Giurista specializzata in protezione dei dati personali (GDPR e LGDP), marketing digitale e social network. Maestra Privacy & Data protection Designer presso l'Istituto Italiano Privacy (dal 2022). Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (a.a. 2020/2021) presso Sapienza Università di Roma. Summer European Law School in IP and ICT Law presso Reichenau an der Rax, Austria (2016). Laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (a.a. 2014/2015) presso Sapienza Università di Roma. Legal Editor presso CyberLaws.it. Address: Roma, Italia
Se lavori da freelance nel mondo digitale o nella direzione marketing di un’azienda, probabilment... more Se lavori da freelance nel mondo digitale o nella direzione marketing di un’azienda, probabilmente ti troverai a trattare dati personali, o a condividere immagini, video e grafiche sul sito della società e sui suoi canali social, oltre che ad organizzare concorsi e a gestire le newsletter. Se non hai una formazione legale specifica sul tema, abbiamo la soluzione per te. Con questa guida sintetica e ricca di esempi (gratis!) ti aiutiamo ad avere le idee più chiare sugli adempimenti giuridici (specialmente in materia di privacy e proprietà intellettuale) più comuni nel tuo lavoro! 👨🎓
Nel risk management esso può essere considerato un rischio di “secondo livello”, in quanto strett... more Nel risk management esso può essere considerato un rischio di “secondo livello”, in quanto strettamente legato ad altri fattori di rischio. Gli argomenti trattati nell'articolo:
➤Le principali cause del rischio reputazionale ➤Quanto influisce la reputazione di un’azienda sul cliente finale ➤Come gestire il rischio reputazionale ➤Social media e reputazione aziendale
Tutti almeno una volta abbiamo partecipato ad un concorso a premi online, compilando i form con i... more Tutti almeno una volta abbiamo partecipato ad un concorso a premi online, compilando i form con i nostri dati o svolgendo le operazioni richieste, per tentare di vincere il premio in palio. Come sappiamo nulla è dato per nulla, i dati forniti sono infatti preziosi lead per l’organizzatore del concorso. Proprio per queste ragioni è necessario adempiere a tutta una serie di obblighi tecnici, normativi ed informativi, affinché l’operazione a premi sia valida e non si incorra in sanzioni. Cosa prevede la normativa e quali sono le implicazioni alla luce del GDPR? Un influencer può organizzare un giveaway? Sara Corsi approfondisce questa attuale tematica per Cyberlaws.
Nessuno ha dimenticato il caso di Tiziana Cantone, morta suicida nel 2016 a causa della diffusion... more Nessuno ha dimenticato il caso di Tiziana Cantone, morta suicida nel 2016 a causa della diffusione di alcuni filmati intimi amatoriali. Da allora, centinaia sono stati i casi di revenge porn portati all’attenzione dei media, il cui ultimo, recentissimo, riguarda un questi giorni dal caso del quindicenne di Lodi, che avrebbe commesso sextortion ai danni di una compagna di scuola. In Italia, tuttavia, non esiste una legge ad hoc sul revenge porn. e fra gli addetti ai lavori alcuni fanno notare come sia comunque possibile contrastare il fenomeno con le fattispecie penali già esistenti nel nostro sistema ordinamento penale. Ma è davvero così? L’impianto esistente è soddisfacente e, soprattutto, in grado di tutelare le vittime efficacemente? Cosa accade negli altri Stati? Prova a spiegarlo Sara Corsi per Cyberlaws nell’articolo.
In pochi conoscono la storia di Internet e dell’ente che si occupa di regolarne il funzionamento.... more In pochi conoscono la storia di Internet e dell’ente che si occupa di regolarne il funzionamento. Si dice che per anni la rete sia stata amministrata da un unico Stato, gli Stati Uniti. Un luogo comune o una realtà di fatto? Nel 2016 è intervenuto un cambiamento decisivo, ma per comprenderne la portata è necessario analizzare i passaggi che lo hanno preceduto. E’ davvero una svolta epocale per la governance di Internet? Di tutto questo tratta l’approfondimento di Sara Corsi per CyberLaws.
Lo smart working, altrimenti detto lavoro agile, è stato introdotto in Italia dal II capo della l... more Lo smart working, altrimenti detto lavoro agile, è stato introdotto in Italia dal II capo della l.81/2017. Non si tratta di una nuova tipologia legale, bensì di una specifica modalità di esecuzione della prestazione del lavoro subordinato. Datore e lavoratore possono accordarsi per organizzare la prestazione lavorativa per fasi, cicli e obiettivi, «senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro» e tramite l’ausilio di strumenti tecnologici. La finalità dello smart working è duplice: incrementare la competitività e garantire una miglior conciliazione dei ritmi di vita/lavoro. Pertanto l’accordo agisce sia nell’interesse produttivo del datore che a vantaggio di un’autonomia gestionale del lavoratore. Ma cosa è il diritto alla disconnessione?
Licenziare un dipendente che sul posto di lavoro ha registrato delle conversazioni senza il conse... more Licenziare un dipendente che sul posto di lavoro ha registrato delle conversazioni senza il consenso dei colleghi, potrebbe sembrare un atto di giustizia contro le violazioni della privacy. Eppure in questo scenario, potrebbe essere invece il licenziamento a configurarsi come un atto illegittimo. Perché? Un’analisi sulla recente sentenza della Corte di Cassazione nel contributo di Sara Corsi per CyberLaws.
L’Oversight Board di Facebook si è insediato poche settimane fa. Si tratta della “Corte Suprema” ... more L’Oversight Board di Facebook si è insediato poche settimane fa. Si tratta della “Corte Suprema” di Facebook ed Instagram, che giudicherà l’ammissibilità o la rimozione dei contenuti più controversi, operando un bilanciamento fra i diritti e le libertà degli utenti, gli standard della Community e le varie normative statali. Da chi è composto, come lavora il Board e quali sono le riflessioni giuridiche da fare su questo tribunale social, lo scopriamo nell’articolo scritto da Sara Corsi per CyberLaws, "Nasce la Corte suprema di Facebook: si chiama Oversight Board".
Dopo il GDPR sul fronte della protezione dei dati personali, stanno per aggiungersi ulteriori tas... more Dopo il GDPR sul fronte della protezione dei dati personali, stanno per aggiungersi ulteriori tasselli. Il Consiglio UE ha approvato il nuovo Regolamento sulla e-privacy e finalmente anche la riservatezza della vita digitale avrà un’adeguata tutela normativa. Il testo introduce alcune importanti novità ed in questo contributo di Sara Corsi per Cyberlaws, verranno analizzate quelle relative al tracciamento dei dati online e le potenziali conseguenze sul settore del marketing digitale.
Il social network della voce, Clubhouse, ha ottenuto moltissimo successo in poco tempo, milioni d... more Il social network della voce, Clubhouse, ha ottenuto moltissimo successo in poco tempo, milioni di iscritti e centinaia di migliaia di room attivate. Il piano sulla protezione dei dati personali degli utenti non eccelle però per trasparenza. Pensiamo sia giusto fare luce su alcuni punti oscuri che andrebbero conosciuti da chi si sta per iscrivere affinché sia più semplice decidere consapevolmente se la quota da pagare in termini di privacy valga davvero i vantaggi dell’iscrizione. Ce ne parla Sara Corsi in questo nuovo approfondimento su CyberLaws.
SOMMARIO: 1) Introduzione: l'evoluzione storica di un diritto fondamentale internazionalmente ric... more SOMMARIO: 1) Introduzione: l'evoluzione storica di un diritto fondamentale internazionalmente riconosciuto. 2) Il quadro normativo europeo nell'era digitale e dei social network. 3) Il quadro italiano e l'autotutela. 4) Case study: Facebook vs autorità nazionali per la protezione dei dati personali. 4.1) Germania versus Facebook. 4.1.1) Le questioni anonimato e utilizzo dello pseudonimo. 4.1.2) La funzione Friend Finder. 4.2) Il social media marketing, il like come formula di consenso in Italia. 5) La prima sentenza della Corte di Giustizia europea riferibile alla protezione dei dati personali nei social network. La sentenza Schrems e il crollo di Safe Harbor. 6) Il 2016, un anno importante. Conclusioni.
This article analyzes the socio-political factors and case law that have led the EU leg... more This article analyzes the socio-political factors and case law that have led the EU legislature to rethink the fundamental right to personal data protection, formulating principles of extraterritorial application and taking into account data flow in the Information Society. It has been crucial, to arrive at the new regulatory system, the confrontation with the U.S. government.
Se lavori da freelance nel mondo digitale o nella direzione marketing di un’azienda, probabilment... more Se lavori da freelance nel mondo digitale o nella direzione marketing di un’azienda, probabilmente ti troverai a trattare dati personali, o a condividere immagini, video e grafiche sul sito della società e sui suoi canali social, oltre che ad organizzare concorsi e a gestire le newsletter. Se non hai una formazione legale specifica sul tema, abbiamo la soluzione per te. Con questa guida sintetica e ricca di esempi (gratis!) ti aiutiamo ad avere le idee più chiare sugli adempimenti giuridici (specialmente in materia di privacy e proprietà intellettuale) più comuni nel tuo lavoro! 👨🎓
Nel risk management esso può essere considerato un rischio di “secondo livello”, in quanto strett... more Nel risk management esso può essere considerato un rischio di “secondo livello”, in quanto strettamente legato ad altri fattori di rischio. Gli argomenti trattati nell'articolo:
➤Le principali cause del rischio reputazionale ➤Quanto influisce la reputazione di un’azienda sul cliente finale ➤Come gestire il rischio reputazionale ➤Social media e reputazione aziendale
Tutti almeno una volta abbiamo partecipato ad un concorso a premi online, compilando i form con i... more Tutti almeno una volta abbiamo partecipato ad un concorso a premi online, compilando i form con i nostri dati o svolgendo le operazioni richieste, per tentare di vincere il premio in palio. Come sappiamo nulla è dato per nulla, i dati forniti sono infatti preziosi lead per l’organizzatore del concorso. Proprio per queste ragioni è necessario adempiere a tutta una serie di obblighi tecnici, normativi ed informativi, affinché l’operazione a premi sia valida e non si incorra in sanzioni. Cosa prevede la normativa e quali sono le implicazioni alla luce del GDPR? Un influencer può organizzare un giveaway? Sara Corsi approfondisce questa attuale tematica per Cyberlaws.
Nessuno ha dimenticato il caso di Tiziana Cantone, morta suicida nel 2016 a causa della diffusion... more Nessuno ha dimenticato il caso di Tiziana Cantone, morta suicida nel 2016 a causa della diffusione di alcuni filmati intimi amatoriali. Da allora, centinaia sono stati i casi di revenge porn portati all’attenzione dei media, il cui ultimo, recentissimo, riguarda un questi giorni dal caso del quindicenne di Lodi, che avrebbe commesso sextortion ai danni di una compagna di scuola. In Italia, tuttavia, non esiste una legge ad hoc sul revenge porn. e fra gli addetti ai lavori alcuni fanno notare come sia comunque possibile contrastare il fenomeno con le fattispecie penali già esistenti nel nostro sistema ordinamento penale. Ma è davvero così? L’impianto esistente è soddisfacente e, soprattutto, in grado di tutelare le vittime efficacemente? Cosa accade negli altri Stati? Prova a spiegarlo Sara Corsi per Cyberlaws nell’articolo.
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Lo smart working, altrimenti detto lavoro agile, è stato introdotto in Italia dal II capo della l... more Lo smart working, altrimenti detto lavoro agile, è stato introdotto in Italia dal II capo della l.81/2017. Non si tratta di una nuova tipologia legale, bensì di una specifica modalità di esecuzione della prestazione del lavoro subordinato. Datore e lavoratore possono accordarsi per organizzare la prestazione lavorativa per fasi, cicli e obiettivi, «senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro» e tramite l’ausilio di strumenti tecnologici. La finalità dello smart working è duplice: incrementare la competitività e garantire una miglior conciliazione dei ritmi di vita/lavoro. Pertanto l’accordo agisce sia nell’interesse produttivo del datore che a vantaggio di un’autonomia gestionale del lavoratore. Ma cosa è il diritto alla disconnessione?
Licenziare un dipendente che sul posto di lavoro ha registrato delle conversazioni senza il conse... more Licenziare un dipendente che sul posto di lavoro ha registrato delle conversazioni senza il consenso dei colleghi, potrebbe sembrare un atto di giustizia contro le violazioni della privacy. Eppure in questo scenario, potrebbe essere invece il licenziamento a configurarsi come un atto illegittimo. Perché? Un’analisi sulla recente sentenza della Corte di Cassazione nel contributo di Sara Corsi per CyberLaws.
L’Oversight Board di Facebook si è insediato poche settimane fa. Si tratta della “Corte Suprema” ... more L’Oversight Board di Facebook si è insediato poche settimane fa. Si tratta della “Corte Suprema” di Facebook ed Instagram, che giudicherà l’ammissibilità o la rimozione dei contenuti più controversi, operando un bilanciamento fra i diritti e le libertà degli utenti, gli standard della Community e le varie normative statali. Da chi è composto, come lavora il Board e quali sono le riflessioni giuridiche da fare su questo tribunale social, lo scopriamo nell’articolo scritto da Sara Corsi per CyberLaws, "Nasce la Corte suprema di Facebook: si chiama Oversight Board".
Dopo il GDPR sul fronte della protezione dei dati personali, stanno per aggiungersi ulteriori tas... more Dopo il GDPR sul fronte della protezione dei dati personali, stanno per aggiungersi ulteriori tasselli. Il Consiglio UE ha approvato il nuovo Regolamento sulla e-privacy e finalmente anche la riservatezza della vita digitale avrà un’adeguata tutela normativa. Il testo introduce alcune importanti novità ed in questo contributo di Sara Corsi per Cyberlaws, verranno analizzate quelle relative al tracciamento dei dati online e le potenziali conseguenze sul settore del marketing digitale.
Il social network della voce, Clubhouse, ha ottenuto moltissimo successo in poco tempo, milioni d... more Il social network della voce, Clubhouse, ha ottenuto moltissimo successo in poco tempo, milioni di iscritti e centinaia di migliaia di room attivate. Il piano sulla protezione dei dati personali degli utenti non eccelle però per trasparenza. Pensiamo sia giusto fare luce su alcuni punti oscuri che andrebbero conosciuti da chi si sta per iscrivere affinché sia più semplice decidere consapevolmente se la quota da pagare in termini di privacy valga davvero i vantaggi dell’iscrizione. Ce ne parla Sara Corsi in questo nuovo approfondimento su CyberLaws.
SOMMARIO: 1) Introduzione: l'evoluzione storica di un diritto fondamentale internazionalmente ric... more SOMMARIO: 1) Introduzione: l'evoluzione storica di un diritto fondamentale internazionalmente riconosciuto. 2) Il quadro normativo europeo nell'era digitale e dei social network. 3) Il quadro italiano e l'autotutela. 4) Case study: Facebook vs autorità nazionali per la protezione dei dati personali. 4.1) Germania versus Facebook. 4.1.1) Le questioni anonimato e utilizzo dello pseudonimo. 4.1.2) La funzione Friend Finder. 4.2) Il social media marketing, il like come formula di consenso in Italia. 5) La prima sentenza della Corte di Giustizia europea riferibile alla protezione dei dati personali nei social network. La sentenza Schrems e il crollo di Safe Harbor. 6) Il 2016, un anno importante. Conclusioni.
This article analyzes the socio-political factors and case law that have led the EU leg... more This article analyzes the socio-political factors and case law that have led the EU legislature to rethink the fundamental right to personal data protection, formulating principles of extraterritorial application and taking into account data flow in the Information Society. It has been crucial, to arrive at the new regulatory system, the confrontation with the U.S. government.
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➤Le principali cause del rischio reputazionale
➤Quanto influisce la reputazione di un’azienda sul cliente finale
➤Come gestire il rischio reputazionale
➤Social media e reputazione aziendale
In Italia, tuttavia, non esiste una legge ad hoc sul revenge porn. e fra gli addetti ai lavori alcuni fanno notare come sia comunque possibile contrastare il fenomeno con le fattispecie penali già esistenti nel nostro sistema ordinamento penale. Ma è davvero così? L’impianto esistente è soddisfacente e, soprattutto, in grado di tutelare le vittime efficacemente? Cosa accade negli altri Stati? Prova a spiegarlo Sara Corsi per Cyberlaws nell’articolo.
➤Le principali cause del rischio reputazionale
➤Quanto influisce la reputazione di un’azienda sul cliente finale
➤Come gestire il rischio reputazionale
➤Social media e reputazione aziendale
In Italia, tuttavia, non esiste una legge ad hoc sul revenge porn. e fra gli addetti ai lavori alcuni fanno notare come sia comunque possibile contrastare il fenomeno con le fattispecie penali già esistenti nel nostro sistema ordinamento penale. Ma è davvero così? L’impianto esistente è soddisfacente e, soprattutto, in grado di tutelare le vittime efficacemente? Cosa accade negli altri Stati? Prova a spiegarlo Sara Corsi per Cyberlaws nell’articolo.