Papers by Patrizia Caraffi
LAUDATIO IN ONORE DI EARL JEFFREY RICHARD
I libri di Emil eBooks, 2018
I libri di Emil eBooks, 2014
Edizioni dell'Orso eBooks, 2008
Il saggio studia da vicino l'episodio delle fanciulle-fiore, nella III "branche" de... more Il saggio studia da vicino l'episodio delle fanciulle-fiore, nella III "branche" del "Roman d'Alexandre"(1170-1180); dopo mille avventure in Oriente, Alessandro Magno e i suoi uomini giungono a una foresta meravigliosa, in cui le fanciulle che la abitano hanno origini fatate
Xunta de Galicia eBooks, 2019
Il mito di Filomela dall\u2019Antichit\ue0 fino all\u2019epoca contemporanea continua a riemerger... more Il mito di Filomela dall\u2019Antichit\ue0 fino all\u2019epoca contemporanea continua a riemergere, con sempre nuove versioni e riscritture, che affrontano questioni fondamentali nel conflitto tra genealogia maschile e femminile: la violenza sulle donne e le pratiche di mutilazione e smembramento, il banchetto tragico, l\u2019incesto, il rapporto tra l\u2019artista e il potere, l\u2019opposizione civilt\ue0/barbarie, l\u2019arte come visualizzazione del dolore. A partire dalla Philomena, versione medievale attribuita a Chr\ue9tien de Troyes, il contributo studia le figure letterarie di Lavinia e di Griselda e quella dell\u2019artista Artemisia Gentileschi. The myth of Philomela from the Antiquity to contemporary times continues to emerge, with new versions and rewrites, that address fundamental issues in the conflict between male and female genealogy: violence against women, mutilation and dismemberment, tragic banquet, incest, the relationship between the artist and power, the clash of civilization / barbarism, the art as visualization of pain. Starting from Philomena, the medieval version attributed to Chr\ue9tien de Troyes, the paper deals with the literary figures of Lavinia and Griselda and the woman artist Artemisia Gentileschi
Ideati da Ruggero Campagnoli, fondati nel 1978 e diretti prima da Marco Boni (1978-81), poi da El... more Ideati da Ruggero Campagnoli, fondati nel 1978 e diretti prima da Marco Boni (1978-81), poi da Elio Melli (1981-96), da Luciano Formisano (1996-2011) e dal 2012 da Andrea Fass\uf2, i QFR hanno pubblicato finora 21 volumi, dedicati prevalentemente alle letterature romanze medievali, ma con escursioni nella filologia germanica, nella linguistica romanza, nelle letterature spagnola e francese, nella letteratura religiosa mediolatina
Concerto per le Dame Bologna 24 settembre 2009 Aula Magna Complesso di Santa Cristina, h.18.00 VI... more Concerto per le Dame Bologna 24 settembre 2009 Aula Magna Complesso di Santa Cristina, h.18.00 VII Convegno Internazionale Christine de Pizan Miho Kamiya: soprano Nozomi Shimizu: flauti Marianne Gubri: arpa gotica Chansonnier de Jean de Monchenu (detto Manoscritto Cordiforme), Paris, Biblioth\ue8que Nationale, Rothschild 2973, ca 1470. Il programma si propone come una messa in musica della vita della poetessa e scrittrice Christine de Pizan ripercorrendo alcune delle citt\ue0 dove fu attiva (Bologna, Venezia e Parigi) in un ideale dialogo con i principali compositori della fine del Trecento e inizio Quattrocento. Le musiche vocali sono per lo pi\uf9 madrigali e chansons (rondeaux, ballate e virelais), forme consuete dell\u2019Ars Nova italiana e francese e della scuola franco-fiamminga e testimoniano dei numerosi scambi politici e artistici tra le due culture. I brani strumentali sono estratti dal repertorio delle danze (Ductia e Rotta) e delle improvvisazioni su alcune celebri polifonie del periodo, codificate in manoscritti per strumenti solistici quali il Codex Faenza o il Buxheimer Orgelbuch. Di particolare rilevo \ue8 la composizione di Gilles Binchois su una ballata di Christine de Pizan (Dueil angoisseus). Questo poema \ue8 stato frequentemente letto in chiave autobiografica come la manifestazione del lutto della poetessa vedova, e merita attenzione perch\ue9 dimostra una certa originalit\ue0 nel contesto di una lirica tradizionalmente legata ai topoi dell\u2019amor cortese, che sia felice e corrisposto o doloroso e impossibile. A questo ultimo si lega la tematica di un\u2019altra composizione di Binchois sui versi del collega e contemporaneo di Christine de Pizan, il poeta Alain Chartier (Triste plaisir). Questo programma infine ritrae pienamente la musica di corte nella sua versione camerale, ossia con strumenti bassi (di volume sonoro basso quali l\u2019arpa gotica e i flauti), destinati a risuonare delicatamente all\u2019interno dei palazzi per accompagnare una voce solista. Come spesso descritto e illustrato nell\u2019iconografia coeva, la polifonia, allora composta da due a tre voci per arrivare a quattro voci solo alla fine del Quattrocento, veniva eseguita in \u2018concerti\u2019 misti di strumenti e voci, al contrario della polifonia sacra, che era esclusivamente vocale. La musica di corte era concepita come un passatempo colto ed elitario, destinato a rimanere celato ai profani, e rappresentava una parte rilevante della formazione dei giovani nobili e in particolare delle donne. Le composizioni riflettono un gusto estremamente raffinato, sia nella complessit\ue0 ritmica per le musiche dell\u2019Ars Nova trecentesca che nella purezza delle armonie e delle linee melodiche delle polifonie quattrocentesche, sia nella scelta dei testi poetici che nella codificazione musicale in pregiati libri miniati. ANONIMO, Ductia, (Londra, British Library, Ms Harley 978, XIV sec) JACOPO DA BOLOGNA (? - 1360), Non al suo amante pi\uf9 Diana piacque (Codice Squarcialupi, Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Pal. 87) ANONIMO, Non al suo amante pi\uf9 Diana piacque, (Codex Faenza, Faenza, Biblioteca comunale, Ms 117, 1380-1420) GUILLAUME DUFAY (1397 - 1474), Ma plus mignonne de mon cueur GILLES BINCHOIS (1400 \u2013 1460), Adieu mes tr\ue8s belles amours ANONIMO, Adieu mes tr\ue8s belles amours, (Das Buxheimer Orgelbuch, Monaco, Bayerische Staatsbibliothek, Cim. 352b / Mus.Ms.3752, ca 1460) JACOB DE SENLECHES (? - 1395), La harpe de m\ue9lodie (Chicago, Newberry library, MS 54.1, ca 1395) GILLES BINCHOIS, Dueil angoisseus (Testo di Christine de Pizan) GILLES BINCHOIS, Triste plaisir (Testo di Alain Chartier) ANONIMO, Lamento e Rotta di Tristano (London, British Library, MS Add. 29987, ca. 1400) ANONIMO, J\u2019ay pris amours \ue0 ma devise, (Chansonnier de Jean de Monchenu, Paris, Biblioth\ue8que Nationale, Rothschild 2973, ca 1470) HEINRICH ISAAC (1450 \u2013 1517), J\u2019ay pris amours \ue0 ma devise ANONIMO, Costantia (Codex Faenza) ..
Si prendono in esame qui alcuni scritti brevi, ma di grandissima attualit\ue0, di Christine de Pi... more Si prendono in esame qui alcuni scritti brevi, ma di grandissima attualit\ue0, di Christine de Pizan contro la guerra e le sue nefaste conseguenze
Il Mulino eBooks, 2013
Dalla complessa fortuna di Boccaccio in Francia, si esamina la ricezione da parte di Christine de... more Dalla complessa fortuna di Boccaccio in Francia, si esamina la ricezione da parte di Christine de Pizan nelle miniature e nelle opere
Tra i primi testi in prosa della letteratura castigliana il Sendebar, conosciuto anche come Libro... more Tra i primi testi in prosa della letteratura castigliana il Sendebar, conosciuto anche come Libro de los enga\uf1os de las mugeres, \ue8 una raccolta di racconti di origine orientale inseriti in una cornice narrativa. L'incredibile diffusione di questa storia e la sua ricezione in ambiente alfonsino si spiegano considerando la materia trattata: la figura ideale del re e l'educazione del principe al saber \u2014 un sapere che \ue8 conoscenza del mondo, senso della mesura e della giustizia \u2014 e la regalit\ue0 minacciata dall'inganno del corpo e della parola femminili. Insieme ad una riflessione sul potere e i suoi eccessi, e un quadro di estremo interesse per l'interpretazione della misoginia medievale, il Sendebar, che va letto nel contesto delle raccolte di racconti di origine orientale \u2014 insieme al Libro de los buenos proverbios, alla Poridat de las poridades, al Calila e Dimna, il Barlaam e Josafat \u2014 si presenta anche come un grande omaggio all'intelletto, al sapere, al raccontare
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