di Ornella Tajani Nel 1981 Hervé Guibert ha dimostrato definitivamente le potenzialità del raccon... more di Ornella Tajani Nel 1981 Hervé Guibert ha dimostrato definitivamente le potenzialità del racconto di una foto in absentia: con L'Image fantôme l'autore crea un percorso fra scatti mai sviluppati, perduti o in via di decomposizione, in ogni caso invisibili a chi legge. Il supporto diventa irrilevante: in una scrittura di questo tipo, «che la fotografia di cui [si] parla sia vera o inesistente è esattamente la stessa cosa», anticipa Emanuele Trevi nell'introduzione all'edizione italiana (Contrasto, traduzione di Matteo Martelli). Càpita spesso che un racconto prenda spunto da un'immagine, o che una narrazione incroci uno scatto fotografico; l'idea era alla base di un volumetto collettivo, uscito dieci anni fa per Donzelli, che esplorava in maniera eterogenea la pratica dell'ecfrasi: Nell'occhio di chi guarda, curato da Tilli Bertoni, Massimo Fusillo e Gianluigi Simonetti e recensito qui. Ma gli esempi sono numerosi.
Dura fino al 26 maggio la mostra che la MEP di Parigi dedica ad Annie Ernaux e al suo rapporto co... more Dura fino al 26 maggio la mostra che la MEP di Parigi dedica ad Annie Ernaux e al suo rapporto con la fotografia. Il titolo scelto è Extérieurs: la curatrice inglese Lou Stoppard ha selezionato una serie di opere, perlopiù dalle collezioni del museo, per farle dialogare con stralci del Journal du dehors, sorta di breve diario pubblicato nel 1993 (in italiano Diario dalla periferia, tradotto per Rizzoli nel '94 da Romana Petri) in cui l'autrice raccoglie appunti presi tra l'85 e il '92.
Introduzione: le parole-chiave del multiculturalismo Tiziana de Rogatis » «Estes vos chevalier?».... more Introduzione: le parole-chiave del multiculturalismo Tiziana de Rogatis » «Estes vos chevalier?». Lo straniero tra riconoscimento e alterità nella letteratura cavalleresca Elena Stefanelli » Marco Polo e l'altro: vedere, descrivere, equivocare Eugenio Burgio » Estraneo ed estraneità: sfide nella lettura e traduzione del Rulin waishi Anna Di Toro » La lingua dei giornali italiani durante la dominazione straniera. Il caso de «Il Conciliatore» (1818-1819) Eugenio Salvatore » Dal «livre nègre» al «nègre blanc»: il mito dell'alterità nella Saison en enfer di Rimbaud Ornella Tajani » «Noi siamo dei bianchi quanto lo è lei». Il Gattopardo, l'Italia e l'alterità siciliana Matteo Di Gesù » La frontiera mobile della Tregua Anna Baldini » «Non era una storia da ignorare»: accoglienza dello straniero ed etica della memoria nella traduzione e revisione di Amatissima di Toni Morrison Franca Cavagnoli » Mapping e unmapping il mondo. L'universo e i suoi frammenti nei Vagabondi (Bieguni, 2007
En croisant la perspective génétique et la pratique de la traduction collaborative, cet article v... more En croisant la perspective génétique et la pratique de la traduction collaborative, cet article vise à explorer le brouillon de la traduction italienne d’un chapitre du roman Celle qui n’était plus de Boileau-Narcejac (I diabolici, traduit par F. Di Lella et G. Girimonti Greco, Milano, Adelphi, 2014).
À travers l’insertion de commentaires dans leur fichier de travail, les deux traducteur·ice·s développent un dialogue en marge du texte, en discutant les choix adoptés, en proposant d’autres solutions ainsi que des remarques sur l’interprétation de la scène en question.
Nous nous proposons d’analyser ce qui constitue un véritable « discours » traductologique et de classer ces commentaires en différentes catégories, afin de montrer que l’étude des brouillons, révélant le processus traductif au moment même où il s’accomplit, peut s’avérer du plus grand intérêt, d’autant plus dans les traductions collaboratives, où la nécessité de l’échange finit par laisser des traces plus évidentes.
Altre Modernita Rivista Di Studi Letterari E Culturali, Jan 31, 2015
I raccomandati/Los recomendados/Les récommendés/Highly recommended Finestre: sguardi e riflessi, ... more I raccomandati/Los recomendados/Les récommendés/Highly recommended Finestre: sguardi e riflessi, trasparenze e opacità -01/2015 449 L'èkphrasis come finestra tra due mondi. Su Nell'occhio di chi guarda, a cura di C. Bertoni, M. Fusillo, G. Simonetti (Bertoni C., Fusillo M., Simonetti G. (a cura di), Nell'occhio di chi guarda, Roma, Donzelli, 2014, 199 pp. ISBN 978-88-6843-069-6) di Ornella Tajani Se l'immagine fotografica o pittorica somiglia a una finestra aperta sul mondo, al "quadrangolo di retti angoli" che Leon Battista Alberti tracciava sul foglio prima di mettersi all'opera, già scorgendovi ciò che avrebbe disegnato di lì a poco, allora il procedimento dell'èkphrasis è sempre, almeno in parte, il tentativo di scoprire cosa si cela oltre i confini della figura geometrica che contiene una rappresentazione. Davanti all'immagine-finestra l'approccio visivo dell'osservatore può essere di due tipi, a seconda che egli si trovi all'interno di un'ipotetica stanza, e attraverso la finestra del dipinto o quadro stia guardando la vita che si espande oltre la cornice-infisso; o che egli si trovi all'esterno, e tenti di indovinare, dietro una tenda o una vetrata, cosa accade in un determinato appartamento, di ascoltare il rumore di esistenze altrui entro le mura -ché le finestre, come diceva Shylock in The merchant of Venice, sono le orecchie della casa. Il volume Nell'occhio di chi guarda (2014), curato da Clotilde Bertoni, Massimo Fusillo e Gianluigi Simonetti, raccoglie ventitré interventi di scrittori e registi cui è stato chiesto di costruire un testo intorno a una o più immagini da loro scelte. Al di là delle
Tout ange est terrible de Martine Broda Traductions et notes à la traduction, 2012
Avertissement Le contenu de ce site relève de la législation française sur la propriété intellect... more Avertissement Le contenu de ce site relève de la législation française sur la propriété intellectuelle et est la propriété exclusive de l'éditeur. Les oeuvres figurant sur ce site peuvent être consultées et reproduites sur un support papier ou numérique sous réserve qu'elles soient strictement réservées à un usage soit personnel, soit scientifique ou pédagogique excluant toute exploitation commerciale. La reproduction devra obligatoirement mentionner l'éditeur, le nom de la revue, l'auteur et la référence du document. Toute autre reproduction est interdite sauf accord préalable de l'éditeur, en dehors des cas prévus par la législation en vigueur en France. Revues.org est un portail de revues en sciences humaines et sociales développé par le Cléo, Centre pour l'édition électronique ouverte (CNRS, EHESS, UP, UAPV).
Nella tua bellissima e ricca introduzione ci informi della fusione tra poeta e opera. Il battello... more Nella tua bellissima e ricca introduzione ci informi della fusione tra poeta e opera. Il battello ebbro è il poeta. Il poeta, è Rimbaud, in questo caso, o il battello è una metafora anche della figura poetica in assoluto? Esiste questa possibilità di separare le esistenze e le essenze? Certamente il battello è ogni poeta veggente. André Guyaux, il curatore del volume di Rimbaud per la collana Pléiade Gallimard, scrive che in questo componimento «le bateau va à la mer, comme le poète va au Poème». Le Bateau ivre è scritto a ridosso della famosa lettera a Paul Demeny del 15 maggio 1871, che costituisce una sorta di manifesto programmatico. In essa Rimbaud spiega che il poeta voyant deve raggiungere l'ignoto, l'inconnu, proponendo forme nuove: questo è l'obiettivo della sua ricerca poetica. Deve trovare una lingua che sia «anima per l'anima», che riassuma profumi, suoni, colori, «pensiero che aggancia il pensiero e tira»; ogni poeta veggente
Calvino, Tabucchi, et le voyage de la traduction, 2022
Tu vas commencer le nouveau roman d'Italo Calvino, Si par une nuit d'hiver un voyageur. Détends-t... more Tu vas commencer le nouveau roman d'Italo Calvino, Si par une nuit d'hiver un voyageur. Détends-toi. Concentre-toi. Écarte de toi toute autre pensée. Laisse 1
Zum Rhythmuskonzept von Henri Meschonnic in Sprache und Translation, 2021
Das Werk ist urheberrechtlich geschützt. Jede Verwertung außerhalb der engen Grenzen des Urheberr... more Das Werk ist urheberrechtlich geschützt. Jede Verwertung außerhalb der engen Grenzen des Urheberrechtsgesetzes ist ohne Zustimmung des Verlages unzulässig. Das gilt insbesondere für Vervielfältigungen, Übersetzungen, Mikroverfilmungen und die Einspeicherung und Verarbeitung in elektronischen Systemen. Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über http://dnb.d-nb.de abrufbar.
Accueillir l’Autre dans sa langue. La traduction comme dispositif de médiation
Dans son ouvrage La raduction et a Lettre ou 'auberge du lointain, Antoine Berman affirme que la ... more Dans son ouvrage La raduction et a Lettre ou 'auberge du lointain, Antoine Berman affirme que la traduction doit ouvrir l'Étranger « à l'espace de langue » de celui ou celle qui traduit afin de pouvoir le recevoir dans une sorte d'« auberge du lointain » : en s'appuyant sur l'expression du poète troubadour Jaufré Rudel, l'auteur propose d'envisager l'espace traductif comme un lieu d'accueil pour l'étrangeté du texte de départ ; traduire la « lettre » du texte veut donc dire respecter cette étrangeté et produire une « traduction éthique ». Or, afin de tracer des pistes pour atteindre ce but, Berman esquisse treize « tendances déformantes », à savoir des tendances à éviter pour ne pas détruire la « lettre » du texte : la rationalisation ; la clarification ; l'allongement ; l'ennoblissement et la vulgarisation ; l'appauvrissement qualitatif ; l'appauvrissement quantitatif ; l'homogénéisation ; la destruction des rythmes ; la destruction des réseaux signifiants sousjacents ; la destruction des systématismes textuels ; la destruction (ou l'exotisation) des réseaux langagiers vernaculaires ; la destruction des locutions et idiotismes ; l'effacement de la superposition des langues. Dans cet article, nous allons porter notre attention sur l'analyse et la discussion de trois tendances déformantes-la rationalisation, la clarification et la destruction des systématismes-, repérées dans la
La Prisonnière contiene un celebre autopastiche: nel cosiddetto «brano dei gelati», Albertine sci... more La Prisonnière contiene un celebre autopastiche: nel cosiddetto «brano dei gelati», Albertine scimmiotta lo stile del narratore. Proust si premura di disseminare nel testo alcuni indizi utili al riconoscimento dell'operazione. In questo articolo mi occupo di circoscrivere tali indizi e analizzo il modo in cui essi sono stati trattati nella traduzione italiana di Giovanni Raboni (Mondadori, 1989), considerando inoltre alcuni esempi tratti dalle versioni di Paolo Serini (Einaudi, 1950), Giovanna Parisse (Newton, 1990) e Maria Teresa Nessi Somaini (BUR, 2006).
Au XX e siècle-écrit Meschonnic-la traduction se transforme. On passe peu à peu de la langue au d... more Au XX e siècle-écrit Meschonnic-la traduction se transforme. On passe peu à peu de la langue au discours, au texte comme unité. On commence à découvrir l'oralité de la littérature, pas seulement au théâtre. Ce que les grands traducteurs savaient intuitivement, de toujours. On découvre qu'une traduction d'un texte littéraire doit faire ce que fait un texte littéraire, par sa prosodie, son rythme, sa signifiance, comme une des formes de l'individuation, comme une forme-sujet. Ce qui déplace radicalement les préceptes de transparence et de fidélité de la théorie traditionnelle, en les faisant apparaître comme les alibis moralisants d'une méconnaissance dont la caducité des traductions n'est que le juste salaire. L'équivalence ne se pose plus de langue à langue, en essayant de faire oublier les différences linguistiques, culturelles, historiques. Elle est posée de texte à texte, en travaillant au contraire à montrer l'altérité linguistique, culturelle, historique, comme une spécificité et une historicité. 2 * Phosphorescences rimbaldiennes : l'oeuvre de Rimbaud en allemand, espagnol, gr...
Scheda del romanzo in: "Il romanzo in Italia - vol. III - Il primo Novecento"
A cura di Giancarlo... more Scheda del romanzo in: "Il romanzo in Italia - vol. III - Il primo Novecento" A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento"
A cura di Giancarlo A... more Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento" A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento"
A cura di Giancarlo A... more Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento" A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
di Ornella Tajani Nel 1981 Hervé Guibert ha dimostrato definitivamente le potenzialità del raccon... more di Ornella Tajani Nel 1981 Hervé Guibert ha dimostrato definitivamente le potenzialità del racconto di una foto in absentia: con L'Image fantôme l'autore crea un percorso fra scatti mai sviluppati, perduti o in via di decomposizione, in ogni caso invisibili a chi legge. Il supporto diventa irrilevante: in una scrittura di questo tipo, «che la fotografia di cui [si] parla sia vera o inesistente è esattamente la stessa cosa», anticipa Emanuele Trevi nell'introduzione all'edizione italiana (Contrasto, traduzione di Matteo Martelli). Càpita spesso che un racconto prenda spunto da un'immagine, o che una narrazione incroci uno scatto fotografico; l'idea era alla base di un volumetto collettivo, uscito dieci anni fa per Donzelli, che esplorava in maniera eterogenea la pratica dell'ecfrasi: Nell'occhio di chi guarda, curato da Tilli Bertoni, Massimo Fusillo e Gianluigi Simonetti e recensito qui. Ma gli esempi sono numerosi.
Dura fino al 26 maggio la mostra che la MEP di Parigi dedica ad Annie Ernaux e al suo rapporto co... more Dura fino al 26 maggio la mostra che la MEP di Parigi dedica ad Annie Ernaux e al suo rapporto con la fotografia. Il titolo scelto è Extérieurs: la curatrice inglese Lou Stoppard ha selezionato una serie di opere, perlopiù dalle collezioni del museo, per farle dialogare con stralci del Journal du dehors, sorta di breve diario pubblicato nel 1993 (in italiano Diario dalla periferia, tradotto per Rizzoli nel '94 da Romana Petri) in cui l'autrice raccoglie appunti presi tra l'85 e il '92.
Introduzione: le parole-chiave del multiculturalismo Tiziana de Rogatis » «Estes vos chevalier?».... more Introduzione: le parole-chiave del multiculturalismo Tiziana de Rogatis » «Estes vos chevalier?». Lo straniero tra riconoscimento e alterità nella letteratura cavalleresca Elena Stefanelli » Marco Polo e l'altro: vedere, descrivere, equivocare Eugenio Burgio » Estraneo ed estraneità: sfide nella lettura e traduzione del Rulin waishi Anna Di Toro » La lingua dei giornali italiani durante la dominazione straniera. Il caso de «Il Conciliatore» (1818-1819) Eugenio Salvatore » Dal «livre nègre» al «nègre blanc»: il mito dell'alterità nella Saison en enfer di Rimbaud Ornella Tajani » «Noi siamo dei bianchi quanto lo è lei». Il Gattopardo, l'Italia e l'alterità siciliana Matteo Di Gesù » La frontiera mobile della Tregua Anna Baldini » «Non era una storia da ignorare»: accoglienza dello straniero ed etica della memoria nella traduzione e revisione di Amatissima di Toni Morrison Franca Cavagnoli » Mapping e unmapping il mondo. L'universo e i suoi frammenti nei Vagabondi (Bieguni, 2007
En croisant la perspective génétique et la pratique de la traduction collaborative, cet article v... more En croisant la perspective génétique et la pratique de la traduction collaborative, cet article vise à explorer le brouillon de la traduction italienne d’un chapitre du roman Celle qui n’était plus de Boileau-Narcejac (I diabolici, traduit par F. Di Lella et G. Girimonti Greco, Milano, Adelphi, 2014).
À travers l’insertion de commentaires dans leur fichier de travail, les deux traducteur·ice·s développent un dialogue en marge du texte, en discutant les choix adoptés, en proposant d’autres solutions ainsi que des remarques sur l’interprétation de la scène en question.
Nous nous proposons d’analyser ce qui constitue un véritable « discours » traductologique et de classer ces commentaires en différentes catégories, afin de montrer que l’étude des brouillons, révélant le processus traductif au moment même où il s’accomplit, peut s’avérer du plus grand intérêt, d’autant plus dans les traductions collaboratives, où la nécessité de l’échange finit par laisser des traces plus évidentes.
Altre Modernita Rivista Di Studi Letterari E Culturali, Jan 31, 2015
I raccomandati/Los recomendados/Les récommendés/Highly recommended Finestre: sguardi e riflessi, ... more I raccomandati/Los recomendados/Les récommendés/Highly recommended Finestre: sguardi e riflessi, trasparenze e opacità -01/2015 449 L'èkphrasis come finestra tra due mondi. Su Nell'occhio di chi guarda, a cura di C. Bertoni, M. Fusillo, G. Simonetti (Bertoni C., Fusillo M., Simonetti G. (a cura di), Nell'occhio di chi guarda, Roma, Donzelli, 2014, 199 pp. ISBN 978-88-6843-069-6) di Ornella Tajani Se l'immagine fotografica o pittorica somiglia a una finestra aperta sul mondo, al "quadrangolo di retti angoli" che Leon Battista Alberti tracciava sul foglio prima di mettersi all'opera, già scorgendovi ciò che avrebbe disegnato di lì a poco, allora il procedimento dell'èkphrasis è sempre, almeno in parte, il tentativo di scoprire cosa si cela oltre i confini della figura geometrica che contiene una rappresentazione. Davanti all'immagine-finestra l'approccio visivo dell'osservatore può essere di due tipi, a seconda che egli si trovi all'interno di un'ipotetica stanza, e attraverso la finestra del dipinto o quadro stia guardando la vita che si espande oltre la cornice-infisso; o che egli si trovi all'esterno, e tenti di indovinare, dietro una tenda o una vetrata, cosa accade in un determinato appartamento, di ascoltare il rumore di esistenze altrui entro le mura -ché le finestre, come diceva Shylock in The merchant of Venice, sono le orecchie della casa. Il volume Nell'occhio di chi guarda (2014), curato da Clotilde Bertoni, Massimo Fusillo e Gianluigi Simonetti, raccoglie ventitré interventi di scrittori e registi cui è stato chiesto di costruire un testo intorno a una o più immagini da loro scelte. Al di là delle
Tout ange est terrible de Martine Broda Traductions et notes à la traduction, 2012
Avertissement Le contenu de ce site relève de la législation française sur la propriété intellect... more Avertissement Le contenu de ce site relève de la législation française sur la propriété intellectuelle et est la propriété exclusive de l'éditeur. Les oeuvres figurant sur ce site peuvent être consultées et reproduites sur un support papier ou numérique sous réserve qu'elles soient strictement réservées à un usage soit personnel, soit scientifique ou pédagogique excluant toute exploitation commerciale. La reproduction devra obligatoirement mentionner l'éditeur, le nom de la revue, l'auteur et la référence du document. Toute autre reproduction est interdite sauf accord préalable de l'éditeur, en dehors des cas prévus par la législation en vigueur en France. Revues.org est un portail de revues en sciences humaines et sociales développé par le Cléo, Centre pour l'édition électronique ouverte (CNRS, EHESS, UP, UAPV).
Nella tua bellissima e ricca introduzione ci informi della fusione tra poeta e opera. Il battello... more Nella tua bellissima e ricca introduzione ci informi della fusione tra poeta e opera. Il battello ebbro è il poeta. Il poeta, è Rimbaud, in questo caso, o il battello è una metafora anche della figura poetica in assoluto? Esiste questa possibilità di separare le esistenze e le essenze? Certamente il battello è ogni poeta veggente. André Guyaux, il curatore del volume di Rimbaud per la collana Pléiade Gallimard, scrive che in questo componimento «le bateau va à la mer, comme le poète va au Poème». Le Bateau ivre è scritto a ridosso della famosa lettera a Paul Demeny del 15 maggio 1871, che costituisce una sorta di manifesto programmatico. In essa Rimbaud spiega che il poeta voyant deve raggiungere l'ignoto, l'inconnu, proponendo forme nuove: questo è l'obiettivo della sua ricerca poetica. Deve trovare una lingua che sia «anima per l'anima», che riassuma profumi, suoni, colori, «pensiero che aggancia il pensiero e tira»; ogni poeta veggente
Calvino, Tabucchi, et le voyage de la traduction, 2022
Tu vas commencer le nouveau roman d'Italo Calvino, Si par une nuit d'hiver un voyageur. Détends-t... more Tu vas commencer le nouveau roman d'Italo Calvino, Si par une nuit d'hiver un voyageur. Détends-toi. Concentre-toi. Écarte de toi toute autre pensée. Laisse 1
Zum Rhythmuskonzept von Henri Meschonnic in Sprache und Translation, 2021
Das Werk ist urheberrechtlich geschützt. Jede Verwertung außerhalb der engen Grenzen des Urheberr... more Das Werk ist urheberrechtlich geschützt. Jede Verwertung außerhalb der engen Grenzen des Urheberrechtsgesetzes ist ohne Zustimmung des Verlages unzulässig. Das gilt insbesondere für Vervielfältigungen, Übersetzungen, Mikroverfilmungen und die Einspeicherung und Verarbeitung in elektronischen Systemen. Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über http://dnb.d-nb.de abrufbar.
Accueillir l’Autre dans sa langue. La traduction comme dispositif de médiation
Dans son ouvrage La raduction et a Lettre ou 'auberge du lointain, Antoine Berman affirme que la ... more Dans son ouvrage La raduction et a Lettre ou 'auberge du lointain, Antoine Berman affirme que la traduction doit ouvrir l'Étranger « à l'espace de langue » de celui ou celle qui traduit afin de pouvoir le recevoir dans une sorte d'« auberge du lointain » : en s'appuyant sur l'expression du poète troubadour Jaufré Rudel, l'auteur propose d'envisager l'espace traductif comme un lieu d'accueil pour l'étrangeté du texte de départ ; traduire la « lettre » du texte veut donc dire respecter cette étrangeté et produire une « traduction éthique ». Or, afin de tracer des pistes pour atteindre ce but, Berman esquisse treize « tendances déformantes », à savoir des tendances à éviter pour ne pas détruire la « lettre » du texte : la rationalisation ; la clarification ; l'allongement ; l'ennoblissement et la vulgarisation ; l'appauvrissement qualitatif ; l'appauvrissement quantitatif ; l'homogénéisation ; la destruction des rythmes ; la destruction des réseaux signifiants sousjacents ; la destruction des systématismes textuels ; la destruction (ou l'exotisation) des réseaux langagiers vernaculaires ; la destruction des locutions et idiotismes ; l'effacement de la superposition des langues. Dans cet article, nous allons porter notre attention sur l'analyse et la discussion de trois tendances déformantes-la rationalisation, la clarification et la destruction des systématismes-, repérées dans la
La Prisonnière contiene un celebre autopastiche: nel cosiddetto «brano dei gelati», Albertine sci... more La Prisonnière contiene un celebre autopastiche: nel cosiddetto «brano dei gelati», Albertine scimmiotta lo stile del narratore. Proust si premura di disseminare nel testo alcuni indizi utili al riconoscimento dell'operazione. In questo articolo mi occupo di circoscrivere tali indizi e analizzo il modo in cui essi sono stati trattati nella traduzione italiana di Giovanni Raboni (Mondadori, 1989), considerando inoltre alcuni esempi tratti dalle versioni di Paolo Serini (Einaudi, 1950), Giovanna Parisse (Newton, 1990) e Maria Teresa Nessi Somaini (BUR, 2006).
Au XX e siècle-écrit Meschonnic-la traduction se transforme. On passe peu à peu de la langue au d... more Au XX e siècle-écrit Meschonnic-la traduction se transforme. On passe peu à peu de la langue au discours, au texte comme unité. On commence à découvrir l'oralité de la littérature, pas seulement au théâtre. Ce que les grands traducteurs savaient intuitivement, de toujours. On découvre qu'une traduction d'un texte littéraire doit faire ce que fait un texte littéraire, par sa prosodie, son rythme, sa signifiance, comme une des formes de l'individuation, comme une forme-sujet. Ce qui déplace radicalement les préceptes de transparence et de fidélité de la théorie traditionnelle, en les faisant apparaître comme les alibis moralisants d'une méconnaissance dont la caducité des traductions n'est que le juste salaire. L'équivalence ne se pose plus de langue à langue, en essayant de faire oublier les différences linguistiques, culturelles, historiques. Elle est posée de texte à texte, en travaillant au contraire à montrer l'altérité linguistique, culturelle, historique, comme une spécificité et une historicité. 2 * Phosphorescences rimbaldiennes : l'oeuvre de Rimbaud en allemand, espagnol, gr...
Scheda del romanzo in: "Il romanzo in Italia - vol. III - Il primo Novecento"
A cura di Giancarlo... more Scheda del romanzo in: "Il romanzo in Italia - vol. III - Il primo Novecento" A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento"
A cura di Giancarlo A... more Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento" A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento"
A cura di Giancarlo A... more Scheda del romanzo in "Il romanzo in Italia - vol IV. Il secondo Novecento" A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
Traduzioni di Mariolina Bertini, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco, Ezio Sinigaglia e O... more Traduzioni di Mariolina Bertini, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco, Ezio Sinigaglia e Ornella Tajani (2017, ed. Clichy)
Il contributo riflette su Una conversazione infinita. Perché ritradurre i classici (a cura di Ant... more Il contributo riflette su Una conversazione infinita. Perché ritradurre i classici (a cura di Antonio Bibbò e Francesca Lorandini, Modena, Mucchi, 2023). Partendo dall'intervista a Yasmina Mélaouah che chiude il volume, il testo sottolinea come i classici non siano solo testimonianze del passato, ma opere che anticipano il futuro e che il traduttore deve "rincorrere". Attraverso la metafora della staffetta, la traduzione si presenta come un processo continuo, in cui i traduttori si passano il testimone-testo, trasformandolo in base al contesto storico e personale. Più in generale il contributo riflette sulle diverse questioni affrontate dal volume sul tema della ritraduzione, spaziando dall'analisi storico-critica a testimonianze dirette di traduttori, e offrendo una visione complessa e sfaccettata dell'atto ritraduttivo. | This contribution examines the collection of essays An Infinite Conversation: Why Retranslate the Classics (edited by Antonio Bibbò and Francesca Lorandini, Mucchi, Modena 2023). Beginning with insights from an interview with Yasmina Mélaouah, the article underscores that classics are not merely relics of the past but visionary works that reach toward the future, compelling translators to "chase" their meaning over time. Using the metaphor of a relay race, translation is portrayed as an ongoing process in which each translator passes the texttorch to the next, reshaping it within unique historical and personal contexts. More broadly, the piece reflects on various issues explored in the volume, from historical-critical analyses to firsthand accounts by translators, ultimately offering a nuanced and multifaceted perspective on the act of retranslation.
Tutti gli articoli pubblicati su «allegoria» sono sottoposti a peer-review interna o esterna. I s... more Tutti gli articoli pubblicati su «allegoria» sono sottoposti a peer-review interna o esterna. I saggi pubblicati nelle sezioni "Il tema" e "Teoria e critica" sono sottoposti a un regime di double-blind peer-review. L'archivio delle revisioni e l'elenco dei revisori esterni è disponibile presso la segreteria di redazione.
Una poesia sul doppio binario: "Penultimi"... pubblicato da Renata Morresi -http://www.leparoleel... more Una poesia sul doppio binario: "Penultimi"... pubblicato da Renata Morresi -http://www.leparoleelecose.it/?p=40244
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → →
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → → Tags: althénopis Einaudi fabrizia ramondino Ornella Tajani DIARI, INDIANI Occhio di vergine, occhio di vecchia. Su Althénopis by ornella tajani • 25 Agosto 2016 di Ornella Tajani
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → → Tags: Arthur Rimbaud gabriella bosco Henri Meschonnic Ornella Tajani Philippe Forest Un destino di felicità
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → → Tags: alfred hitchcock annie ernaux belinda cannone didier daeninckx didier eribon emmanuel carrère impostura marthe robert Ornella Tajani Sigmund Freud DIARI, INDIANI Il sentimento d'impostura by ornella tajani • 1 Luglio 2016 di Ornella Tajani Càpita, anche ormai lontani dalla maggior età, di sognare di dover ripetere l'esame di maturità, o di ritrovarsi davanti a un imprecisato tribunale che ci accusa di non aver sostenuto tutti gli esami universitari: nel sogno siamo ingiustamente costretti a tornare fra i banchi per la versione di greco o il compito di matematica, oppure ci accorgiamo di avere per anni montato una truffa, perché nel nostro percorso scolastico o accademico c'è una falla. Nella realtà che diventa letteratura, la trama di una menzogna di questo tipo è magistralmente sviluppata da Emmanuel Carrère in L'Adversaire. Ma nella realtà che ci riguarda, in quella cioè in cui siamo -da svegli -effettivamente diplomati o laureati, un sogno del genere è per Belinda Cannone, scrittrice e saggista francese, un chiaro sintomo del sentimento di impostura (Le sentiment d'imposture, éditions Calmann-Lévy, 2005; oggi Folio Gallimard; tradotto da Giovanni Lombardo per Edizioni di Passaggio, 2011).
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → →
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Recensione a Wole Soyinka, "Migrazioni-Migrations", a cura di Alessandra Di Maio, Roma, 66thand2n... more Recensione a Wole Soyinka, "Migrazioni-Migrations", a cura di Alessandra Di Maio, Roma, 66thand2nd, 2016
Il testo mobile. Scrittori e traduttori a confronto tra Cina, Francia e Russia
Le tre giornate d’... more Il testo mobile. Scrittori e traduttori a confronto tra Cina, Francia e Russia Le tre giornate d’incontri mirano a promuovere il dialogo tra la figura dello scrittore/scrittrice e quella dei suoi traduttori/traduttrici, gettando luce, dal vivo e in modo diretto, sulla dialettica tra autore e traduttore che generalmente si realizza solo attraverso il testo. Il particolare lavoro trasformativo della pratica traduttiva e il cammino inverso, di nuovo verso l’opera letteraria di origine, saranno così valorizzati in una dinamica di reciproco scambio, creando un’ideale circolarità che coinvolga autori, traduttori, studenti e lettori. L’idea di ragionare intorno alla mobilità del testo trae spunto da una definizione di Jorge Luis Borges, che definiva ogni testo come un «fatto mobile», rielaborazione costante di un testo precedente, sempre suscettibile di nuove e future “manipolazioni”. Borges sosteneva che «il concetto di testo originale appartiene soltanto alla religione o alla stanchezza», sottolineando così la vitalità intrinseca a qualsiasi opera, nonché le sue virtù rigenerative, direttamente collegate all’operazione traduttiva. Come si struttura, all’interno della circolarità che ha come perno il testo, la relazione fra autore e traduttore? Come evolve il loro rapporto quando il traduttore o la traduttrice si ritrovano a lavorare su più testi di uno stesso autore? Alcuni traduttori prediligono il rapporto con l’opera; altri, invece, ritengono che il rapporto diretto con l’autore costituisca una strada privilegiata. Interessante sarà quindi confrontare esperienze diverse, di rapporto diretto e indiretto con l’autore. Le riflessioni coinvolgeranno ad ampio raggio le strategie dei traduttori nella soluzione dei problemi presentati dai testi: come ogni opera richiede scelte e soluzioni specifiche, così ogni lingua e cultura affrontata necessita di particolari accorgimenti. Nel tempo, ogni letteratura crea una sua tradizione traduttiva: per questo motivo il confronto fra tradizioni diverse non potrà che rivelarsi stimolante. Nello spazio del laboratorio pratico, ci si propone di riflettere su cosa accade all’italiano quando è tradotto dal cinese, dal francese e dal russo, provando a seguire l’intuizione di Henri Meschonnic, per il quale è necessario tradurre ciò che ogni autore “fa” alla propria lingua; ci si interrogherà così sia su questioni di sintassi, ritmo narrativo, modalità stilistiche, sia su problematiche interculturali. Queste tre giornate di incontri hanno lo scopo di suscitare nuove riflessioni sulla pratica della traduzione, con la convinzione che dalla “mobilità” di un’opera letteraria, dal suo nascere in una data cultura ed essere poi trasportata in una cultura altra, possa emergere la sua polifonica potenzialità.
Comitato scientifico: Anna Di Toro, Giulia Marcucci, Ornella Tajani Programma: Lunedì 11 novembre - Il testo mobile in Cina
Ore 11.45 –Aula 1:Sguardi sulla fantascienza da e verso la Cina. Incontro con la scrittrice XiaJia e Francesco Verso (scrittore ed editore di Future Fiction). Coordina Anna Di Toro Ore 14.30 – Aula 19:‘Fare’ traduzione di fantascienza cinese. Laboratorio per studenti di cinese e revisione editoriale dei testi tradotti. Con Francesco Verso e Anna Di Toro Martedì 12 novembre - Il testo mobile in Francia Ore 10 – Aula 21:Régis Jauffret. L’opera, le traduzioni. Incontro con Régis Jauffret, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco. Coordina Ornella Tajani Ore 14.30 – Aula 1:Laboratorio di traduzione con gli studenti intorno all’opera di Régis Jauffret. Con Régis Jauffret, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco. Coordina Ornella Tajani Mercoledì 13 novembre – Il testo mobile in Russia Ore 16.15 – Aula Magna:Tradurre la memoria. Dialogano Francesca Gori e Giulia Marcucci, traduttrici di Leningrado. Memorie di un assedio (Guerini e Associati) di Lidija Ginzburg e La bambina dell’hotel Metropole (con C. Zonghetti; Brioschi editore 2019) di Ljudmila Petruševskaja. Intervengono Paola Carlucci e Mauro Moretti. Ore 18.00 – Aula 21: Laboratorio di traduzione con gli studenti di russo su passi scelti. Con Francesca Gori, coordina Giulia Marcucci
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A cura di Ornella Tajani «Io, negro d'America, non sono uno scrittore negroamericano. Non sono un... more A cura di Ornella Tajani «Io, negro d'America, non sono uno scrittore negroamericano. Non sono uno scrittore afroamericano. Non esiste una letteratura negroamericana, né una letteratura afroamericana. Noi, negri del Nuovo Mondo, non siamo degli africani in esilio in America. È fuori questione che qualcuno ci affibbi un prefisso. Vi sarò grato se vorrete considerarmi uno scrittore americano, uno scrittore caraibico, uno scrittore haitiano o, più semplicemente, più umanamente: né nero, né bianco, né rosso, né giallo: un Poeta e basta».
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → →
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del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → → Tags: charles-albert cingria La grande ourse Ornella Tajani DIARI, DISPATRIO L'Orsa maggiore di Charles-Albert Cingria by ornella tajani • 1 Luglio 2015
«C'était moi», ero io: risponde così Édouard Louis alla domanda del giornalista che gli chiede ch... more «C'était moi», ero io: risponde così Édouard Louis alla domanda del giornalista che gli chiede chi sia Eddy Bellegueule, il suo nome alla nascita, lo stesso che ritorna nel titolo En finir avec Eddy Bellegueule (2014), il romanzo che gli darà enorme successo poco più che ventenne e sancirà una tappa determinante nella sua traiettoria di transfuge de classe.
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → → Tags: adattamento Carmen di Bizet Fredric Jameson gérard genette habanera Ingeborg Hoeste linda hutcheon marcel proust Mérimée Ornella Tajani pastiche postmoderno rap social network stromae sylvain chomet twitter DIARI, INDIANI Da Bizet a Twitter. Stromae e una variazione sulla Carmen by ornella tajani • 28 Settembre 2015 di Ornella Tajani Quoi du reste, ici, maintenant, d'une Carmen?
del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → → Tags: anime belle forma Kitsch Les belles âmes lydie salvayre Melissa Nisbett miseria Ornella Tajani slum tourism turismo DIARI, INDIANI La miseria come forma di turismo by ornella tajani • 14 Dicembre 2019 di Ornella Tajani In un romanzo del 2000 dal titolo Les belles âmes (Seuil), Lydie Salvayre mette in scena un'agenzia di viaggi, la Real Voyages, che vanta come fiore all'occhiello l'organizzazione di "reality tours", avventure destinate ad anime belle e altoborghesi alla scoperta delle più povere e sordide banlieues europee. Il nome dell'agenzia rivela come in quei viaggi sia la realtà stessa a diventare esotica: i moderni turisti, a caccia del brivido dell'avventura, scelgono di abbandonare per una o due settimane il loro guscio abituale, immacolata proiezione di una città perfetta, e rivolgono l'attenzione a situazioni di estrema povertà ed emarginazione; il mondo stesso, problematico e imperfetto, è goduto esteticamente come un segmento di realtà marginale. La prima tappa del tour nella «Europe des démunis» narrato da Salvayre è la cité des Sables, nella banlieue nord di Parigi: Real Voyages (…) a prévu un programme à la fois vertical et longitudinal. Le programme longitudinal consiste à présenter aux touristes un échantillonnage varié autant qu'exhaustif des différents spécimens de pauvres. Quant au programme vertical, il conseille d'y aller progressif : d'abord les pauvres présentables, puis les moins présentables, puis les encore moins présentables, jusqu'aux épaves dont la seule vision vous dégoûte de vivre. Real Voyages (…) ha previsto un programma verticale e longitudinale nello stesso tempo. Il programma longitudinale consiste nel presentare ai turisti un campionario tanto variegato quanto esauriente di diversi esemplari di poveri. Quanto al programma verticale, il consiglio è di andare per gradi: prima i poveri presentabili, poi quelli meno presentabili, poi quelli ancor meno presentabili, fino agli ultimi degli ultimi, fino ai relitti la cui sola vista ti fa passare la voglia di vivere. (Anime belle, trad. Luigi Carrozzo, Bollati Boringhieri, 2002; trad. mia per tutte le altre citazioni)
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del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX... more del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per traduzione e di letteratura francese del XX e XXI secolo. È autrice del saggio "Tradurre il pastiche" (Mucchi, 2018). Per Marchese editore ha tradotto e curato Marchese editore ha tradotto e curato L'aquila a due teste L'aquila a due teste di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone di Jean Cocteau (premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012) e Traverso" 2012) e Tiresia Tiresia di Marcel Jouhandeau (2013). Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul di Marcel Jouhandeau . Ha scritto una tesi di dottorato in Letterature comparate sul Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici Kitsch e il romanzo contemporaneo ed è uno dei membri fondatori del collettivo italo-francese di traduttrici meridiem meridiem. . Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo Suoi articoli e recensioni sono apparsi anche su Alfabeta, L'indice dei libri del mese, Le parole e le cose. Seguendo questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View questo link, la lista completa dei suoi post: https://www.nazioneindiana.com/tag/ornella-tajani/ -Cliccando su "View all posts", una lista parziale all posts", una lista parziale View all posts by ornella tajani View all posts by ornella tajani → →
La pratica del commento. Frontiere innesti migrazioni. Alterità e riconoscimento nella letteratura, 10-12 novembre 2021
La pratica del commento. Frontiere innesti migrazioni. Alterità e riconoscimento nella letteratur... more La pratica del commento. Frontiere innesti migrazioni. Alterità e riconoscimento nella letteratura Università per Stranieri di Siena 10-12 novembre 2021
Questa quarta edizione del convegno dedicato alla "Pratica del commento" rilancia il valore del commento dalla prospettiva attuale e scottante delle migrazioni e della xenofobia. Una questione che sta sollecitando la rinascita di antichi nazionalismi e sta generando nuove, drammatiche frontiere geografiche e ideologiche nel territorio dell’Unione Europea e nel mondo. Le migrazioni e le convivenze multiculturali e multietniche sono da tempo assediate da semplificazioni, retoriche e menzogne mediatiche di diverso orientamento. In un simile contesto politico, la pratica del commento restituisce alla parola sugli stranieri un fondamento condiviso, perché radicato nella semantica, e - al contempo - una apertura problematica, perché garantita dalla polisemia. In questa nuova edizione, ci sembra importante tenere insieme il dentro e il fuori, intrecciando una prospettiva transnazionale con una invece più strettamente connessa alla storia letteraria e all’antropologia italiane. Essendo una nazione centrifuga, storicamente composta da straniere e da stranieri che hanno imparato e tuttora imparano a convivere, l’Italia è sia un Paese esposto alle attuali derive nazionaliste e xenofobe europee sia un laboratorio di frontiera e di inclusione per le emergenze migratorie di questo nuovo millennio. Agli stranieri, visti dall’interno e dall’esterno di questo «terzo spazio» nazionale e narrativo italiano, il convegno accosterà e intreccerà alcune tappe del riconoscimento e dell’alterità nelle altre letterature. Relatrici e relatori commenteranno in modo specifico e analitico una porzione di testo, mettendo in rilievo le questioni storiche, tematiche e formali connesse a innesti e/o conflitti tra soggettività marginali (anche in relazione al genere) e soggettività centrali, tra bilinguismo, plurilinguismo e translinguismo.
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Papers by Ornella Tajani
À travers l’insertion de commentaires dans leur fichier de travail, les deux traducteur·ice·s développent un dialogue en marge du texte, en discutant les choix adoptés, en proposant d’autres solutions ainsi que des remarques sur l’interprétation de la scène en question.
Nous nous proposons d’analyser ce qui constitue un véritable « discours » traductologique et de classer ces commentaires en différentes catégories, afin de montrer que l’étude des brouillons, révélant le processus traductif au moment même où il s’accomplit, peut s’avérer du plus grand intérêt, d’autant plus dans les traductions collaboratives, où la nécessité de l’échange finit par laisser des traces plus évidentes.
A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
À travers l’insertion de commentaires dans leur fichier de travail, les deux traducteur·ice·s développent un dialogue en marge du texte, en discutant les choix adoptés, en proposant d’autres solutions ainsi que des remarques sur l’interprétation de la scène en question.
Nous nous proposons d’analyser ce qui constitue un véritable « discours » traductologique et de classer ces commentaires en différentes catégories, afin de montrer que l’étude des brouillons, révélant le processus traductif au moment même où il s’accomplit, peut s’avérer du plus grand intérêt, d’autant plus dans les traductions collaboratives, où la nécessité de l’échange finit par laisser des traces plus évidentes.
A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
A cura di Giancarlo Alfano e Francesco de Cristofaro
(2017, ed. Clichy)
Le tre giornate d’incontri mirano a promuovere il dialogo tra la figura dello scrittore/scrittrice e quella dei suoi traduttori/traduttrici, gettando luce, dal vivo e in modo diretto, sulla dialettica tra autore e traduttore che generalmente si realizza solo attraverso il testo. Il particolare lavoro trasformativo della pratica traduttiva e il cammino inverso, di nuovo verso l’opera letteraria di origine, saranno così valorizzati in una dinamica di reciproco scambio, creando un’ideale circolarità che coinvolga autori, traduttori, studenti e lettori.
L’idea di ragionare intorno alla mobilità del testo trae spunto da una definizione di Jorge Luis Borges, che definiva ogni testo come un «fatto mobile», rielaborazione costante di un testo precedente, sempre suscettibile di nuove e future “manipolazioni”. Borges sosteneva che «il concetto di testo originale appartiene soltanto alla religione o alla stanchezza», sottolineando così la vitalità intrinseca a qualsiasi opera, nonché le sue virtù rigenerative, direttamente collegate all’operazione traduttiva.
Come si struttura, all’interno della circolarità che ha come perno il testo, la relazione fra autore e traduttore? Come evolve il loro rapporto quando il traduttore o la traduttrice si ritrovano a lavorare su più testi di uno stesso autore? Alcuni traduttori prediligono il rapporto con l’opera; altri, invece, ritengono che il rapporto diretto con l’autore costituisca una strada privilegiata. Interessante sarà quindi confrontare esperienze diverse, di rapporto diretto e indiretto con l’autore.
Le riflessioni coinvolgeranno ad ampio raggio le strategie dei traduttori nella soluzione dei problemi presentati dai testi: come ogni opera richiede scelte e soluzioni specifiche, così ogni lingua e cultura affrontata necessita di particolari accorgimenti. Nel tempo, ogni letteratura crea una sua tradizione traduttiva: per questo motivo il confronto fra tradizioni diverse non potrà che rivelarsi stimolante.
Nello spazio del laboratorio pratico, ci si propone di riflettere su cosa accade all’italiano quando è tradotto dal cinese, dal francese e dal russo, provando a seguire l’intuizione di Henri Meschonnic, per il quale è necessario tradurre ciò che ogni autore “fa” alla propria lingua; ci si interrogherà così sia su questioni di sintassi, ritmo narrativo, modalità stilistiche, sia su problematiche interculturali.
Queste tre giornate di incontri hanno lo scopo di suscitare nuove riflessioni sulla pratica della traduzione, con la convinzione che dalla “mobilità” di un’opera letteraria, dal suo nascere in una data cultura ed essere poi trasportata in una cultura altra, possa emergere la sua polifonica potenzialità.
Comitato scientifico:
Anna Di Toro, Giulia Marcucci, Ornella Tajani
Programma:
Lunedì 11 novembre - Il testo mobile in Cina
Ore 11.45 –Aula 1:Sguardi sulla fantascienza da e verso la Cina. Incontro con la scrittrice XiaJia e Francesco Verso (scrittore ed editore di Future Fiction). Coordina Anna Di Toro
Ore 14.30 – Aula 19:‘Fare’ traduzione di fantascienza cinese. Laboratorio per studenti di cinese e revisione editoriale dei testi tradotti. Con Francesco Verso e Anna Di Toro
Martedì 12 novembre - Il testo mobile in Francia
Ore 10 – Aula 21:Régis Jauffret. L’opera, le traduzioni. Incontro con Régis Jauffret, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco. Coordina Ornella Tajani
Ore 14.30 – Aula 1:Laboratorio di traduzione con gli studenti intorno all’opera di Régis Jauffret. Con Régis Jauffret, Federica Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco. Coordina Ornella Tajani
Mercoledì 13 novembre – Il testo mobile in Russia
Ore 16.15 – Aula Magna:Tradurre la memoria. Dialogano Francesca Gori e Giulia Marcucci, traduttrici di Leningrado. Memorie di un assedio (Guerini e Associati) di Lidija Ginzburg e La bambina dell’hotel Metropole (con C. Zonghetti; Brioschi editore 2019) di Ljudmila Petruševskaja. Intervengono Paola Carlucci e Mauro Moretti.
Ore 18.00 – Aula 21: Laboratorio di traduzione con gli studenti di russo su passi scelti. Con Francesca Gori, coordina Giulia Marcucci
Università per Stranieri di Siena
10-12 novembre 2021
Questa quarta edizione del convegno dedicato alla "Pratica del commento" rilancia il valore del commento dalla prospettiva attuale e scottante delle migrazioni e della xenofobia. Una questione che sta sollecitando la rinascita di antichi nazionalismi e sta generando nuove, drammatiche frontiere geografiche e ideologiche nel territorio dell’Unione Europea e nel mondo. Le migrazioni e le convivenze multiculturali e multietniche sono da tempo assediate da semplificazioni, retoriche e menzogne mediatiche di diverso orientamento. In un simile contesto politico, la pratica del commento restituisce alla parola sugli stranieri un fondamento condiviso, perché radicato nella semantica, e - al contempo - una apertura problematica, perché garantita dalla polisemia. In questa nuova edizione, ci sembra importante tenere insieme il dentro e il fuori, intrecciando una prospettiva transnazionale con una invece più strettamente connessa alla storia letteraria e all’antropologia italiane. Essendo una nazione centrifuga, storicamente composta da straniere e da stranieri che hanno imparato e tuttora imparano a convivere, l’Italia è sia un Paese esposto alle attuali derive nazionaliste e xenofobe europee sia un laboratorio di frontiera e di inclusione per le emergenze migratorie di questo nuovo millennio. Agli stranieri, visti dall’interno e dall’esterno di questo «terzo spazio» nazionale e narrativo italiano, il convegno accosterà e intreccerà alcune tappe del riconoscimento e dell’alterità nelle altre letterature. Relatrici e relatori commenteranno in modo specifico e analitico una porzione di testo, mettendo in rilievo le questioni storiche, tematiche e formali connesse a innesti e/o conflitti tra soggettività marginali (anche in relazione al genere) e soggettività centrali, tra bilinguismo, plurilinguismo e translinguismo.