Christian Orsenigo
L’Egittologo Christian Orsenigo, nato in Svizzera da famiglia italiana, naturalizzato milanese, dopo alcuni anni di prima formazione presso l’Università degli Studi di Milano, ha ottenuto il diploma di Laurea presso la Sorbona di Parigi (2001) e quello di Specializzazione all’École Pratique des Hautes Études (2003), Istituzione presso la quale ha conseguito anche il Dottorato di ricerca (2013).
La sua carriera lavorativa dal 2000 alla fine del 2019 si è svolta principalmente presso l’Università degli Studi di Milano, prima come collaboratore, poi come assegnista e infine come ricercatore e docente. Ha svolto attività didattica per numerosi anni, in particolare occupandosi dell’insegnamento di Lingua egiziana, ma anche di Archeologia egiziana presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.
Nel 2018 ha iniziato una collaborazione che è ancora in essere con 24 ORE Cultura che l’ha visto impegnato nell’organizzazione e nella co-curatela di due grandi mostre sul faraone Amenofi II, la cui prima tappa è stata il MUDEC (Egitto: La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II, 09/2017 – 01/2018), mentre la seconda tappa , frutto di un nuovo progetto espositivo e di una nuova selezione di reperti da alcune delle più importanti raccolte museali europee, è stata il Museum of Fine Arts di Budapest (Amenhotep II and His Time. The Discovery of the Pharaoh’s Tomb, Budapest, 16/9/2021 - 9/1/2022). Visto il grande successo di pubblico, è in essere il progetto di rendere la mostra itinerante negli USA.
Orsenigo, a fianco dell’attività universitaria, come sopra accennato, ha coltivato quella legata all’organizzazione di mostre temporanee e quella museale. Dopo alcune formative esperienze iniziali presso il Museo Egizio del Cairo, nel 2015 è stato uno dei curatori della mostra Da Brera alle Piramidi (Biblioteca Nazionale Braidense). Negli ultimi anni invece, è stato impegnato oltre che nell’organizzazione delle mostre in collaborazione con 24 ORE Cultura, con un progetto affidatogli dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, indirizzato allo studio e alla valorizzazione della collezione privata di antichità̀ egiziane appartenute a Carla Maria Burri alla famiglia Lucchi-Campari, che ha condotto all’apertura della nuova Sezione Egizia presso il Museo Civico di Crema e del Cremasco della quale è stato Curatore scientifico a titolo gratuito e, dal febbraio alla fine del 2023, a contratto. Nel 2022, oltre ad avere curato il nuovo allestimento della Sezione Egizia del Museo di Crema, ottiene per il Museo anche il lascito di reperti archeologici della famiglia Guerreschi-Pozzi.
Nel 2022, ha inoltre organizzato un importante convegno che si è tenuto il 26 e 27 ottobre, presso la sala Pietro da Cemmo. Il Convegno, “Collezioni da svelare: l’Italia e le sue raccolte uniche di antichità egiziane”, promosso dal Museo Civico di Crema e del Cremasco con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, ha portato a Crema oltre 25 studiosi e operatori del settore provenienti da tutta Italia.
Come emerge dalla bibliografia in allegato, oltre a cinque cataloghi di mostre da lui curati (o in co-curatela), e numerose schede, sono molte le sue pubblicazioni scientifiche, in particolare relative a reperti egizi afferenti a collezioni pubbliche e private. Quest’ultimo ambito è a lui particolarmente caro, e ha potuto maturare nel tempo una forte esperienza in proposito.
Orsenigo è membro, tra gli altri, del Comitato Scientifico del Museo del Papiro “Corrado Basile”, dell’International Association of Egyptologists (Professional Membership), dell’ICOM - International Council of Museums (CIPEG) e dell’I.I.C.E. - Istituto Italiano per la Civiltà Egizia.
Milano, 9 gennaio 2024
La sua carriera lavorativa dal 2000 alla fine del 2019 si è svolta principalmente presso l’Università degli Studi di Milano, prima come collaboratore, poi come assegnista e infine come ricercatore e docente. Ha svolto attività didattica per numerosi anni, in particolare occupandosi dell’insegnamento di Lingua egiziana, ma anche di Archeologia egiziana presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.
Nel 2018 ha iniziato una collaborazione che è ancora in essere con 24 ORE Cultura che l’ha visto impegnato nell’organizzazione e nella co-curatela di due grandi mostre sul faraone Amenofi II, la cui prima tappa è stata il MUDEC (Egitto: La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II, 09/2017 – 01/2018), mentre la seconda tappa , frutto di un nuovo progetto espositivo e di una nuova selezione di reperti da alcune delle più importanti raccolte museali europee, è stata il Museum of Fine Arts di Budapest (Amenhotep II and His Time. The Discovery of the Pharaoh’s Tomb, Budapest, 16/9/2021 - 9/1/2022). Visto il grande successo di pubblico, è in essere il progetto di rendere la mostra itinerante negli USA.
Orsenigo, a fianco dell’attività universitaria, come sopra accennato, ha coltivato quella legata all’organizzazione di mostre temporanee e quella museale. Dopo alcune formative esperienze iniziali presso il Museo Egizio del Cairo, nel 2015 è stato uno dei curatori della mostra Da Brera alle Piramidi (Biblioteca Nazionale Braidense). Negli ultimi anni invece, è stato impegnato oltre che nell’organizzazione delle mostre in collaborazione con 24 ORE Cultura, con un progetto affidatogli dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, indirizzato allo studio e alla valorizzazione della collezione privata di antichità̀ egiziane appartenute a Carla Maria Burri alla famiglia Lucchi-Campari, che ha condotto all’apertura della nuova Sezione Egizia presso il Museo Civico di Crema e del Cremasco della quale è stato Curatore scientifico a titolo gratuito e, dal febbraio alla fine del 2023, a contratto. Nel 2022, oltre ad avere curato il nuovo allestimento della Sezione Egizia del Museo di Crema, ottiene per il Museo anche il lascito di reperti archeologici della famiglia Guerreschi-Pozzi.
Nel 2022, ha inoltre organizzato un importante convegno che si è tenuto il 26 e 27 ottobre, presso la sala Pietro da Cemmo. Il Convegno, “Collezioni da svelare: l’Italia e le sue raccolte uniche di antichità egiziane”, promosso dal Museo Civico di Crema e del Cremasco con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, ha portato a Crema oltre 25 studiosi e operatori del settore provenienti da tutta Italia.
Come emerge dalla bibliografia in allegato, oltre a cinque cataloghi di mostre da lui curati (o in co-curatela), e numerose schede, sono molte le sue pubblicazioni scientifiche, in particolare relative a reperti egizi afferenti a collezioni pubbliche e private. Quest’ultimo ambito è a lui particolarmente caro, e ha potuto maturare nel tempo una forte esperienza in proposito.
Orsenigo è membro, tra gli altri, del Comitato Scientifico del Museo del Papiro “Corrado Basile”, dell’International Association of Egyptologists (Professional Membership), dell’ICOM - International Council of Museums (CIPEG) e dell’I.I.C.E. - Istituto Italiano per la Civiltà Egizia.
Milano, 9 gennaio 2024
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Books by Christian Orsenigo
Carla Maria Burri (1935-2009) from Crema worked in Egypt in the late 1960s and 2000s, first as Cultural Attaché and then as Director of the Italian Cultural Institute of Cairo. She left by will her collection of antiques at the Museum of Crema. The volume by Christian Orsenigo, with a preface by Edda Bresciani (Professor Emeritus of Egyptology University of Pisa - National Member of the Accademia dei Lincei), presents the catalogue of about eighty finds fromPharaonic, Ptolemaic and Late Antique Egypt, chosen among the most significant from the collection.
The volume can be ordered from:
Libreria Antiquaria Pontremoli
via Vigevano 15, 20144 Milano (MI), Italy
tel +39 02 58103806 . fax +39 02 58102157
www.libreriapontremoli.it - info@libreriapontremoli.it
Price € 65 (VAT included, shipping costs are apart)
Papers, essays and parts of books by Christian Orsenigo
Egyptian medicine was a model for the Greeks, a fact confirmed by the discoveries
of the great medical papyri : the paper provides an up-to-date and comprehensive
picture of the observation of the body and organs, and the birth
of semiology and pathophysiology. In addition, an analysis of written sources
and archaeological evidence provides an insight into the world of healers and
patients, the concept of disease, the treatment of trauma and injury and pharmacology,
as well as the specific field of women’s health.
el-Qurna by the Belgian archaeological mission, this high official has drawn renewed interest. This paper
presents and discusses two fragmentary stelae attributable to Khay, one held in the Kelvingrove Art Gallery
and Museum in Glasgow (1902.116.n.1-4), the other in the Museo Egizio, Turin (Suppl. 6000).
of the Late Professor Giampiero Guerreschi namely a Late Period ushabti
inscribed in the name of Psamtekdinet (inv. 2510) and a Third Intermediate
Period polychrome cartonnage coffin fragment (inv. 2511). Both are
now kept at the Museum of Crema.
Carla Maria Burri (1935-2009) from Crema worked in Egypt in the late 1960s and 2000s, first as Cultural Attaché and then as Director of the Italian Cultural Institute of Cairo. She left by will her collection of antiques at the Museum of Crema. The volume by Christian Orsenigo, with a preface by Edda Bresciani (Professor Emeritus of Egyptology University of Pisa - National Member of the Accademia dei Lincei), presents the catalogue of about eighty finds fromPharaonic, Ptolemaic and Late Antique Egypt, chosen among the most significant from the collection.
The volume can be ordered from:
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via Vigevano 15, 20144 Milano (MI), Italy
tel +39 02 58103806 . fax +39 02 58102157
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Price € 65 (VAT included, shipping costs are apart)
Egyptian medicine was a model for the Greeks, a fact confirmed by the discoveries
of the great medical papyri : the paper provides an up-to-date and comprehensive
picture of the observation of the body and organs, and the birth
of semiology and pathophysiology. In addition, an analysis of written sources
and archaeological evidence provides an insight into the world of healers and
patients, the concept of disease, the treatment of trauma and injury and pharmacology,
as well as the specific field of women’s health.
el-Qurna by the Belgian archaeological mission, this high official has drawn renewed interest. This paper
presents and discusses two fragmentary stelae attributable to Khay, one held in the Kelvingrove Art Gallery
and Museum in Glasgow (1902.116.n.1-4), the other in the Museo Egizio, Turin (Suppl. 6000).
of the Late Professor Giampiero Guerreschi namely a Late Period ushabti
inscribed in the name of Psamtekdinet (inv. 2510) and a Third Intermediate
Period polychrome cartonnage coffin fragment (inv. 2511). Both are
now kept at the Museum of Crema.
Going through the archives of James E. Quibell (1867-1935) on his excavations at Saqqara, which are kept at the University of Milan, this paper would query the approach in recording “small finds” held by an archaeologist working in Egypt at the beginning of the XXth Century.
- Modello di imbarcazione dalla tomba di Amenofi II (pp. 192-193).
- Divinità serpentiforme dalla tomba di Amenofi II (pp. 194-195).
- Divinità serpentiforme dalla tomba di Amenofi II (pp. 196-197).
- Pilastro-djed – croce-ankh (pp. 198-199).
Catalogue of the exhibition "Egitto: La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II" - Milano, MUDEC - Museo delle Culture, 13 settembre 2017– 7 gennaio 2018