Raffadali | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Agrigentino | |
Altitudine | 420 m s.l.m. | |
Abitanti | 12.550 (2019) | |
Prefisso tel | +39 0922 | |
CAP | 92015 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | sant'Oliva | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Raffadali è un paese della Sicilia in provincia di Agrigento.
Da sapere
[modifica]Raffadali è un medio centro dell'entroterra agrigentino, famoso per la coltivazione del mandorlo e del pistacchio, che costituisce la coltura più diffusa in tutto il territorio circostante, e il cui periodo di maturazione e raccolta va dalla seconda metà di luglio alla seconda metà di settembre.
Il paese si trova al centro di un'ampia area, caratterizzata dalla presenza di numerosi comuni, e vanta una storia secolare che l'ha reso uno dei maggiori centri feudali della Sicilia durante i secoli XV e XVI.
Cenni geografici
[modifica]Raffadali è situata su colline calcaree tra i fiumi Platani e Salso.
Quando andare
[modifica]Alla latitudine di Raffadali il clima è buono tutto l'anno. Evitando gennaio e febbraio per il freddo, tutto l'anno è ideale per visitare la cittadina.
Il periodo migliore va da fine febbraio a inizio giugno, quando la natura delle campagne circostanti dà il meglio come colori e profumi, rendendo particolare la visita a quest'angolo di Sicilia. Ottimi settembre e ottobre, ancora caldi e luminosi.
Cenni storici
[modifica]Il suo interesse è costituito dalle numerose necropoli dei dintorni.
Abitato fin dal periodo neolitico, il territorio su cui sorge Raffadali, porta testimonianze delle varie culture che lo hanno popolato. Tra le scoperte archeologiche più note, ricordiamo le celebri "vergini di Businè". Le notizie certe su Raffadali cominciano a partire dal periodo arabo, epoca nella quale esisteva un ricco casale chiamato "Rahal-Afdal", cioè casale eccellentissimo, rinomato per la ricchezza della produzione agricola e la bellezza della posizione. Conquistata dai normanni nel 1095 Raffadali divenne feudo della famiglia Montaperto, nel territorio di Raffadali si trovava la fortezza saracena di Guastanella che resistette a lungo alla conquista Normanna. L'odierna cittadina venne fondata sulle rovine dell'antico casale. Nel 1507 Pietro Montaperto ottenne dal Re Ferdinando lo "jus populandi" per la espansione dell'agglomerato urbano, e iniziò i lavori di consolidamento del castello e di costruzione della chiesa Madre. Nel 1649 Giuseppe Nicolò Montaperto, intervenne per reprimere una rivolta degli agrigentini contro il vescovo Trajna accusato di costringere la popolazione alla fame. Per premiare il coraggio e la fedeltà dei Montaperto, Filippo IV di Spagna insignì la famiglia feudataria di Raffadali del titolo di Principe, elevando anche il feudo al rango di principato. L'ultimo signore di Raffadali fu Salvatore Montaperto Valguarnera.
Come orientarsi
[modifica]Rilievo delle Vestali |
È un rilievo di età romana (datato al I sec.d.C.) che presenta una classica raffigurazione di offerte compiute da vestali. Venne ritrovato a Raffadali e oggi è esposto presso il Museo archeologico regionale Antonino Salinas a Palermo |
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]I due aeroporti meglio collegati con Raffadali sono quelli di Palermo e Trapani. Più distante ma con maggiori collegamenti continentali è Catania. Servizi di bus navetta collegano Raffadali con Palermo.
- 1 Aeroporto di Trapani-Birgi (Aeroporto Vincenzo Florio), contrada Birgi, Trapani (Dista 168 km da Raffadali. Dall'aeroporto seguire la SS115 in direzione di Agrigento (direzione est). Prendere poi la SS118 per Raffadali.), ☎ +390923610111, info@airgest.it. Voli nazionali ed europei, di linea e low cost.
- 2 Aeroporto di Palermo-Punta Raisi (Aeroporto Falcone e Borsellino) (dista 190 km da Raffadali. Dall'aeroporto prendere la A29 direzione Mazzara del Vallo, uscire a Castelvetrano e seguire la SS115 per Agrigento. Prendere poi la SS118 per Raffadali.), ☎ +39 0917020273. Voli nazionali ed internazionali, anche low cost.
- 3 Aeroporto di Catania (Aeroporto Fontanarossa) (177 km da Raffadali percorrere la A19 e usciti a Caltanissetta prendere la statale SS640 per Agrigento. Prendere la SS118 per Raffadali.), ☎ +39 0957239111. Voli nazionali, internazionali e hub low cost e voli charter.
In auto
[modifica]Il principale asse viario che attraversa il territorio comunale è la Strada statale 118 Corleonese Agrigentina. La strada attraversa il centro urbano di Raffadali lungo via Porta Palermo, via Nazionale e Via Porta Agrigento.
Si può arrivare a Raffadali da Agrigento, percorrendo la , oppure da Palermo, percorrendo la e uscendo allo svincolo per Villabate percorrendo poi la infine girando per la .
In treno
[modifica]Le stazioni più vicine a Raffadali sono la 4 Stazione di Agrigento Centrale, nel centro di Agrigento, e la 5 Stazione di Agrigento Bassa che risulta fuori dal centro di Agrigento, nella parte bassa della città a poco più di un chilometro dal centro, più vicina a Raffadali. Entrambe sono gestite da RFI e collegate sia con Palermo che con Catania. I tempi di percorrenza sono comunque lunghi, controllate bene gli orari.
In autobus
[modifica]La compagnia F.lli Camilleri gestisce un servizio autobus da Palermo a Raffadali.
Come spostarsi
[modifica]In autobus
[modifica]La compagnia F.lli Camilleri collega con Palermo, con Aragona, Agrigento e Santa Elisabetta.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa di Santa Oliva, Piazza Europa. Edificata a partire dal 1507 e dedicata alla Madonna degli Infermi: vi si trasferì nel 1608 la parrocchia di Santa Oliva e l'arcipretura, dall'antica chiesa madre dedicata a Sant'Oliva oggi scomparsa. Vi si custodisce il sarcofago romano di Raffadali, in cui è rappresentato il ratto di Proserpina, e una statua lignea cinquecentesca di Maria santissima degli Infermi con Bambino.
- 2 Chiesa di San Giuseppe, Via S. Giuseppe (accanto al monastero delle suore collegine). Con facciata settecentesca e facciata risalente al XIX secolo, attribuita all'architetto Saverio Bentivegna.
- Chiesa di San Giacinto Giordano Ansalone. Una chiesa recente, di stile marcatamente moderno.
- 3 Chiesa di Santa Maria del Rosario (chiesa del Rosario), Salita Rosario. Chiesa e convento dell'Ordine dei frati predicatori, fondata da Niccolò Montaperto intorno al 1540.
- 4 Palazzo Principe (castello Montaperto). in passato residenza dei principi di Montaperto. Costruito nel XVI secolo, partendo da una precedente costruzione del XIV secolo, subì in seguito la distruzione di tre torri e delle merlature.
- Palazzo di Città. Sede del comune, sulla cui facciata si trova lo stemma cittadino. Al tempo della monarchia borbonica ospitò un carcere. Traccia di questa sua precedente funzione permane nella toponomastica, poiché il vicolo posto nel retro dell’edificio prese il nome di via carcere.
- Cozzo Buagimi (nell’omonima contrada). Il luogo ove sorgeva la fortezza araba (castrum) di Bugami. Sul fianco meridionale della collina, alla base della parete rocciosa, si estende un ripiano da cui sono emersi frammenti di tegole bizantine di tipo striato, di ceramica invetriata verde e di ceramica acroma. Del periodo ellenistico sono i frammenti fittili in vernice nera.
- 5 Cozzo Busunè. È un colle che si trova al confine tra il comune di Raffadali e Agrigento. Qui è stata rinvenuta una necropoli con tombe a forno e due tombe a camera con oggetti di pietra e di ceramica. Vi erano inoltre sepolture a grotticella di epoca eneolitica antica, dove furono rinvenute nel 1967 in seguito ad una campagna di scavo archeologico, le due Veneri di Busonè, conservate nel Museo archeologico regionale di Agrigento.
- Cozzo Pietrarossa. Necropoli con tombe a forno risalente al 4000 a.C.
- Colle di Palombara. Grotta con frammenti ceramici della cultura di Castelluccio.
- Grotticelle. Necropoli tardo romana e bizantina (III-IV secolo) con tombe ad arcosolio e a loculo scavate nella roccia; dalla necropoli proviene il sarcofago di Raffadali.
- Monte Guastanella. Necropoli e resti di un castello arabo (dove venne imprigionato il vescovo di Agrigento, Ursone), distrutto da Federico II di Svevia tra il 1221 e il 1232.
Eventi e feste
[modifica]Data | Festività | Note | |
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ottobre | Festa della Madonna del Rosario e sagra del "maccu" | a Raffadali |
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Il piatto tipico di Raffadali è il macco di fave, una crema realizzata con una cottura prolungata di fave secche, alle quali viene aggiunta una verdura, solitamente delle bietole, del finocchietto selvatico, zucchine verdi di tenerume e servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva. Sono inoltre tipiche le pietanze a base di pistacchio di Raffadali.
Prezzi modici
[modifica]- 1 Bar e Pasticceria Excelsior, Via Porta Agrigento, 166, ☎ +39 0922473245. Un bar e pasticceria dove la qualità dei prodotti è eccellente. Da non perdere.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]- Farmacia Bellomo, Via Nazionale.
- Farmacia Gueli, Via Nazionale.
Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- Bivona
- San Biagio Platani
- Aragona
- Valle dei Templi
- San Giovanni Gemini
- Solfara Arciprete.
- Solfara Guarnì.