in bocca, avrebbe a esser bollito nella propria pentola e sotterrato con uno stecco di agrifoglio nel cuore. Sì, proprio! (Charles Dickens)
- Sentite queste campanelle? È arrivato il Natale in città! Alcune famiglie sentono davvero l'aria di festa, cercando di tenere i loro problemi a distanza. Altre famiglie cercano di passare un buon Natale anche quando i loro problemi non sono poi così distanti. Alcuni regali forse saranno restituiti, ma altri sono per sempre. Altri regali arrivano quando meno te li aspetti, e tutti sanno che i regali più grandi stanno nelle scatole più piccole. E poi ci sono scatole che vorresti non avere mai aperto. Vi auguro un allegro e felice Natale. (Gossip Girl)
- Sono convinto che non avrei mai apprezzato il Natale finché non lo avessi perduto sul serio. (The Real Ghostbusters)
- Tanto il Natale mi deprime quanto la Pasqua mi riempie di gioia. Un Dio che si fa bambino è avvilente. Un poveraccio che si fa Dio è tutt'altra cosa. (Amélie Nothomb)
- – Ti dirò io che cos'è il Natale! È solo un altro giorno lavorativo e ogni scemo che non è d'accordo dovrebbe essere bollito nel suo brodo!
– Ma signore, il Natale è un giorno in cui si fa del bene. È un giorno da passare in famiglia.
– E io dico: bla, bubbole! (Canto di Natale di Topolino) - Vi ha un giorno nell'anno in cui il vae soli [Guai a chi vive solo!] della Bibbia ci è in viso buttato, come ingiuria, dalla rossa vampa del caminetto e ci soffia gelato alle orecchie, come minaccia, dalla terra nevata. È il Natale. (Carlo Dossi)
- Voi, gente normale, non potete immaginare quant'è triste il Natale... Quando bisogna essere felici per forza, e invece c'è tanta gente che soffre... (Dylan Dog)
- In quella notte santa Dio, facendosi carne, ha voluto farsi dono per gli uomini, ha dato se stesso per noi; Dio ha fatto del suo Figlio unico un dono per noi, ha assunto la nostra umanità per donarci la sua divinità. Questo è il grande dono.
- Il Natale è fermarsi a contemplare quel Bambino, il Mistero di Dio che si fa uomo nell'umiltà e nella povertà, ma è soprattutto accogliere ancora di nuovo in noi stessi quel Bambino, che è Cristo Signore, per vivere della sua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni. Celebrare il Natale è quindi manifestare la gioia, la novità, la luce che questa Nascita ha portato in tutta la nostra esistenza, per essere anche noi portatori della gioia, della vera novità, della luce di Dio agli altri.
- Il Natale è pertanto la festa in cui Dio si fa così vicino all'uomo da condividere il suo stesso atto di nascere, per rivelargli la sua dignità più profonda: quella di essere figlio di Dio. E così il sogno dell'umanità cominciando in Paradiso – vorremmo essere come Dio – si realizza in modo inaspettato non per la grandezza dell'uomo che non può farsi Dio, ma per l'umiltà di Dio che scende e così entra in noi nella sua umiltà e ci eleva alla vera grandezza del suo essere.
- Il Natale è un'opportunità privilegiata per meditare sul senso e sul valore della nostra esistenza.
- La venuta di Cristo dirada le tenebre del mondo, riempie la Notte santa di un fulgore celeste e diffonde sul volto degli uomini lo splendore di Dio Padre. Anche oggi.
- Nel Natale noi incontriamo la tenerezza e l'amore di Dio che si china sui nostri limiti, sulle nostre debolezze, sui nostri peccati e si abbassa fino a noi.
- Per il clima che lo contraddistingue, il Natale è una festa universale. Anche chi non si professa credente, infatti, può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore. È la festa che canta il dono della vita.
- I calendari... Corrono tutto l'anno... fino a dicembre... e poi decollano!
- La notte di Natale... Dormire è opzionale.
- Non fraintendetemi, non è che non mi piaccia il Natale... Io l'amo il Natale... Ma come la mettiamo con questa storia di "una volta all'anno"?
- Sapete, dicono che le calorie dei dolci di Natale non contano. Io ci credo. È la pancia, che va convinta.
- Dobbiamo meditare attentamente sul perché Gesù si è incarnato: è importante che ciò sia sempre presente al nostro spirito se vogliamo che il Natale non si riduca a festa solamente sentimentale o consumistica, ricca di regali e di auguri, ma povera di autentica fede cristiana. Il Natale, infatti, ci fa riflettere, da una parte, sulla drammaticità della storia umana, nella quale gli uomini, feriti dal peccato, sono perennemente alla ricerca di verità, di perdono, di misericordia, di redenzione, e, dall'altra, sulla bontà di Dio, che è venuto incontro all'uomo per comunicargli direttamente la Verità che salva e per renderlo partecipe della sua amicizia e della sua vita.
- Il Natale è la festa dell'Amore divino: per amore Egli ci ha creati, per amore ci ha redenti in Cristo e ci attende nel suo regno.
- La festa del Natale dà un senso cristiano al succedersi degli eventi e agli umani sentimenti, progetti, speranze, e consente di rintracciare in questo ritmico e apparentemente meccanico scorrere del tempo, non soltanto le linee di tendenza di un umano peregrinare, ma anche i segni, le prove e gli appelli della Provvidenza e Bontà divina.
- Non possiamo pertanto trasformare ed avvilire il Natale in una festività di inutile spreco, in una manifestazione all'insegna del facile consumismo: il Natale è la festa dell'Umiltà, della Povertà, della Spogliazione, dell'Abbassamento del Figlio di Dio, che viene a donarci il suo infinito Amore.
- – Credevo che Krusty fosse ebreo.
– Il Natale è un momento in cui la gente di tutte le religioni si riunisce per adorare Gesù bambino. (settima stagione) - E nello spirito del Natale diamo il via agli acquisti! Per ogni dollaro di merce comprata col marchio Krusty sarò buono con un bimbo malato. Per motivi legali i "bambini malati" includono baldracche col raffreddore! (quindicesima stagione)
- Ehi, da quando in qua il Natale significa solo regali? Ci stiamo dimenticando il vero significato di questa giorno: la nascita di Babbo Natale! (nona stagione)
- Per molte persone il Natale è diventato materialistico, invece io, come buddista, credo che la gente sarebbe più felice senza doni. (quindicesima stagione)
- Questo potrebbe essere il miracolo che salverà il Natale dei Simpson. Se la tv mi ha insegnato qualcosa è che i miracoli a Natale avvengono sempre ai bambini poveri: è successo a Peter Pan, è successo a Charlie Brown, è successo ai Puffi e succederà anche a noi! No? (prima stagione)
- A Natale, freddo cordiale.
- Castagne verdi per Natale sanno molto e poi vanno a male.
- Da Natale a Carnevale non c'è vigilia da osservare, se San Mattia [14 maggio] non appare[1].
- Da Natale al gioco, da Pasqua al fuoco.
- Da Ognissanti a Natale i fornai perdono il capitale.
- Da San Martino [11 novembre] a Natale, ogni povero sta male.
- La neve che cade prima di Natale, mette i denti.
- Natale al sole Pasqua al freddo.
- Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
- Natale in venerdì, vale due poderi.
- Natale viene una sola volta l'anno.
- Quando Natale viene in domenica, vendi la tonaca per comperar saggina.
- Se a mezzanotte di Natale la luna è piena, gran siccità.
- Se fa bello a San Gallo [16 ottobre], il bello arriva sino a Natale.
- Se il Natale è verde la Pasqua sarà bianca.
- A Natale, mezzo pane; a Pasqua mezzo vino.
- Per Sant'Andrea piglia il porco per la sèa; se tu non lo puoi pigliare, fino a Natale lascialo andare.
Note
[modifica]- ↑ Il proverbio è nato evidentemente quando l'apostolo San Mattia veniva ancora celebrato il 24 febbraio.
- ↑ Come sono le condizioni meteorologiche il giorno di Santa Barbara, così saranno anche a Natale.
- ↑ «Quando Natale nuota (è molto piovoso) la falce miete.» Se il Natale è molto piovoso, il raccolto sarà abbondante.
Bibliografia
[modifica]- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
- Giuseppe Giusti, Dizionario dei proverbi italiani.