In (a cura di): M. Gazzola, T. Templin and B. A. Wickström (eds),, Language Policy and Linguistic Justice: Economic, Philosophical and Sociolinguistic Approaches, BERLIN - DEU, Springer, pag. 477-498, ISBN 978-3-319-75263-1, 2018
Contributo su impatto ed esiti del programma Marco Polo - Turandot nel sistema dell'alta formazio... more Contributo su impatto ed esiti del programma Marco Polo - Turandot nel sistema dell'alta formazione e come azione di politica linguistica.
La scuola italiana è stata da sempre, per circostanze legate alla storia linguistica dell'Italia,... more La scuola italiana è stata da sempre, per circostanze legate alla storia linguistica dell'Italia, una scuola "di frontiera" dove esperienze specifiche (si pensi alla Scuola di Barbiana di Don Milani) hanno aiutato a riflettere e a ripensare a una didattica con al centro lo studente, e in cui le competenze linguistiche e il loro sviluppo hanno assunto un ruolo cruciale. Il tema della centralità dello studente ripreso nelle Tesi GISCEL (1975), nelle molteplici riflessioni che De Mauro ci ha lasciato, anche a livello di Consiglio d'Europa e nei documenti europei è ben presente. La differenziazione e la dimensione plurilingue della scuola italiana hanno tratti attuali che vanno oltre alle lingue dell'Europa, comprendendo lingue che arrivano da molteplici paesi, che ci pongono la questione del loro mantenimento e della loro trasmissione. Nel 2014 De Mauro, nel volume In Europa son già 103, sottolineava quanto fosse necessario considerare la dimensione demolinguistica e plurilingue di una Europa che ha sul proprio territorio cittadini residenti portatori di diverse lingue. La stessa Europa, nei suoi sistemi educativi, ha considerato la diversità linguistica promuovendo analisi, metodiche, progetti fortemente differenziati a seconda dei paesi e della condizione linguistica e demografica di partenza. L'Italia, seppur consapevole di una plurima vitalità linguistica tra i banchi delle proprie scuole, ha assunto via via come centrale, a seconda dei periodi, la via dell'interculturalità, l'italiano L2, il raggiungimento degli obiettivi minimi, le competenze trasversali, la non esclusione. Tuttavia, le trasformazioni nelle quali la scuola negli ultimi vent'anni si è trovata coinvolta hanno disegnato uno scenario in cui, come verrà illustrato da Valentina Carbonara e Andrea Scibetta, la scuola ha continuato a ricoprire un ruolo centrale nella ristrutturazione di una didattica plurilingue aperta al territorio e alle famiglie, nello spirito di una valorizzazione "misurabile" del patrimonio e repertorio linguistico di tutti gli "attori" coinvolti. Il progetto L'AltRoparlante vuole dare voce agli alunni, agli educatori, ai maestri e alle maestre, ai docenti, ai mediatori, alle famiglie, ai territori, per ricordare che attivare processi di comprensione, dialogo e ascolto tra le lingue costruisce vantaggi individuali e collettivi.
L’obiettivo principale di questo contributo è fornire uno sguardo d’insieme sulla didattica dell’... more L’obiettivo principale di questo contributo è fornire uno sguardo d’insieme sulla didattica dell’italiano rivolta a studenti internazionali cinesi. Verrà dedicata una sezione iniziale alla situazione attuale relativa alla presenza in Italia di studenti internazionali cinesi e alle dinamiche di promozione e crescita dell’attrattività del sistema delle università e delle istituzioni AFAM nei confronti degli studenti cinesi. Successivamente verrà fornita una panoramica sulle ricerche intorno ai processi di acquisizione e apprendimento dell’italiano L2 da parte di sinofoni, con un focus specifico sui principali filoni che riguardano gli studenti internazionali. Si proseguirà con una analisi di alcune fra le principali questioni teoriche e di ricerca da approfondire in linguistica applicata e linguistica educativa al fine di garantire una efficace didattica dell’italiano a questo profilo di studenti. Verranno infine illustrate alcune possibili prospettive future con lo scopo di migliorare il sistema di accoglienza e la qualità della didattica dell’italiano per questa tipologia di apprendenti.
In (a cura di): M. Gazzola, T. Templin and B. A. Wickström (eds),, Language Policy and Linguistic Justice: Economic, Philosophical and Sociolinguistic Approaches, BERLIN - DEU, Springer, pag. 477-498, ISBN 978-3-319-75263-1, 2018
Contributo su impatto ed esiti del programma Marco Polo - Turandot nel sistema dell'alta formazio... more Contributo su impatto ed esiti del programma Marco Polo - Turandot nel sistema dell'alta formazione e come azione di politica linguistica.
La scuola italiana è stata da sempre, per circostanze legate alla storia linguistica dell'Italia,... more La scuola italiana è stata da sempre, per circostanze legate alla storia linguistica dell'Italia, una scuola "di frontiera" dove esperienze specifiche (si pensi alla Scuola di Barbiana di Don Milani) hanno aiutato a riflettere e a ripensare a una didattica con al centro lo studente, e in cui le competenze linguistiche e il loro sviluppo hanno assunto un ruolo cruciale. Il tema della centralità dello studente ripreso nelle Tesi GISCEL (1975), nelle molteplici riflessioni che De Mauro ci ha lasciato, anche a livello di Consiglio d'Europa e nei documenti europei è ben presente. La differenziazione e la dimensione plurilingue della scuola italiana hanno tratti attuali che vanno oltre alle lingue dell'Europa, comprendendo lingue che arrivano da molteplici paesi, che ci pongono la questione del loro mantenimento e della loro trasmissione. Nel 2014 De Mauro, nel volume In Europa son già 103, sottolineava quanto fosse necessario considerare la dimensione demolinguistica e plurilingue di una Europa che ha sul proprio territorio cittadini residenti portatori di diverse lingue. La stessa Europa, nei suoi sistemi educativi, ha considerato la diversità linguistica promuovendo analisi, metodiche, progetti fortemente differenziati a seconda dei paesi e della condizione linguistica e demografica di partenza. L'Italia, seppur consapevole di una plurima vitalità linguistica tra i banchi delle proprie scuole, ha assunto via via come centrale, a seconda dei periodi, la via dell'interculturalità, l'italiano L2, il raggiungimento degli obiettivi minimi, le competenze trasversali, la non esclusione. Tuttavia, le trasformazioni nelle quali la scuola negli ultimi vent'anni si è trovata coinvolta hanno disegnato uno scenario in cui, come verrà illustrato da Valentina Carbonara e Andrea Scibetta, la scuola ha continuato a ricoprire un ruolo centrale nella ristrutturazione di una didattica plurilingue aperta al territorio e alle famiglie, nello spirito di una valorizzazione "misurabile" del patrimonio e repertorio linguistico di tutti gli "attori" coinvolti. Il progetto L'AltRoparlante vuole dare voce agli alunni, agli educatori, ai maestri e alle maestre, ai docenti, ai mediatori, alle famiglie, ai territori, per ricordare che attivare processi di comprensione, dialogo e ascolto tra le lingue costruisce vantaggi individuali e collettivi.
L’obiettivo principale di questo contributo è fornire uno sguardo d’insieme sulla didattica dell’... more L’obiettivo principale di questo contributo è fornire uno sguardo d’insieme sulla didattica dell’italiano rivolta a studenti internazionali cinesi. Verrà dedicata una sezione iniziale alla situazione attuale relativa alla presenza in Italia di studenti internazionali cinesi e alle dinamiche di promozione e crescita dell’attrattività del sistema delle università e delle istituzioni AFAM nei confronti degli studenti cinesi. Successivamente verrà fornita una panoramica sulle ricerche intorno ai processi di acquisizione e apprendimento dell’italiano L2 da parte di sinofoni, con un focus specifico sui principali filoni che riguardano gli studenti internazionali. Si proseguirà con una analisi di alcune fra le principali questioni teoriche e di ricerca da approfondire in linguistica applicata e linguistica educativa al fine di garantire una efficace didattica dell’italiano a questo profilo di studenti. Verranno infine illustrate alcune possibili prospettive future con lo scopo di migliorare il sistema di accoglienza e la qualità della didattica dell’italiano per questa tipologia di apprendenti.
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Successivamente verrà fornita una panoramica sulle ricerche intorno ai processi di acquisizione e apprendimento dell’italiano L2 da parte di sinofoni, con un focus specifico sui principali filoni che riguardano gli studenti internazionali. Si proseguirà con una analisi di alcune fra le principali questioni teoriche e di ricerca da approfondire in linguistica applicata e linguistica educativa al fine di garantire una efficace didattica dell’italiano a questo profilo di studenti.
Verranno infine illustrate alcune possibili prospettive future con lo scopo di migliorare il sistema di accoglienza e la qualità della didattica dell’italiano per questa tipologia di apprendenti.
Successivamente verrà fornita una panoramica sulle ricerche intorno ai processi di acquisizione e apprendimento dell’italiano L2 da parte di sinofoni, con un focus specifico sui principali filoni che riguardano gli studenti internazionali. Si proseguirà con una analisi di alcune fra le principali questioni teoriche e di ricerca da approfondire in linguistica applicata e linguistica educativa al fine di garantire una efficace didattica dell’italiano a questo profilo di studenti.
Verranno infine illustrate alcune possibili prospettive future con lo scopo di migliorare il sistema di accoglienza e la qualità della didattica dell’italiano per questa tipologia di apprendenti.