Books by Speranza Cerullo
Una nuova stagione di studi sulla letteratura religiosa medievale ha aperto la strada negli ultim... more Una nuova stagione di studi sulla letteratura religiosa medievale ha aperto la strada negli ultimi decenni al recupero di alcuni dei più importanti testi di genere agiografico e devozionale, dei quali si va tuttora ricostruendo da un lato l’impatto sulla storia culturale del Medioevo europeo, dall’altro la collocazione nel quadro dell’evoluzione letteraria e linguistica delle diverse aree del continente. Di quello che resta un autentico monumento dell’agiografia medievale, la Legenda aurea di Iacopo da Varazze (1228 ca.-1298), i contributi raccolti in questo volume esplorano aspetti cruciali della circolazione nell’ambito dei volgari romanzi, senza rinunciare al confronto con le nuove prospettive della ricerca sulla tradizione del testo latino. All’analisi delle dinamiche di trasmissione del leggendario, tra ambienti laici e religiosi, si affianca l’indagine sulle traduzioni parziali e integrali italiane (in toscano, genovese, siciliano) e su quelle in francese, occitano, catalano, castigliano, talora qui esaminate per la prima volta, seguendo approcci di carattere sia filologico che storico-linguistico.
In recent decades, a renewed wave of research into medieval religious literature has paved the way for the reclamation of some of its most significant hagiographic and devotional works. The contribution of these texts to the cultural history of medieval Europe, as well as their role in the evolution of the continent’s literature and languages, is still being explored. The essays collected in this volume examine key moments of the dissemination of one such seminal work of medieval hagiography, the Legenda aurea by Jacobus de Voragine (c. 1228-1298), in premodern Romance vernaculars. The contributions also build on recent approaches to the study of the transmission of de Voragine’s Latin original. Throughout the volume, analyses of the legendary’s history of dissemination and adaptation between secular and religious environments are accompanied by inquiries into partial and complete translations into Italian vernaculars (Tuscan, Genoese, Sicilian) as well as French, Occitan, Catalan, and Castilian, some of which are studied here for the first time. These investigations employ both philological and historical-linguistic methodologies.
L. Leonardi, Il progetto Legenda aurea in Italiano (LAI) – P. Squillacioti, La Legenda aurea toscana e le risorse dell’Opera del Vocabolario Italiano. IL TESTO LATINO. G. P. Maggioni, I manoscritti toscani latini della Legenda aurea e il volgarizzamento fiorentino anonimo del XIV secolo – A. Degl’Innocenti, Leggendari agiografici latini nella Toscana del XIV secolo. LA LEGENDA AUREA IN ITALIA. S. Cerullo, Le traduzioni italiane: itinerari nella tradizione manoscritta – M. Colombo, Primi sondaggi su tre vite di santi in genovese – M. Pagano, Lacerti della Legenda aurea in volgare siciliano. LA TRADUZIONE FIORENTINA DELLA LEGENDA AUREA. L. Ingallinella, «Una storia viva»: copisti-editori della Legenda aurea fiorentina tra Quattro e Novecento – Z. Verlato, Il manoscritto Giaccherino I F 2 e la tradizione della Legenda aurea fiorentina – D. Dotto, Itinerari lessicali e traduttologici dentro e fuori il volgarizzamento fiorentino della Legenda aurea – R. Tagliani, Sondaggi tra sintassi e testualità nella traduzione fiorentina della Legenda aurea. LA LEGENDA AUREA NELL’EUROPA ROMANZA. F. Cigni, Il punto sui leggendari francoitaliani della fine del sec. XIII: nuove ricerche e osservazioni – G. Veysseyre, Prolégomènes à l’édition de la Légende dorée traduite en français d’oïl par Jean de Vignay (ca 1340-1348) – J. Gesiot - F. Zinelli, La Legenda aurea nello spazio catalano-occitanico: traduzioni e diffusione – L. Sacchi, Arborescenze della Legenda aurea in Castiglia.
Celebrato poeta dell’Alexandreis, grande epos in esametri latini sulle gesta di Alessandro Magno,... more Celebrato poeta dell’Alexandreis, grande epos in esametri latini sulle gesta di Alessandro Magno, Gualtiero di Châtillon fu per i suoi contemporanei anche l’illustre magister autore di popolari ritmi goliardici: i moduli – composizioni religiose, canzoni d’amore e lunghe satire morali – di cui per oltre un secolo riecheggiò la Francia intera. Una straordinaria produzione lirica, ricomposta solo nell’arco dell’ultimo secolo grazie a un lavoro di expertise che non può dirsi ancora concluso.
Presentati per la prima volta nella traduzione italiana a fronte e con il supporto di un commento che ne illustra motivi, fonti e chiavi di lettura, i testi raccolti in questa antologia propongono una selezione rappresentativa per temi e per generi della poesia di Gualtiero. All’erotismo delle brevi canzoni amorose, così lontane nel loro carattere insieme aurorale ed erudito dalle astrazioni della coeva lirica cortese, si mescolano la violenza della denuncia morale, l’enfasi visionaria delle allegorie, dei quadri apocalittici e infernali, e un’irresistibile verve ironica: gli strumenti affilati della satira con i quali l’autore stigmatizza i vizi e le figure grottesche di un’epoca segnata dallo scisma, dalla corruzione del potere, dalla crisi degli intellettuali in miseria. Un distillato della più grande stagione goliardica, di quella poesia dei clerici vagantes che risuona ancora oggi con voce irriverente e potente.
Introduzione, revisione critica dei testi, traduzione e commento a cura di Speranza Cerullo.
Circa due secoli separano la prima edizione moderna della Legenda aurea, curata da Theodor Graess... more Circa due secoli separano la prima edizione moderna della Legenda aurea, curata da Theodor Graesse e pubblicata nel 1846, dal declino che il leggendario del domenicano Iacopo da Varazze conosce a partire dalla metà del XVII secolo: un declino che segna un autentico oblio dell’opera che per almeno tre secoli, fra Tre e Cinquecento, ha tracciato l’orizzonte della narrazione agiografica in Occidente. È tuttavia solo negli ultimi decenni che il leggendario medievale ha conosciuto una vera e propria rinascita, a partire dalle indagini sulla diffusione dell’opera tra versante latino e volgare, sull’uso delle fonti e sulle strategie narrative messe in atto dall’autore, per arrivare a un primo studio dell’enorme tradizione manoscritta in un volume di Barbara Fleith del 1991 e a una nuova edizione critica del testo, curata da Giovanni Paolo Maggioni (1998 e 2007). Nel quadro che la diffusione della Legenda aurea volgare disegna a livello europeo l’Italia è rimasta tuttavia, e paradossalmente, in ombra: la difficoltà oggettiva di accedere all’imponente patrimonio dell’agiografia volgare italiana, solo da pochi anni repertoriato dalla Biblioteca Agiografica Italiana e formato da testi in larga parte inediti, ha finora scoraggiato un’indagine ad ampio raggio sulle traduzioni italiane del leggendario, delle quali si ignorano l’effettiva consistenza, la diffusione e le specificità redazionali. Questo lavoro è nato dal proposito di colmare la lacuna, partendo dal censimento della tradizione manoscritta delle traduzioni italiane prodotte fra XIII e XV secolo: l’indagine si è concentrata sulle dinamiche di trasmissione dell’opera in ambito volgare e sulle caratteristiche della ricezione, fornendo un primo approccio alle strategie di traduzione e adattamento del testo originale e presentando un Repertorio dei testi che censisce e ordina le versioni italiane per singoli capitoli del leggendario.
A cura di Lino Leonardi e Speranza Cerullo.
L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioe... more A cura di Lino Leonardi e Speranza Cerullo.
L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioevo italiano. Introduzione al convegno. Documento di presentazione al convegno - C. Delcorno, Domenico Cavalca traduttore di testi religiosi. Il volgarizzamento delle Vitae Patrum - G. Tanturli, Brunetto Latini traduttore di Cicerone. I. S. Cerullo, La traduzione della Legenda aurea - S. Natale, La traduzione degli Actus beati Francisci et sociorum eius: i Fioretti di san Francesco - C. Menichetti, Le traduzioni dei Vangeli - Z. Verlato, «Sforzandomi di seguitare le parole dove convenevolmente potrò». «Lettera» e «senso» nelle traduzioni italiane dei Dialogi di Gregorio Magno. II. E. De Roberto, Sintassi e volgarizzamenti - G. Vaccaro, I volgarizzamenti di Andrea Lancia - C. Lorenzi Biondi, Le traduzioni di Bartolomeo da San Concordio - C. Lagomarsini, Strategie traduttive nei primi volgarizzamenti dell’Eneide - V. Nieri, La traduzione di Palladio. Indici a cura di S. Cerullo.
Papers by Speranza Cerullo
The census of the manuscripts containing Italian translations of the Golden Legend provides an ex... more The census of the manuscripts containing Italian translations of the Golden Legend provides an expansive view of the reception of hagiographic texts in fourteenth- and fifteenth-century Italy, which includes significant data regarding production environments, copyists, owners, product quality, and dynamics of transmission. This essay investigates the reuse and reception of selected chapters from the Golden Legend related to the Church Fathers (Augustine, Ambrose, Jerome, and Bernard of Clairvaux), as well as the relationship between translations of the Golden Legend and preaching (as evidenced by collections of sermons such as Genoa, Biblioteca Franzoniana, MS Urb. 56 and Florence, Biblioteca Riccardiana, MS 1301). I propose a categorization for the main types of vernacular hagiographic manuscripts, the miscellany and the legendary (which can be either structured (following liturgical or sanctoral ordering criteria) or unstructured, with a focus on the rare cases of illuminated legendaries. By examining the organizing principles of selected legendaries (MSS Panc. 39, Ricc. 1276, Ricc. 2223), I also discern the rising role of the laity in copying, reorganizing, and disseminating vernacular hagiography between the 14th and 15th centuries.
«Studi mediolatini e volgari» LXVIII, pp. 5-64, 2022
The «Visio Tnugdali», a short masterpiece of medieval visionary literature, was adapted numerous ... more The «Visio Tnugdali», a short masterpiece of medieval visionary literature, was adapted numerous times into several European vernaculars. These texts are translations and re-elaborations of the text’s two main Latin versions: the original «Vision Tnugdali», which was composed in the mid-twelfth century by an Irish monk named Marcus, and an abbreviated version, which was inserted in Vincent of Beauvais’s «Speculum historiale». This essay presents the first census and repertoire of the Italian versions of the «Visio Tnugdali» produced between the 14th and 15th centuries. For each version, we provide an overview of the text’s manuscript transmission, reception, structure, and language features; finally, we also discuss the text’s relationship with its Latin source, providing a first critical overview of each version.
IT. Della «Visio Tnugdali», piccolo capolavoro della letteratura visionaria medievale, si conoscono numerose versioni nei volgari europei, traduzioni e rimaneggiamenti delle due principali redazioni latine: la redazione originale, composta intorno alla metà del XII secolo da un monaco irlandese di nome Marco, e l’abbreviazione inserita nello «Speculum historiale» di Vincenzo di Beauvais. L’articolo presenta la prima proposta di censimento e repertoriazione delle versioni italiane del racconto prodotte fra XIV e XV secolo: per ciascuna si forniscono un quadro della tradizione manoscritta e dei contesti di ricezione, indicazioni sull’assetto testuale, sulla lingua e sui rapporti con la fonte latina, con un primo esame critico del testo.
Intonante agg., Intonare (1) v., Intonare (2) v., Intonato agg., Intonatore s.m., Intonatrice agg., Iperlidio s.m., Ipodorio s.m., Modulare (1) v., Modulato (1) agg., Sequenza s.f., Tesis s.f., in Scelta di voci del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (ventiquattresima serie) Bollettino dell'opera del Vocabolario Italiano, n° 26, 2021
Voci Intonante agg., Intonare (1) v., Intonare (2) v., Intonato agg., Intonatore s.m., Intonatric... more Voci Intonante agg., Intonare (1) v., Intonare (2) v., Intonato agg., Intonatore s.m., Intonatrice agg., Iperlidio s.m., Ipodorio s.m., Modulare (1) v., Modulato (1) agg., Sequenza s.f., Tesis s.f., per il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO)
Bollettino dell'Opera del Vocabolario Italiano, n° 26, pp. 215-89, 2021
Two fourteenth-century manuscripts of the Florentine version of Jacobus de Varagine’s «Golden Leg... more Two fourteenth-century manuscripts of the Florentine version of Jacobus de Varagine’s «Golden Legend» transmit the legends of Saint Zenobius and Saint Minias interpolated into the corpus of the legendary. These two legends have remained unpublished until now and are the oldest vernacular hagiographic texts known to date of the two Florentine saints. The paper offers a commented critical edition of the two legends based on new MS findings, as well as an in-depth examination of the hagiographic production in Latin and in vernacular on Saint Zenobius and Saint Minias and an investigation into the Latin sources of the two edited texts.
«Il mio trecentista»: il Trecento del «Martirio dei santi padri» di Leopardi, in «Fictio, falso, fake: sul buon uso della filologia», a cura di Antonella Negri e Roberto Tagliani, Milano, Ledizioni, 2021, ISBN cartaceo 9788855265539, ISBN digitale 9788855265546, pp. 53-114.
Voci Cantare (2) s.m. e Canto s.m. per il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini
Voci Guastare v. e Guastato agg. per il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini
Nonostante l’enorme diffusione in ambito volgare della Legenda aurea, la fortunata compilazione ... more Nonostante l’enorme diffusione in ambito volgare della Legenda aurea, la fortunata compilazione agiografica portata a termine da Iacopo da Varazze fra il 1260 ca. e il 1298, i suoi volgarizzamenti italiani restano ancora poco studiati e quasi tutti inediti. Il contributo analizza i diversi approcci dei traduttori al testo latino attraverso il confronto fra tre traduzioni complete: la traduzione fiorentina trasmessa dal ms. Oxford, Bodleian Library, Can. it. 367 (fine XIV sec.), la traduzione toscana trasmessa dal ms. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 97 (dat. 1429-1430), e quella del ms. Philadelphia, UPL, Rare Book & Manuscript Library Collections, it. 434 (dat. 1459). L’analisi, effettuata su un campione selezionato di esempi che toccano il livello strutturale, lessicale e sintattico, mette in luce la diversità di approccio e di competenza dei singoli traduttori, ma anche le soluzioni convergenti – in particolare nella scelta di un lessico per lo più privo di latinismi – che dimostrano la consapevolezza del ruolo di ‘mediatori culturali’ nella divulgazione di un testo agiografico a un pubblico di credenti e indocti.
The translation of the Legenda aurea
Despite the extraordinary circulation in the vernacular languages of the Golden Legend, the popular hagiographic collection compiled by Iacopo da Varazze between 1260 and 1298, its Old Italian translations remain little studied and largely unpublished. This paper analyzes translators’s different approaches to the Latin text by comparing three complete translations: a Florentine version transmitted by the MS. Oxford, Bodleian Library, Can. it. 367 (late 14th century), a Tuscan version transmitted by the MS. Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 97 (dat. 1429-1430) and the translation of the MS. Philadelphia, UPL, Rare Book & Manuscript Library Collections, It. 434 (dat. 1459). The analysis, carried out on a selected sample concerning the structural, lexical and syntactic degree, puts in evidence the diversity of approach and competence of individual translators, but also points out the common solutions – in particular in the choice of a vocabulary mostly devoid of Latinisms – that demonstrate their awareness of the role of ‘cultural mediators’ in the presentation of a hagiographical text to an audience of believers and indocti.
Voci Equità s.f., Gustamento s.m., Gustativo agg. per il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini
Six different Italian translations of Pope Gregory the Great’s «Dialogi», from the 14th and 15th ... more Six different Italian translations of Pope Gregory the Great’s «Dialogi», from the 14th and 15th century, are currently known; from the most popular of them, carried out by the Dominican friar Domenico Cavalca, stem two other versions, one in Ligurian and one in a Central Italian dialect. This paper presents the unpublished anonymous translation of the «Dialogi» transmitted by the MS. Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.V.28 from the first half of the 15h century. The characteristics of the text show a translator who is not very expert and who tends to reproduce the Latin source, importing many lexical and syntactic Latinisms into his vernacular version. The language of the translation is expecially interesting, and the main linguistic phenomena place the text in the Central Italian area. The paper ends with the critical edition of some chapters, chosen among all four books of the «Dialogi».
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Dei «Dialogi» di Gregorio Magno si conoscono attualmente sei diversi volgarizzamenti italiani, prodotti fra XIV e XV secolo; dal più fortunato di questi, composto dal frate domenicano Domenico Cavalca, sono state tratte inoltre una versione ligure e una mediana. Il contributo presenta una traduzione inedita dei «Dialogi», completa e anonima, trasmessa dal codice di Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.V.28 (prima metà del XV sec.). Le caratteristiche del testo profilano un traduttore di scarse competenze, che tende a riprodurre in modo mimetico la fonte latina, importando nella traduzione un buon numero di latinismi lessicali e sintattici. Particolare interesse presenta la lingua della traduzione: uno spoglio dei principali fenomeni linguistici, effettuato sulle prime 30 cc. del ms., consente di collocare il testo in area mediana. Si fornisce infine in una Appendice l’edizione critica di alcuni capitoli, scelti fra i quattro libri che compongono l’opera.
Since 2013, the LAI (Legenda Aurea in Italiano) project is occupying a team of scholars who aim t... more Since 2013, the LAI (Legenda Aurea in Italiano) project is occupying a team of scholars who aim to prepare a critical edition of the most important Old Italian translation of Iacopo da Varazze’s Golden Legend, a fourteenth-century Florentine text. The existing version, published by Arrigo Levasti in the years 1924 and 1926, is unreliable and based on a single ms., the Riccardiano (1254). This article offers a sample of forthcoming critical edition, based on a new census of the ms. tradition: a selection of ten chapters preceded by an exposition of the criteria for the edition and of the results achieved until now.
Il progetto LAI – Legenda aurea in italiano – riunisce dal 2013 un gruppo di studiosi con l’obiettivo di allestire l’edizione critica del più importante volgarizzamento italiano del leggendario di Iacopo da Varazze, una traduzione fiorentina, trecentesca, pubblicata da Arrigo Levasti fra il 1924 e il 1926, in un’edizione tuttavia inaffidabile e basata sulla trascrizione di un solo manoscritto, il codice Riccardiano 1254. Viene qui presentato un primo saggio della futura edizione critica, basata su un nuovo censimento della tradizione manoscritta: una selezione di dieci capitoli, preceduti da un’esposizione dei criteri di edizione e dei risultati finora raggiunti.
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Books by Speranza Cerullo
In recent decades, a renewed wave of research into medieval religious literature has paved the way for the reclamation of some of its most significant hagiographic and devotional works. The contribution of these texts to the cultural history of medieval Europe, as well as their role in the evolution of the continent’s literature and languages, is still being explored. The essays collected in this volume examine key moments of the dissemination of one such seminal work of medieval hagiography, the Legenda aurea by Jacobus de Voragine (c. 1228-1298), in premodern Romance vernaculars. The contributions also build on recent approaches to the study of the transmission of de Voragine’s Latin original. Throughout the volume, analyses of the legendary’s history of dissemination and adaptation between secular and religious environments are accompanied by inquiries into partial and complete translations into Italian vernaculars (Tuscan, Genoese, Sicilian) as well as French, Occitan, Catalan, and Castilian, some of which are studied here for the first time. These investigations employ both philological and historical-linguistic methodologies.
L. Leonardi, Il progetto Legenda aurea in Italiano (LAI) – P. Squillacioti, La Legenda aurea toscana e le risorse dell’Opera del Vocabolario Italiano. IL TESTO LATINO. G. P. Maggioni, I manoscritti toscani latini della Legenda aurea e il volgarizzamento fiorentino anonimo del XIV secolo – A. Degl’Innocenti, Leggendari agiografici latini nella Toscana del XIV secolo. LA LEGENDA AUREA IN ITALIA. S. Cerullo, Le traduzioni italiane: itinerari nella tradizione manoscritta – M. Colombo, Primi sondaggi su tre vite di santi in genovese – M. Pagano, Lacerti della Legenda aurea in volgare siciliano. LA TRADUZIONE FIORENTINA DELLA LEGENDA AUREA. L. Ingallinella, «Una storia viva»: copisti-editori della Legenda aurea fiorentina tra Quattro e Novecento – Z. Verlato, Il manoscritto Giaccherino I F 2 e la tradizione della Legenda aurea fiorentina – D. Dotto, Itinerari lessicali e traduttologici dentro e fuori il volgarizzamento fiorentino della Legenda aurea – R. Tagliani, Sondaggi tra sintassi e testualità nella traduzione fiorentina della Legenda aurea. LA LEGENDA AUREA NELL’EUROPA ROMANZA. F. Cigni, Il punto sui leggendari francoitaliani della fine del sec. XIII: nuove ricerche e osservazioni – G. Veysseyre, Prolégomènes à l’édition de la Légende dorée traduite en français d’oïl par Jean de Vignay (ca 1340-1348) – J. Gesiot - F. Zinelli, La Legenda aurea nello spazio catalano-occitanico: traduzioni e diffusione – L. Sacchi, Arborescenze della Legenda aurea in Castiglia.
Presentati per la prima volta nella traduzione italiana a fronte e con il supporto di un commento che ne illustra motivi, fonti e chiavi di lettura, i testi raccolti in questa antologia propongono una selezione rappresentativa per temi e per generi della poesia di Gualtiero. All’erotismo delle brevi canzoni amorose, così lontane nel loro carattere insieme aurorale ed erudito dalle astrazioni della coeva lirica cortese, si mescolano la violenza della denuncia morale, l’enfasi visionaria delle allegorie, dei quadri apocalittici e infernali, e un’irresistibile verve ironica: gli strumenti affilati della satira con i quali l’autore stigmatizza i vizi e le figure grottesche di un’epoca segnata dallo scisma, dalla corruzione del potere, dalla crisi degli intellettuali in miseria. Un distillato della più grande stagione goliardica, di quella poesia dei clerici vagantes che risuona ancora oggi con voce irriverente e potente.
Introduzione, revisione critica dei testi, traduzione e commento a cura di Speranza Cerullo.
L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioevo italiano. Introduzione al convegno. Documento di presentazione al convegno - C. Delcorno, Domenico Cavalca traduttore di testi religiosi. Il volgarizzamento delle Vitae Patrum - G. Tanturli, Brunetto Latini traduttore di Cicerone. I. S. Cerullo, La traduzione della Legenda aurea - S. Natale, La traduzione degli Actus beati Francisci et sociorum eius: i Fioretti di san Francesco - C. Menichetti, Le traduzioni dei Vangeli - Z. Verlato, «Sforzandomi di seguitare le parole dove convenevolmente potrò». «Lettera» e «senso» nelle traduzioni italiane dei Dialogi di Gregorio Magno. II. E. De Roberto, Sintassi e volgarizzamenti - G. Vaccaro, I volgarizzamenti di Andrea Lancia - C. Lorenzi Biondi, Le traduzioni di Bartolomeo da San Concordio - C. Lagomarsini, Strategie traduttive nei primi volgarizzamenti dell’Eneide - V. Nieri, La traduzione di Palladio. Indici a cura di S. Cerullo.
Papers by Speranza Cerullo
IT. Della «Visio Tnugdali», piccolo capolavoro della letteratura visionaria medievale, si conoscono numerose versioni nei volgari europei, traduzioni e rimaneggiamenti delle due principali redazioni latine: la redazione originale, composta intorno alla metà del XII secolo da un monaco irlandese di nome Marco, e l’abbreviazione inserita nello «Speculum historiale» di Vincenzo di Beauvais. L’articolo presenta la prima proposta di censimento e repertoriazione delle versioni italiane del racconto prodotte fra XIV e XV secolo: per ciascuna si forniscono un quadro della tradizione manoscritta e dei contesti di ricezione, indicazioni sull’assetto testuale, sulla lingua e sui rapporti con la fonte latina, con un primo esame critico del testo.
The translation of the Legenda aurea
Despite the extraordinary circulation in the vernacular languages of the Golden Legend, the popular hagiographic collection compiled by Iacopo da Varazze between 1260 and 1298, its Old Italian translations remain little studied and largely unpublished. This paper analyzes translators’s different approaches to the Latin text by comparing three complete translations: a Florentine version transmitted by the MS. Oxford, Bodleian Library, Can. it. 367 (late 14th century), a Tuscan version transmitted by the MS. Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 97 (dat. 1429-1430) and the translation of the MS. Philadelphia, UPL, Rare Book & Manuscript Library Collections, It. 434 (dat. 1459). The analysis, carried out on a selected sample concerning the structural, lexical and syntactic degree, puts in evidence the diversity of approach and competence of individual translators, but also points out the common solutions – in particular in the choice of a vocabulary mostly devoid of Latinisms – that demonstrate their awareness of the role of ‘cultural mediators’ in the presentation of a hagiographical text to an audience of believers and indocti.
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Dei «Dialogi» di Gregorio Magno si conoscono attualmente sei diversi volgarizzamenti italiani, prodotti fra XIV e XV secolo; dal più fortunato di questi, composto dal frate domenicano Domenico Cavalca, sono state tratte inoltre una versione ligure e una mediana. Il contributo presenta una traduzione inedita dei «Dialogi», completa e anonima, trasmessa dal codice di Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.V.28 (prima metà del XV sec.). Le caratteristiche del testo profilano un traduttore di scarse competenze, che tende a riprodurre in modo mimetico la fonte latina, importando nella traduzione un buon numero di latinismi lessicali e sintattici. Particolare interesse presenta la lingua della traduzione: uno spoglio dei principali fenomeni linguistici, effettuato sulle prime 30 cc. del ms., consente di collocare il testo in area mediana. Si fornisce infine in una Appendice l’edizione critica di alcuni capitoli, scelti fra i quattro libri che compongono l’opera.
Il progetto LAI – Legenda aurea in italiano – riunisce dal 2013 un gruppo di studiosi con l’obiettivo di allestire l’edizione critica del più importante volgarizzamento italiano del leggendario di Iacopo da Varazze, una traduzione fiorentina, trecentesca, pubblicata da Arrigo Levasti fra il 1924 e il 1926, in un’edizione tuttavia inaffidabile e basata sulla trascrizione di un solo manoscritto, il codice Riccardiano 1254. Viene qui presentato un primo saggio della futura edizione critica, basata su un nuovo censimento della tradizione manoscritta: una selezione di dieci capitoli, preceduti da un’esposizione dei criteri di edizione e dei risultati finora raggiunti.
In recent decades, a renewed wave of research into medieval religious literature has paved the way for the reclamation of some of its most significant hagiographic and devotional works. The contribution of these texts to the cultural history of medieval Europe, as well as their role in the evolution of the continent’s literature and languages, is still being explored. The essays collected in this volume examine key moments of the dissemination of one such seminal work of medieval hagiography, the Legenda aurea by Jacobus de Voragine (c. 1228-1298), in premodern Romance vernaculars. The contributions also build on recent approaches to the study of the transmission of de Voragine’s Latin original. Throughout the volume, analyses of the legendary’s history of dissemination and adaptation between secular and religious environments are accompanied by inquiries into partial and complete translations into Italian vernaculars (Tuscan, Genoese, Sicilian) as well as French, Occitan, Catalan, and Castilian, some of which are studied here for the first time. These investigations employ both philological and historical-linguistic methodologies.
L. Leonardi, Il progetto Legenda aurea in Italiano (LAI) – P. Squillacioti, La Legenda aurea toscana e le risorse dell’Opera del Vocabolario Italiano. IL TESTO LATINO. G. P. Maggioni, I manoscritti toscani latini della Legenda aurea e il volgarizzamento fiorentino anonimo del XIV secolo – A. Degl’Innocenti, Leggendari agiografici latini nella Toscana del XIV secolo. LA LEGENDA AUREA IN ITALIA. S. Cerullo, Le traduzioni italiane: itinerari nella tradizione manoscritta – M. Colombo, Primi sondaggi su tre vite di santi in genovese – M. Pagano, Lacerti della Legenda aurea in volgare siciliano. LA TRADUZIONE FIORENTINA DELLA LEGENDA AUREA. L. Ingallinella, «Una storia viva»: copisti-editori della Legenda aurea fiorentina tra Quattro e Novecento – Z. Verlato, Il manoscritto Giaccherino I F 2 e la tradizione della Legenda aurea fiorentina – D. Dotto, Itinerari lessicali e traduttologici dentro e fuori il volgarizzamento fiorentino della Legenda aurea – R. Tagliani, Sondaggi tra sintassi e testualità nella traduzione fiorentina della Legenda aurea. LA LEGENDA AUREA NELL’EUROPA ROMANZA. F. Cigni, Il punto sui leggendari francoitaliani della fine del sec. XIII: nuove ricerche e osservazioni – G. Veysseyre, Prolégomènes à l’édition de la Légende dorée traduite en français d’oïl par Jean de Vignay (ca 1340-1348) – J. Gesiot - F. Zinelli, La Legenda aurea nello spazio catalano-occitanico: traduzioni e diffusione – L. Sacchi, Arborescenze della Legenda aurea in Castiglia.
Presentati per la prima volta nella traduzione italiana a fronte e con il supporto di un commento che ne illustra motivi, fonti e chiavi di lettura, i testi raccolti in questa antologia propongono una selezione rappresentativa per temi e per generi della poesia di Gualtiero. All’erotismo delle brevi canzoni amorose, così lontane nel loro carattere insieme aurorale ed erudito dalle astrazioni della coeva lirica cortese, si mescolano la violenza della denuncia morale, l’enfasi visionaria delle allegorie, dei quadri apocalittici e infernali, e un’irresistibile verve ironica: gli strumenti affilati della satira con i quali l’autore stigmatizza i vizi e le figure grottesche di un’epoca segnata dallo scisma, dalla corruzione del potere, dalla crisi degli intellettuali in miseria. Un distillato della più grande stagione goliardica, di quella poesia dei clerici vagantes che risuona ancora oggi con voce irriverente e potente.
Introduzione, revisione critica dei testi, traduzione e commento a cura di Speranza Cerullo.
L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioevo italiano. Introduzione al convegno. Documento di presentazione al convegno - C. Delcorno, Domenico Cavalca traduttore di testi religiosi. Il volgarizzamento delle Vitae Patrum - G. Tanturli, Brunetto Latini traduttore di Cicerone. I. S. Cerullo, La traduzione della Legenda aurea - S. Natale, La traduzione degli Actus beati Francisci et sociorum eius: i Fioretti di san Francesco - C. Menichetti, Le traduzioni dei Vangeli - Z. Verlato, «Sforzandomi di seguitare le parole dove convenevolmente potrò». «Lettera» e «senso» nelle traduzioni italiane dei Dialogi di Gregorio Magno. II. E. De Roberto, Sintassi e volgarizzamenti - G. Vaccaro, I volgarizzamenti di Andrea Lancia - C. Lorenzi Biondi, Le traduzioni di Bartolomeo da San Concordio - C. Lagomarsini, Strategie traduttive nei primi volgarizzamenti dell’Eneide - V. Nieri, La traduzione di Palladio. Indici a cura di S. Cerullo.
IT. Della «Visio Tnugdali», piccolo capolavoro della letteratura visionaria medievale, si conoscono numerose versioni nei volgari europei, traduzioni e rimaneggiamenti delle due principali redazioni latine: la redazione originale, composta intorno alla metà del XII secolo da un monaco irlandese di nome Marco, e l’abbreviazione inserita nello «Speculum historiale» di Vincenzo di Beauvais. L’articolo presenta la prima proposta di censimento e repertoriazione delle versioni italiane del racconto prodotte fra XIV e XV secolo: per ciascuna si forniscono un quadro della tradizione manoscritta e dei contesti di ricezione, indicazioni sull’assetto testuale, sulla lingua e sui rapporti con la fonte latina, con un primo esame critico del testo.
The translation of the Legenda aurea
Despite the extraordinary circulation in the vernacular languages of the Golden Legend, the popular hagiographic collection compiled by Iacopo da Varazze between 1260 and 1298, its Old Italian translations remain little studied and largely unpublished. This paper analyzes translators’s different approaches to the Latin text by comparing three complete translations: a Florentine version transmitted by the MS. Oxford, Bodleian Library, Can. it. 367 (late 14th century), a Tuscan version transmitted by the MS. Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 97 (dat. 1429-1430) and the translation of the MS. Philadelphia, UPL, Rare Book & Manuscript Library Collections, It. 434 (dat. 1459). The analysis, carried out on a selected sample concerning the structural, lexical and syntactic degree, puts in evidence the diversity of approach and competence of individual translators, but also points out the common solutions – in particular in the choice of a vocabulary mostly devoid of Latinisms – that demonstrate their awareness of the role of ‘cultural mediators’ in the presentation of a hagiographical text to an audience of believers and indocti.
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Dei «Dialogi» di Gregorio Magno si conoscono attualmente sei diversi volgarizzamenti italiani, prodotti fra XIV e XV secolo; dal più fortunato di questi, composto dal frate domenicano Domenico Cavalca, sono state tratte inoltre una versione ligure e una mediana. Il contributo presenta una traduzione inedita dei «Dialogi», completa e anonima, trasmessa dal codice di Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.V.28 (prima metà del XV sec.). Le caratteristiche del testo profilano un traduttore di scarse competenze, che tende a riprodurre in modo mimetico la fonte latina, importando nella traduzione un buon numero di latinismi lessicali e sintattici. Particolare interesse presenta la lingua della traduzione: uno spoglio dei principali fenomeni linguistici, effettuato sulle prime 30 cc. del ms., consente di collocare il testo in area mediana. Si fornisce infine in una Appendice l’edizione critica di alcuni capitoli, scelti fra i quattro libri che compongono l’opera.
Il progetto LAI – Legenda aurea in italiano – riunisce dal 2013 un gruppo di studiosi con l’obiettivo di allestire l’edizione critica del più importante volgarizzamento italiano del leggendario di Iacopo da Varazze, una traduzione fiorentina, trecentesca, pubblicata da Arrigo Levasti fra il 1924 e il 1926, in un’edizione tuttavia inaffidabile e basata sulla trascrizione di un solo manoscritto, il codice Riccardiano 1254. Viene qui presentato un primo saggio della futura edizione critica, basata su un nuovo censimento della tradizione manoscritta: una selezione di dieci capitoli, preceduti da un’esposizione dei criteri di edizione e dei risultati finora raggiunti.