Location via proxy:   [ UP ]  
[Report a bug]   [Manage cookies]                
Skip to main content
Claudia Salini

    Claudia Salini

    Università di Bologna, Lingue, Graduate Student
    3 Sin dai tempi antichi il centro economico europeo era il Mediterraneo, prima con l'Impero Romano poi con Venezia. Il primato veneziano fu scosso dall'arrivo di Colombo in America e di Vasco da Gama in India, oltre che dallo stop... more
    3 Sin dai tempi antichi il centro economico europeo era il Mediterraneo, prima con l'Impero Romano poi con Venezia. Il primato veneziano fu scosso dall'arrivo di Colombo in America e di Vasco da Gama in India, oltre che dallo stop all'avanzata sulla terraferma imposta dagli ottomani, il centro dell'economia europea si spostò verso Spagna e Portogallo. Tuttavia nel medio-lungo periodo la situazione si rivelò più complicata. Il Portogallo aveva limiti sulle risorse demografiche ed economiche che lo indusse ad affidarsi ad operatori stranieri, inoltre i successi sulle coste africane e asiatiche attrassero concorrenti difficili da contrastare come Inghilterra e Olanda. La Spagna invece aveva un impero coloniale di enormi dimensioni, aveva il controllo dei due principali stati italiani e possedimenti in Europa centrale e settentrionale. Questa supremazia venne a scontrarsi con Francia e Inghilterra, inoltre le modalità di sfruttamento dell'impero coloniale americano e la tipologia di merci importate originarono alcuni problemi. L'afflusso di metalli preziosi avrebbe rallentato e non favorito lo sviluppo economico poiché creò importanti scompensi sui mercati e le merci spagnole risultavano più costose di quelle importate. Per queste ragioni Spagna e Portogallo non potevano essere il centro economico dell'Europa che invece si collocò nell'Europa settentrionale, in particolare nelle Fiandre con a capo Anversa, che fu tra le città fiamminghe quella che riuscì a sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dell'apertura dei commerci atlantici e fu avvantaggiata dall'incorporazione nei possedimenti spagnoli. Ad Anversa giungevano spezie importate dall'Africa e dall'Asia e anche prodotti sia inglesi che francesi che spagnoli, Anversa ospitò anche l'oro e l'argento americano trasferiti dagli spagnoli e divenne quindi anche un importante centro finanziario. Anversa per tutta la prima parte del 500 fu la capitale economica dell'Europa, con la bancarotta di Filippo II le sue fortune si incrinarono, inoltre qualche anno dopo iniziarono le rivolte contro il governo spagnolo in cui anche Anversa si ribellò, ma fu poi riconquistata e il suo porto bloccato per vent'anni, di questo si avvantaggiarono le città dei Paesi Bassi settentrionali in particolare Amsterdam. Dopo queste rivolte, Genova divenne il cuore della grande finanza europea ma il declino della Spagna nel corso del XVII secolo fu anche il destino di Genova, il centro economico dell'Europa tornò ad Amsterdam. Nacque quindi un nuovo attore in Europa le Province Unite olandesi che, quando il Portogallo venne inglobato dalla Spagna, si impadronirono delle rotte commerciali portoghesi e dei loro possedimenti coloniali. Risultato finale fu che gli olandesi sostituirono i portoghesi soprattutto in Asia e fecero ricorso ad uno strumento innovativo: la compagnia commerciale privilegiata. Queste compagnie si costituirono soprattutto in Inghilterra, Olanda e Francia per sfruttare le opportunità commerciali offerte dell'apertura delle nuove rotte, erano società di mercanti e dotati di speciali privilegi come l'esclusiva su determinate rotte o il monopolio del commercio di alcuni beni. La compagnia olandese delle Indie orientali aveva tutte queste caratteristiche, il considerevole successo di queste compagnie contribuì a diversificare il commercio con l'Asia e, per gestire i commerci e le colonie nelle Americhe, fu fondata anche la compagnia olandese delle Indie occidentali. Le Province Unite furono spesso aiutate da un'altra potenza europea: l'Inghilterra. Gli inglesi si avvantaggiarono dell'assenza dei portoghesi in Asia e radicarono la loro presenza in India. Tuttavia gli inglesi furono maggiormente interessati al commercio delle Americhe piuttosto che alla già affollata Asia, infatti per vent'anni ci furono tre guerre con le Province Unite da cui l'Inghilterra, aiutata anche in alcune fasi dalla Francia, uscì completamente rafforzata. Ciò portò alla stesura dei cosiddetti Atti di Navigazione, misure perfettamente corrispondenti ai principi del mercantilismo per sottrarre almeno parte del commercio coloniale internazionale olandese. Solo dal XVIII secolo però, la sua flotta acquisì enormi dimensioni e questo le avrebbe consentito di dominare i mari di tutto il mondo. Il centro economico dell'Europa si spostò quindi a Londra, una città già avviata a divenire la principale metropoli europea, il cui primato sarebbe stato consolidato dalla rivoluzione industriale.