Papers by Franco Palazzi
Cartografie sociali, 2023
In this article, we examine the impact of the early stages of the Covid-19
pandemic on a particul... more In this article, we examine the impact of the early stages of the Covid-19
pandemic on a particularly precarious subset of the academic workforce:
young researchers at the beginning of their careers (between the completion
of their PhDs and their first research and/or teaching contracts), who are
Italian citizens but live abroad. We employ a qualitative research approach,
using semi-structured interviews as our primary data collection method.
The article is divided into four sections. The Methodological Introduction
provides an overview of the rationale and of the methodological choices
underlying our research. The second section offers a reasoned critique of
the notion of “expat,” which is key to study the subjectivities at the centre
of our article. The third section contains a detailed analysis of five, long
qualitative interviews conducted between September and October 2021.
The Conclusions summarise our main findings and formulate further research questions for the near future.
Ragion Pratica, 2023
In this article I will show that Michel Foucault’s scattered and unsystematic remarks on Marx and... more In this article I will show that Michel Foucault’s scattered and unsystematic remarks on Marx and Marxism can be taken as a roughly consistent whole if read through the lens of the concept of subjectivity. By this, I do not mean that Foucault actually wanted them to constitute a unified corpus, nor that he wished them to be interpreted in such a way, merely that we can read them as such – and that doing so can be illuminating for both Foucauldian and Marxist scholars. I will thus provide a critical, diachronic reading of the main references to Marx and Marxism made by Foucault from the mid-1960s to the early 1980s. In the final section, I will reflect on the opportunities and risks of reconciling Foucault and Marx.
Berkeley Journal of Sociology, 2019
This article analyzes the recent #MeToo campaign through the lens of the notions of testimonial a... more This article analyzes the recent #MeToo campaign through the lens of the notions of testimonial and hermeneutical injustice, formulated by Miranda Fricker as the two most typical instances of epistemic injustice.
Philosophical Papers, 2017
Reflections on Little Rock (RLR) is one of Hannah Arendt’s most controversial writings. Read from... more Reflections on Little Rock (RLR) is one of Hannah Arendt’s most controversial writings. Read from the perspective of the political philosopher, it appears even more contentious than her famous remarks in Eichmann in Jerusalem. In the last two decades, a number of critical contributions have been published addressing this essay, highlighting how it casts serious doubts on the correctness of Arendt’s dealing with the racial question and, more generally, on the tenability of central elements of her political thought – e.g., her distinction between the political and the social. However, only occasional – and, as I will try to demonstrate, quite imprecise – analyses of the implications of RLR for an understanding of Arendt’s view of judgment have been produced. The aim of the present article is to reread what both Arendt’s position on judgment and its main contemporary reformulation, advanced by Linda Zerilli, imply for the making of political choices in pluralistic societies. Special attention will be also paid to the relation between the particular and the universal in Arendtian thought. In the first section I will reconstruct the main (factual and argumentative) weaknesses of RLR, while in the second a detailed assessment of the criticisms relating RLR and Arendt’s view of judgment will be provided. Finally, in the last section I will discuss at length Zerilli’s conception of feminist judgment.
Rivista italiana di medicina legale , May 2016
Recenti arresti giurisprudenziali, a partire dalla sentenza della Cassazione n. 15138 del 20.07.2... more Recenti arresti giurisprudenziali, a partire dalla sentenza della Cassazione n. 15138 del 20.07.2015, rappresentano un’interessante occasione per riflettere sulla riassegnazione di sesso nel nostro ordinamento, e più in generale sulla condizione giuridica delle persone che si sottopongono ad un percorso di transizione di genere.
La discussione di tale tematica si presenta necessariamente interdisciplinare e abbisogna, pertanto, dell’apporto non soltanto della scienza giuridica, ma anche della scienza medica e, non da ultimo, della riflessione filosofica (con specifico riguardo agli studi di genere).
Bollettino telematico di filosofia politica (2015), pp. 1-36, Dec 2015
Questo articolo ricostruisce la visione del giudizio formulata da Hannah Arendt in un arco di ope... more Questo articolo ricostruisce la visione del giudizio formulata da Hannah Arendt in un arco di opere che va da Understanding and Politics (1953) a Willing (apparso postumo nel 1978). Tesi centrale della presente analisi è che, diversamente da quanto sostenuto dalla maggioranza degli interpreti, il contributo dell'autrice in questo ambito sia di matrice primariamente filosofico-morale. Nel primo paragrafo viene rigettata l'ipotesi di una cesura all'interno della produzione arendtiana sul judging, mentre nel successivo si indagano gli effetti su quest'ultima del processo al burocrate nazista Adolf Eichmann. I paragrafi terzo e quarto ricostruiscono il tortuoso percorso che portò Arendt ad individuare nel giudizio una possibile risposta ad alcuni drammatici interrogativi etici, mentre nel quinto si tenta di dimostrare che le Lectures on Kant's Political Philosophy non costituiscono, come solitamente si crede, il nucleo del volume non scritto di The Life of the Mind - il quale avrebbe dovuto avere come tema proprio l' Urteilskraft. L'ultimo paragrafo, infine, sonda alcune possibili implicazioni della lettura delineata sino a quel punto per le ricerche successive.
BJUP, 8(1), pp. 13-38, 2014
Books by Franco Palazzi
nottetempo, 2021
Oggi si tende a criticare la rabbia dal basso in quanto intrinsecamente impolitica e irrazionale,... more Oggi si tende a criticare la rabbia dal basso in quanto intrinsecamente impolitica e irrazionale, ma allo stesso tempo essa viene sempre più spesso invocata dall’alto e rivolta contro le persone più deboli.
Questo libro, al contrario, la indaga da una prospettiva politicamente radicale ed egualitaria: la rabbia delle oppresse e degli oppressi. Con la sua balistica filosofica e attraverso un serrato confronto con figure e movimenti particolarmente significativi – da Diogene il cinico a Valerie Solanas, da Audre Lorde a Michel Foucault, da Malcolm X a Non Una di Meno –, Franco Palazzi mostra la funzione costruttiva che la rabbia può assumere nella lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni. Perché la rabbia, come scrive Palazzi, “è la dinamo che avvia il motore dell’utopia, la fiamma che produce una prima zona franca nell’oscurità dell’ideologia – è il no di chi non si presta”.
Book Chapters by Franco Palazzi
Sta arrivando la fine del mondo? , 2024
Capitolo incluso in AAVV, Sta arrivando la fine del mondo? Quindici punti di vista sulle paure e ... more Capitolo incluso in AAVV, Sta arrivando la fine del mondo? Quindici punti di vista sulle paure e i rischi apocalittici del nostro presente, UTET 2024.
Capitolo 5 di Tempo presente. Per una filosofia politica dell'attualità (ombre corte 2019).
La politica della rabbia. Per una balistica filosofica, 2021
Ottavo capitolo de La politica della rabbia. Per una balistica filosofica (nottetempo 2021).
Tempo presente. Per una filosofia politica dell'attualità, 2019
Primo capitolo di Tempo presente. Per una filosofia politica dell'attualità (ombre corte, 2019).
Tempo presente. Per una filosofia politica dell'attualità, 2019
Secondo capitolo di Tempo presente. Per una filosofia politica dell'attualità (ombre corte 2019).
Traendo ispirazione dal ciclo di seminari organizzato nei primi mesi del 2017 dall’Associazione A... more Traendo ispirazione dal ciclo di seminari organizzato nei primi mesi del 2017 dall’Associazione Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con l’Institut Français di Firenze e il Research Group on Eastern Europe, Russia and Eurasia (Res/East) dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica e Sviluppo), il volume raccoglie i contributi di autorevoli studiosi e giovani ricercatori allo scopo di fornire al lettore gli strumenti per approfondire e interpretare le recenti trasformazioni del sistema politico e istituzionale francese, scosso dall’ascesa di Emmanuel Macron e dalla crescita del Front national e de La France Insoumise.
A Lonely Road. Collective Reflections on Political Solitude, 2019
In C. Emmenegger, G. Mondino, M. Stambazzi (eds.), A Lonely Road. Collective Reflections on Polit... more In C. Emmenegger, G. Mondino, M. Stambazzi (eds.), A Lonely Road. Collective Reflections on Political Solitude, Turin: Accademia University Press, pp. 80-100.
Public Scholarship by Franco Palazzi
Il Tascabile, 2019
Un bilancio sul rapporto tra disagio mentale e gestione neoliberale dell'università. [Apparso su ... more Un bilancio sul rapporto tra disagio mentale e gestione neoliberale dell'università. [Apparso su Il Tascabile il 24 settembre 2019]
Il Tascabile, 2020
Una lettura genealogica della risposta delle autorità britanniche alla prima ondata di Covid-19.
Public Seminar, 2017
Almost a year ago, Giulio Regeni, a young Italian scholar, was found dead in Cairo, likely killed... more Almost a year ago, Giulio Regeni, a young Italian scholar, was found dead in Cairo, likely killed by local security forces. A year of investigations and red herrings later, the call for truth and justice has yet to be answered. The purpose of this essay, is to investigate responsibility in this case, while considering the interconnections among strategic factors, economic interests, diplomacy, and the violation of human rights, on both the Italian and the Egyptian sides. We then discuss the political role of memory and remembrance, placing Regeni's story within the broader framework of the Egyptian regime with its (thousands of) victims of torture — asking whether there are ways to remember (and talk about) Regeni's case without obliterate the less visible or completely invisible others, or even to make his story an input for a radical exercise of collective memory, through what we call the logic of exemplarity. Re-narrating Regeni's story, set at the crossroad of different memories and public spheres, can therefore radically undermine our (Western, hegemonic) way of looking at the world and shed light on the murky mapping of responsibilities.
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Papers by Franco Palazzi
pandemic on a particularly precarious subset of the academic workforce:
young researchers at the beginning of their careers (between the completion
of their PhDs and their first research and/or teaching contracts), who are
Italian citizens but live abroad. We employ a qualitative research approach,
using semi-structured interviews as our primary data collection method.
The article is divided into four sections. The Methodological Introduction
provides an overview of the rationale and of the methodological choices
underlying our research. The second section offers a reasoned critique of
the notion of “expat,” which is key to study the subjectivities at the centre
of our article. The third section contains a detailed analysis of five, long
qualitative interviews conducted between September and October 2021.
The Conclusions summarise our main findings and formulate further research questions for the near future.
La discussione di tale tematica si presenta necessariamente interdisciplinare e abbisogna, pertanto, dell’apporto non soltanto della scienza giuridica, ma anche della scienza medica e, non da ultimo, della riflessione filosofica (con specifico riguardo agli studi di genere).
Books by Franco Palazzi
Questo libro, al contrario, la indaga da una prospettiva politicamente radicale ed egualitaria: la rabbia delle oppresse e degli oppressi. Con la sua balistica filosofica e attraverso un serrato confronto con figure e movimenti particolarmente significativi – da Diogene il cinico a Valerie Solanas, da Audre Lorde a Michel Foucault, da Malcolm X a Non Una di Meno –, Franco Palazzi mostra la funzione costruttiva che la rabbia può assumere nella lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni. Perché la rabbia, come scrive Palazzi, “è la dinamo che avvia il motore dell’utopia, la fiamma che produce una prima zona franca nell’oscurità dell’ideologia – è il no di chi non si presta”.
Book Chapters by Franco Palazzi
Public Scholarship by Franco Palazzi
pandemic on a particularly precarious subset of the academic workforce:
young researchers at the beginning of their careers (between the completion
of their PhDs and their first research and/or teaching contracts), who are
Italian citizens but live abroad. We employ a qualitative research approach,
using semi-structured interviews as our primary data collection method.
The article is divided into four sections. The Methodological Introduction
provides an overview of the rationale and of the methodological choices
underlying our research. The second section offers a reasoned critique of
the notion of “expat,” which is key to study the subjectivities at the centre
of our article. The third section contains a detailed analysis of five, long
qualitative interviews conducted between September and October 2021.
The Conclusions summarise our main findings and formulate further research questions for the near future.
La discussione di tale tematica si presenta necessariamente interdisciplinare e abbisogna, pertanto, dell’apporto non soltanto della scienza giuridica, ma anche della scienza medica e, non da ultimo, della riflessione filosofica (con specifico riguardo agli studi di genere).
Questo libro, al contrario, la indaga da una prospettiva politicamente radicale ed egualitaria: la rabbia delle oppresse e degli oppressi. Con la sua balistica filosofica e attraverso un serrato confronto con figure e movimenti particolarmente significativi – da Diogene il cinico a Valerie Solanas, da Audre Lorde a Michel Foucault, da Malcolm X a Non Una di Meno –, Franco Palazzi mostra la funzione costruttiva che la rabbia può assumere nella lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni. Perché la rabbia, come scrive Palazzi, “è la dinamo che avvia il motore dell’utopia, la fiamma che produce una prima zona franca nell’oscurità dell’ideologia – è il no di chi non si presta”.