Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con... more Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con l’analisi della categoria linguistica dell’evidenzialità, secondo una prospettiva che non è mai stata adottata negli studi sul greco antico, quantomeno a nostra conoscenza. Attraverso l’analisi di passi tratti da due commedie di Aristofane, Le Nuvole e Lisistrata, cercheremo di dimostrare come la necessità di evitare un attacco alla propria faccia positiva, per tutelare i propri interessi pragmatici e scongiurare situazioni di conflittualità, possa essere un fattore chiave nella scelta di forme di evidenzialità di tipo indiretto o diretto. In quest’ottica, l’evidenzialità può essere interpretata come strategia preventiva di salvataggio della faccia nel contesto del dialogo realizzato sulla scena teatrale.
In C. Gianollo, K. von Heusinger & M. Napoli (eds.), Determiners and Quantifiers: Functions, Variation, and Change. Syntax and Semantics Series. Brill, Leiden: 1-28, 2022
. “Storie e Linguaggi” 8/fascicolo 1: 67-88. Special issue su: La descrizione grammaticale dell’italiano. Parte 2- Dall’italiano antico all’italiano moderno, S. Schneider, G. Salvi & J. Garzonio (a cura di). , 2022
Questo contributo si pone l’obiettivo di riflettere su come sincronia e diacronia possano integra... more Questo contributo si pone l’obiettivo di riflettere su come sincronia e diacronia possano integrarsi nella descrizione grammaticale dell’italiano antico, prendendo come punto di partenza il caso della codifica degli argomenti di quei verbi che, seguendo l’approccio tipologico, definiamo ditransitivi. Sono qui classificati come ditransitivi prototipici quei verbi trivalenti che esprimono un evento di trasferimento in senso possessivo (come ad esempio dare, offrire) e la cui struttura argomentale prevede la presenza di un Agente, un Tema e un Ricevente. Alcuni verbi ditransitivi dell’italiano antico sono caratterizzati da tipi di allineamento e da fatti di alternanza sintattica che non ricorrono più in italiano moderno, dove si constata la piena convenzionalizzazione del costrutto preposizionale con a per l’espressione del Ricevente (in termini grammaticali, l’oggetto indiretto). Al contrario, in italiano antico questo stesso argomento può essere espresso anche come un oggetto diretto in dipendenza da alcuni verbi ditransitivi non prototipici nel loro contenuto semantico. L’analisi della situazione di variazione sintattica dei testi più antichi in questo specifico ambito e della parziale divergenza dallo scenario proprio dell’italiano moderno mostra come parametri legati alla diversità storico-culturale e agli aspetti diacronici possano essere rilevanti nell’interpretazione dei dati sincronici e conduce dunque alla questione se tali parametri possano essere utilizzati in una grammatica dell’italiano antico ed eventualmente in quale misura.
“Veleia” 39: 143-156. Special issue su: New Insights into Politeness and Impoliteness: Studies in Ancient Greek literary Dialogues, M. E. Ridondo Moyano (ed.)., 2022
Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con... more Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con l’analisi della categoria linguistica dell’evidenzialità, secondo una prospettiva che non è mai stata adottata negli studi sul greco antico, quantomeno a nostra conoscenza. Attraverso l’analisi di passi tratti da due commedie di Aristofane, Le Nuvole e Lisistrata, cercheremo di dimostrare come la necessità di evitare un attacco alla propria faccia positiva, per tutelare i propri interessi pragmatici e scongiurare situazioni di conflittualità, possa essere un fattore chiave nella scelta di forme di evidenzialità di tipo indiretto o diretto. In quest’ottica, l’evidenzialità può essere interpretata come strategia preventiva di salvataggio della faccia nel contesto del dialogo realizzato sulla scena teatrale.
In: P. Del Puente, F. Guazzelli, L. Molinu & S. Pisano (a cura di), Tra etimologia romanza e dialettologia. Studi in onore di Franco Fanciullo. Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2020
In: A. Sansò (a cura di), Insegnare linguistica: basi epistemologiche, metodi, applicazioni, Atti del LIII Congresso della Società di Linguistica Italiana, Università dell’Insubria, 19-21 settembre 2019. Officina 21, Milano: 131-146., 2020
N. Holmes, M. Ottink, J. Schrickx & M. Selig (eds.), Lemmata linguistica Latina, volume 1: Words and Sounds, Mouton de Gruyter, Berlin/New York: 294-311. ISBN 978-3-11-064758-7 , 2019
D. King (ed.), The Article in Post Classical Greek. Translation and Textlinguistics series 10. SIL International, Dallas: 15-55. ISBN: 9781556714139., 2019
In Lingue e linguaggio XVII(1): 129–147 [with Maria Napoli].
ABSTRACT
This paper aims to investi... more In Lingue e linguaggio XVII(1): 129–147 [with Maria Napoli].
ABSTRACT This paper aims to investigate different manifestations of the change of code from Latin to Greek in Late Latin literature. These switches are interpreted as instances of a special type of bilingualism, namely, textual bilingualism. We have examined code switching and single-word switches in an annotated corpus including various literary genres, pursuing an integrated qualitative and quantitative approach. Our research has allowed us to identify different functions related to language-mixing practices in Late Latin, which point to different degrees of competence in Greek.
This paper aims to describe the behaviour of Latin verbs with three arguments basically encoding ... more This paper aims to describe the behaviour of Latin verbs with three arguments basically encoding the transfer of a Theme from an Agent to a Recipient: these verbs, labelled as ditransitives within the framework of linguistic typology, will be analyzed here on the basis of this theoretical approach. Across languages, the object arguments of ditransitives may be marked as the Patient of monotransitives or differently from it, giving rise to various types of alignment: the most frequent are the indirective, the secundative and the neutral alignment. In Latin, these three basic types of alignment are attested with ditransitives in the active and passive voice, although they are differently distributed across lexicon. Moreover, some verbs allow more than one type of encoding of the relevant arguments, showing alternating alignments. I shall focus on the reasons of the distribution and alternation of the three types, with the goal of providing a point of departure for a deeper understanding of ditransitives in the Latin language.
Maria Napoli & Miriam Ravetto (eds.), Exploring intensification: synchronic, diachronic and cross-linguistic Perspectives. Studies in Language Companion Series 189, Amsterdam/Philadelphia, Benjamins, 2017
Maria Napoli & Miriam Ravetto (eds.), Exploring intensification: synchronic, diachronic and cross-linguistic Perspectives. Studies in Language Companion Series 189, Amsterdam/Philadelphia, Benjamins, 2017, 2017
P. Cotticelli-Kurras & V. Sadovski (eds.), "In Participle We Predicate”. Contributions of the Comparative and Historical Linguistics to Grammar and Semantics of Participle. Holzhausen, Wien: 109-127. ISBN: 978-3-902976-87-1. , 2017
Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con... more Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con l’analisi della categoria linguistica dell’evidenzialità, secondo una prospettiva che non è mai stata adottata negli studi sul greco antico, quantomeno a nostra conoscenza. Attraverso l’analisi di passi tratti da due commedie di Aristofane, Le Nuvole e Lisistrata, cercheremo di dimostrare come la necessità di evitare un attacco alla propria faccia positiva, per tutelare i propri interessi pragmatici e scongiurare situazioni di conflittualità, possa essere un fattore chiave nella scelta di forme di evidenzialità di tipo indiretto o diretto. In quest’ottica, l’evidenzialità può essere interpretata come strategia preventiva di salvataggio della faccia nel contesto del dialogo realizzato sulla scena teatrale.
In C. Gianollo, K. von Heusinger & M. Napoli (eds.), Determiners and Quantifiers: Functions, Variation, and Change. Syntax and Semantics Series. Brill, Leiden: 1-28, 2022
. “Storie e Linguaggi” 8/fascicolo 1: 67-88. Special issue su: La descrizione grammaticale dell’italiano. Parte 2- Dall’italiano antico all’italiano moderno, S. Schneider, G. Salvi & J. Garzonio (a cura di). , 2022
Questo contributo si pone l’obiettivo di riflettere su come sincronia e diacronia possano integra... more Questo contributo si pone l’obiettivo di riflettere su come sincronia e diacronia possano integrarsi nella descrizione grammaticale dell’italiano antico, prendendo come punto di partenza il caso della codifica degli argomenti di quei verbi che, seguendo l’approccio tipologico, definiamo ditransitivi. Sono qui classificati come ditransitivi prototipici quei verbi trivalenti che esprimono un evento di trasferimento in senso possessivo (come ad esempio dare, offrire) e la cui struttura argomentale prevede la presenza di un Agente, un Tema e un Ricevente. Alcuni verbi ditransitivi dell’italiano antico sono caratterizzati da tipi di allineamento e da fatti di alternanza sintattica che non ricorrono più in italiano moderno, dove si constata la piena convenzionalizzazione del costrutto preposizionale con a per l’espressione del Ricevente (in termini grammaticali, l’oggetto indiretto). Al contrario, in italiano antico questo stesso argomento può essere espresso anche come un oggetto diretto in dipendenza da alcuni verbi ditransitivi non prototipici nel loro contenuto semantico. L’analisi della situazione di variazione sintattica dei testi più antichi in questo specifico ambito e della parziale divergenza dallo scenario proprio dell’italiano moderno mostra come parametri legati alla diversità storico-culturale e agli aspetti diacronici possano essere rilevanti nell’interpretazione dei dati sincronici e conduce dunque alla questione se tali parametri possano essere utilizzati in una grammatica dell’italiano antico ed eventualmente in quale misura.
“Veleia” 39: 143-156. Special issue su: New Insights into Politeness and Impoliteness: Studies in Ancient Greek literary Dialogues, M. E. Ridondo Moyano (ed.)., 2022
Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con... more Questo articolo ha come obiettivo quello di porre in correlazione la teoria della (s)cortesia con l’analisi della categoria linguistica dell’evidenzialità, secondo una prospettiva che non è mai stata adottata negli studi sul greco antico, quantomeno a nostra conoscenza. Attraverso l’analisi di passi tratti da due commedie di Aristofane, Le Nuvole e Lisistrata, cercheremo di dimostrare come la necessità di evitare un attacco alla propria faccia positiva, per tutelare i propri interessi pragmatici e scongiurare situazioni di conflittualità, possa essere un fattore chiave nella scelta di forme di evidenzialità di tipo indiretto o diretto. In quest’ottica, l’evidenzialità può essere interpretata come strategia preventiva di salvataggio della faccia nel contesto del dialogo realizzato sulla scena teatrale.
In: P. Del Puente, F. Guazzelli, L. Molinu & S. Pisano (a cura di), Tra etimologia romanza e dialettologia. Studi in onore di Franco Fanciullo. Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2020
In: A. Sansò (a cura di), Insegnare linguistica: basi epistemologiche, metodi, applicazioni, Atti del LIII Congresso della Società di Linguistica Italiana, Università dell’Insubria, 19-21 settembre 2019. Officina 21, Milano: 131-146., 2020
N. Holmes, M. Ottink, J. Schrickx & M. Selig (eds.), Lemmata linguistica Latina, volume 1: Words and Sounds, Mouton de Gruyter, Berlin/New York: 294-311. ISBN 978-3-11-064758-7 , 2019
D. King (ed.), The Article in Post Classical Greek. Translation and Textlinguistics series 10. SIL International, Dallas: 15-55. ISBN: 9781556714139., 2019
In Lingue e linguaggio XVII(1): 129–147 [with Maria Napoli].
ABSTRACT
This paper aims to investi... more In Lingue e linguaggio XVII(1): 129–147 [with Maria Napoli].
ABSTRACT This paper aims to investigate different manifestations of the change of code from Latin to Greek in Late Latin literature. These switches are interpreted as instances of a special type of bilingualism, namely, textual bilingualism. We have examined code switching and single-word switches in an annotated corpus including various literary genres, pursuing an integrated qualitative and quantitative approach. Our research has allowed us to identify different functions related to language-mixing practices in Late Latin, which point to different degrees of competence in Greek.
This paper aims to describe the behaviour of Latin verbs with three arguments basically encoding ... more This paper aims to describe the behaviour of Latin verbs with three arguments basically encoding the transfer of a Theme from an Agent to a Recipient: these verbs, labelled as ditransitives within the framework of linguistic typology, will be analyzed here on the basis of this theoretical approach. Across languages, the object arguments of ditransitives may be marked as the Patient of monotransitives or differently from it, giving rise to various types of alignment: the most frequent are the indirective, the secundative and the neutral alignment. In Latin, these three basic types of alignment are attested with ditransitives in the active and passive voice, although they are differently distributed across lexicon. Moreover, some verbs allow more than one type of encoding of the relevant arguments, showing alternating alignments. I shall focus on the reasons of the distribution and alternation of the three types, with the goal of providing a point of departure for a deeper understanding of ditransitives in the Latin language.
Maria Napoli & Miriam Ravetto (eds.), Exploring intensification: synchronic, diachronic and cross-linguistic Perspectives. Studies in Language Companion Series 189, Amsterdam/Philadelphia, Benjamins, 2017
Maria Napoli & Miriam Ravetto (eds.), Exploring intensification: synchronic, diachronic and cross-linguistic Perspectives. Studies in Language Companion Series 189, Amsterdam/Philadelphia, Benjamins, 2017, 2017
P. Cotticelli-Kurras & V. Sadovski (eds.), "In Participle We Predicate”. Contributions of the Comparative and Historical Linguistics to Grammar and Semantics of Participle. Holzhausen, Wien: 109-127. ISBN: 978-3-902976-87-1. , 2017
Il libro colloca la frase al centro della trattazione, integrando grammatica, tipologia e mutamen... more Il libro colloca la frase al centro della trattazione, integrando grammatica, tipologia e mutamento. Dopo la descrizione dell'interazione tra le strutture sintattiche della frase e un sistema indipendente di strutture concettuali nella costruzione dei significati complessi, la parte del volume dedicata alla grammatica mette a punto i criteri di identificazione delle classi di parole; quella dedicata al lessico ne evidenzia poi le strutture formali, i contenuti concettuali e la dimensione relazionale. L'analisi tipologica, integrata nella descrizione grammaticale, sposta l'attenzione dalle strutture specifiche di una lingua ai compiti funzionali comuni che rendono confrontabili soluzioni grammaticali diverse nelle lingue del mondo. Lo studio del mutamento inserisce queste prospettive nella dimensione della storia, mettendo in luce la necessità di considerare lo spazio della frase come il luogo potenziale di cambiamenti che coinvolgono diversi livelli di analisi del linguaggio e sottolineando le potenzialità connesse a questo approccio.
The series publishes state-of-the-art work on core areas of linguistics across theoretical framew... more The series publishes state-of-the-art work on core areas of linguistics across theoretical frameworks as well as studies that provide new insights by building bridges to neighbouring fi elds such as neuroscience and cognitive science. The series considers itself a forum for cutting-edge research based on solid empirical data on language in its various manifestations, including sign languages. It regards linguistic variation in its synchronic and diachronic dimensions as well as in its social contexts as important sources of insight for a better understanding of the design of linguistic systems and the ecology and evolution of language. TRENDS IN LINGUISTICS This volume contributes to the discussion on the diachronic evolution of ditransitive verbs and constructions by exploring the directions in which they develop, primarily from a semantic and syntactic point of view but also in terms of alignment alternations and changes. It looks at the prime factors involved in the emergence or decline of competing constructions as well as the new meanings and functions that ditransitives acquire over time.
Che cos’è la linguistica diacronica? E che cosa vuol dire analizzare le lingue in diacronia adott... more Che cos’è la linguistica diacronica? E che cosa vuol dire analizzare le lingue in diacronia adottando la prospettiva tipologica? In che modo analizzare ciò che accade nelle lingue contemporanee può aiutarci a gettare luce su ciò che è accaduto nelle lingue del passato? Il libro cerca di guidare il lettore nella ricerca di una risposta a queste domande, e lo proietta in uno studio del mutamento linguistico (in particolare, del mutamento morfo-sintattico) che tiene conto delle generalizzazioni sulle lingue alle quali si giunge grazie al confronto tipologico su base sincronica, esplorando così il complesso intreccio tra il modo in cui le lingue stesse funzionano e cambiano. Questi temi vengono affrontati in relazione ad aspetti teorici ma anche, e soprattutto, in considerazione di dati empirici tratti sia da lingue antiche sia da lingue moderne.
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Papers by Maria Napoli
ABSTRACT
This paper aims to investigate different manifestations of the change of code from Latin to Greek in Late Latin literature. These switches are interpreted as instances of a special type of bilingualism, namely, textual bilingualism. We have examined code switching and single-word switches in an annotated corpus including various literary genres, pursuing an integrated qualitative and quantitative approach. Our research has allowed us to identify different functions related to language-mixing practices in Late Latin, which point to different degrees of competence in Greek.
ABSTRACT
This paper aims to investigate different manifestations of the change of code from Latin to Greek in Late Latin literature. These switches are interpreted as instances of a special type of bilingualism, namely, textual bilingualism. We have examined code switching and single-word switches in an annotated corpus including various literary genres, pursuing an integrated qualitative and quantitative approach. Our research has allowed us to identify different functions related to language-mixing practices in Late Latin, which point to different degrees of competence in Greek.