I bandi per la nomina dei liturghi, cioè coloro che erano obbligati dallo Stato a svolgere incari... more I bandi per la nomina dei liturghi, cioè coloro che erano obbligati dallo Stato a svolgere incarichi di pubblico servizio, costituiscono una categoria di documenti prodotti all’interno dell’amministrazione romana dell’Egitto nel II e III secolo d.C.; tali avvisi pubblici sono emanati dallo stratego, funzionario a capo di una regione. Si tratta di un gruppo omogeneo di papiri greci – una ventina, fra cui due testi inediti – raccolti per la prima volta in questo volume: per ciascun bando liturgico è fornita la trascrizione, accompagnata dalla traduzione e dal commento. Attraverso l’analisi comparativa dei testi emergono dati interessanti per determinare la tipologia di tale documento e per ricostruire lo sviluppo di alcune procedure del sistema liturgico durante il II e il III secolo d.C.
Atti del 20. Convegno di egittologia e papirologia. Siracusa, 30 settembre - 3 ottobre 2021: per gli ottanta anni di Alessandro Roccati, a cura di Anna Di Natale e Corrado Basile, Siracusa : Istituto internazionale del papiro, 2023 (Quaderni del Museo del Papiro 19), pp. 467-484, 2023
Nell’ampio panorama delle ricerche sul passaggio da rotolo a codice nell’epoca tardoantica, alcun... more Nell’ampio panorama delle ricerche sul passaggio da rotolo a codice nell’epoca tardoantica, alcuni contributi recenti hanno affrontato la questione della persistenza dei rotoli anche nei secoli successivi all’affermazione quasi completa dei codici, portando nuovi elementi nella ricostruzione di questo aspetto della storia della circolazione libraria e della cultura. Dalla fine del IV secolo in poi, infatti, i rotoli, usati sia orizzontalmente che verticalmente, sono scarsamente documentati, ma l’identificazione pur di pochi esemplari, rispetto alla stragrande maggioranza di codici, rivela che tale formato mantiene una certa vitalità e che il suo impiego diviene distintivo e peculiare di alcuni ambienti. Nel presente contributo affronterò alcuni aspetti specifici, che si collocano in questo quadro generale e sono relativi ai testi in greco. Propongo un’indagine quantitativa sui rotoli letterari del IV secolo, con alcune considerazioni sulla base dei dati disponibili relativi alla produzione libraria del IV e aggiungo un breve approfondimento sulla produzione, sempre nel IV secolo, di un tipo specifico di libro tecnico, i commentari. Nella seconda parte esamino le testimonianze di rotoli successive al V secolo e il loro contenuto, in particolare le lettere festali, i testi patristici certamente su rotolo, e una selezione di casi di formato incerto, fra cui alcuni molto probabilmente si possono assegnare a rotoli, mentre per molti restano grosse difficoltà per identificare il formato con certezza, sia nel caso di testi noti, sia ancor di più per testi frammentari e non noti da altre fonti.
ARSINOE 3D Riscoperta di una città perduta dell’Egitto greco-romano , 2023
Il volume illustra il lavoro di ricostruzione della missione di scavo condotta dall’Istituto Papi... more Il volume illustra il lavoro di ricostruzione della missione di scavo condotta dall’Istituto Papirologico «G. Vitelli» nell’inverno fra il 1964 e il 1965 sul sito di Arsinoe, antico capoluogo del distretto del Fayyum. Materiali d’archivio, reperti e papiri fanno luce sia sulle attività sul campo e sull’architettura del settore indagato, sia su alcuni aspetti della vita quotidiana nell’Egitto di età tolemaica e romana. La documentazione d’archivio è stata poi utilizzata per rendere nuovamente ‘visitabile’ – attraverso modelli 3D, digital storytelling e realtà aumentata – un sito archeologico scomparso a causa dell’incedere dell’urbanizzazione contemporanea.
Novel Perspectives on Communication Practices in Antiquity. Towards a Historical Social-Semiotic Approach, Ed. by Klaas Bentein and Yasmine Amory, 2023
Everyday documentary texts have external characteristics that can also be seen as an expression o... more Everyday documentary texts have external characteristics that can also be seen as an expression of the socio-cultural context of writing. Among these are the writing material, the language choice and the document format. A basic feature of the latter is size. Can the size of ancient documents be considered as a ‘semiotic resource’? The Greek documentary papyri from Greco-Roman Egypt offer a wide range of typologies which cover a span of 1,000 years: were very large and very small papyri written for a special purpose? A preliminary investigation will explore the relationship between the size of the script and the size of the document. Then, a more in-depth analysis will approach two specific categories of documents, the large circus programs and the small party invitations. The first consists of a total of just seven papyri belonging to late antiquity; in the second are included about 50 pieces from the 2nd to the 4th century AD, which were studied as a group in different papers just a few years ago. An addition to the list of party invitations is an inedited PSI of Florence of very small format (only 4,1 x 2,5 cm). In general, a large format was used to underline official power and for stronger communication, while a small format was appropriate for expressing private feelings and personal needs, thanks to the possibility of keeping small documents among personal items, and in some way protected and hidden If the size of documents should be taken into account as a semiotic resource for Greco-Roman Egypt, then the study of circus programs and party invitations allows us discover the standards for everyday communication practices.
Comunicazioni dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli» 14. a cura di Simona Russo, 2022
Every year the Patriarch of Alexandria wrote a festal letter to be delivered in all Egypt and Lib... more Every year the Patriarch of Alexandria wrote a festal letter to be delivered in all Egypt and Libya by the copies made in the patriarchate bureau. Each copy was read aloud in the community which was sent to, bishopric or monastery, in order to let the people know the dates of Easter and feasts related to it. In many instances the thoughts and the teaching of the Patriarch were added to the text. Among Greek papyri from Egypt are found some fragments of the original festal letters and some other copies, which were written also in Coptic: they shed light on the production and the circulation of this particular kind of document.
Proceedings of the 29th International Congress of Papyrology Lecce, 28th July - 3rd August 2019, Edited by Mario Capasso, Paola Davoli and Natascia Pellé, Centro di Studi Papirologici dell’Università del Salento, Lecce 2022, vol. II, pp. 935-943, 2022
The so-called "learned abbreviations" system has long been recognized in the context of paraliter... more The so-called "learned abbreviations" system has long been recognized in the context of paraliterary texts, because this articulated system is found precisely in commentaries or in scholarly books. If the system as a whole is known and its functioning has been described in some editions of single texts, however, a global approach and a specific discussion on this interesting aspect of ancient writing practice is lacking. My paper aims to deepen the data on papyrus in which this system is used, addressing some crucial points.
Frammento di pagina di pergamena, conservato alla Biblioteca Medicea Laurenziana, di provenienza ... more Frammento di pagina di pergamena, conservato alla Biblioteca Medicea Laurenziana, di provenienza sconosciuta, risalente alla prima metà del VI sec. d.C.
Restano la porzione finale (sul recto) e quella iniziale (sul verso) di 5 righi di scrittura, identificabili come parti del Vangelo secondo Giovanni, 9, 17 e 9, 20.
Thought, Culture, and Historiography in Christian Egypt, 284-641 AD, 2020
A category of texts that is widely documented by findings of papyri is that of prayers, which app... more A category of texts that is widely documented by findings of papyri is that of prayers, which appear in many types and on many media, written in many occasions. The use made of these texts can be placed in a sphere ranging from liturgical to private usage. Among the large number of texts from Egypt that can be classified as prayers, some present invocations in favour of the patriarch of Alexandria and the bishops. They were not only written in the liturgical books, but at times they were also copied onto objects for a more limited use than the elegant and precious codices that contained the whole liturgy: a single sheet of papyrus or parchment, a wooden tablet, or an ostrakon were suitable for writing a specific prayer or series of prayers.
E ME L'OVRARE APPAGA Papiri e saggi in onore di Gabriella Messeri (P.Messeri), 2020
Papiro completo contenente una lista di 33 nomi. La maggior parte sono semitici, di ambito siriac... more Papiro completo contenente una lista di 33 nomi. La maggior parte sono semitici, di ambito siriaco. Molti sono rari, poco attestati nelle fonti non solo papirologiche, ma anche epigrafiche e letterarie, sia in greco che in latino; una decina circa presentano forme attestate qui per la prima volta.
Da Gesù a Paolo. Evangelizzare la gioia del Regno. Scritti in onore di Bernardo Estrada nel suo 70° compleanno, a cura di Giuseppe De Virgilio, ESC, 2020
Dopo la parabola dell’amministratore scaltro (Lc 16,1-9), Luca raccoglie una serie di riflessioni... more Dopo la parabola dell’amministratore scaltro (Lc 16,1-9), Luca raccoglie una serie di riflessioni di Gesù che da una parte continuano la medesima parabola, dall’altra introducono quella che seguirà, ossia la parabola del ricco e di Lazzaro (Lc 16,19-31). In questi versetti di passaggio, c’è un’espressione che nella storia dell’interpretazione ha sempre fatto discutere (fin dalla tradizione manoscritta, che non è del tutto concorde): ὁ νόμος καὶ οἱ προφῆται μέχρι Ίωάννου. ἀπὸ τότε ἡ βασιλεία τοῦ θεοῦ εὐαγγελίζεται καὶ πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται (Lc 16,16). Tale detto di Gesù ha in sé più di una questione da risolvere; noi ci soffermeremo sull’espressione πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται, in particolare sulla traduzione del verbo βιάζω.
G. Bastianini, D. Colomo, M. Haslam, H. Maehler, F. Montana, F. Montanari, C.E. Römer, (eds.) Commentaria et Lexica Graeca in Papyris reperta (CLGP), I.1.2.3: Andron - Antipho, Berlin-Boston, 2020
Studio sulle testimonianze papiracee di esegesi antica ad Antifonte
Edition of two greek ostraka, which were temporarily stored in the Civico Museo Archeologico of M... more Edition of two greek ostraka, which were temporarily stored in the Civico Museo Archeologico of Milan during 2017-2018: 1. preparations of Isis’ festival. 2. Mention of a certain Colluthos.
Christus in natura. Sources, Hermeneutics and Reception of the Physiologus Quellen, Hermeneutik und Rezeption des Physiologus, Studies of the Bible and Its Reception (SBR), 11, DeGruyter, 2019
Among papyri from Egypt, three pieces stand out in connection with the Physiologus. First, a frag... more Among papyri from Egypt, three pieces stand out in connection with the Physiologus. First, a fragment from a vertical roll written in Greek in the 6 th century CE, which was published in 2011, and is now located in Florence (PSI XVI 1577). Second, a fragment of a paper notebook written in Coptic from the 10 th century CE, which was published in 1895 and is now located in Berlin (P.Berol. inv. 7999). Both are direct testimonies of the text. The third papyrus is the so-called 'Artemidorus Papyrus', which on one side, the verso, shows a series of drawings of animals with legends. These papyri show both directly and indirectly the distribution and influence of the Physiologus, which evidently spanned centuries and cultures.
Scribes and Their Remains, ed. Craig A. Evans, Jeremiah J. Johnston, T&T Clark, 2019
Until the third century CE, in Egypt and throughout the (primarily Mediterranean) area of Greek l... more Until the third century CE, in Egypt and throughout the (primarily Mediterranean) area of Greek language and culture, the standard format of book was the roll, used horizontally. Only during the third to fourth centuries do we see the diffusion of the codex format: the direct documentation from this period on consists of an increasing number of fragments of codices compared to roll fragments. Hence, the most ancient codices have been subject to in-depth studies and the change of medium represents an epoch-making event.
Two concrete pieces of data emerge from the general picture.
1. From the direct documentation, coming both from excavations and purchases, it appears that rolls were used for literary texts until the fourth century, and only on very rare occasions in the following centuries (there are some significant exceptions, which I will mention shortly).
2. Christianity spread in this period, and it is seen that Christians adopted the codex for texts of the holy scriptures. But what link is there between Christians and the roll format?
Proceedings of the 28th Congress of Papyrology; 2016 August 1-6; Barcelona, ed. A. Nodar and S. Torallas Tovar (Barcelona: Publicacions de l'Abadia de Montserrat, Universitat Pompeu Fabra). Barcelona, 2019
L’obiettivo del mio contributo è ricostruire nei momenti essenziali una parte della storia recent... more L’obiettivo del mio contributo è ricostruire nei momenti essenziali una parte della storia recente dei PSI, quella che riguarda i testi cristiani della collezione. Traccerò una rapida cronistoria degli ultimi 50 anni, dal 1965 al 2015, gettando infine lo sguardo al futuro prossimo, cioè alle edizioni di PSI cristiani che sono appena uscite o che stanno per uscire (i dati sono aggiornati al marzo 2017).
Comunicazioni dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli» 13, a cura di Guido Bastianini e Simona Russo, Firenze, Firenze University Press , 2019
Il frammento di papiro è stato ritrovato a Nessana ed è stato pubblicato nel 1958 (Excavations at... more Il frammento di papiro è stato ritrovato a Nessana ed è stato pubblicato nel 1958 (Excavations at Nessana. III, Non-Literary Papyri, ed. C.J. Kraemer, Princeton 1958, d'ora in poi "ed.pr."). Fin dall'inizio il testo fu identificato con la preghiera "Dio degli spiriti e di ogni carne". All'epoca dell'ed.pr. la quantità dei testi paralleli era molto ridotta rispetto a quelli disponibili oggi; in particolare le iscrizioni funerarie nubiane con tale preghiera sono ora molto più numerose e perciò sono possibili molteplici raffronti.
Comunicazioni dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli» 13, a cura di Guido Bastianini e Simona Russo, Firenze, Firenze University Press , 2019
Fra i reperti conservati presso l'Istituto Papirologico «G. Vitelli» è presente un'epigrafe incis... more Fra i reperti conservati presso l'Istituto Papirologico «G. Vitelli» è presente un'epigrafe incisa su una lastra di arenaria fluviale, tipica del Sudan, di colore rosaceo. Non ci sono incertezze sul luogo di provenienza: è certamente la Nubia, come risulta dalle indicazioni sul contenitore del reperto, ma soprattutto dal contenuto del testo. Altrettanto sicura è la datazione, poiché a conclusione del testo è riportata la data: 30 Hathyr dell'anno 783 dell'era dei martiri, che corrisponde al 26 novembre 1066. Non sono disponibili informazioni, invece, su come e quando tale epigrafe sia pervenuta a Firenze.
This second edition of a fragment written on both sides, from the 3rd-4th cent. AD (first edition... more This second edition of a fragment written on both sides, from the 3rd-4th cent. AD (first edition: R. Caldwell and N. Litinas, «ZPE» 183, 2012, pp. 227-233), offers a new transcription of the text on the verso: it is an exegetical work on the Gospel of Matthew with lemmata and interpretamenta (Mt 22, 21-35). it shares with commentaries (hypomnemata) literary features of high cultural level, especially the scholarly abbreviations, a well-defined system found for the first time in a Christian text.
Papiri della Società Italiana vol. XVII (PSI XVII), n. 1654-1715 a cura di Francesca MALTOMINI, Simona RUSSO, Marco STROPPA Firenze, Firenze University Press , 2018
Proceedings of the XI International Congress of Egyptologists, Florence, Italy 23-30 August 2015, edited by Gloria Rosati and Maria Cristina Guidotti, Archaeopress, Oxford, 2017
The Physiologus is a work intimately related to Egypt. The author of the essay is unknown, but mo... more The Physiologus is a work intimately related to Egypt. The author of the essay is unknown, but most likely it was composed in Greek language in Alexandria between the end of the 2nd and the end of the 4th century AD. The direct tradition of the Physiologus in Greek includes a good number of manuscripts belonging to the Middle Ages (from the 10/11th century on), to which was recently added a fragment on papyrus from Egypt dating back to the 6th century (PSI XVI 1577).
Among the non-Greek versions, the Coptic Physiologus stands out as one of the most important translations composed around the 5th century AD. We do not have an unbroken, direct witness of the complete work, but some fragments of the text are known, as well as some references to different chapters in the works of other authors. We can then say that the edition of the Physiologus in Coptic relies almost entirely on indirect witnesses of the text. The only direct witness appears to be a fragment of a paper notebook dating back to the 10/11th century AD (P.Berol. Inv. 7999). In this paper I would like to focus firstly on analysing the data on the text of the Physiologus obtained from the two direct witnesses coming from Egypt; secondly on investigating some aspects of the witness of the indirect sources, which are crucial to appreciate the influence that this essay had on Egyptian Christian literature, and to retrace the cultural environment of late ancient Egypt.
I bandi per la nomina dei liturghi, cioè coloro che erano obbligati dallo Stato a svolgere incari... more I bandi per la nomina dei liturghi, cioè coloro che erano obbligati dallo Stato a svolgere incarichi di pubblico servizio, costituiscono una categoria di documenti prodotti all’interno dell’amministrazione romana dell’Egitto nel II e III secolo d.C.; tali avvisi pubblici sono emanati dallo stratego, funzionario a capo di una regione. Si tratta di un gruppo omogeneo di papiri greci – una ventina, fra cui due testi inediti – raccolti per la prima volta in questo volume: per ciascun bando liturgico è fornita la trascrizione, accompagnata dalla traduzione e dal commento. Attraverso l’analisi comparativa dei testi emergono dati interessanti per determinare la tipologia di tale documento e per ricostruire lo sviluppo di alcune procedure del sistema liturgico durante il II e il III secolo d.C.
Atti del 20. Convegno di egittologia e papirologia. Siracusa, 30 settembre - 3 ottobre 2021: per gli ottanta anni di Alessandro Roccati, a cura di Anna Di Natale e Corrado Basile, Siracusa : Istituto internazionale del papiro, 2023 (Quaderni del Museo del Papiro 19), pp. 467-484, 2023
Nell’ampio panorama delle ricerche sul passaggio da rotolo a codice nell’epoca tardoantica, alcun... more Nell’ampio panorama delle ricerche sul passaggio da rotolo a codice nell’epoca tardoantica, alcuni contributi recenti hanno affrontato la questione della persistenza dei rotoli anche nei secoli successivi all’affermazione quasi completa dei codici, portando nuovi elementi nella ricostruzione di questo aspetto della storia della circolazione libraria e della cultura. Dalla fine del IV secolo in poi, infatti, i rotoli, usati sia orizzontalmente che verticalmente, sono scarsamente documentati, ma l’identificazione pur di pochi esemplari, rispetto alla stragrande maggioranza di codici, rivela che tale formato mantiene una certa vitalità e che il suo impiego diviene distintivo e peculiare di alcuni ambienti. Nel presente contributo affronterò alcuni aspetti specifici, che si collocano in questo quadro generale e sono relativi ai testi in greco. Propongo un’indagine quantitativa sui rotoli letterari del IV secolo, con alcune considerazioni sulla base dei dati disponibili relativi alla produzione libraria del IV e aggiungo un breve approfondimento sulla produzione, sempre nel IV secolo, di un tipo specifico di libro tecnico, i commentari. Nella seconda parte esamino le testimonianze di rotoli successive al V secolo e il loro contenuto, in particolare le lettere festali, i testi patristici certamente su rotolo, e una selezione di casi di formato incerto, fra cui alcuni molto probabilmente si possono assegnare a rotoli, mentre per molti restano grosse difficoltà per identificare il formato con certezza, sia nel caso di testi noti, sia ancor di più per testi frammentari e non noti da altre fonti.
ARSINOE 3D Riscoperta di una città perduta dell’Egitto greco-romano , 2023
Il volume illustra il lavoro di ricostruzione della missione di scavo condotta dall’Istituto Papi... more Il volume illustra il lavoro di ricostruzione della missione di scavo condotta dall’Istituto Papirologico «G. Vitelli» nell’inverno fra il 1964 e il 1965 sul sito di Arsinoe, antico capoluogo del distretto del Fayyum. Materiali d’archivio, reperti e papiri fanno luce sia sulle attività sul campo e sull’architettura del settore indagato, sia su alcuni aspetti della vita quotidiana nell’Egitto di età tolemaica e romana. La documentazione d’archivio è stata poi utilizzata per rendere nuovamente ‘visitabile’ – attraverso modelli 3D, digital storytelling e realtà aumentata – un sito archeologico scomparso a causa dell’incedere dell’urbanizzazione contemporanea.
Novel Perspectives on Communication Practices in Antiquity. Towards a Historical Social-Semiotic Approach, Ed. by Klaas Bentein and Yasmine Amory, 2023
Everyday documentary texts have external characteristics that can also be seen as an expression o... more Everyday documentary texts have external characteristics that can also be seen as an expression of the socio-cultural context of writing. Among these are the writing material, the language choice and the document format. A basic feature of the latter is size. Can the size of ancient documents be considered as a ‘semiotic resource’? The Greek documentary papyri from Greco-Roman Egypt offer a wide range of typologies which cover a span of 1,000 years: were very large and very small papyri written for a special purpose? A preliminary investigation will explore the relationship between the size of the script and the size of the document. Then, a more in-depth analysis will approach two specific categories of documents, the large circus programs and the small party invitations. The first consists of a total of just seven papyri belonging to late antiquity; in the second are included about 50 pieces from the 2nd to the 4th century AD, which were studied as a group in different papers just a few years ago. An addition to the list of party invitations is an inedited PSI of Florence of very small format (only 4,1 x 2,5 cm). In general, a large format was used to underline official power and for stronger communication, while a small format was appropriate for expressing private feelings and personal needs, thanks to the possibility of keeping small documents among personal items, and in some way protected and hidden If the size of documents should be taken into account as a semiotic resource for Greco-Roman Egypt, then the study of circus programs and party invitations allows us discover the standards for everyday communication practices.
Comunicazioni dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli» 14. a cura di Simona Russo, 2022
Every year the Patriarch of Alexandria wrote a festal letter to be delivered in all Egypt and Lib... more Every year the Patriarch of Alexandria wrote a festal letter to be delivered in all Egypt and Libya by the copies made in the patriarchate bureau. Each copy was read aloud in the community which was sent to, bishopric or monastery, in order to let the people know the dates of Easter and feasts related to it. In many instances the thoughts and the teaching of the Patriarch were added to the text. Among Greek papyri from Egypt are found some fragments of the original festal letters and some other copies, which were written also in Coptic: they shed light on the production and the circulation of this particular kind of document.
Proceedings of the 29th International Congress of Papyrology Lecce, 28th July - 3rd August 2019, Edited by Mario Capasso, Paola Davoli and Natascia Pellé, Centro di Studi Papirologici dell’Università del Salento, Lecce 2022, vol. II, pp. 935-943, 2022
The so-called "learned abbreviations" system has long been recognized in the context of paraliter... more The so-called "learned abbreviations" system has long been recognized in the context of paraliterary texts, because this articulated system is found precisely in commentaries or in scholarly books. If the system as a whole is known and its functioning has been described in some editions of single texts, however, a global approach and a specific discussion on this interesting aspect of ancient writing practice is lacking. My paper aims to deepen the data on papyrus in which this system is used, addressing some crucial points.
Frammento di pagina di pergamena, conservato alla Biblioteca Medicea Laurenziana, di provenienza ... more Frammento di pagina di pergamena, conservato alla Biblioteca Medicea Laurenziana, di provenienza sconosciuta, risalente alla prima metà del VI sec. d.C.
Restano la porzione finale (sul recto) e quella iniziale (sul verso) di 5 righi di scrittura, identificabili come parti del Vangelo secondo Giovanni, 9, 17 e 9, 20.
Thought, Culture, and Historiography in Christian Egypt, 284-641 AD, 2020
A category of texts that is widely documented by findings of papyri is that of prayers, which app... more A category of texts that is widely documented by findings of papyri is that of prayers, which appear in many types and on many media, written in many occasions. The use made of these texts can be placed in a sphere ranging from liturgical to private usage. Among the large number of texts from Egypt that can be classified as prayers, some present invocations in favour of the patriarch of Alexandria and the bishops. They were not only written in the liturgical books, but at times they were also copied onto objects for a more limited use than the elegant and precious codices that contained the whole liturgy: a single sheet of papyrus or parchment, a wooden tablet, or an ostrakon were suitable for writing a specific prayer or series of prayers.
E ME L'OVRARE APPAGA Papiri e saggi in onore di Gabriella Messeri (P.Messeri), 2020
Papiro completo contenente una lista di 33 nomi. La maggior parte sono semitici, di ambito siriac... more Papiro completo contenente una lista di 33 nomi. La maggior parte sono semitici, di ambito siriaco. Molti sono rari, poco attestati nelle fonti non solo papirologiche, ma anche epigrafiche e letterarie, sia in greco che in latino; una decina circa presentano forme attestate qui per la prima volta.
Da Gesù a Paolo. Evangelizzare la gioia del Regno. Scritti in onore di Bernardo Estrada nel suo 70° compleanno, a cura di Giuseppe De Virgilio, ESC, 2020
Dopo la parabola dell’amministratore scaltro (Lc 16,1-9), Luca raccoglie una serie di riflessioni... more Dopo la parabola dell’amministratore scaltro (Lc 16,1-9), Luca raccoglie una serie di riflessioni di Gesù che da una parte continuano la medesima parabola, dall’altra introducono quella che seguirà, ossia la parabola del ricco e di Lazzaro (Lc 16,19-31). In questi versetti di passaggio, c’è un’espressione che nella storia dell’interpretazione ha sempre fatto discutere (fin dalla tradizione manoscritta, che non è del tutto concorde): ὁ νόμος καὶ οἱ προφῆται μέχρι Ίωάννου. ἀπὸ τότε ἡ βασιλεία τοῦ θεοῦ εὐαγγελίζεται καὶ πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται (Lc 16,16). Tale detto di Gesù ha in sé più di una questione da risolvere; noi ci soffermeremo sull’espressione πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται, in particolare sulla traduzione del verbo βιάζω.
G. Bastianini, D. Colomo, M. Haslam, H. Maehler, F. Montana, F. Montanari, C.E. Römer, (eds.) Commentaria et Lexica Graeca in Papyris reperta (CLGP), I.1.2.3: Andron - Antipho, Berlin-Boston, 2020
Studio sulle testimonianze papiracee di esegesi antica ad Antifonte
Edition of two greek ostraka, which were temporarily stored in the Civico Museo Archeologico of M... more Edition of two greek ostraka, which were temporarily stored in the Civico Museo Archeologico of Milan during 2017-2018: 1. preparations of Isis’ festival. 2. Mention of a certain Colluthos.
Christus in natura. Sources, Hermeneutics and Reception of the Physiologus Quellen, Hermeneutik und Rezeption des Physiologus, Studies of the Bible and Its Reception (SBR), 11, DeGruyter, 2019
Among papyri from Egypt, three pieces stand out in connection with the Physiologus. First, a frag... more Among papyri from Egypt, three pieces stand out in connection with the Physiologus. First, a fragment from a vertical roll written in Greek in the 6 th century CE, which was published in 2011, and is now located in Florence (PSI XVI 1577). Second, a fragment of a paper notebook written in Coptic from the 10 th century CE, which was published in 1895 and is now located in Berlin (P.Berol. inv. 7999). Both are direct testimonies of the text. The third papyrus is the so-called 'Artemidorus Papyrus', which on one side, the verso, shows a series of drawings of animals with legends. These papyri show both directly and indirectly the distribution and influence of the Physiologus, which evidently spanned centuries and cultures.
Scribes and Their Remains, ed. Craig A. Evans, Jeremiah J. Johnston, T&T Clark, 2019
Until the third century CE, in Egypt and throughout the (primarily Mediterranean) area of Greek l... more Until the third century CE, in Egypt and throughout the (primarily Mediterranean) area of Greek language and culture, the standard format of book was the roll, used horizontally. Only during the third to fourth centuries do we see the diffusion of the codex format: the direct documentation from this period on consists of an increasing number of fragments of codices compared to roll fragments. Hence, the most ancient codices have been subject to in-depth studies and the change of medium represents an epoch-making event.
Two concrete pieces of data emerge from the general picture.
1. From the direct documentation, coming both from excavations and purchases, it appears that rolls were used for literary texts until the fourth century, and only on very rare occasions in the following centuries (there are some significant exceptions, which I will mention shortly).
2. Christianity spread in this period, and it is seen that Christians adopted the codex for texts of the holy scriptures. But what link is there between Christians and the roll format?
Proceedings of the 28th Congress of Papyrology; 2016 August 1-6; Barcelona, ed. A. Nodar and S. Torallas Tovar (Barcelona: Publicacions de l'Abadia de Montserrat, Universitat Pompeu Fabra). Barcelona, 2019
L’obiettivo del mio contributo è ricostruire nei momenti essenziali una parte della storia recent... more L’obiettivo del mio contributo è ricostruire nei momenti essenziali una parte della storia recente dei PSI, quella che riguarda i testi cristiani della collezione. Traccerò una rapida cronistoria degli ultimi 50 anni, dal 1965 al 2015, gettando infine lo sguardo al futuro prossimo, cioè alle edizioni di PSI cristiani che sono appena uscite o che stanno per uscire (i dati sono aggiornati al marzo 2017).
Comunicazioni dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli» 13, a cura di Guido Bastianini e Simona Russo, Firenze, Firenze University Press , 2019
Il frammento di papiro è stato ritrovato a Nessana ed è stato pubblicato nel 1958 (Excavations at... more Il frammento di papiro è stato ritrovato a Nessana ed è stato pubblicato nel 1958 (Excavations at Nessana. III, Non-Literary Papyri, ed. C.J. Kraemer, Princeton 1958, d'ora in poi "ed.pr."). Fin dall'inizio il testo fu identificato con la preghiera "Dio degli spiriti e di ogni carne". All'epoca dell'ed.pr. la quantità dei testi paralleli era molto ridotta rispetto a quelli disponibili oggi; in particolare le iscrizioni funerarie nubiane con tale preghiera sono ora molto più numerose e perciò sono possibili molteplici raffronti.
Comunicazioni dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli» 13, a cura di Guido Bastianini e Simona Russo, Firenze, Firenze University Press , 2019
Fra i reperti conservati presso l'Istituto Papirologico «G. Vitelli» è presente un'epigrafe incis... more Fra i reperti conservati presso l'Istituto Papirologico «G. Vitelli» è presente un'epigrafe incisa su una lastra di arenaria fluviale, tipica del Sudan, di colore rosaceo. Non ci sono incertezze sul luogo di provenienza: è certamente la Nubia, come risulta dalle indicazioni sul contenitore del reperto, ma soprattutto dal contenuto del testo. Altrettanto sicura è la datazione, poiché a conclusione del testo è riportata la data: 30 Hathyr dell'anno 783 dell'era dei martiri, che corrisponde al 26 novembre 1066. Non sono disponibili informazioni, invece, su come e quando tale epigrafe sia pervenuta a Firenze.
This second edition of a fragment written on both sides, from the 3rd-4th cent. AD (first edition... more This second edition of a fragment written on both sides, from the 3rd-4th cent. AD (first edition: R. Caldwell and N. Litinas, «ZPE» 183, 2012, pp. 227-233), offers a new transcription of the text on the verso: it is an exegetical work on the Gospel of Matthew with lemmata and interpretamenta (Mt 22, 21-35). it shares with commentaries (hypomnemata) literary features of high cultural level, especially the scholarly abbreviations, a well-defined system found for the first time in a Christian text.
Papiri della Società Italiana vol. XVII (PSI XVII), n. 1654-1715 a cura di Francesca MALTOMINI, Simona RUSSO, Marco STROPPA Firenze, Firenze University Press , 2018
Proceedings of the XI International Congress of Egyptologists, Florence, Italy 23-30 August 2015, edited by Gloria Rosati and Maria Cristina Guidotti, Archaeopress, Oxford, 2017
The Physiologus is a work intimately related to Egypt. The author of the essay is unknown, but mo... more The Physiologus is a work intimately related to Egypt. The author of the essay is unknown, but most likely it was composed in Greek language in Alexandria between the end of the 2nd and the end of the 4th century AD. The direct tradition of the Physiologus in Greek includes a good number of manuscripts belonging to the Middle Ages (from the 10/11th century on), to which was recently added a fragment on papyrus from Egypt dating back to the 6th century (PSI XVI 1577).
Among the non-Greek versions, the Coptic Physiologus stands out as one of the most important translations composed around the 5th century AD. We do not have an unbroken, direct witness of the complete work, but some fragments of the text are known, as well as some references to different chapters in the works of other authors. We can then say that the edition of the Physiologus in Coptic relies almost entirely on indirect witnesses of the text. The only direct witness appears to be a fragment of a paper notebook dating back to the 10/11th century AD (P.Berol. Inv. 7999). In this paper I would like to focus firstly on analysing the data on the text of the Physiologus obtained from the two direct witnesses coming from Egypt; secondly on investigating some aspects of the witness of the indirect sources, which are crucial to appreciate the influence that this essay had on Egyptian Christian literature, and to retrace the cultural environment of late ancient Egypt.
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 202 (2017) 100–102, 2017
P.Vindob. G 60615 (= LDAB 699788) è un foglio proveniente da un codice liturgico.
Nell’ed. pr. di... more P.Vindob. G 60615 (= LDAB 699788) è un foglio proveniente da un codice liturgico. Nell’ed. pr. di A. Papathomas – H. Harrauer, Römische und ägyptische Heilige in einem neuen liturgischen Text. Das Pergament P. Vindob. G 60615, in Th. Heimerl – K. Prenner, Kultur und Erinnerung. Festschrift für K. M. Woschitz, Regensburg 2005, pp. 43–60, molti aspetti erano stati discussi, ma non tuttiavevano trovato spiegazioni pienamente convincenti. Nella riedizione del reperto da parte di C. Römer, Christliche Texte IX, APF 53/2 (2007), pp. 251–254, Liturgica 1 sono contenuti il corretto riconoscimento del materiale (carta), la corretta datazione al XIV anziché all’VIII secolo e l’identificazione di quasi tutti i santi citati, in particolare la menzione di san Barsauma il Nudo, che conferma l’epoca molto tarda del reperto. Tali novità sono state riprese in H. Froschauer – C. Römer, Spätantike Bibliotheken. Leben und Lesen in den frühen Klöstern Ägyptens, Wien 2008 (Nilus 14), Nr. 33, p. 129. Nella scheda sul sito della Österreichische Nationalbibliothek (ÖNB) http://data.onb.ac.at/rec/RZ00001338, dove è disponibile l’immagine digitale, il titolo riportato è: “Diptychon mit Namen von berühmten Mönchen, Lokalheiligen und Barsoumas, dem Nackten”. Nell’ed. pr. di Amphilochios Papathomas e Hermann Harrauer e specialmente nella successiva riedizione di Cornelia Römer sono stati illustrati molti dettagli di questa carta e questa mia nota intende solo fornire qualche informazione aggiuntiva su alcuni santi menzionati nel testo.
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Nel presente contributo affronterò alcuni aspetti specifici, che si collocano in questo quadro generale e sono relativi ai testi in greco. Propongo un’indagine quantitativa sui rotoli letterari del IV secolo, con alcune considerazioni sulla base dei dati disponibili relativi alla produzione libraria del IV e aggiungo un breve approfondimento sulla produzione, sempre nel IV secolo, di un tipo specifico di libro tecnico, i commentari.
Nella seconda parte esamino le testimonianze di rotoli successive al V secolo e il loro contenuto, in particolare le lettere festali, i testi patristici certamente su rotolo, e una selezione di casi di formato incerto, fra cui alcuni molto probabilmente si possono assegnare a rotoli, mentre per molti restano grosse difficoltà per identificare il formato con certezza, sia nel caso di testi noti, sia ancor di più per testi frammentari e non noti da altre fonti.
del settore indagato, sia su alcuni aspetti della vita quotidiana nell’Egitto di età tolemaica e romana. La documentazione d’archivio è stata poi utilizzata per rendere nuovamente ‘visitabile’ – attraverso modelli 3D, digital storytelling e realtà aumentata – un sito archeologico scomparso a causa dell’incedere dell’urbanizzazione contemporanea.
The Greek documentary papyri from Greco-Roman Egypt offer a wide range of typologies which cover a span of 1,000 years: were very large and very small papyri written for a special purpose? A preliminary investigation will explore the relationship between the size of the script and the size of the document.
Then, a more in-depth analysis will approach two specific categories of documents, the large circus programs and the small party invitations. The first consists of a total of just seven papyri belonging to late antiquity; in the second are included about 50 pieces from the 2nd to the 4th century AD, which were studied as a group in different papers just a few years ago. An addition to the list of party invitations is an inedited PSI of Florence of very small format (only 4,1 x 2,5 cm).
In general, a large format was used to underline official power and for stronger communication, while a small format was appropriate for expressing private feelings and personal needs, thanks to the possibility of keeping small documents among personal items, and in some way protected and hidden If the size of documents should be taken into account as a semiotic resource for Greco-Roman Egypt, then the study of circus programs and party invitations allows us discover the standards for everyday communication practices.
Among Greek papyri from Egypt are found some fragments of the original festal letters and some other copies, which were written also in Coptic: they shed light on the production and the circulation of this particular kind of document.
Restano la porzione finale (sul recto) e quella iniziale (sul verso) di 5 righi di scrittura, identificabili come parti del Vangelo secondo Giovanni, 9, 17 e 9, 20.
They were not only written in the liturgical books, but at times they were also copied onto objects for a more limited use than the elegant and precious codices that contained the whole liturgy: a single sheet of papyrus or parchment, a wooden tablet, or an ostrakon were suitable for writing a specific prayer or series of prayers.
dell’interpretazione ha sempre fatto discutere (fin dalla tradizione manoscritta, che non è del tutto concorde): ὁ νόμος καὶ οἱ προφῆται μέχρι Ίωάννου. ἀπὸ τότε ἡ βασιλεία τοῦ θεοῦ εὐαγγελίζεται καὶ πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται (Lc 16,16). Tale detto di Gesù ha in sé più di una questione da risolvere; noi ci soffermeremo sull’espressione πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται, in particolare sulla traduzione del verbo βιάζω.
1. preparations of Isis’ festival.
2. Mention of a certain Colluthos.
Two concrete pieces of data emerge from the general picture.
1. From the direct documentation, coming both from excavations and purchases, it appears that rolls were used for literary texts until the fourth century, and only on very rare occasions in the following centuries (there are some significant exceptions, which I will mention shortly).
2. Christianity spread in this period, and it is seen that Christians adopted the codex for texts of the holy scriptures. But what link is there between Christians and the roll format?
Among the non-Greek versions, the Coptic Physiologus stands out as one of the most important translations composed around the 5th century AD. We do not have an unbroken, direct witness of the complete work, but some fragments of the text are known, as well as some references to different chapters in the works of other authors. We can then say that the edition of the Physiologus in Coptic relies almost entirely on indirect witnesses of the text. The only direct witness appears to be a fragment of a paper notebook dating back to the 10/11th century AD (P.Berol. Inv. 7999). In this paper I would like to focus firstly on analysing the data on the text of the Physiologus obtained from the two direct witnesses coming from Egypt; secondly on investigating some aspects of the witness of the indirect sources, which are crucial to appreciate the influence that this essay had on Egyptian Christian literature, and to retrace the cultural environment of late ancient Egypt.
Nel presente contributo affronterò alcuni aspetti specifici, che si collocano in questo quadro generale e sono relativi ai testi in greco. Propongo un’indagine quantitativa sui rotoli letterari del IV secolo, con alcune considerazioni sulla base dei dati disponibili relativi alla produzione libraria del IV e aggiungo un breve approfondimento sulla produzione, sempre nel IV secolo, di un tipo specifico di libro tecnico, i commentari.
Nella seconda parte esamino le testimonianze di rotoli successive al V secolo e il loro contenuto, in particolare le lettere festali, i testi patristici certamente su rotolo, e una selezione di casi di formato incerto, fra cui alcuni molto probabilmente si possono assegnare a rotoli, mentre per molti restano grosse difficoltà per identificare il formato con certezza, sia nel caso di testi noti, sia ancor di più per testi frammentari e non noti da altre fonti.
del settore indagato, sia su alcuni aspetti della vita quotidiana nell’Egitto di età tolemaica e romana. La documentazione d’archivio è stata poi utilizzata per rendere nuovamente ‘visitabile’ – attraverso modelli 3D, digital storytelling e realtà aumentata – un sito archeologico scomparso a causa dell’incedere dell’urbanizzazione contemporanea.
The Greek documentary papyri from Greco-Roman Egypt offer a wide range of typologies which cover a span of 1,000 years: were very large and very small papyri written for a special purpose? A preliminary investigation will explore the relationship between the size of the script and the size of the document.
Then, a more in-depth analysis will approach two specific categories of documents, the large circus programs and the small party invitations. The first consists of a total of just seven papyri belonging to late antiquity; in the second are included about 50 pieces from the 2nd to the 4th century AD, which were studied as a group in different papers just a few years ago. An addition to the list of party invitations is an inedited PSI of Florence of very small format (only 4,1 x 2,5 cm).
In general, a large format was used to underline official power and for stronger communication, while a small format was appropriate for expressing private feelings and personal needs, thanks to the possibility of keeping small documents among personal items, and in some way protected and hidden If the size of documents should be taken into account as a semiotic resource for Greco-Roman Egypt, then the study of circus programs and party invitations allows us discover the standards for everyday communication practices.
Among Greek papyri from Egypt are found some fragments of the original festal letters and some other copies, which were written also in Coptic: they shed light on the production and the circulation of this particular kind of document.
Restano la porzione finale (sul recto) e quella iniziale (sul verso) di 5 righi di scrittura, identificabili come parti del Vangelo secondo Giovanni, 9, 17 e 9, 20.
They were not only written in the liturgical books, but at times they were also copied onto objects for a more limited use than the elegant and precious codices that contained the whole liturgy: a single sheet of papyrus or parchment, a wooden tablet, or an ostrakon were suitable for writing a specific prayer or series of prayers.
dell’interpretazione ha sempre fatto discutere (fin dalla tradizione manoscritta, che non è del tutto concorde): ὁ νόμος καὶ οἱ προφῆται μέχρι Ίωάννου. ἀπὸ τότε ἡ βασιλεία τοῦ θεοῦ εὐαγγελίζεται καὶ πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται (Lc 16,16). Tale detto di Gesù ha in sé più di una questione da risolvere; noi ci soffermeremo sull’espressione πᾶς εἰς αὐτὴν βιάζεται, in particolare sulla traduzione del verbo βιάζω.
1. preparations of Isis’ festival.
2. Mention of a certain Colluthos.
Two concrete pieces of data emerge from the general picture.
1. From the direct documentation, coming both from excavations and purchases, it appears that rolls were used for literary texts until the fourth century, and only on very rare occasions in the following centuries (there are some significant exceptions, which I will mention shortly).
2. Christianity spread in this period, and it is seen that Christians adopted the codex for texts of the holy scriptures. But what link is there between Christians and the roll format?
Among the non-Greek versions, the Coptic Physiologus stands out as one of the most important translations composed around the 5th century AD. We do not have an unbroken, direct witness of the complete work, but some fragments of the text are known, as well as some references to different chapters in the works of other authors. We can then say that the edition of the Physiologus in Coptic relies almost entirely on indirect witnesses of the text. The only direct witness appears to be a fragment of a paper notebook dating back to the 10/11th century AD (P.Berol. Inv. 7999). In this paper I would like to focus firstly on analysing the data on the text of the Physiologus obtained from the two direct witnesses coming from Egypt; secondly on investigating some aspects of the witness of the indirect sources, which are crucial to appreciate the influence that this essay had on Egyptian Christian literature, and to retrace the cultural environment of late ancient Egypt.
Nell’ed. pr. di A. Papathomas – H. Harrauer, Römische und ägyptische Heilige in einem neuen liturgischen Text. Das Pergament P. Vindob. G 60615, in Th. Heimerl – K. Prenner, Kultur und Erinnerung. Festschrift für K. M. Woschitz, Regensburg 2005, pp. 43–60, molti aspetti erano stati discussi, ma non tuttiavevano trovato spiegazioni pienamente convincenti. Nella riedizione del reperto da parte di C. Römer, Christliche Texte IX, APF 53/2 (2007), pp. 251–254, Liturgica 1 sono contenuti il corretto riconoscimento del materiale (carta), la corretta datazione al XIV anziché all’VIII secolo e l’identificazione di quasi tutti i santi citati, in particolare la menzione di san Barsauma il Nudo, che conferma l’epoca molto tarda del reperto. Tali novità sono state riprese in H. Froschauer – C. Römer, Spätantike Bibliotheken. Leben und Lesen in den frühen Klöstern Ägyptens, Wien 2008 (Nilus 14), Nr. 33, p. 129.
Nella scheda sul sito della Österreichische Nationalbibliothek (ÖNB) http://data.onb.ac.at/rec/RZ00001338, dove è disponibile l’immagine digitale, il titolo riportato è: “Diptychon mit Namen von berühmten Mönchen, Lokalheiligen und Barsoumas, dem Nackten”. Nell’ed. pr. di Amphilochios Papathomas e Hermann Harrauer e specialmente nella successiva riedizione di Cornelia Römer sono stati illustrati molti dettagli di questa carta e questa mia nota intende solo fornire qualche informazione aggiuntiva su alcuni santi menzionati nel testo.