L'Intelligenza Artificiale come ausilio alla standardizzazione del modello 231: vantaggi "possibili" e rischi "celati" , 2021
Applicabilità dell'I.A. per la standardizzazione del modello 231 e per la captazione preventiva d... more Applicabilità dell'I.A. per la standardizzazione del modello 231 e per la captazione preventiva dei reati presupposto
Maternità "bio-intenzionale": un nuovo e coraggioso approccio ad una "duttilità assiologica" , 2021
Maternità "bio-intenzionale": un nuovo e coraggioso approccio ad una "duttilità assiologica" di R... more Maternità "bio-intenzionale": un nuovo e coraggioso approccio ad una "duttilità assiologica" di REMO TREZZA This paper aims to retrace the legal argument followed by the Constitutional Court in the matter of recognition of intentional motherhood. The contribution investigates the reasons, on the one hand of closure, on the other of openness, which led the Constitutional Court to declare the inadmissibility of the complaint proposed by the ordinary Court. After analyzing the implications on the right to self-determination of the same-sex couple, to parenthood, to the best interest of the child, the paper intends to build a contingent category of bio-intentional motherhood, based on the unity of maternal qualifications, descending from the clause of eternity of the rights referred to in art. 2 of the Constitution. Against the background of this categorization, there is a new concept of "axiological ductility", through which constitutional provisions can be made to operate perceptively in the emerging protection of new rights. SOMMARIO: 1. Le coordinate fattuali.-2. Le ragioni sviluppate dai ricorrenti e le "strenue" difese del Governo.-3. I dubbi di legittimità costituzionale del Tribunale rimettente e le norme costituzionali "potenzialmente" violate.-4. L'esclusione ope legis della maternità bio-intenzionale e "punti di non ritorno" della giurisprudenza costituzionale e di legittimità-5. Diversità di sesso della coppia e best interest of the child: omogenitorialità o bigenitorialità?-6. Scelta legislativa costituzionalmente imponenda: basta l'adozione in casi particolari?-7. Brevi considerazioni: verso una reductio ad unum costituzionale della improponibile duplicità della qualificazione maternale. 1. Le coordinate fattuali. La Corte costituzionale, con sentenza del 4 novembre 2020, è intervenuta su una "spinosa e attuale" questione, involgente svariati diritti fondamentali della persona umana 1 , tutti 1 In maniera non assolutamente esaustiva, ma quanto meno dialogica, in tema di diritti fondamentali della persona, si veda P. LILLO, Diritti fondamentali e libertà della persona, Torino, 2006; M. DE SALVIA, V. ZAGREBELSKY, Diritti dell'uomo e libertà fondamentali. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di Giustizia delle Comunità europee.
MULTIPROPRIETÀ AZIONARIA E TUTELA DEL CONSUMATORE: RISVOLTI PROCESSUALI E FUNZIONI DELLA CAUSA NEGOZIALE, 2020
[Share multi-ownership and consumer protection: process resolutions and functions of the negotial... more [Share multi-ownership and consumer protection: process resolutions and functions of the negotial cause (note to Cass. civ., sez. un., 28 gennaio 2020, n. 1868)] The paper starts from the analysis of the sentence of the Supreme Court no. 1868/2020 relating to share timeshare. It traces the procedural and substantive profiles of the discipline, highlights the differences between pure and impure share timeshare and distinguishes their scope with typical real estate timeshare. The note also focuses on general principles that inform the matter, such as the unavailability of the type and the cause as the practical purpose of the contractual action. Finally, we try to highlight how important it is, especially in this context, to emphasize the merit of negotiations.
«Non di soli diritti vive il cittadino, ma di ogni dovere che la solidarietà costituzionale impone»: il bilanciamento dei diritti fondamentali ai tempi del Coronavirus, 2020
«Non di soli diritti vive il cittadino,
ma di ogni dovere che la solidarietà
costituzionale impon... more «Non di soli diritti vive il cittadino, ma di ogni dovere che la solidarietà costituzionale impone»: il bilanciamento dei diritti fondamentali ai tempi del Coronavirus
Mancata riassunzione del giudizio di cassazione ed inefficacia della sentenza di fallimento: la risposta di "sistema" della Corte di legittimità, 2020
1 Mancata riassunzione del giudizio di cassazione ed inefficacia della sentenza di fallimento: la... more 1 Mancata riassunzione del giudizio di cassazione ed inefficacia della sentenza di fallimento: la risposta di "sistema" della Corte di legittimità Cass. civ., sez. I, 10 febbraio 2020, n. 3022 Pres. Didone-Est. Terrusi DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO-MANCATA RIASSUNZIONE DEL GIUDIZIO DI CASSAZIONE-INEFFICACIA SENTENZA DI FALLIMENTO-APPLICAZIONE DELL'ART. 393 C.P.C. "In tema di effetti del giudizio di rinvio sul giudizio per dichiarazione di fallimento, ove la sentenza di rigetto del reclamo contro la sentenza dichiarativa, di cui all'art. 18 legge fall., sia stata cassata con rinvio, e il processo non sia stato riassunto nel termine prescritto, trova piena applicazione la regola generale di cui all'art. 393 cod. proc. civ., alla stregua della quale alla mancata riassunzione consegue l'estinzione dell'intero processo e, quindi, anche l'inefficacia della sentenza di fallimento". Abstract: The contribution focuses on the ruling of the Court of Cassation which examined the question of the failure to resume the legitimacy judgment and its implications on the bankruptcy proceeding, especially on the consequence of the "ineffectiveness" of the bankruptcy judgment. Furthermore, the contribution investigates the doctrinal positions, also critically speaking, relating to the legal nature of art. 393 of the code of civil procedure. IL COMMENTO di Remo TREZZA 1 Sommario: 1. Breve ricostruzione fattuale della vicenda. 2. La struttura del giudizio fallimentare e l'applicabilità dell'art. 393 c.p.c. 3. Decisione in sede di reclamo ed "eventuale" effetto sostitutivo. 4. La natura giuridica attribuibile 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università degli studi di Salerno, tutor a contratto di diritto civile e diritto processuale civile presso il medesimo Dipartimento; già tirocinante presso la Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione; autore di saggi, articoli, note a sentenza, curatele e monografie.
Inosservanza degli obblighi positivi di tutela del diritto alla vita (art. 2 CEDU): verso un "danno morale da suicidio evitabile"?, 2020
Inosservanza degli obblighi positivi di tutela del diritto alla vita (art. 2 CEDU): verso un "dan... more Inosservanza degli obblighi positivi di tutela del diritto alla vita (art. 2 CEDU): verso un "danno morale da suicidio evitabile"? di Remo Trezza Title: Failure to comply with positive obligations to protect the right to life (art. 2 ECHR): towards "avoidable moral damage from suicide"? Keywords: Right to life; Moral damage; Avoidable suicide. 1.-La sentenza in commento sembra aprire le porte ad una nuova sotto-categoria del già esistente-e configurato sia in dottrina che in giurisprudenza-danno morale. Corre l'obbligo, in prima battuta, di fare una disamina puntuale e attenta dei fatti di causa, attraverso i quali è bene chiarire le dinamiche che abbiano spinto i Giudici di Strasburgo ad argomentare in tal senso. Il ricorso, dal quale è promanata la sentenza in esame, riguarda il suicidio del figlio dei ricorrenti Citrato e Molino, detenuto in carcere all'epoca dei fatti, e gli obblighi positivi dello Stato derivanti dall'articolo 2 della Convenzione. Il ricorso riguarda anche, dal punto di vista dell'articolo 3 della Convenzione, il mantenimento in carcere del figlio dei ricorrenti, senza un'assistenza medica adeguata. All'epoca dei fatti, il figlio dei ricorrenti stava scontando una pena detentiva. Nel 1995 gli era stato diagnosticato un insieme di disturbi della personalità (tra i quali, per esempio, vi erano disturbo antisociale, «borderlining», narcisismo, istrionismo, ossessivismo, compulsivismo e paranoia). Tuttavia, l'esistenza di queste patologie non era stata ritenuta incompatibile con l'esecuzione della pena. Il detenuto aveva così trascorso alcuni periodi in carcere e altri in ospedale psichiatrico. Nel 1999 era stato posto sotto osservazione presso l'ospedale psichiatrico giudiziario («l'OPG») di Barcellona Pozzo di Gotto e poi era stato rimesso in carcere. Nel 2000 aveva commesso atti di autolesionismo, compresi dei tentativi di suicidio, che seguirono anche successivamente. Il medico del carcere, che lo visitò, suggerì alla direzione dell'istituto penitenziario di mettere l'interessato in una cella priva di oggetti e di sottoporlo a una «grande sorveglianza», ossia una sorveglianza ad intervalli frequenti. Anche lo psichiatra che lo visitò prescrisse a quest'ultimo una terapia farmacologica e suggerì alla direzione del carcere di sottoporre il detenuto alla «sorveglianza a vista», ossia una sorveglianza ininterrotta, che fu da lui rifiutata. La direttrice del carcere decise di sottoporlo alla «sorveglianza a vista». Data la persistenza dei sintomi e il rifiuto del detenuto di seguire la terapia, fu proposto di collocare il detenuto in OPG per un periodo di osservazione.
Lungaggini processuali e insoddisfacente “ristoro interno” per inosservanza del “termine ragionevole”: l’Italia dovrà rivedere la Legge Pinto?, 2020
Lungaggini processuali e insoddisfacente “ristoro interno” per inosservanza del “termine ragionev... more Lungaggini processuali e insoddisfacente “ristoro interno” per inosservanza del “termine ragionevole”: l’Italia dovrà rivedere la Legge Pinto?
Maternità surrogata: ordine pubblico o best interest of the child, 2020
[It]: Il contributo si sofferma sull'istituto della "maternità surrogata" alla luce della recenti... more [It]: Il contributo si sofferma sull'istituto della "maternità surrogata" alla luce della recentissima ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale da parte della Corte di Cassazione, passando in rassegna tutto l'excursus normativo, dottrinale e giurisprudenziale in tema, cercando di fornire nuove prospettive e, infine, di gettare le basi per coraggiose riforme. Abstract [En]: The contribution focuses on the institution of "surrogate motherhood" in light of the most recent order of remission to the Constitutional Court by the Court of Cassation, reviewing all the regulatory, doctrinal and jurisprudential excursus on the subject, trying to provide new perspectives and finally to lay the foundations for courageous reforms. Sommario: 1. Osservazioni introduttive. Maternità surrogata: limiti e sanzioni. 2. La decisione delle Sezioni Unite del 2019: ordine pubblico internazionale e divieto di maternità surrogata. 3. Il caso della Corte di cassazione francese e il parere consultivo della Corte EDU: la violazione dell'art. 8 della Convenzione e l'interesse preminente del minore 4. Il divieto di menzione del genitore intenzionale: una pronuncia "nel limbo" della Corte di legittimità. 5. La Rimessione alla Corte costituzionale: prevale l'ordine pubblico o l'interesse superiore del minore?. 6. Considerazioni conclusive: prospettive di apertura e auspicio di riforma.
La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens", 2020
La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens" Articolo di... more La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens" Articolo di Remo TREZZA* La Corte di Cassazione, con sentenza n. 25311 dell'11 novembre 2020, dopo aver scandagliato i motivi del ricorso presentato da un cittadino del Ghana, richiedente protezione internazionale in Italia, ha, ai sensi dell'art. 363 c.p.c., deciso di esprimere un principio di diritto nell'interesse della legge sulla questione che di seguito si riporta. Essa è quella della rilevanza dello ius superveniens conseguente al D.M. del 4 ottobre 2019, a proposito della
Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal Motu proprio su "trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione", 2020
Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal ... more Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal Motu proprio su "trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione" 1 SOMMARIO: 1. Breve premessa-2. Le rationes che hanno portato alla cristallizzazione di una normativa anti-corruzione e all'implementazione della Convenzione di Merida-3. I principi fondamentali del nuovo Motu proprio-4. La nozione di conflitto di interesse e strumenti "preventivi"-5. Segue. Le cause di incompatibilità-6. Le tipologie di procedure aggiudicatorie e documentazione-7. L'esecuzione del contratto oggetto della procedura di aggiudicazione: risvolti civilistici-8. La lotta alla corruzione-9. I rimedi giurisdizionali previsti. 1-Breve premessa Il presente contributo vuole essere un'indagine trasversale su temi di ricerca che si stanno portando avanti nel progetto di dottorato, ovverosia "conflitti di interessi e corruzione nel procurement sanitario e nuove tecnologie per captarli automaticamente". Lungi dal voler trovare soluzioni in merito, lo scritto intende inquadrare la nuova disciplina da un punto di vista "sistematico", analizzando le ragioni sottese all'adozione della normativa, i principi fondamentali che sorvegliano la materia e la stretta correlazione, nonché le differenze più evidenti, che involgono il conflitto di interessi e la corruzione. L'obiettivo è quello di mettere a confronto il sistema normativo italiano con quello appena adottato dal Sommo Pontefice. 2-Le rationes che hanno portato alla cristallizzazione di una normativa anti-corruzione e all'implementazione della Convenzione di Merida Il Sommo Pontefice, Francesco, in data 19 maggio 2020, nell'ottavo del suo Pontificato, ha emanato una Lettera apostolica in forma di Motu Proprio relativa alla trasparenza, al controllo e alla concorrenza nelle procedure di aggiudicazione nella Santa Sede e nello Stato della Città del Vaticano, 1 Contributo sottoposto a valutazione.
ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341, 2020
REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDR... more REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341. Il volume, curato da Alessandra Carleo, Professore ssa di Mate matica finanz iaria e Finanza dell'a ssicurazione e dei fondi pensione presso l'Università de gli Studi Roma Tre, dopo "Calcolabilità giuridica" (2017) e "Il vincolo giudiziale del pa ssato. I preced enti" (2018), si inserisce-come una vera e propria " trilogia"-in un filone di rifle ssioni svolte nei "Seminari Leibniz pe r la teoria e la logica del diritto" tenuti presso l'Accademia Nazionale dei Lincei. Il titolo, piuttosto accattivante, che pare u n'endiadi-per certi a spetti-così come potrebbe apparire un ossimoro-pe r altri punti di vista-, inte nde sottolineare quanto, come la Curatrice stessa scrive nella quarta di copertina, " la decision e robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, a ffascinato e in sieme respinto dalla tecn ica, affronta con timore e sospetto. La decisione affidata al robot n on è un fenomen o anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione 'umana', e appartiene, anch'essa, alla storia integrale dell'u omo ". Il contributo, di grande caratura tecnico-scientifica, che va annoverato sicura mente tra quelli emergenti in tema di rapporto tra nuove te cnologie e diritto e, in special modo, tra proce sso, giudizio, robotica e intellig enza artificiale, si compone di un'intro duzione e di quattro parti (1. La decisione robotica: premesse, potenzialità, incognite; 2. Decisione robotica giudiziale; 3. Decisione robotica negoziale; 4. Riflessioni conclusive). L'introduzione, di Giovanni Legnini (avvocato civilista, già vicepreside nte del Consiglio superiore della Magistratura e senatore della Repubblic a), esplora, in
ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341, 2020
REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDR... more REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341. Il volume, curato da Alessandra Carleo, Professore ssa di Mate matica finanz iaria e Finanza dell'a ssicurazione e dei fondi pensione presso l'Università de gli Studi Roma Tre, dopo "Calcolabilità giuridica" (2017) e "Il vincolo giudiziale del pa ssato. I preced enti" (2018), si inserisce-come una vera e propria " trilogia"-in un filone di rifle ssioni svolte nei "Seminari Leibniz pe r la teoria e la logica del diritto" tenuti presso l'Accademia Nazionale dei Lincei. Il titolo, piuttosto accattivante, che pare u n'endiadi-per certi a spetti-così come potrebbe apparire un ossimoro-pe r altri punti di vista-, inte nde sottolineare quanto, come la Curatrice stessa scrive nella quarta di copertina, " la decision e robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, a ffascinato e in sieme respinto dalla tecn ica, affronta con timore e sospetto. La decisione affidata al robot n on è un fenomen o anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione 'umana', e appartiene, anch'essa, alla storia integrale dell'u omo ". Il contributo, di grande caratura tecnico-scientifica, che va annoverato sicura mente tra quelli emergenti in tema di rapporto tra nuove te cnologie e diritto e, in special modo, tra proce sso, giudizio, robotica e intellig enza artificiale, si compone di un'intro duzione e di quattro parti (1. La decisione robotica: premesse, potenzialità, incognite; 2. Decisione robotica giudiziale; 3. Decisione robotica negoziale; 4. Riflessioni conclusive). L'introduzione, di Giovanni Legnini (avvocato civilista, già vicepreside nte del Consiglio superiore della Magistratura e senatore della Repubblic a), esplora, in
L'autore tratta il tema della natura giuridica dell'atto di scioglimento della comunione eredita... more L'autore tratta il tema della natura giuridica dell'atto di scioglimento della comunione ereditaria anche con riguardo allo scioglimento della comunione avente ad oggetto beni immobili abusivi: atto inter vivos, nullità testuale, divisione ereditaria parziale ed espropriazione dei beni indivisi: il revirement sistematico-teleologico della Cassazione (nota a Cass. civ., Sez. Unite, 7 ottobre 2019, n. 25021)
Mancato consenso informato e trattamento sanitario illegittimo: due danni autonomi (Cass. civ., Sez. III, 25 giugno 2019, n. 16892), 2019
Mancato consenso informato e trattamento sanitario illegittimo: due danni autonomi (Cass. civ., S... more Mancato consenso informato e trattamento sanitario illegittimo: due danni autonomi (Cass. civ., Sez. III, 25 giugno 2019, n. 16892) di Remo Trezza1 Sommario: 1. Breve ricostruzione del fatto-2. I motivi di ricorso-3. L'argomentazione della Corte di legittimità-4. La decisione finale-5. Conclusioni 1. Breve ricostruzione del fatto Con sentenza, la Corte di Appello di Cagliari ha respinto il gravame proposto da due coniugi in relazione alla pronuncia del Tribunale Lanusei di rigetto della domanda di risarcimento dei danni lamentati in conseguenza della nascita della figlia affetta da "ectromelia2 dell'arto superiore sinistro", per la "mancata rilevazione3 della situazione di aplasia4 di cui era portatore il feto" in sede di esami ecografici eseguiti dalla madre presso lo studio del medico e presso l'ospedale. 2. I motivi di ricorso Il ricorso presso la Corte di Cassazione, presentato dai due coniugi, ha visto denunziare, con un primo motivo, la violazione dell'art. 112 c.p.c. in riferimento all'art. 360, co. 1, n. 4 c.p.c.5. I ricorrenti, infatti, hanno affermato che la Corte di Appello di Cagliari ha trattato solo il danno da nascita indesiderata6 che ha rappresentato solo una delle richieste risarcitorie formulate dai coniugi accanto, ma distinti ontologicamente, 1 Dottorando di ricerca in Diritto civile presso l'Università degli studi di Salerno e Tirocinante presso la Suprema Corte di Cassazione. 2 Con il termine generico di ectromelie vengono indicate tutte le malformazioni caratterizzate dall'assenza congenita, totale o parziale, di uno o più arti. 3 Vedi, in tal senso, già Cass. civ., Sez. III, 19 gennaio 2018, n. 1252 in tema di responsabilità del ginecologo per la omessa diagnosi della grave patologia di cui è affetto il nascituro; Cass. civ., Sez. Un., 31 ottobre 2017, n. 25849 in tema di errore diagnostico e onere probatorio; Cass. civ., Sez. III, 7 aprile 2016, n. 6793 in tema di risarcimento del danno per mancata diagnosi del feto malformato. 4 Aplasia, dal greco a-(privo) plésein (formare), è il termine con cui si indica il mancato sviluppo di un tessuto o di un organo. 5 Si ricorda, solo per completezza, che l'art. 112 c.p.c. disciplina la c.d. "corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato", mentre l'art. 360, co. 1, n. 4 c.p.c. risulta essere un vizio censurabile per Cassazione, attraverso il quale, specificamente, si chiede la nullità della sentenza o del procedimento. 6 Vedi, tra tutte, Cass. civ., Sez. Un., 31 ottobre 2017.
Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione dell'atto dello stato civile e attribuzione del cognome paterno (Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019), 2019
Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione... more Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione dell'atto dello stato civile e attribuzione del cognome paterno (Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019) di Remo Trezza 1 (…) La Prima Sezione civile ha affermato che, in caso di nascita mediante tecniche di procreazione medicalmente assistita, l'art. 8 della legge n. 40 del 2004 sullo status del nato con P.M.A. si applica-a prescindere dalla presunzione ex art. 234 c.c.-anche all'ipotesi di fecondazione omologa post mortem avvenuta utilizzando il seme crioconservato del padre, deceduto prima della formazione dell'embrione, che in vita abbia prestato, congiuntamente alla moglie o alla convivente, il consenso, non successivamente revocato, all'accesso a tali tecniche ed autorizzando la moglie o la convivente al detto utilizzo dopo la propria morte (…). Sommario: 1. Indicazioni fattuali per una migliore comprensione dell'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di legittimità-2. Breve panoramica dei motivi di censura prospettati nel ricorso-3. Temi trasversali di carattere processuale lambiti ed affrontati dalla Suprema Corte nella pronuncia-4. Quadro sistematico delle fonti normative per la risoluzione del caso concreto-5. Breve excursus giurisprudenziale e dottrinale in tema di fecondazione omologa post mortem, attribuzione del cognome paterno, rettificazione dell'atto di stato civile e presunzione di paternità-6. 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli studi di Salerno e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione (sez. I civile). Articolo sottoposto a referaggio anonimo.
Il contributo svolge delle considerazioni di carattere generale sulle novità introdotte dal nuovo... more Il contributo svolge delle considerazioni di carattere generale sulle novità introdotte dal nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza e cerca di scandagliare tutte le problematiche di sistema tra la riforma e il codice civile. Inoltre, si interroga sull'applicabilità delle "nuove" norme ai giudizi pendenti. In via conclusiva, si disquisisce sulla differente qualificazione giuridica delle nuove norme: sono essere meramente interpretative o sostanzialmente innovative?
La società Alfa decide di lanciare sul mercato un prodotto con il seguente slogan: "La migliore a... more La società Alfa decide di lanciare sul mercato un prodotto con il seguente slogan: "La migliore acqua minerale! Nessuna come lei". Si rivolge a te come avvocato. Cosa consiglieresti? Per risolvere il caso giuridico prospettato, occorre avere piena cogenza delle fonti legislative riguardanti due istituti centrali del diritto commerciale: la concorrenza e la pubblicità. Preme argomentare circa la disciplina della pubblicità, che trova riscontro positivo nel nostro ordinamento giuridico, attraverso numerose fonti, sia di rilevanza costituzionale che sub-costituzionale, intendendo per quest'ultima fonti legislative, anche di derivazione comunitaria. L'articolo di riferimento, che pone il fondamento all'esercizio del potere pubblicitario, come modo di "fare concorrenza", è rappresentato dall'art. 41 della Costituzione, al cui primo comma esordisce: "L'iniziativa economica privata è libera". Con questa espressione non si fa altro che sancire una libertà di azione dell'impresa che, per poter concorrere con le altre, ha la possibilità di adottare una strumentazione pubblicitaria, rispettosa di requisiti di cui fra poco si espone, al fine di suscitare l'interesse del consumatore nell'acquisto di prodotti o servizi. La pubblicità tutela i destinatari del messaggio, quindi, come tale, è soggetta a particolari requisiti da cui non può prescindere e di cui non può essere deficitaria. "Il nostro ordinamento giuridico mancava di una disciplina della pubblicità in sé e per sé considerata, che condizionasse il comportamento sia delle imprese che della confezione e diffusione dei messaggi pubblicitari facenti oggetto della loro attività, sia delle imprese che di tali messaggi si servono per la diffusione dei propri prodotti e servizi" 2 La lacuna viene assunta dalle associazioni di categoria imprenditoriali, che decidono di dar luogo ad un ordinamento privato, mutuando l'espressione inglese "private ordering", di origine volontaria. 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli Studi di Salerno, Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, con voti 110/110 e lode, plauso della commissione e dignità di stampa e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione. 2 Cfr. V. BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, La pubblicità, Giappichelli, ed. 11, pp. 149-158.
Sommario: 1. La diffamazione in generale-2. La diffamazione a mezzo stampa-3. Elementi costitutiv... more Sommario: 1. La diffamazione in generale-2. La diffamazione a mezzo stampa-3. Elementi costitutivi della diffamazione-4. La scriminante dell'esercizio del diritto di cronaca 1. La diffamazione in generale La diffamazione è un delitto commesso da chi offende la reputazione altrui comunicando con più persone. La pena è aumentata se l'offesa è recata a un corpo militare, amministrativo o giudiziario o a una sua rappresentazione oppure ad un'autorità costituita in collegio. Circostanza aggravante è l'attribuzione di un fatto determinato (595 c.p.). L'espressione oltraggiosa può essere scritta, verbale o reale, ossia realizzata mediante atti materiali, quali gesti osceni, schiaffi o percosse; è indiretta l'offesa che colpisce persona diversa da quella a cui è apparentemente rivolta; obliqua quella consistente in domande o negazioni oltraggiose; simbolica quella occultata da espressioni in apparenza innocenti. In ogni caso la variabilità delle condotte offensive e la relatività dello stesso concetto di reputazione impediscono la formulazione di un catalogo preciso di espressioni ritenute usualmente oltraggiose. Dopo la caduta del fascismo, al fine di ampliare la facoltà di critica, è stata reintrodotta la disciplina delle cause di giustificazione in materia di diffamazione che prevede il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Se il delitto di diffamazione è commesso con il mezzo della stampa, le disposizioni dell'art. 595 si estendono anche al direttore o al vicedirettore responsabile, all'editore e allo stampatore per i cosiddetti reati commessi con il mezzo della stampa periodica, non periodica e clandestina, rispettivamente previsti negli artt. 57, 57bis e 58 c.p. (art. 596 c.p.). 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli Studi di Salerno, Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, con voti 110/110 e lode, plauso della commissione e dignità di stampa e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione.
L'Intelligenza Artificiale come ausilio alla standardizzazione del modello 231: vantaggi "possibili" e rischi "celati" , 2021
Applicabilità dell'I.A. per la standardizzazione del modello 231 e per la captazione preventiva d... more Applicabilità dell'I.A. per la standardizzazione del modello 231 e per la captazione preventiva dei reati presupposto
Maternità "bio-intenzionale": un nuovo e coraggioso approccio ad una "duttilità assiologica" , 2021
Maternità "bio-intenzionale": un nuovo e coraggioso approccio ad una "duttilità assiologica" di R... more Maternità "bio-intenzionale": un nuovo e coraggioso approccio ad una "duttilità assiologica" di REMO TREZZA This paper aims to retrace the legal argument followed by the Constitutional Court in the matter of recognition of intentional motherhood. The contribution investigates the reasons, on the one hand of closure, on the other of openness, which led the Constitutional Court to declare the inadmissibility of the complaint proposed by the ordinary Court. After analyzing the implications on the right to self-determination of the same-sex couple, to parenthood, to the best interest of the child, the paper intends to build a contingent category of bio-intentional motherhood, based on the unity of maternal qualifications, descending from the clause of eternity of the rights referred to in art. 2 of the Constitution. Against the background of this categorization, there is a new concept of "axiological ductility", through which constitutional provisions can be made to operate perceptively in the emerging protection of new rights. SOMMARIO: 1. Le coordinate fattuali.-2. Le ragioni sviluppate dai ricorrenti e le "strenue" difese del Governo.-3. I dubbi di legittimità costituzionale del Tribunale rimettente e le norme costituzionali "potenzialmente" violate.-4. L'esclusione ope legis della maternità bio-intenzionale e "punti di non ritorno" della giurisprudenza costituzionale e di legittimità-5. Diversità di sesso della coppia e best interest of the child: omogenitorialità o bigenitorialità?-6. Scelta legislativa costituzionalmente imponenda: basta l'adozione in casi particolari?-7. Brevi considerazioni: verso una reductio ad unum costituzionale della improponibile duplicità della qualificazione maternale. 1. Le coordinate fattuali. La Corte costituzionale, con sentenza del 4 novembre 2020, è intervenuta su una "spinosa e attuale" questione, involgente svariati diritti fondamentali della persona umana 1 , tutti 1 In maniera non assolutamente esaustiva, ma quanto meno dialogica, in tema di diritti fondamentali della persona, si veda P. LILLO, Diritti fondamentali e libertà della persona, Torino, 2006; M. DE SALVIA, V. ZAGREBELSKY, Diritti dell'uomo e libertà fondamentali. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di Giustizia delle Comunità europee.
MULTIPROPRIETÀ AZIONARIA E TUTELA DEL CONSUMATORE: RISVOLTI PROCESSUALI E FUNZIONI DELLA CAUSA NEGOZIALE, 2020
[Share multi-ownership and consumer protection: process resolutions and functions of the negotial... more [Share multi-ownership and consumer protection: process resolutions and functions of the negotial cause (note to Cass. civ., sez. un., 28 gennaio 2020, n. 1868)] The paper starts from the analysis of the sentence of the Supreme Court no. 1868/2020 relating to share timeshare. It traces the procedural and substantive profiles of the discipline, highlights the differences between pure and impure share timeshare and distinguishes their scope with typical real estate timeshare. The note also focuses on general principles that inform the matter, such as the unavailability of the type and the cause as the practical purpose of the contractual action. Finally, we try to highlight how important it is, especially in this context, to emphasize the merit of negotiations.
«Non di soli diritti vive il cittadino, ma di ogni dovere che la solidarietà costituzionale impone»: il bilanciamento dei diritti fondamentali ai tempi del Coronavirus, 2020
«Non di soli diritti vive il cittadino,
ma di ogni dovere che la solidarietà
costituzionale impon... more «Non di soli diritti vive il cittadino, ma di ogni dovere che la solidarietà costituzionale impone»: il bilanciamento dei diritti fondamentali ai tempi del Coronavirus
Mancata riassunzione del giudizio di cassazione ed inefficacia della sentenza di fallimento: la risposta di "sistema" della Corte di legittimità, 2020
1 Mancata riassunzione del giudizio di cassazione ed inefficacia della sentenza di fallimento: la... more 1 Mancata riassunzione del giudizio di cassazione ed inefficacia della sentenza di fallimento: la risposta di "sistema" della Corte di legittimità Cass. civ., sez. I, 10 febbraio 2020, n. 3022 Pres. Didone-Est. Terrusi DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO-MANCATA RIASSUNZIONE DEL GIUDIZIO DI CASSAZIONE-INEFFICACIA SENTENZA DI FALLIMENTO-APPLICAZIONE DELL'ART. 393 C.P.C. "In tema di effetti del giudizio di rinvio sul giudizio per dichiarazione di fallimento, ove la sentenza di rigetto del reclamo contro la sentenza dichiarativa, di cui all'art. 18 legge fall., sia stata cassata con rinvio, e il processo non sia stato riassunto nel termine prescritto, trova piena applicazione la regola generale di cui all'art. 393 cod. proc. civ., alla stregua della quale alla mancata riassunzione consegue l'estinzione dell'intero processo e, quindi, anche l'inefficacia della sentenza di fallimento". Abstract: The contribution focuses on the ruling of the Court of Cassation which examined the question of the failure to resume the legitimacy judgment and its implications on the bankruptcy proceeding, especially on the consequence of the "ineffectiveness" of the bankruptcy judgment. Furthermore, the contribution investigates the doctrinal positions, also critically speaking, relating to the legal nature of art. 393 of the code of civil procedure. IL COMMENTO di Remo TREZZA 1 Sommario: 1. Breve ricostruzione fattuale della vicenda. 2. La struttura del giudizio fallimentare e l'applicabilità dell'art. 393 c.p.c. 3. Decisione in sede di reclamo ed "eventuale" effetto sostitutivo. 4. La natura giuridica attribuibile 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università degli studi di Salerno, tutor a contratto di diritto civile e diritto processuale civile presso il medesimo Dipartimento; già tirocinante presso la Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione; autore di saggi, articoli, note a sentenza, curatele e monografie.
Inosservanza degli obblighi positivi di tutela del diritto alla vita (art. 2 CEDU): verso un "danno morale da suicidio evitabile"?, 2020
Inosservanza degli obblighi positivi di tutela del diritto alla vita (art. 2 CEDU): verso un "dan... more Inosservanza degli obblighi positivi di tutela del diritto alla vita (art. 2 CEDU): verso un "danno morale da suicidio evitabile"? di Remo Trezza Title: Failure to comply with positive obligations to protect the right to life (art. 2 ECHR): towards "avoidable moral damage from suicide"? Keywords: Right to life; Moral damage; Avoidable suicide. 1.-La sentenza in commento sembra aprire le porte ad una nuova sotto-categoria del già esistente-e configurato sia in dottrina che in giurisprudenza-danno morale. Corre l'obbligo, in prima battuta, di fare una disamina puntuale e attenta dei fatti di causa, attraverso i quali è bene chiarire le dinamiche che abbiano spinto i Giudici di Strasburgo ad argomentare in tal senso. Il ricorso, dal quale è promanata la sentenza in esame, riguarda il suicidio del figlio dei ricorrenti Citrato e Molino, detenuto in carcere all'epoca dei fatti, e gli obblighi positivi dello Stato derivanti dall'articolo 2 della Convenzione. Il ricorso riguarda anche, dal punto di vista dell'articolo 3 della Convenzione, il mantenimento in carcere del figlio dei ricorrenti, senza un'assistenza medica adeguata. All'epoca dei fatti, il figlio dei ricorrenti stava scontando una pena detentiva. Nel 1995 gli era stato diagnosticato un insieme di disturbi della personalità (tra i quali, per esempio, vi erano disturbo antisociale, «borderlining», narcisismo, istrionismo, ossessivismo, compulsivismo e paranoia). Tuttavia, l'esistenza di queste patologie non era stata ritenuta incompatibile con l'esecuzione della pena. Il detenuto aveva così trascorso alcuni periodi in carcere e altri in ospedale psichiatrico. Nel 1999 era stato posto sotto osservazione presso l'ospedale psichiatrico giudiziario («l'OPG») di Barcellona Pozzo di Gotto e poi era stato rimesso in carcere. Nel 2000 aveva commesso atti di autolesionismo, compresi dei tentativi di suicidio, che seguirono anche successivamente. Il medico del carcere, che lo visitò, suggerì alla direzione dell'istituto penitenziario di mettere l'interessato in una cella priva di oggetti e di sottoporlo a una «grande sorveglianza», ossia una sorveglianza ad intervalli frequenti. Anche lo psichiatra che lo visitò prescrisse a quest'ultimo una terapia farmacologica e suggerì alla direzione del carcere di sottoporre il detenuto alla «sorveglianza a vista», ossia una sorveglianza ininterrotta, che fu da lui rifiutata. La direttrice del carcere decise di sottoporlo alla «sorveglianza a vista». Data la persistenza dei sintomi e il rifiuto del detenuto di seguire la terapia, fu proposto di collocare il detenuto in OPG per un periodo di osservazione.
Lungaggini processuali e insoddisfacente “ristoro interno” per inosservanza del “termine ragionevole”: l’Italia dovrà rivedere la Legge Pinto?, 2020
Lungaggini processuali e insoddisfacente “ristoro interno” per inosservanza del “termine ragionev... more Lungaggini processuali e insoddisfacente “ristoro interno” per inosservanza del “termine ragionevole”: l’Italia dovrà rivedere la Legge Pinto?
Maternità surrogata: ordine pubblico o best interest of the child, 2020
[It]: Il contributo si sofferma sull'istituto della "maternità surrogata" alla luce della recenti... more [It]: Il contributo si sofferma sull'istituto della "maternità surrogata" alla luce della recentissima ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale da parte della Corte di Cassazione, passando in rassegna tutto l'excursus normativo, dottrinale e giurisprudenziale in tema, cercando di fornire nuove prospettive e, infine, di gettare le basi per coraggiose riforme. Abstract [En]: The contribution focuses on the institution of "surrogate motherhood" in light of the most recent order of remission to the Constitutional Court by the Court of Cassation, reviewing all the regulatory, doctrinal and jurisprudential excursus on the subject, trying to provide new perspectives and finally to lay the foundations for courageous reforms. Sommario: 1. Osservazioni introduttive. Maternità surrogata: limiti e sanzioni. 2. La decisione delle Sezioni Unite del 2019: ordine pubblico internazionale e divieto di maternità surrogata. 3. Il caso della Corte di cassazione francese e il parere consultivo della Corte EDU: la violazione dell'art. 8 della Convenzione e l'interesse preminente del minore 4. Il divieto di menzione del genitore intenzionale: una pronuncia "nel limbo" della Corte di legittimità. 5. La Rimessione alla Corte costituzionale: prevale l'ordine pubblico o l'interesse superiore del minore?. 6. Considerazioni conclusive: prospettive di apertura e auspicio di riforma.
La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens", 2020
La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens" Articolo di... more La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens" Articolo di Remo TREZZA* La Corte di Cassazione, con sentenza n. 25311 dell'11 novembre 2020, dopo aver scandagliato i motivi del ricorso presentato da un cittadino del Ghana, richiedente protezione internazionale in Italia, ha, ai sensi dell'art. 363 c.p.c., deciso di esprimere un principio di diritto nell'interesse della legge sulla questione che di seguito si riporta. Essa è quella della rilevanza dello ius superveniens conseguente al D.M. del 4 ottobre 2019, a proposito della
Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal Motu proprio su "trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione", 2020
Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal ... more Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal Motu proprio su "trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione" 1 SOMMARIO: 1. Breve premessa-2. Le rationes che hanno portato alla cristallizzazione di una normativa anti-corruzione e all'implementazione della Convenzione di Merida-3. I principi fondamentali del nuovo Motu proprio-4. La nozione di conflitto di interesse e strumenti "preventivi"-5. Segue. Le cause di incompatibilità-6. Le tipologie di procedure aggiudicatorie e documentazione-7. L'esecuzione del contratto oggetto della procedura di aggiudicazione: risvolti civilistici-8. La lotta alla corruzione-9. I rimedi giurisdizionali previsti. 1-Breve premessa Il presente contributo vuole essere un'indagine trasversale su temi di ricerca che si stanno portando avanti nel progetto di dottorato, ovverosia "conflitti di interessi e corruzione nel procurement sanitario e nuove tecnologie per captarli automaticamente". Lungi dal voler trovare soluzioni in merito, lo scritto intende inquadrare la nuova disciplina da un punto di vista "sistematico", analizzando le ragioni sottese all'adozione della normativa, i principi fondamentali che sorvegliano la materia e la stretta correlazione, nonché le differenze più evidenti, che involgono il conflitto di interessi e la corruzione. L'obiettivo è quello di mettere a confronto il sistema normativo italiano con quello appena adottato dal Sommo Pontefice. 2-Le rationes che hanno portato alla cristallizzazione di una normativa anti-corruzione e all'implementazione della Convenzione di Merida Il Sommo Pontefice, Francesco, in data 19 maggio 2020, nell'ottavo del suo Pontificato, ha emanato una Lettera apostolica in forma di Motu Proprio relativa alla trasparenza, al controllo e alla concorrenza nelle procedure di aggiudicazione nella Santa Sede e nello Stato della Città del Vaticano, 1 Contributo sottoposto a valutazione.
ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341, 2020
REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDR... more REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341. Il volume, curato da Alessandra Carleo, Professore ssa di Mate matica finanz iaria e Finanza dell'a ssicurazione e dei fondi pensione presso l'Università de gli Studi Roma Tre, dopo "Calcolabilità giuridica" (2017) e "Il vincolo giudiziale del pa ssato. I preced enti" (2018), si inserisce-come una vera e propria " trilogia"-in un filone di rifle ssioni svolte nei "Seminari Leibniz pe r la teoria e la logica del diritto" tenuti presso l'Accademia Nazionale dei Lincei. Il titolo, piuttosto accattivante, che pare u n'endiadi-per certi a spetti-così come potrebbe apparire un ossimoro-pe r altri punti di vista-, inte nde sottolineare quanto, come la Curatrice stessa scrive nella quarta di copertina, " la decision e robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, a ffascinato e in sieme respinto dalla tecn ica, affronta con timore e sospetto. La decisione affidata al robot n on è un fenomen o anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione 'umana', e appartiene, anch'essa, alla storia integrale dell'u omo ". Il contributo, di grande caratura tecnico-scientifica, che va annoverato sicura mente tra quelli emergenti in tema di rapporto tra nuove te cnologie e diritto e, in special modo, tra proce sso, giudizio, robotica e intellig enza artificiale, si compone di un'intro duzione e di quattro parti (1. La decisione robotica: premesse, potenzialità, incognite; 2. Decisione robotica giudiziale; 3. Decisione robotica negoziale; 4. Riflessioni conclusive). L'introduzione, di Giovanni Legnini (avvocato civilista, già vicepreside nte del Consiglio superiore della Magistratura e senatore della Repubblic a), esplora, in
ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341, 2020
REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDR... more REMO TREZZA | ALESSANDRA CARLEO, (a cura di), Decisione robotica, 2019 (Recensione) 328 ALESSANDRA CARLEO (a cura di), Decisione rob otica , il Mulino, Bologna, 2019, pp. 341. Il volume, curato da Alessandra Carleo, Professore ssa di Mate matica finanz iaria e Finanza dell'a ssicurazione e dei fondi pensione presso l'Università de gli Studi Roma Tre, dopo "Calcolabilità giuridica" (2017) e "Il vincolo giudiziale del pa ssato. I preced enti" (2018), si inserisce-come una vera e propria " trilogia"-in un filone di rifle ssioni svolte nei "Seminari Leibniz pe r la teoria e la logica del diritto" tenuti presso l'Accademia Nazionale dei Lincei. Il titolo, piuttosto accattivante, che pare u n'endiadi-per certi a spetti-così come potrebbe apparire un ossimoro-pe r altri punti di vista-, inte nde sottolineare quanto, come la Curatrice stessa scrive nella quarta di copertina, " la decision e robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, a ffascinato e in sieme respinto dalla tecn ica, affronta con timore e sospetto. La decisione affidata al robot n on è un fenomen o anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione 'umana', e appartiene, anch'essa, alla storia integrale dell'u omo ". Il contributo, di grande caratura tecnico-scientifica, che va annoverato sicura mente tra quelli emergenti in tema di rapporto tra nuove te cnologie e diritto e, in special modo, tra proce sso, giudizio, robotica e intellig enza artificiale, si compone di un'intro duzione e di quattro parti (1. La decisione robotica: premesse, potenzialità, incognite; 2. Decisione robotica giudiziale; 3. Decisione robotica negoziale; 4. Riflessioni conclusive). L'introduzione, di Giovanni Legnini (avvocato civilista, già vicepreside nte del Consiglio superiore della Magistratura e senatore della Repubblic a), esplora, in
L'autore tratta il tema della natura giuridica dell'atto di scioglimento della comunione eredita... more L'autore tratta il tema della natura giuridica dell'atto di scioglimento della comunione ereditaria anche con riguardo allo scioglimento della comunione avente ad oggetto beni immobili abusivi: atto inter vivos, nullità testuale, divisione ereditaria parziale ed espropriazione dei beni indivisi: il revirement sistematico-teleologico della Cassazione (nota a Cass. civ., Sez. Unite, 7 ottobre 2019, n. 25021)
Mancato consenso informato e trattamento sanitario illegittimo: due danni autonomi (Cass. civ., Sez. III, 25 giugno 2019, n. 16892), 2019
Mancato consenso informato e trattamento sanitario illegittimo: due danni autonomi (Cass. civ., S... more Mancato consenso informato e trattamento sanitario illegittimo: due danni autonomi (Cass. civ., Sez. III, 25 giugno 2019, n. 16892) di Remo Trezza1 Sommario: 1. Breve ricostruzione del fatto-2. I motivi di ricorso-3. L'argomentazione della Corte di legittimità-4. La decisione finale-5. Conclusioni 1. Breve ricostruzione del fatto Con sentenza, la Corte di Appello di Cagliari ha respinto il gravame proposto da due coniugi in relazione alla pronuncia del Tribunale Lanusei di rigetto della domanda di risarcimento dei danni lamentati in conseguenza della nascita della figlia affetta da "ectromelia2 dell'arto superiore sinistro", per la "mancata rilevazione3 della situazione di aplasia4 di cui era portatore il feto" in sede di esami ecografici eseguiti dalla madre presso lo studio del medico e presso l'ospedale. 2. I motivi di ricorso Il ricorso presso la Corte di Cassazione, presentato dai due coniugi, ha visto denunziare, con un primo motivo, la violazione dell'art. 112 c.p.c. in riferimento all'art. 360, co. 1, n. 4 c.p.c.5. I ricorrenti, infatti, hanno affermato che la Corte di Appello di Cagliari ha trattato solo il danno da nascita indesiderata6 che ha rappresentato solo una delle richieste risarcitorie formulate dai coniugi accanto, ma distinti ontologicamente, 1 Dottorando di ricerca in Diritto civile presso l'Università degli studi di Salerno e Tirocinante presso la Suprema Corte di Cassazione. 2 Con il termine generico di ectromelie vengono indicate tutte le malformazioni caratterizzate dall'assenza congenita, totale o parziale, di uno o più arti. 3 Vedi, in tal senso, già Cass. civ., Sez. III, 19 gennaio 2018, n. 1252 in tema di responsabilità del ginecologo per la omessa diagnosi della grave patologia di cui è affetto il nascituro; Cass. civ., Sez. Un., 31 ottobre 2017, n. 25849 in tema di errore diagnostico e onere probatorio; Cass. civ., Sez. III, 7 aprile 2016, n. 6793 in tema di risarcimento del danno per mancata diagnosi del feto malformato. 4 Aplasia, dal greco a-(privo) plésein (formare), è il termine con cui si indica il mancato sviluppo di un tessuto o di un organo. 5 Si ricorda, solo per completezza, che l'art. 112 c.p.c. disciplina la c.d. "corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato", mentre l'art. 360, co. 1, n. 4 c.p.c. risulta essere un vizio censurabile per Cassazione, attraverso il quale, specificamente, si chiede la nullità della sentenza o del procedimento. 6 Vedi, tra tutte, Cass. civ., Sez. Un., 31 ottobre 2017.
Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione dell'atto dello stato civile e attribuzione del cognome paterno (Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019), 2019
Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione... more Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione dell'atto dello stato civile e attribuzione del cognome paterno (Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019) di Remo Trezza 1 (…) La Prima Sezione civile ha affermato che, in caso di nascita mediante tecniche di procreazione medicalmente assistita, l'art. 8 della legge n. 40 del 2004 sullo status del nato con P.M.A. si applica-a prescindere dalla presunzione ex art. 234 c.c.-anche all'ipotesi di fecondazione omologa post mortem avvenuta utilizzando il seme crioconservato del padre, deceduto prima della formazione dell'embrione, che in vita abbia prestato, congiuntamente alla moglie o alla convivente, il consenso, non successivamente revocato, all'accesso a tali tecniche ed autorizzando la moglie o la convivente al detto utilizzo dopo la propria morte (…). Sommario: 1. Indicazioni fattuali per una migliore comprensione dell'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di legittimità-2. Breve panoramica dei motivi di censura prospettati nel ricorso-3. Temi trasversali di carattere processuale lambiti ed affrontati dalla Suprema Corte nella pronuncia-4. Quadro sistematico delle fonti normative per la risoluzione del caso concreto-5. Breve excursus giurisprudenziale e dottrinale in tema di fecondazione omologa post mortem, attribuzione del cognome paterno, rettificazione dell'atto di stato civile e presunzione di paternità-6. 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli studi di Salerno e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione (sez. I civile). Articolo sottoposto a referaggio anonimo.
Il contributo svolge delle considerazioni di carattere generale sulle novità introdotte dal nuovo... more Il contributo svolge delle considerazioni di carattere generale sulle novità introdotte dal nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza e cerca di scandagliare tutte le problematiche di sistema tra la riforma e il codice civile. Inoltre, si interroga sull'applicabilità delle "nuove" norme ai giudizi pendenti. In via conclusiva, si disquisisce sulla differente qualificazione giuridica delle nuove norme: sono essere meramente interpretative o sostanzialmente innovative?
La società Alfa decide di lanciare sul mercato un prodotto con il seguente slogan: "La migliore a... more La società Alfa decide di lanciare sul mercato un prodotto con il seguente slogan: "La migliore acqua minerale! Nessuna come lei". Si rivolge a te come avvocato. Cosa consiglieresti? Per risolvere il caso giuridico prospettato, occorre avere piena cogenza delle fonti legislative riguardanti due istituti centrali del diritto commerciale: la concorrenza e la pubblicità. Preme argomentare circa la disciplina della pubblicità, che trova riscontro positivo nel nostro ordinamento giuridico, attraverso numerose fonti, sia di rilevanza costituzionale che sub-costituzionale, intendendo per quest'ultima fonti legislative, anche di derivazione comunitaria. L'articolo di riferimento, che pone il fondamento all'esercizio del potere pubblicitario, come modo di "fare concorrenza", è rappresentato dall'art. 41 della Costituzione, al cui primo comma esordisce: "L'iniziativa economica privata è libera". Con questa espressione non si fa altro che sancire una libertà di azione dell'impresa che, per poter concorrere con le altre, ha la possibilità di adottare una strumentazione pubblicitaria, rispettosa di requisiti di cui fra poco si espone, al fine di suscitare l'interesse del consumatore nell'acquisto di prodotti o servizi. La pubblicità tutela i destinatari del messaggio, quindi, come tale, è soggetta a particolari requisiti da cui non può prescindere e di cui non può essere deficitaria. "Il nostro ordinamento giuridico mancava di una disciplina della pubblicità in sé e per sé considerata, che condizionasse il comportamento sia delle imprese che della confezione e diffusione dei messaggi pubblicitari facenti oggetto della loro attività, sia delle imprese che di tali messaggi si servono per la diffusione dei propri prodotti e servizi" 2 La lacuna viene assunta dalle associazioni di categoria imprenditoriali, che decidono di dar luogo ad un ordinamento privato, mutuando l'espressione inglese "private ordering", di origine volontaria. 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli Studi di Salerno, Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, con voti 110/110 e lode, plauso della commissione e dignità di stampa e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione. 2 Cfr. V. BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, La pubblicità, Giappichelli, ed. 11, pp. 149-158.
Sommario: 1. La diffamazione in generale-2. La diffamazione a mezzo stampa-3. Elementi costitutiv... more Sommario: 1. La diffamazione in generale-2. La diffamazione a mezzo stampa-3. Elementi costitutivi della diffamazione-4. La scriminante dell'esercizio del diritto di cronaca 1. La diffamazione in generale La diffamazione è un delitto commesso da chi offende la reputazione altrui comunicando con più persone. La pena è aumentata se l'offesa è recata a un corpo militare, amministrativo o giudiziario o a una sua rappresentazione oppure ad un'autorità costituita in collegio. Circostanza aggravante è l'attribuzione di un fatto determinato (595 c.p.). L'espressione oltraggiosa può essere scritta, verbale o reale, ossia realizzata mediante atti materiali, quali gesti osceni, schiaffi o percosse; è indiretta l'offesa che colpisce persona diversa da quella a cui è apparentemente rivolta; obliqua quella consistente in domande o negazioni oltraggiose; simbolica quella occultata da espressioni in apparenza innocenti. In ogni caso la variabilità delle condotte offensive e la relatività dello stesso concetto di reputazione impediscono la formulazione di un catalogo preciso di espressioni ritenute usualmente oltraggiose. Dopo la caduta del fascismo, al fine di ampliare la facoltà di critica, è stata reintrodotta la disciplina delle cause di giustificazione in materia di diffamazione che prevede il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Se il delitto di diffamazione è commesso con il mezzo della stampa, le disposizioni dell'art. 595 si estendono anche al direttore o al vicedirettore responsabile, all'editore e allo stampatore per i cosiddetti reati commessi con il mezzo della stampa periodica, non periodica e clandestina, rispettivamente previsti negli artt. 57, 57bis e 58 c.p. (art. 596 c.p.). 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli Studi di Salerno, Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, con voti 110/110 e lode, plauso della commissione e dignità di stampa e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione.
Due anni dopo il referendum confermativo della Riforma Costituzionale: le ragioni che spingono a difendere in ogni tempo la Carta Costituzionale, 2018
È bene approfondire, seppur a distanza di parecchi mesi, la questione del referendum costituziona... more È bene approfondire, seppur a distanza di parecchi mesi, la questione del referendum costituzionale, sul quale sono stati chiamati gli italiani ad esprimersi. Prima di addentrarci nel vivo del progetto di riforma, è rilevante soffermarci sull'iter parlamentare a cui la stessa riforma è stata sottoposta. Il testo di legge costituzionale è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016, approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione". Il disegno di legge costituzionale è stato presentato dal Governo l'8 aprile 2014. Concluso un esame parlamentare durato quattro mesi, il disegno di legge di riforma è stato approvato dal Senato, con numerose modifiche, nella seduta dell'8 agosto 2014. Il testo è stato trasmesso alla Camera, la quale ha proceduto all'esame nel mese di settembre 2014 e lo ha approvato, con altrettante modifiche, il 10 marzo 2015. Il testo, ancora una volta emendato dal Senato, è stato approvato da tale ramo del Parlamento, in prima deliberazione, il 13 ottobre 2015. Nella seduta dell'11 gennaio 2016 la Camera ha approvato, in prima deliberazione, senza emendamenti. Il Senato ha, dunque, approvato, questa volta in seconda deliberazione, il 20 gennaio 2016. La Camera, invece, ha approvato, in seconda deliberazione, il testo, nella seduta del 12 aprile 2016. 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli Studi di Salerno, Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, con voti 110/110 e lode, plauso della commissione e dignità di stampa e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione.
"La legalità: un principio di civiltà giuridica e informatore del contesto storico-sociale", 2018
Tanti sono gli stimoli, gli spunti di riflessione, le opinioni e le argomentazioni profuse, sin d... more Tanti sono gli stimoli, gli spunti di riflessione, le opinioni e le argomentazioni profuse, sin dai primordi della conoscenza umana, sul tema della legalità. La parola "legalità", come a tutti è noto, deriva dalla parola latina lex (legge), ma non solo. È arrivato il momento, non solo storico, quanto soprattutto culturale, di attribuire alla parola legalità un'altra derivazione etimologica. Legalità come scaturente dal verbo latino lego, as, avi, atum, are, che assurge a significato di mandare, inviare, lasciare per testamento. Cos'è la legalità se non la missione per la quale siamo inviati? Una società che si professa evoluta e civile, presuppone il rispetto pieno, cogente e concreto della legalità, in tutte le sue forme e sfaccettature. Della legalità se n'è costituito principio di inestimabile portata e valore, soprattutto dopo la Rivoluzione francese del 1789. Sorge in risposta al potere oppressivo dell'Ancien Regime, rigettando la funzione giurisdizionale come concepita nell'idea del tempo. Il magistrato, funzionario del Re, diceva la legge e la legge promanava dal Re. Il rifiuto di questa idea si traduceva nella dottrina di chi credeva che il giudice dovesse essere la "bouche de la loi" e di chi riteneva di ricacciare nell'oblio di costumi medievali la legge dei tribunali. La concezione del giudice come "mero esecutore della legge" è sopravvissuta fino ai giorni nostri. Oggi, il principio di legalità esprime una scelta politica in base alla quale la libertà viene limitata nella misura essenziale per assicurare la pace. Il compito del diritto, stando alle funzioni ad esso attribuite dai filosofi e dai teorici del diritto, è proprio quello di neutralizzare il conflitto e assicurare quella che Hobbes e tanti altri pensatori e teorizzatori dello Stato moderno di diritto chiamavano "pax socialis". 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli Studi di Salerno, Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, con voti 110/110 e lode, plauso della commissione e dignità di stampa e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione.
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ma di ogni dovere che la solidarietà
costituzionale impone»:
il bilanciamento dei diritti fondamentali
ai tempi del Coronavirus
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