Quando abbiamo letto la call, ci siamo riunite online, entusiaste perché nello spazio virtuale ch... more Quando abbiamo letto la call, ci siamo riunite online, entusiaste perché nello spazio virtuale che si era appena creato c’era posto per immaginare (e capire?) di cosa avessimo bisogno: uno spazio di senso collettivo, per pensare alla nostra condizione condivisa e per prendere fiato. Respirare un’aria diversa dalla competitività accademica e atomizzante, che ci affanna e appesantisce. Uno spazio in cui poter lavorare vivendo l’accademia come crediamo. La domanda: Come stiamo? La risposta: Ci sentiamo sole. Ma siamo sole? (Come) esprimiamo la nostra solitudine? Con questa coperta ci siamo scaldate, ci siamo rese ‘crossroads’, ci siamo prese cura l’una dell’altra, ci siamo date fiducia e sostenute, abbiamo rotto meccanismi di paranoia e competizione. La mattonella diventa un frammento di significato nel farsi collettivo della coperta che è anche rete e pavimento su cui possiamo camminare scalze. Un intreccio collettivo per riempire i nostri blank spaces, fatto di esperienze, sensazioni, lingue diverse, soggettività, posizionamenti accademici e politici. Diventa un esempio di co-scrittura e con-ricerca. Partendo dalla nostra rabbia, solitudine, stanchezza e consapevolezza, abbiamo creato una coperta colorata, sgangherata, arrogada. Ci siamo intrecciate in una rete solidale fatta di calore collettivo, legittimazione reciproca, cura, silenzio, rumore.
Casa, lavoro e famiglia: spunti per nuove prospettive sulle significazioni spaziali e le performa... more Casa, lavoro e famiglia: spunti per nuove prospettive sulle significazioni spaziali e le performance di genere Parole chiave: Covid-19, lockdown, geografia di genere, geografia della famiglia, spazio pubblico/privato, lavoro domestico. Questo contributo teorico, inserendosi nel panorama della geografia di genere e della famiglia, si propone di aprire il dibattito sul cambiamento di uso e significato dello spazio pubblico e privato durante il primo lockdown (marzo-aprile 2020) e su come tali cambiamenti abbiano modificato le pratiche di genere. Tali risemantizzazioni hanno visto la casa diventare luogo di condensazione di diverse attività, mentre lo spazio pubblico veniva dipinto e percepito come infetto e pericoloso. L'intento di questo contributo è quello di ripercorrere la letteratura che ha analizzato tali risignificazioni proponendo per gli studi futuri un focus su come sia cambiato il lavoro domestico adottando uno sguardo di genere, e indagando come nuove significazioni spaziali possano aprire la strada a nuove tipologie di performance di genere.
Obiettivo di questo articolo è analizzare le diverse accezioni del termine 'cura' per poi colloca... more Obiettivo di questo articolo è analizzare le diverse accezioni del termine 'cura' per poi collocarlo in una prospettiva spaziale in quanto la cura è un modo di stare insieme, di relazionarsi, un’attività e un lavoro, che è agita da persone genderizzate e che prende forma in un luogo specifico. Dopo aver riflettuto sul concetto di cura, sulla sua femminilizzazione e svalutazione, si proporranno alcuni metodi creativi (disegni, mappature, collages) che permetteranno a una comunità di riflettere in modo originale e fecondo sulla cura, di poter dare spazio ai desideri della comunità per una gestione e un'accezione diversa di cura, collettiva e promiscua, mappando alternative possibili alla situazione vigente.
Quando abbiamo letto la call, ci siamo riunite online, entusiaste perché nello spazio virtuale ch... more Quando abbiamo letto la call, ci siamo riunite online, entusiaste perché nello spazio virtuale che si era appena creato c’era posto per immaginare (e capire?) di cosa avessimo bisogno: uno spazio di senso collettivo, per pensare alla nostra condizione condivisa e per prendere fiato. Respirare un’aria diversa dalla competitività accademica e atomizzante, che ci affanna e appesantisce. Uno spazio in cui poter lavorare vivendo l’accademia come crediamo. La domanda: Come stiamo? La risposta: Ci sentiamo sole. Ma siamo sole? (Come) esprimiamo la nostra solitudine? Con questa coperta ci siamo scaldate, ci siamo rese ‘crossroads’, ci siamo prese cura l’una dell’altra, ci siamo date fiducia e sostenute, abbiamo rotto meccanismi di paranoia e competizione. La mattonella diventa un frammento di significato nel farsi collettivo della coperta che è anche rete e pavimento su cui possiamo camminare scalze. Un intreccio collettivo per riempire i nostri blank spaces, fatto di esperienze, sensazioni, lingue diverse, soggettività, posizionamenti accademici e politici. Diventa un esempio di co-scrittura e con-ricerca. Partendo dalla nostra rabbia, solitudine, stanchezza e consapevolezza, abbiamo creato una coperta colorata, sgangherata, arrogada. Ci siamo intrecciate in una rete solidale fatta di calore collettivo, legittimazione reciproca, cura, silenzio, rumore.
Casa, lavoro e famiglia: spunti per nuove prospettive sulle significazioni spaziali e le performa... more Casa, lavoro e famiglia: spunti per nuove prospettive sulle significazioni spaziali e le performance di genere Parole chiave: Covid-19, lockdown, geografia di genere, geografia della famiglia, spazio pubblico/privato, lavoro domestico. Questo contributo teorico, inserendosi nel panorama della geografia di genere e della famiglia, si propone di aprire il dibattito sul cambiamento di uso e significato dello spazio pubblico e privato durante il primo lockdown (marzo-aprile 2020) e su come tali cambiamenti abbiano modificato le pratiche di genere. Tali risemantizzazioni hanno visto la casa diventare luogo di condensazione di diverse attività, mentre lo spazio pubblico veniva dipinto e percepito come infetto e pericoloso. L'intento di questo contributo è quello di ripercorrere la letteratura che ha analizzato tali risignificazioni proponendo per gli studi futuri un focus su come sia cambiato il lavoro domestico adottando uno sguardo di genere, e indagando come nuove significazioni spaziali possano aprire la strada a nuove tipologie di performance di genere.
Obiettivo di questo articolo è analizzare le diverse accezioni del termine 'cura' per poi colloca... more Obiettivo di questo articolo è analizzare le diverse accezioni del termine 'cura' per poi collocarlo in una prospettiva spaziale in quanto la cura è un modo di stare insieme, di relazionarsi, un’attività e un lavoro, che è agita da persone genderizzate e che prende forma in un luogo specifico. Dopo aver riflettuto sul concetto di cura, sulla sua femminilizzazione e svalutazione, si proporranno alcuni metodi creativi (disegni, mappature, collages) che permetteranno a una comunità di riflettere in modo originale e fecondo sulla cura, di poter dare spazio ai desideri della comunità per una gestione e un'accezione diversa di cura, collettiva e promiscua, mappando alternative possibili alla situazione vigente.
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