... p. 5. Page 7. Nel 1938 Raffaello Bertieri pubblica il Manuale pratico per il disegno delle le... more ... p. 5. Page 7. Nel 1938 Raffaello Bertieri pubblica il Manuale pratico per il disegno delle lettere, il Manuale è curato da Adalberto Libera che nel testo di accompagnamento rileva la condi-zione di arbitrio o ignoranza che caratterizza anche l'atto ...
The article accounts the results of an applicative research carried out by researchers from the U... more The article accounts the results of an applicative research carried out by researchers from the University of Trieste for the recovery, conversion and, architectural, landscape, environmental and infrastructural reuse of a large military area, abandoned for over twenty years, located in the territory of Gorizia, in Friuli Venezia Giulia. The area was a former powder magazine dating back to the Cold War period. A garrison at the service of the former border called "Iron Curtain" that passed right near the Municipality of Romans d'Isonzo, on the Gorizia and Trieste Carso. The area was abandoned for decades and has been invaded by lush vegetation and meadows of important ecological value. Today, in addition to its considerable localization and extension potential, it has a significant strategic value for the vast area on which it stands: the low Isonzo plain. The study experimented with a methodology for the construction of the transformation forecast, working extensively on the use and applicability of simulation tools (indicators, scenarios, visions) and then on the processes of evaluating the impacts and consequences of the transformations at different scales and for different territorial areas (internal and external). The study adds to the discussion, not only the intrinsic results, the effectiveness or not of the reconversion project of this discussed military area, but also the development of a working scientific method (analysis, design and evaluation), and therefore, the construction of an operational model that can be exported to other case studies (on other military sites in the Friuli Venezia Giulia region) and on other contexts (in general on abandoned or disused areas).
Going high! The pros and cons of city verticalization
The paper deals with the architectural theme of high-rise construction by cross-referencing it wi... more The paper deals with the architectural theme of high-rise construction by cross-referencing it with that of soilless agriculture, recognizing new typologies and critically identifying the strengths and weaknesses of a new relationship between architecture, city and agriculture. From a disciplinary point of view, the text is organized in four distinct topics. The first part deals with height construction from a theoretical and disciplinary point of view. An excursus identifies in the high-rise buildings a human archetype that today defines certain features of architecture and landscapes in the age of globalization. The second part delves into the subject of soilless agriculture in terms of agronomic technique, with the aim of understanding its origin, efficiency and potential, but also its limits and weaknesses. The analysis is carried out by investigating the production factors at play, such as land, labor and capital, in relation to the revolutions that have characterized the agric...
AGATHÓN International Journal of Architecture, Art and Design, 2023
L'articolo indaga la convergenza tra natura e architettura, analizzando il fenomeno delle vertica... more L'articolo indaga la convergenza tra natura e architettura, analizzando il fenomeno delle vertical farm, quale manifestazione architettonica di alcune tendenze contemporanee. Questi edifici alti, funzionali all'agricoltura, presentano anche caratteristiche di sostenibilità, come la riduzione delle catene di approvvigionamento e del consumo di suolo. Il tema viene sviluppato attraverso quattro ambiti: l'origine dell'edificio alto come espressione simbolica e la sua evoluzione contemporanea; l'agricoltura fuori suolo in relazione alle categorie macroeconomiche classiche a partire dal '700; tre casi di studio di vertical farm sperimentali (Skyfarm, Farmscraper e Farmhouse), lette quali possibili origini di nuovi tipi architettonici. In conclusione viene svolta un'analisi critica delle possibili ricadute urbane delle vertical farm a partire dal concetto di diritto al cibo. The paper investigates the convergence between nature and architecture, analysing the phenomenon of vertical farms as an architectural manifestation of specific contemporary trends. These high-rise buildings are functional for agriculture while also exhibiting sustainability features, such as the reduction of supply chains and land consumption. The issue is articulated through four areas: the origin of the tall building as a symbolic expression and its contemporary evolution; above-ground agriculture in relation to classical macroeconomic categories since the 1700s; and three case studies of experimental vertical farms (Skyfarm, Farmscraper and Farmhouse), interpreted as possible origins of new architectural types. In conclusion, a critical analysis of the potential urban impacts of vertical farms is conducted, based on the concept of the right to food.
Colore e Colorimetria. Contributi Multidisciplinari, 2022
Colour, a typically two-dimensional quality of architectural material, when it exceeds a certain ... more Colour, a typically two-dimensional quality of architectural material, when it exceeds a certain dimensional scale, acquires the capacity to literally affect three-dimensional space, conferring further values and qualities on the architectural material and its forms. Through a number of cases considered significant, this study intends to explore the potential of the use of colour as a distinguishing element of architectural form and its integration in the environment on the scale of the city and the landscape. The cases identified, while converging towards similar outcomes, highlight theoretical, disciplinary, methodological and semantic differences that trace a rich and complex multidisciplinary design horizon.
Masterplan 2. La Riva San Vito di Marano Lagunare. Boulevard tra terra e acqua, 2022
La formula “di misura e di figura” ricorre ampiamente negli scritti di Costantino Dardi, evocati ... more La formula “di misura e di figura” ricorre ampiamente negli scritti di Costantino Dardi, evocati anche in altre pagine di questa pubblicazione. Si tratta di due poli alternativi, due scale di valori secondo i quali è possibile leggere sia l’opera, sia il contesto a cui si riferisce. Anzi figura e misura sono i parametri mediante i quali opera e luogo si legano, “per affinità e differenza”. Stabilendo cioè, in rapporto ai valori di misura o di figura, reciproche prossimità o distanze, analogie o contraddizioni.
Masterplan 2. La Riva San Vito di Marano Lagunare. Boulevard tra terra e acqua, 2022
Il concetto di spazio secondo l’accezione moderna ha origine alla fine del Quattrocento quando le... more Il concetto di spazio secondo l’accezione moderna ha origine alla fine del Quattrocento quando le intuizioni geografiche della cultura classica vengono verificate attraverso l’esperienza marinaresca. La necessità di misurare nuove terre e le distese d’acqua continue omogenee e isotrope tra esse interposte viene risolta attraverso l’individuazione di un sistema di misurazione standard. Questa nuova condizione geografica viene definita spazio, si tratta dello stesso spazio che sta alla base del perfetto e regolare reticolo stradale della porzione di Marano che si affaccia, lungo la Riva San Vito, sul suo canale di ingresso. Questa griglia, nel progetto di riqualificazione della riva viene riconosciuta e ripresa, per proiettarsi attraverso i nuovi pontili/piazze, di nuovo sulla superficie liquida della laguna.
Esistono architetture che non invecchiano? Perché a distanza di anni il lavoro di Costantino Dard... more Esistono architetture che non invecchiano? Perché a distanza di anni il lavoro di Costantino Dardi, seppure in gran parte rimasto alla dimensione del disegno e solo parzialmente realizzato appare ancora così visivamente seducente, ricco di significati e di energia creativa? Si tratta di una fascinazione verso un pensiero dell’architettura prossimo ma ormai trascorso, di un semplice linguaggio visivo a distanza di anni ancora originale e fresco, o sono riconoscibili nel lavoro di Dardi dei valori che travalicano la sua stagione per avere ancora oggi un valore di attualità e utilizzo operativo diretto? Per rispondere a queste domande è necessario prima di tutto sorvolare gli ambiti dell’iconologia e della semantica1 per definire quali sono gli elementi da prendere in esame per valutare il significato e il valore dell’opera architettonica, per poi passare a esaminare nel dettaglio l'idea di architettura così come Dardi la intende e la comunica attraverso la sua articolazione teorica e analitica.
2008/2009La tesi indaga il rapporto originario tra architettura e parola attraverso una riflessio... more 2008/2009La tesi indaga il rapporto originario tra architettura e parola attraverso una riflessione sulla scrittura archigrafica, ricollocata nel paesaggio della comunicazione contemporanea. In questo scenario eterogeneo e cacofonico, dominato dalla sistematica sovrapposizione di segni, linguaggi e significati, l’archigrafia grazie alle sue caratteristiche strutturali di concretezza e permanenza viene riscoperta prima, e verificata poi, ricomponendo a posteriori una geografia di contributi sia scritti che costruiti. Il percorso di ricerca è diviso in due parti: l’indagine si articola a partire dalle sperimentazioni delle avanguardie artistiche del ‘900 per comporre uno scenario teorico-critico che, stabilendo una possibile distinzione tra architettura e design, attribuisce all’archigrafia, nel percorso che porta dal moderno al contemporaneo, una dimensione progettuale autonoma. La seconda parte della tesi ricompone un atlante, che raccoglie e cataloga le esperienze significative in ...
... p. 5. Page 7. Nel 1938 Raffaello Bertieri pubblica il Manuale pratico per il disegno delle le... more ... p. 5. Page 7. Nel 1938 Raffaello Bertieri pubblica il Manuale pratico per il disegno delle lettere, il Manuale è curato da Adalberto Libera che nel testo di accompagnamento rileva la condi-zione di arbitrio o ignoranza che caratterizza anche l'atto ...
The article accounts the results of an applicative research carried out by researchers from the U... more The article accounts the results of an applicative research carried out by researchers from the University of Trieste for the recovery, conversion and, architectural, landscape, environmental and infrastructural reuse of a large military area, abandoned for over twenty years, located in the territory of Gorizia, in Friuli Venezia Giulia. The area was a former powder magazine dating back to the Cold War period. A garrison at the service of the former border called "Iron Curtain" that passed right near the Municipality of Romans d'Isonzo, on the Gorizia and Trieste Carso. The area was abandoned for decades and has been invaded by lush vegetation and meadows of important ecological value. Today, in addition to its considerable localization and extension potential, it has a significant strategic value for the vast area on which it stands: the low Isonzo plain. The study experimented with a methodology for the construction of the transformation forecast, working extensively on the use and applicability of simulation tools (indicators, scenarios, visions) and then on the processes of evaluating the impacts and consequences of the transformations at different scales and for different territorial areas (internal and external). The study adds to the discussion, not only the intrinsic results, the effectiveness or not of the reconversion project of this discussed military area, but also the development of a working scientific method (analysis, design and evaluation), and therefore, the construction of an operational model that can be exported to other case studies (on other military sites in the Friuli Venezia Giulia region) and on other contexts (in general on abandoned or disused areas).
Going high! The pros and cons of city verticalization
The paper deals with the architectural theme of high-rise construction by cross-referencing it wi... more The paper deals with the architectural theme of high-rise construction by cross-referencing it with that of soilless agriculture, recognizing new typologies and critically identifying the strengths and weaknesses of a new relationship between architecture, city and agriculture. From a disciplinary point of view, the text is organized in four distinct topics. The first part deals with height construction from a theoretical and disciplinary point of view. An excursus identifies in the high-rise buildings a human archetype that today defines certain features of architecture and landscapes in the age of globalization. The second part delves into the subject of soilless agriculture in terms of agronomic technique, with the aim of understanding its origin, efficiency and potential, but also its limits and weaknesses. The analysis is carried out by investigating the production factors at play, such as land, labor and capital, in relation to the revolutions that have characterized the agric...
AGATHÓN International Journal of Architecture, Art and Design, 2023
L'articolo indaga la convergenza tra natura e architettura, analizzando il fenomeno delle vertica... more L'articolo indaga la convergenza tra natura e architettura, analizzando il fenomeno delle vertical farm, quale manifestazione architettonica di alcune tendenze contemporanee. Questi edifici alti, funzionali all'agricoltura, presentano anche caratteristiche di sostenibilità, come la riduzione delle catene di approvvigionamento e del consumo di suolo. Il tema viene sviluppato attraverso quattro ambiti: l'origine dell'edificio alto come espressione simbolica e la sua evoluzione contemporanea; l'agricoltura fuori suolo in relazione alle categorie macroeconomiche classiche a partire dal '700; tre casi di studio di vertical farm sperimentali (Skyfarm, Farmscraper e Farmhouse), lette quali possibili origini di nuovi tipi architettonici. In conclusione viene svolta un'analisi critica delle possibili ricadute urbane delle vertical farm a partire dal concetto di diritto al cibo. The paper investigates the convergence between nature and architecture, analysing the phenomenon of vertical farms as an architectural manifestation of specific contemporary trends. These high-rise buildings are functional for agriculture while also exhibiting sustainability features, such as the reduction of supply chains and land consumption. The issue is articulated through four areas: the origin of the tall building as a symbolic expression and its contemporary evolution; above-ground agriculture in relation to classical macroeconomic categories since the 1700s; and three case studies of experimental vertical farms (Skyfarm, Farmscraper and Farmhouse), interpreted as possible origins of new architectural types. In conclusion, a critical analysis of the potential urban impacts of vertical farms is conducted, based on the concept of the right to food.
Colore e Colorimetria. Contributi Multidisciplinari, 2022
Colour, a typically two-dimensional quality of architectural material, when it exceeds a certain ... more Colour, a typically two-dimensional quality of architectural material, when it exceeds a certain dimensional scale, acquires the capacity to literally affect three-dimensional space, conferring further values and qualities on the architectural material and its forms. Through a number of cases considered significant, this study intends to explore the potential of the use of colour as a distinguishing element of architectural form and its integration in the environment on the scale of the city and the landscape. The cases identified, while converging towards similar outcomes, highlight theoretical, disciplinary, methodological and semantic differences that trace a rich and complex multidisciplinary design horizon.
Masterplan 2. La Riva San Vito di Marano Lagunare. Boulevard tra terra e acqua, 2022
La formula “di misura e di figura” ricorre ampiamente negli scritti di Costantino Dardi, evocati ... more La formula “di misura e di figura” ricorre ampiamente negli scritti di Costantino Dardi, evocati anche in altre pagine di questa pubblicazione. Si tratta di due poli alternativi, due scale di valori secondo i quali è possibile leggere sia l’opera, sia il contesto a cui si riferisce. Anzi figura e misura sono i parametri mediante i quali opera e luogo si legano, “per affinità e differenza”. Stabilendo cioè, in rapporto ai valori di misura o di figura, reciproche prossimità o distanze, analogie o contraddizioni.
Masterplan 2. La Riva San Vito di Marano Lagunare. Boulevard tra terra e acqua, 2022
Il concetto di spazio secondo l’accezione moderna ha origine alla fine del Quattrocento quando le... more Il concetto di spazio secondo l’accezione moderna ha origine alla fine del Quattrocento quando le intuizioni geografiche della cultura classica vengono verificate attraverso l’esperienza marinaresca. La necessità di misurare nuove terre e le distese d’acqua continue omogenee e isotrope tra esse interposte viene risolta attraverso l’individuazione di un sistema di misurazione standard. Questa nuova condizione geografica viene definita spazio, si tratta dello stesso spazio che sta alla base del perfetto e regolare reticolo stradale della porzione di Marano che si affaccia, lungo la Riva San Vito, sul suo canale di ingresso. Questa griglia, nel progetto di riqualificazione della riva viene riconosciuta e ripresa, per proiettarsi attraverso i nuovi pontili/piazze, di nuovo sulla superficie liquida della laguna.
Esistono architetture che non invecchiano? Perché a distanza di anni il lavoro di Costantino Dard... more Esistono architetture che non invecchiano? Perché a distanza di anni il lavoro di Costantino Dardi, seppure in gran parte rimasto alla dimensione del disegno e solo parzialmente realizzato appare ancora così visivamente seducente, ricco di significati e di energia creativa? Si tratta di una fascinazione verso un pensiero dell’architettura prossimo ma ormai trascorso, di un semplice linguaggio visivo a distanza di anni ancora originale e fresco, o sono riconoscibili nel lavoro di Dardi dei valori che travalicano la sua stagione per avere ancora oggi un valore di attualità e utilizzo operativo diretto? Per rispondere a queste domande è necessario prima di tutto sorvolare gli ambiti dell’iconologia e della semantica1 per definire quali sono gli elementi da prendere in esame per valutare il significato e il valore dell’opera architettonica, per poi passare a esaminare nel dettaglio l'idea di architettura così come Dardi la intende e la comunica attraverso la sua articolazione teorica e analitica.
2008/2009La tesi indaga il rapporto originario tra architettura e parola attraverso una riflessio... more 2008/2009La tesi indaga il rapporto originario tra architettura e parola attraverso una riflessione sulla scrittura archigrafica, ricollocata nel paesaggio della comunicazione contemporanea. In questo scenario eterogeneo e cacofonico, dominato dalla sistematica sovrapposizione di segni, linguaggi e significati, l’archigrafia grazie alle sue caratteristiche strutturali di concretezza e permanenza viene riscoperta prima, e verificata poi, ricomponendo a posteriori una geografia di contributi sia scritti che costruiti. Il percorso di ricerca è diviso in due parti: l’indagine si articola a partire dalle sperimentazioni delle avanguardie artistiche del ‘900 per comporre uno scenario teorico-critico che, stabilendo una possibile distinzione tra architettura e design, attribuisce all’archigrafia, nel percorso che porta dal moderno al contemporaneo, una dimensione progettuale autonoma. La seconda parte della tesi ricompone un atlante, che raccoglie e cataloga le esperienze significative in ...
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Si tratta di una fascinazione verso un pensiero dell’architettura prossimo ma ormai trascorso, di un semplice linguaggio visivo a distanza di anni ancora originale e fresco, o sono riconoscibili nel lavoro di Dardi dei valori che travalicano la sua stagione per avere ancora oggi un valore di attualità e utilizzo operativo diretto?
Per rispondere a queste domande è necessario prima di tutto sorvolare gli ambiti dell’iconologia e della semantica1 per definire quali sono gli elementi da prendere in esame per valutare il significato e il valore dell’opera architettonica, per poi passare a esaminare nel dettaglio l'idea di architettura così come Dardi la intende e la comunica attraverso la sua articolazione teorica e analitica.
Si tratta di una fascinazione verso un pensiero dell’architettura prossimo ma ormai trascorso, di un semplice linguaggio visivo a distanza di anni ancora originale e fresco, o sono riconoscibili nel lavoro di Dardi dei valori che travalicano la sua stagione per avere ancora oggi un valore di attualità e utilizzo operativo diretto?
Per rispondere a queste domande è necessario prima di tutto sorvolare gli ambiti dell’iconologia e della semantica1 per definire quali sono gli elementi da prendere in esame per valutare il significato e il valore dell’opera architettonica, per poi passare a esaminare nel dettaglio l'idea di architettura così come Dardi la intende e la comunica attraverso la sua articolazione teorica e analitica.