The philosophical notion of Hyperobject, as proposed by Timothy Morton (2013), might be a useful ... more The philosophical notion of Hyperobject, as proposed by Timothy Morton (2013), might be a useful tool to reframe some of the key issues in human-environment relationships. This new concept could bridge the 'once sisters' disciplines of philosophy and geography, proposing a new way to analyze the biggest environmental phenomena of our times. In this paper, we will define what Hyperobjects exactly are, starting with their philosophical roots and the implications for the discipline of geography: the traditional notion of " World " itself is going to be challenged. The aim of this paper is obviously not to write a complete list of every Hyperobject, but to start a catalogue of them. For this reason, to support our arguments, we will discuss some of the most evident examples of Hyperobjects, such as Global Warming, landscape , abandon and waste; an array of very different phenomena that share some common traits: they are all shaping the geographies of our time, and they all have what an object need to be considered an Hyperobject.
In ogni territorio esistono luoghi che sfuggono alla tradizionale classificazione delle strutture... more In ogni territorio esistono luoghi che sfuggono alla tradizionale classificazione delle strutture abitate. Si tratta di realtà marginali a cui si dà per convenzione il nome di "luoghi abbandonati". Questi spazi sono caratterizzati da una sorta di sospensione progettuale che ne altera lentamente l'aspetto, condannandoli al deterioramento e all'oblio. Vista la presenza sempre più evidente e invadente di questi "luoghi interrotti", il volume cerca di chiarire le ragioni del loro emergere e diffondersi, così da coglierne le complessità, ma anche le opportunità di riflessione e intervento che essi possono offrire. L'analisi di queste aree mette in luce i processi globali di sradicamento e annullamento delle identità che da secoli coinvolgono territori e paesaggi, soprattutto in ambito montano, e che determinano i sempre più diffusi fenomeni di obsolescenza programmata dei luoghi, sfruttamento senza limiti delle risorse ambientali e consumo di suolo. È quindi a partire dall'esame dei delicati rapporti tra uomo e territorio alpino che la questione dei paesaggi abbandonati viene indagata a livello geografico, storico e filosofico, così da porre le basi per un radicale ripensamento del senso dei luoghi e dell'abitare in un'ottica culturale ed ecologica che non sia solo conservativa, bensì coesistiva e partecipativa. Andrea Marini, laureato in filosofia, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze dei Beni Culturali e Ambientali con una tesi sulle problematiche dei luoghi abbandonati. Ha insegnato presso l'Università degli Studi di Milano ed è uno dei fondatori del L'ABB-Laboratorio Permanente sui Luoghi dell'Abbandono. Le sue ricerche vertono su questioni legate al paesaggio culturale, ai paesaggi sonori, al rapporto tra uomo e natura, alla geofilosofia e all'ecologia. Si occupa anche di progettazione culturale e valorizzazione del territorio. 123.5 Andrea Marini GEOGRAFIE INTERROTTE CLUB ALPINO ITALIANO SAGGI SULLA MONTAGNA € 27,00 (U) FrancoAngeli La passione per le conoscenze
€ 29,00 isbn 9788874902767 postmedia books | www.postmediabooks.it Mente e luoghi postmedia books... more € 29,00 isbn 9788874902767 postmedia books | www.postmediabooks.it Mente e luoghi postmedia books Mente e luoghi Un approccio multidisciplinare al design della città contemporanea a cura di Anna Anzani Questo libro si propone di esplorare le possibilità che un approccio transdisciplinare può aprire al design della città contemporanea, a partire da contributi offerti da prospettive psicologiche, neuroscientifiche e filosofiche. Abitare è una forma di conoscenza e di reinvenzione della realtà che coinvolge sia gli aspetti tangibili dei luoghi sia la loro rappresentazione mentale. Le scoperte in campo neuroscientifico presentano orizzonti sempre più stimolanti alla progettazione degli spazi e mettono in evidenza come la nostra capacità di comprendere le altre persone sia fortemente legata alla corporeità. La prima parte è volta a promuovere un'integrazione fra la dimensione estetica e quella culturale nell'ambito dell'Interior Design, affrontando il tema della rigenerazione urbana e del riuso non solo come alternativa sostenibile nell'attuale società consumistica, ma anche come occasione per valorizzare memorie e significati stratificati negli edifici esistenti. La seconda porta il contributo di diverse discipline che si sono confrontate con questioni spaziali e mette a fuoco il processo creativo unico che sta all'origine di sogni, di opere d'arte, della maggior parte delle imprese umane e che consente lo sviluppo di comunità vive. Il volume si rivolge a studiosi, accademici e professionisti coinvolti nel design process e propone una raccolta di ricerche, casi studio e considerazioni teoriche utili per affrontare la progettazione di conscious places. Anna Anzani (Milano 1963) è Professore Associato presso il dipartimento di Design del Politecnico di Milano, si occupa di riuso del patrimonio storico, con particolare attenzione alla conservazione della bellezza e alle sue implicazioni psicologiche e antropologiche, alla relazione tra aspetti materiali e immateriali del patrimonio culturale, alla memoria in chiave creativa e progettuale, attraverso un'ottica ecologica e transdisciplinare In copertina: Alice Croci, Spazio carta, 2020 dorso 20,6 mm
The philosophical notion of Hyperobject, as proposed by Timothy Morton (2013), might be a useful ... more The philosophical notion of Hyperobject, as proposed by Timothy Morton (2013), might be a useful tool to reframe some of the key issues in human-environment relationships. This new concept could bridge the 'once sisters' disciplines of philosophy and geography, proposing a new way to analyze the biggest environmental phenomena of our times. In this paper, we will define what Hyperobjects exactly are, starting with their philosophical roots and the implications for the discipline of geography: the traditional notion of " World " itself is going to be challenged. The aim of this paper is obviously not to write a complete list of every Hyperobject, but to start a catalogue of them. For this reason, to support our arguments, we will discuss some of the most evident examples of Hyperobjects, such as Global Warming, landscape , abandon and waste; an array of very different phenomena that share some common traits: they are all shaping the geographies of our time, and they all have what an object need to be considered an Hyperobject.
In ogni territorio esistono luoghi che sfuggono alla tradizionale classificazione delle strutture... more In ogni territorio esistono luoghi che sfuggono alla tradizionale classificazione delle strutture abitate. Si tratta di realtà marginali a cui si dà per convenzione il nome di "luoghi abbandonati". Questi spazi sono caratterizzati da una sorta di sospensione progettuale che ne altera lentamente l'aspetto, condannandoli al deterioramento e all'oblio. Vista la presenza sempre più evidente e invadente di questi "luoghi interrotti", il volume cerca di chiarire le ragioni del loro emergere e diffondersi, così da coglierne le complessità, ma anche le opportunità di riflessione e intervento che essi possono offrire. L'analisi di queste aree mette in luce i processi globali di sradicamento e annullamento delle identità che da secoli coinvolgono territori e paesaggi, soprattutto in ambito montano, e che determinano i sempre più diffusi fenomeni di obsolescenza programmata dei luoghi, sfruttamento senza limiti delle risorse ambientali e consumo di suolo. È quindi a partire dall'esame dei delicati rapporti tra uomo e territorio alpino che la questione dei paesaggi abbandonati viene indagata a livello geografico, storico e filosofico, così da porre le basi per un radicale ripensamento del senso dei luoghi e dell'abitare in un'ottica culturale ed ecologica che non sia solo conservativa, bensì coesistiva e partecipativa. Andrea Marini, laureato in filosofia, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze dei Beni Culturali e Ambientali con una tesi sulle problematiche dei luoghi abbandonati. Ha insegnato presso l'Università degli Studi di Milano ed è uno dei fondatori del L'ABB-Laboratorio Permanente sui Luoghi dell'Abbandono. Le sue ricerche vertono su questioni legate al paesaggio culturale, ai paesaggi sonori, al rapporto tra uomo e natura, alla geofilosofia e all'ecologia. Si occupa anche di progettazione culturale e valorizzazione del territorio. 123.5 Andrea Marini GEOGRAFIE INTERROTTE CLUB ALPINO ITALIANO SAGGI SULLA MONTAGNA € 27,00 (U) FrancoAngeli La passione per le conoscenze
€ 29,00 isbn 9788874902767 postmedia books | www.postmediabooks.it Mente e luoghi postmedia books... more € 29,00 isbn 9788874902767 postmedia books | www.postmediabooks.it Mente e luoghi postmedia books Mente e luoghi Un approccio multidisciplinare al design della città contemporanea a cura di Anna Anzani Questo libro si propone di esplorare le possibilità che un approccio transdisciplinare può aprire al design della città contemporanea, a partire da contributi offerti da prospettive psicologiche, neuroscientifiche e filosofiche. Abitare è una forma di conoscenza e di reinvenzione della realtà che coinvolge sia gli aspetti tangibili dei luoghi sia la loro rappresentazione mentale. Le scoperte in campo neuroscientifico presentano orizzonti sempre più stimolanti alla progettazione degli spazi e mettono in evidenza come la nostra capacità di comprendere le altre persone sia fortemente legata alla corporeità. La prima parte è volta a promuovere un'integrazione fra la dimensione estetica e quella culturale nell'ambito dell'Interior Design, affrontando il tema della rigenerazione urbana e del riuso non solo come alternativa sostenibile nell'attuale società consumistica, ma anche come occasione per valorizzare memorie e significati stratificati negli edifici esistenti. La seconda porta il contributo di diverse discipline che si sono confrontate con questioni spaziali e mette a fuoco il processo creativo unico che sta all'origine di sogni, di opere d'arte, della maggior parte delle imprese umane e che consente lo sviluppo di comunità vive. Il volume si rivolge a studiosi, accademici e professionisti coinvolti nel design process e propone una raccolta di ricerche, casi studio e considerazioni teoriche utili per affrontare la progettazione di conscious places. Anna Anzani (Milano 1963) è Professore Associato presso il dipartimento di Design del Politecnico di Milano, si occupa di riuso del patrimonio storico, con particolare attenzione alla conservazione della bellezza e alle sue implicazioni psicologiche e antropologiche, alla relazione tra aspetti materiali e immateriali del patrimonio culturale, alla memoria in chiave creativa e progettuale, attraverso un'ottica ecologica e transdisciplinare In copertina: Alice Croci, Spazio carta, 2020 dorso 20,6 mm
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