According to Stiegler, humanity delegated more and more its creativity capacity to technologies, ... more According to Stiegler, humanity delegated more and more its creativity capacity to technologies, first of all to the communication ones, with a loss of the same technical knowledge that produces it. Also, the representation of the self and the relation between the subjects and their environment appears today an automatic procedure controlled and standardized by technological devices and software like social media: the result is a condition of existential disorientation of the human being. Some Net artists, such as Eva and Franco Mattes and Shahak Shapira, try to give back a meaning to these representations, re-writing "social" images through a critical "pharmacological" process of re-appropriation of the technology that creates them.
The first part of this paper explains the major cognitive theories of consciousness. Along their ... more The first part of this paper explains the major cognitive theories of consciousness. Along their comparaison, memory arises as the main mental faculty behind the emergence of self and world consciousness. The second part proposes an analysis of memory’s defects in the two protagonists of Memento (Nolan, 2000) and Mr. Nobody (Van Dormael, 2009). Their inability to memorize entails the incapacity to develop whole identities and intentionality. In these puzzle films, characters’ cognitive confusion is reflected on viewer’s experience by complex editing and plot.
Il saggio si propone di ipotizzare l’esistenza di un particolare mood emozionale che caratterizza... more Il saggio si propone di ipotizzare l’esistenza di un particolare mood emozionale che caratterizza l’esperienza dello spettatore durante la visione dei puzzle film, direttamente correlato alla difficoltà cognitiva della narrazione. Banco di prova della teoria sarà l’analisi di Mr. Nobody (id., Jaco Van Dormael, 2009). Il film infatti non solo si presenta come opera complessa a livello narratologico, grazie alla non linearità cronologica dell’intreccio tipica di questi prodotti, ma conduce altresì un’immediata riflessione sull’essenza ontologica del tempo nella sua dimensione più privata; con un’analisi di stampo cognitivista, supportata delle recenti scoperte in ambito neuroscientifico relative all’esperienza sensoriale embodied, si cercherà di rintracciare gli elementi stilistici e formali che, provocando nello spettatore un continuo riposizionamento cognitivo ed affettivo nella visione, danno luogo a un sentimento globale di spaesamento rispetto all’opera
Il saggio si propone di indagare le traiettorie cognitive e affettive che nascono nella visione d... more Il saggio si propone di indagare le traiettorie cognitive e affettive che nascono nella visione di alcuni prodotti cinematografici noti come “puzzle films”. Queste narrazioni sono state definite “complesse” in quanto impegnano lo spettatore in un esercizio cognitivo continuo: infrangendo infatti i dettami di trasparenza del cinema “classico”, esse richiedono grande esercizio mnemonico e capacità predittive sullo svolgimento della trama. Sulla scorta delle più recenti scoperte in ambito neuro scientifico, è sempre più assodato come la capacità di comprensione e comunicazione dell’uomo con il mondo passi innanzitutto attraverso un movimento affettivo che dirige e influenza la cognizione stessa. Dunque anche nella visione di questi film si rivela essere determinante la componente affettiva-emozionale come premessa alla capacità cognitiva richiesta dalla visione.
A partire dal pensiero di Baudry, il saggio si concentra sulle principali tappe delle teorie del ... more A partire dal pensiero di Baudry, il saggio si concentra sulle principali tappe delle teorie del cinema che hanno affrontato il problema del legame tra paradigmi cinematografici, struttura mentale dell’uomo e ideologia. Arrivando ai nostri giorni, si affronta il problema nella divisione teorica tra Post Theory, con la negazione dell’ideologia, e i nuovi lacaniani, che vedono ancora nel cinema la messa in opera del pensiero ideologico, ma anche luogo di visualizzazione critica del suo stesso funzionamento.
Recensione critica del film Inseguire il vento (Italia, 2014) e intervista al regista, Filippo Ti... more Recensione critica del film Inseguire il vento (Italia, 2014) e intervista al regista, Filippo Ticozzi. (Cineforum n.547, agosto/settembre 2015 pp.59-62)
Recensione del volume di Vittorio Gallese, Michele Guerra, Lo schermo empatico. Cinema e neurosci... more Recensione del volume di Vittorio Gallese, Michele Guerra, Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze, Raffaello Cortina, Milano 2015
According to Stiegler, humanity delegated more and more its creativity capacity to technologies, ... more According to Stiegler, humanity delegated more and more its creativity capacity to technologies, first of all to the communication ones, with a loss of the same technical knowledge that produces it. Also, the representation of the self and the relation between the subjects and their environment appears today an automatic procedure controlled and standardized by technological devices and software like social media: the result is a condition of existential disorientation of the human being. Some Net artists, such as Eva and Franco Mattes and Shahak Shapira, try to give back a meaning to these representations, re-writing "social" images through a critical "pharmacological" process of re-appropriation of the technology that creates them.
The first part of this paper explains the major cognitive theories of consciousness. Along their ... more The first part of this paper explains the major cognitive theories of consciousness. Along their comparaison, memory arises as the main mental faculty behind the emergence of self and world consciousness. The second part proposes an analysis of memory’s defects in the two protagonists of Memento (Nolan, 2000) and Mr. Nobody (Van Dormael, 2009). Their inability to memorize entails the incapacity to develop whole identities and intentionality. In these puzzle films, characters’ cognitive confusion is reflected on viewer’s experience by complex editing and plot.
Il saggio si propone di ipotizzare l’esistenza di un particolare mood emozionale che caratterizza... more Il saggio si propone di ipotizzare l’esistenza di un particolare mood emozionale che caratterizza l’esperienza dello spettatore durante la visione dei puzzle film, direttamente correlato alla difficoltà cognitiva della narrazione. Banco di prova della teoria sarà l’analisi di Mr. Nobody (id., Jaco Van Dormael, 2009). Il film infatti non solo si presenta come opera complessa a livello narratologico, grazie alla non linearità cronologica dell’intreccio tipica di questi prodotti, ma conduce altresì un’immediata riflessione sull’essenza ontologica del tempo nella sua dimensione più privata; con un’analisi di stampo cognitivista, supportata delle recenti scoperte in ambito neuroscientifico relative all’esperienza sensoriale embodied, si cercherà di rintracciare gli elementi stilistici e formali che, provocando nello spettatore un continuo riposizionamento cognitivo ed affettivo nella visione, danno luogo a un sentimento globale di spaesamento rispetto all’opera
Il saggio si propone di indagare le traiettorie cognitive e affettive che nascono nella visione d... more Il saggio si propone di indagare le traiettorie cognitive e affettive che nascono nella visione di alcuni prodotti cinematografici noti come “puzzle films”. Queste narrazioni sono state definite “complesse” in quanto impegnano lo spettatore in un esercizio cognitivo continuo: infrangendo infatti i dettami di trasparenza del cinema “classico”, esse richiedono grande esercizio mnemonico e capacità predittive sullo svolgimento della trama. Sulla scorta delle più recenti scoperte in ambito neuro scientifico, è sempre più assodato come la capacità di comprensione e comunicazione dell’uomo con il mondo passi innanzitutto attraverso un movimento affettivo che dirige e influenza la cognizione stessa. Dunque anche nella visione di questi film si rivela essere determinante la componente affettiva-emozionale come premessa alla capacità cognitiva richiesta dalla visione.
A partire dal pensiero di Baudry, il saggio si concentra sulle principali tappe delle teorie del ... more A partire dal pensiero di Baudry, il saggio si concentra sulle principali tappe delle teorie del cinema che hanno affrontato il problema del legame tra paradigmi cinematografici, struttura mentale dell’uomo e ideologia. Arrivando ai nostri giorni, si affronta il problema nella divisione teorica tra Post Theory, con la negazione dell’ideologia, e i nuovi lacaniani, che vedono ancora nel cinema la messa in opera del pensiero ideologico, ma anche luogo di visualizzazione critica del suo stesso funzionamento.
Recensione critica del film Inseguire il vento (Italia, 2014) e intervista al regista, Filippo Ti... more Recensione critica del film Inseguire il vento (Italia, 2014) e intervista al regista, Filippo Ticozzi. (Cineforum n.547, agosto/settembre 2015 pp.59-62)
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