Materialismo Storico, 1/2024 (vol. XVI), pp. 56-80
This essay explores the gnoseological value a... more Materialismo Storico, 1/2024 (vol. XVI), pp. 56-80
This essay explores the gnoseological value attributed to manual labor in the thought of Simone Weil and Antonio Gramsci. Simone Weil conceives manual labor as a fundamental vehicle for accessing ontological truth, thereby promoting an integration between bodily experience and intellectual activity that facilitates a deep and authentic understanding of reality, while also denying any possible hierarchy between manual labor and intellectual work. Gramsci, within the framework of his theory of praxis, considers labor as an essential component of the historical-social process and the formation of individual consciousness, not only as a productive activity but also as an intellectual and creative act that contributes to the transformation of social and political reality. Both philosophers identify the body as the element that connects the merely productive and mechanical dimension of manual labor with its theoretical and ethical-practical dimension, even in a political sense.
Questo saggio esplora la critica a Marx e al "marxismo" sviluppata da Simone Weil nel corso della... more Questo saggio esplora la critica a Marx e al "marxismo" sviluppata da Simone Weil nel corso della sua opera. Vengono identificati tre nuclei principali della critica weiliana al marxismo: la validità del metodo materialistico per lo studio delle scienze sociali; il presunto "messianesimo" di Marx, inteso come la concezione della storia come un progresso intelligente verso il meglio; e l'identificazione del marxismo tout court con una filosofia determinista e meccanicista. Si cerca di definire a quale "Marx" effettivamente sia rivolta la critica di Weil: si sostiene infatti che alcune delle sue argomentazioni siano riferibili alla "vulgata" marxiana, ossia a una lettura semplificata e schematica del marxismo, o alla "tendenza deteriore" del marxismo caratterizzata dall'economicismo e dal meccanicismo, dibattuta anche all'interno della Seconda Internazionale, o a posizioni di Engels e Lenin, o ancora all'operato del PCF o delle organizzazioni operaie, piuttosto che all'effettiva opera di Marx.
Si les difficultés du mouvement ouvrier depuis la contre-révolution néolibérale ont pu permettre ... more Si les difficultés du mouvement ouvrier depuis la contre-révolution néolibérale ont pu permettre aux discours identifiant comme rivaux les luttes pour les droits civils et sociaux de rencontrer un certain écho, l’histoire des combats féministes nous indiquent que loin d’être concurrents, ils ont été intimement liés à la théorie et pratique politiques socialistes. La philosophe Alessia Franco explique dans cet article que les affinités électives des combats féministes et communistes ne tiennent pas à des raisons contingentes, mais bien à leur intégration dans le procès d’accumulation du capital, comme modalités de division du travail social, et par suite, fondement de différences patrimoniales autour desquelles se nouent les rapports de domination.
Materialismo Storico, 1/2023 (vol. XIV), pp. 254-273.
This essay aims to reconstruct the controv... more Materialismo Storico, 1/2023 (vol. XIV), pp. 254-273.
This essay aims to reconstruct the controversy between Trockij and the so-called french “democratic communists”, especially Simone Weil, in the early 1930s concerning the nature of the Soviet Union as a workers’ state. To this purpose, the theoretical exchanges and biographical contacts that took place between the two thinkers are collected and analysed, examining in particular their argument in the press on the topics of the October Revolution, the Bolshevik party, the political role of Stalin, bureaucracyin the USSR and the characteristics of the so-called “techno-bureaucratic” society. The latter is considered by Weil as a third form of state, distinct from both the advanced capitalist state and an ideal workers’ state, and identified by her with the Soviet Union under Stalin. Trockij rebuts Weil’s arguments in terms of method and content, attempting to define in Marxist terms what a workers’ state is or should be, and tracing Weil’s critique back to its Kantian matrix.
Elementa. Intersection between Philosophy, Epistemology and Empirical Perspectives, 2022
This paper aims to illustrate Paul B. Preciado's thought on the epistemology of transition, which... more This paper aims to illustrate Paul B. Preciado's thought on the epistemology of transition, which should take over from the current epistemological regime of sexual difference based on heterobinarism. Starting in particular from the lecture given by Preciado in Paris in 2019, we intend to focus on the main axes of Preciado's thought on the topic: first and foremost, the necessity of the denaturalization of gender with respect to biological sex; the denunciation of the normalization and medicalization endured by trans or intersex bodies, "deviants" with respect to heterobinarism; the ethnocentrism and necropolitical power of medical and disciplinary institutions vis-à-vis "deviants" and "monstrous"; and the concept of "transition" elaborated by Preciado as a decolonization with respect to the epistemology and disciplinary institutions of the current regime of sexual difference.
Il giovane Ho Chi Minh, il colonialismo francese in Indocina e il movimento comunista internazion... more Il giovane Ho Chi Minh, il colonialismo francese in Indocina e il movimento comunista internazionale sono il punto di partenza per una necessaria riflessione sugli effetti del colonialismo europeo, che molto ha contribuito all’iperoggetto Antropocene.
Il saggio si apre con un'introduzione sulle vicende editoriali che hanno portato il pensiero di S... more Il saggio si apre con un'introduzione sulle vicende editoriali che hanno portato il pensiero di Simone Weil in Italia e su come esso sia stato ricevuto, con tentativi di appropriazione da parte cattolica, padronale e operaia. Si commenta la diffusa tendenza a inscrivere la Simone Weil giovanile nella tradizione marxista e si propone un confronto con il pensiero di Antonio Gramsci sul tema della classe operaia e del metodo storico-materialistico.
N. 15 (2022), anno 15. Numero 15. "Con Jean-Luc Nancy: per un’ontologia del noi e del con", pp. 2... more N. 15 (2022), anno 15. Numero 15. "Con Jean-Luc Nancy: per un’ontologia del noi e del con", pp. 269-275.
Richard J. Bernstein, Hannah Arendt. La politica tra crisi e rivoluzione, trad. dall’inglese di D... more Richard J. Bernstein, Hannah Arendt. La politica tra crisi e rivoluzione, trad. dall’inglese di Daniele Bassi, Ombre Corte, Verona 2022, pp. 129, € 11 Stefano Berni – Antonio Camerano, L’alchimia del potere. La filosofia politica di Hannah Arendt, Mimesis, Sesto San Giovanni 2023, pp. 236, € 18
Res publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas, 2022
Recensión del libro: G. Pizza, "L’antropologia di Gramsci. Corpo, natura, mutazione", Roma, Caroc... more Recensión del libro: G. Pizza, "L’antropologia di Gramsci. Corpo, natura, mutazione", Roma, Carocci, 2020, pp. 182. "Res publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas" 25(3) 2022, pp. 425-437.
Emiliano Alessandroni, "Dittature democratiche e democrazie dittatoriali. Problemi storici ... more Emiliano Alessandroni, "Dittature democratiche e democrazie dittatoriali. Problemi storici e filosofici", Carocci, Roma 2021, pp. 244, Isbn 9788829005543
Recensione a: Viola Carofalo, "Pensare in tempo di sventura. Saggio sulla filosofia di Simone Wei... more Recensione a: Viola Carofalo, "Pensare in tempo di sventura. Saggio sulla filosofia di Simone Weil, Orthotes", Napoli-Salerno (2021)
AG About Gender - Rivista internazionale di studi di genere, 2021
Corradi, L. (2018), Il femminismo delle Zingare. Intersezionalità,
alleanze, attivismo di genere ... more Corradi, L. (2018), Il femminismo delle Zingare. Intersezionalità, alleanze, attivismo di genere e queer, Milano-Udine, Mimesis pp. 159
In «AG About Gender - Rivista internazionale di studi di genere», 2021, vol. 10 N°20, pagg. 433-435
Silvia Federici, "Genere e capitale. Per una lettura femminista di Marx", a cura di A. Curcio, De... more Silvia Federici, "Genere e capitale. Per una lettura femminista di Marx", a cura di A. Curcio, DeriveApprodi, Roma 2020, pp. 132, ISBN 978-88-6548-301-5
Recensione a: Silvia Federici, "Caccia alle streghe, guerra alle donne", NERO, Roma 2020
Nel vol... more Recensione a: Silvia Federici, "Caccia alle streghe, guerra alle donne", NERO, Roma 2020
Nel volume "Caccia alle streghe, guerra alle donne" tornano i due protagonisti abituali degli studi di Silvia Federici: non nominato ma presente al fondo di ogni analisi è il Calibano, il proletariato mondiale, il ribelle anticoloniale; tuttavia il focus questa volta è sulla strega, personaggio che incarna l’universo di modelli e soggetti femminili disfunzionali al capitalismo e che quest’ultimo ha tentato di distruggere.
Accostare Hegel e Darwin – i rispettivi mondi culturali, lessicali e filosofici – per tentarne un... more Accostare Hegel e Darwin – i rispettivi mondi culturali, lessicali e filosofici – per tentarne un’integrazione può apparire un’operazione molto audace, se non ossimorica, e sicuramente sofistica. Il volume di Antonio Lombardi (Edizioni di Pagina, 2020) ci dimostra invece che questo sentiero è già stato battuto, con esiti singolari di cui vale la pena parlare, nel corso di un’avventura filosofica poco nota: quella di un "darwinista hegeliano", David George Ritchie, nella Oxford vittoriana.
Materialismo Storico, 1/2024 (vol. XVI), pp. 56-80
This essay explores the gnoseological value a... more Materialismo Storico, 1/2024 (vol. XVI), pp. 56-80
This essay explores the gnoseological value attributed to manual labor in the thought of Simone Weil and Antonio Gramsci. Simone Weil conceives manual labor as a fundamental vehicle for accessing ontological truth, thereby promoting an integration between bodily experience and intellectual activity that facilitates a deep and authentic understanding of reality, while also denying any possible hierarchy between manual labor and intellectual work. Gramsci, within the framework of his theory of praxis, considers labor as an essential component of the historical-social process and the formation of individual consciousness, not only as a productive activity but also as an intellectual and creative act that contributes to the transformation of social and political reality. Both philosophers identify the body as the element that connects the merely productive and mechanical dimension of manual labor with its theoretical and ethical-practical dimension, even in a political sense.
Questo saggio esplora la critica a Marx e al "marxismo" sviluppata da Simone Weil nel corso della... more Questo saggio esplora la critica a Marx e al "marxismo" sviluppata da Simone Weil nel corso della sua opera. Vengono identificati tre nuclei principali della critica weiliana al marxismo: la validità del metodo materialistico per lo studio delle scienze sociali; il presunto "messianesimo" di Marx, inteso come la concezione della storia come un progresso intelligente verso il meglio; e l'identificazione del marxismo tout court con una filosofia determinista e meccanicista. Si cerca di definire a quale "Marx" effettivamente sia rivolta la critica di Weil: si sostiene infatti che alcune delle sue argomentazioni siano riferibili alla "vulgata" marxiana, ossia a una lettura semplificata e schematica del marxismo, o alla "tendenza deteriore" del marxismo caratterizzata dall'economicismo e dal meccanicismo, dibattuta anche all'interno della Seconda Internazionale, o a posizioni di Engels e Lenin, o ancora all'operato del PCF o delle organizzazioni operaie, piuttosto che all'effettiva opera di Marx.
Si les difficultés du mouvement ouvrier depuis la contre-révolution néolibérale ont pu permettre ... more Si les difficultés du mouvement ouvrier depuis la contre-révolution néolibérale ont pu permettre aux discours identifiant comme rivaux les luttes pour les droits civils et sociaux de rencontrer un certain écho, l’histoire des combats féministes nous indiquent que loin d’être concurrents, ils ont été intimement liés à la théorie et pratique politiques socialistes. La philosophe Alessia Franco explique dans cet article que les affinités électives des combats féministes et communistes ne tiennent pas à des raisons contingentes, mais bien à leur intégration dans le procès d’accumulation du capital, comme modalités de division du travail social, et par suite, fondement de différences patrimoniales autour desquelles se nouent les rapports de domination.
Materialismo Storico, 1/2023 (vol. XIV), pp. 254-273.
This essay aims to reconstruct the controv... more Materialismo Storico, 1/2023 (vol. XIV), pp. 254-273.
This essay aims to reconstruct the controversy between Trockij and the so-called french “democratic communists”, especially Simone Weil, in the early 1930s concerning the nature of the Soviet Union as a workers’ state. To this purpose, the theoretical exchanges and biographical contacts that took place between the two thinkers are collected and analysed, examining in particular their argument in the press on the topics of the October Revolution, the Bolshevik party, the political role of Stalin, bureaucracyin the USSR and the characteristics of the so-called “techno-bureaucratic” society. The latter is considered by Weil as a third form of state, distinct from both the advanced capitalist state and an ideal workers’ state, and identified by her with the Soviet Union under Stalin. Trockij rebuts Weil’s arguments in terms of method and content, attempting to define in Marxist terms what a workers’ state is or should be, and tracing Weil’s critique back to its Kantian matrix.
Elementa. Intersection between Philosophy, Epistemology and Empirical Perspectives, 2022
This paper aims to illustrate Paul B. Preciado's thought on the epistemology of transition, which... more This paper aims to illustrate Paul B. Preciado's thought on the epistemology of transition, which should take over from the current epistemological regime of sexual difference based on heterobinarism. Starting in particular from the lecture given by Preciado in Paris in 2019, we intend to focus on the main axes of Preciado's thought on the topic: first and foremost, the necessity of the denaturalization of gender with respect to biological sex; the denunciation of the normalization and medicalization endured by trans or intersex bodies, "deviants" with respect to heterobinarism; the ethnocentrism and necropolitical power of medical and disciplinary institutions vis-à-vis "deviants" and "monstrous"; and the concept of "transition" elaborated by Preciado as a decolonization with respect to the epistemology and disciplinary institutions of the current regime of sexual difference.
Il giovane Ho Chi Minh, il colonialismo francese in Indocina e il movimento comunista internazion... more Il giovane Ho Chi Minh, il colonialismo francese in Indocina e il movimento comunista internazionale sono il punto di partenza per una necessaria riflessione sugli effetti del colonialismo europeo, che molto ha contribuito all’iperoggetto Antropocene.
Il saggio si apre con un'introduzione sulle vicende editoriali che hanno portato il pensiero di S... more Il saggio si apre con un'introduzione sulle vicende editoriali che hanno portato il pensiero di Simone Weil in Italia e su come esso sia stato ricevuto, con tentativi di appropriazione da parte cattolica, padronale e operaia. Si commenta la diffusa tendenza a inscrivere la Simone Weil giovanile nella tradizione marxista e si propone un confronto con il pensiero di Antonio Gramsci sul tema della classe operaia e del metodo storico-materialistico.
N. 15 (2022), anno 15. Numero 15. "Con Jean-Luc Nancy: per un’ontologia del noi e del con", pp. 2... more N. 15 (2022), anno 15. Numero 15. "Con Jean-Luc Nancy: per un’ontologia del noi e del con", pp. 269-275.
Richard J. Bernstein, Hannah Arendt. La politica tra crisi e rivoluzione, trad. dall’inglese di D... more Richard J. Bernstein, Hannah Arendt. La politica tra crisi e rivoluzione, trad. dall’inglese di Daniele Bassi, Ombre Corte, Verona 2022, pp. 129, € 11 Stefano Berni – Antonio Camerano, L’alchimia del potere. La filosofia politica di Hannah Arendt, Mimesis, Sesto San Giovanni 2023, pp. 236, € 18
Res publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas, 2022
Recensión del libro: G. Pizza, "L’antropologia di Gramsci. Corpo, natura, mutazione", Roma, Caroc... more Recensión del libro: G. Pizza, "L’antropologia di Gramsci. Corpo, natura, mutazione", Roma, Carocci, 2020, pp. 182. "Res publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas" 25(3) 2022, pp. 425-437.
Emiliano Alessandroni, "Dittature democratiche e democrazie dittatoriali. Problemi storici ... more Emiliano Alessandroni, "Dittature democratiche e democrazie dittatoriali. Problemi storici e filosofici", Carocci, Roma 2021, pp. 244, Isbn 9788829005543
Recensione a: Viola Carofalo, "Pensare in tempo di sventura. Saggio sulla filosofia di Simone Wei... more Recensione a: Viola Carofalo, "Pensare in tempo di sventura. Saggio sulla filosofia di Simone Weil, Orthotes", Napoli-Salerno (2021)
AG About Gender - Rivista internazionale di studi di genere, 2021
Corradi, L. (2018), Il femminismo delle Zingare. Intersezionalità,
alleanze, attivismo di genere ... more Corradi, L. (2018), Il femminismo delle Zingare. Intersezionalità, alleanze, attivismo di genere e queer, Milano-Udine, Mimesis pp. 159
In «AG About Gender - Rivista internazionale di studi di genere», 2021, vol. 10 N°20, pagg. 433-435
Silvia Federici, "Genere e capitale. Per una lettura femminista di Marx", a cura di A. Curcio, De... more Silvia Federici, "Genere e capitale. Per una lettura femminista di Marx", a cura di A. Curcio, DeriveApprodi, Roma 2020, pp. 132, ISBN 978-88-6548-301-5
Recensione a: Silvia Federici, "Caccia alle streghe, guerra alle donne", NERO, Roma 2020
Nel vol... more Recensione a: Silvia Federici, "Caccia alle streghe, guerra alle donne", NERO, Roma 2020
Nel volume "Caccia alle streghe, guerra alle donne" tornano i due protagonisti abituali degli studi di Silvia Federici: non nominato ma presente al fondo di ogni analisi è il Calibano, il proletariato mondiale, il ribelle anticoloniale; tuttavia il focus questa volta è sulla strega, personaggio che incarna l’universo di modelli e soggetti femminili disfunzionali al capitalismo e che quest’ultimo ha tentato di distruggere.
Accostare Hegel e Darwin – i rispettivi mondi culturali, lessicali e filosofici – per tentarne un... more Accostare Hegel e Darwin – i rispettivi mondi culturali, lessicali e filosofici – per tentarne un’integrazione può apparire un’operazione molto audace, se non ossimorica, e sicuramente sofistica. Il volume di Antonio Lombardi (Edizioni di Pagina, 2020) ci dimostra invece che questo sentiero è già stato battuto, con esiti singolari di cui vale la pena parlare, nel corso di un’avventura filosofica poco nota: quella di un "darwinista hegeliano", David George Ritchie, nella Oxford vittoriana.
EU-topías. Revista de interculturalidad, comunicación y estudios europeos, 2019
Ain't I a woman? è l'accalorato ritornello che Sojourner Truth, nel 1851, rivolge all'uditorio de... more Ain't I a woman? è l'accalorato ritornello che Sojourner Truth, nel 1851, rivolge all'uditorio della Women's convention di Akron in Ohio, il primo congresso nazionale sui diritti delle donne. Tre anni prima, il congresso di Seneca Falls aveva impresso una svolta storica al movimento per i diritti delle donne, denunciando con la sua Declaration of sentiments la millenaria tirannia maritale, le impari opportunità professionali tra i due generi, la condizione di passività politica che le donne bianche di ceto medio-alto statunitensi non erano più disposte a tollerare. Sojourner Truth, l'unica donna nera partecipante all'incontro di Akron, di fronte alla tesi della presunta debolezza femminile come giustificativa della negazione alle donne dei diritti politici, si rimbocca le maniche per mostrare la tonicità dei suoi muscoli, ricorda che vanga la terra con la stessa energia di un uomo, che ha lo stesso appetito di un uomo, che tollera le frustate dei soprintendenti bianchi come un uomo, eppure è una donna. L'episodio, richiamato da Angela Davis nel terzo capitolo del volume Donne, razza e classe (trad. it. di M. Moïse e A. Prunetti, prefazione di C. Arruzza, Edizioni Alegre, Roma 2018), risale alle radici del movimento suffragista femminile, mostrandone l'intima connessione con il movimento abolizionista statunitense. In Sojourner Truth che prende vigorosamente la parola davanti a un'assemblea c'è l'atto performativo della donna che si fa consapevolmente carico della propria dimensione pubblica, a dispetto dell'uditorio scettico o ironico, ma c'è anche la pretesa del Negro di farsi altro che carne da lavoro, di spezzare le catene della subalternità muta e acquiescente. Tra gli spettatori e le spettatrici di Akron, e dell'eroica arringa della donna nera dalle forti braccia che avrebbe offerto la parola d'ordine -Ain't I a woman?- a decenni di lotte femministe e antirazziste a venire, erano non poche le donne -bianche- a trovare inappropriato che un Nero o una Nera prendesse la parola durante il congresso. Questo, in cui Angela Davis conficca il bisturi della sua critica, è il ganglio nervoso e doloroso del "femminismo bianco", è il più significativo limite storico del movimento per l'emancipazione della donna negli Stati Uniti: è la dimenticanza, nella considerazione dell'oppressione di genere, di ogni altro dispositivo di oppressione; è la trascuratezza della condizione di doppia o tripla subalternità della donna Nera rispetto alla sua sorella bianca, e della donna salariata rispetto alla borghese; è la considerazione, politicamente insufficiente perché storicamente falsa, della "donna" come soggetto politico monolitico e omogeneo.
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This essay explores the gnoseological value attributed to manual labor in the thought of Simone Weil and Antonio Gramsci. Simone Weil conceives manual labor as a fundamental vehicle for accessing ontological truth, thereby promoting an integration between bodily experience and intellectual activity that facilitates a deep and authentic understanding of reality, while also denying any possible hierarchy between manual labor and intellectual work. Gramsci, within the framework of his theory of praxis, considers labor as an essential component of the historical-social process and the formation of individual consciousness, not only as a productive activity but also as an intellectual and creative act that contributes to the transformation of social and political reality. Both philosophers identify the body as the element that connects the merely productive and mechanical dimension of manual labor with its theoretical and ethical-practical dimension, even in a political sense.
Si cerca di definire a quale "Marx" effettivamente sia rivolta la critica di Weil: si sostiene infatti che alcune delle sue argomentazioni siano riferibili alla "vulgata" marxiana, ossia a una lettura semplificata e schematica del marxismo, o alla "tendenza deteriore" del marxismo caratterizzata dall'economicismo e dal meccanicismo, dibattuta anche all'interno della Seconda Internazionale, o a posizioni di Engels e Lenin, o ancora all'operato del PCF o delle organizzazioni operaie, piuttosto che all'effettiva opera di Marx.
This essay aims to reconstruct the controversy between Trockij and the so-called french “democratic communists”, especially Simone Weil, in the early 1930s concerning the nature of the Soviet Union as a workers’ state. To this purpose, the theoretical exchanges and biographical contacts that took place between the two thinkers are collected and analysed, examining in particular their argument in the press on the topics of the October Revolution, the Bolshevik party, the political role of Stalin, bureaucracyin the USSR and the characteristics of the so-called “techno-bureaucratic” society. The latter is considered by Weil as a third form of state, distinct from both the advanced capitalist state and an ideal workers’ state, and identified by her with the Soviet Union under Stalin. Trockij rebuts Weil’s arguments in terms of method and content, attempting to define in Marxist terms what a workers’ state is or should be, and tracing Weil’s critique back to its Kantian matrix.
"Res publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas" 25(3) 2022, pp. 425-437.
Recensione a: A. Davis, "Aboliamo le prigioni?" (Minimum Fax, 2022)
"Materialismo Storico", n°1/2022 (vol. XII) – E-ISSN 2531-9582
alleanze, attivismo di genere e queer, Milano-Udine, Mimesis
pp. 159
In «AG About Gender - Rivista internazionale di studi di genere», 2021, vol. 10 N°20, pagg. 433-435
Nel volume "Caccia alle streghe, guerra alle donne" tornano i due protagonisti abituali degli studi di Silvia Federici: non nominato ma presente al fondo di ogni analisi è il Calibano, il proletariato mondiale, il ribelle anticoloniale; tuttavia il focus questa volta è sulla strega, personaggio che incarna l’universo di modelli e soggetti femminili disfunzionali al capitalismo e che quest’ultimo ha tentato di distruggere.
This essay explores the gnoseological value attributed to manual labor in the thought of Simone Weil and Antonio Gramsci. Simone Weil conceives manual labor as a fundamental vehicle for accessing ontological truth, thereby promoting an integration between bodily experience and intellectual activity that facilitates a deep and authentic understanding of reality, while also denying any possible hierarchy between manual labor and intellectual work. Gramsci, within the framework of his theory of praxis, considers labor as an essential component of the historical-social process and the formation of individual consciousness, not only as a productive activity but also as an intellectual and creative act that contributes to the transformation of social and political reality. Both philosophers identify the body as the element that connects the merely productive and mechanical dimension of manual labor with its theoretical and ethical-practical dimension, even in a political sense.
Si cerca di definire a quale "Marx" effettivamente sia rivolta la critica di Weil: si sostiene infatti che alcune delle sue argomentazioni siano riferibili alla "vulgata" marxiana, ossia a una lettura semplificata e schematica del marxismo, o alla "tendenza deteriore" del marxismo caratterizzata dall'economicismo e dal meccanicismo, dibattuta anche all'interno della Seconda Internazionale, o a posizioni di Engels e Lenin, o ancora all'operato del PCF o delle organizzazioni operaie, piuttosto che all'effettiva opera di Marx.
This essay aims to reconstruct the controversy between Trockij and the so-called french “democratic communists”, especially Simone Weil, in the early 1930s concerning the nature of the Soviet Union as a workers’ state. To this purpose, the theoretical exchanges and biographical contacts that took place between the two thinkers are collected and analysed, examining in particular their argument in the press on the topics of the October Revolution, the Bolshevik party, the political role of Stalin, bureaucracyin the USSR and the characteristics of the so-called “techno-bureaucratic” society. The latter is considered by Weil as a third form of state, distinct from both the advanced capitalist state and an ideal workers’ state, and identified by her with the Soviet Union under Stalin. Trockij rebuts Weil’s arguments in terms of method and content, attempting to define in Marxist terms what a workers’ state is or should be, and tracing Weil’s critique back to its Kantian matrix.
"Res publica. Revista de Historia de las Ideas Políticas" 25(3) 2022, pp. 425-437.
Recensione a: A. Davis, "Aboliamo le prigioni?" (Minimum Fax, 2022)
"Materialismo Storico", n°1/2022 (vol. XII) – E-ISSN 2531-9582
alleanze, attivismo di genere e queer, Milano-Udine, Mimesis
pp. 159
In «AG About Gender - Rivista internazionale di studi di genere», 2021, vol. 10 N°20, pagg. 433-435
Nel volume "Caccia alle streghe, guerra alle donne" tornano i due protagonisti abituali degli studi di Silvia Federici: non nominato ma presente al fondo di ogni analisi è il Calibano, il proletariato mondiale, il ribelle anticoloniale; tuttavia il focus questa volta è sulla strega, personaggio che incarna l’universo di modelli e soggetti femminili disfunzionali al capitalismo e che quest’ultimo ha tentato di distruggere.