Durante il generalato di Claudio Acquaviva (1581-1615) la Compagnia di Ges\uf9 conosce una defini... more Durante il generalato di Claudio Acquaviva (1581-1615) la Compagnia di Ges\uf9 conosce una definitiva precisazione normativa e una progressiva emancipazione dalla corona spagnola. Il ruolo politico di confessori e consiglieri gesuiti e l'intervento normativo del preposito generale in questo ambito sono la cartina di tornasole del nuovo assetto dell'ordine ignaziano nella turbolenta fase di fine '500 e inizio '600
Il conclave del 1549-50 tra intrighi, lotte fazionali, strategie politiche e passatempi: le scomm... more Il conclave del 1549-50 tra intrighi, lotte fazionali, strategie politiche e passatempi: le scommesse dei cardinali sui tempi di nomina del nuovo papa
The contributions to this volume highlight the singular nature of Acquaviva's generalate (158... more The contributions to this volume highlight the singular nature of Acquaviva's generalate (1581-1615), both in terms of its lenght and the breadth of the issues it was forced to confront. These were years in which the Society of Jesus expanded throughout the world
Il saggio intende affrontare il tema delle fedeltà plurime e “nazionali” che caratterizzano l’agi... more Il saggio intende affrontare il tema delle fedeltà plurime e “nazionali” che caratterizzano l’agire politico dei padri della Compagnia di Gesù nelle corti cattoliche del XVII secolo. In particolare analizza la crisi del rapporto con il re cattolico e le relazioni sempre più strette con la monarchia francese volute dal generale Claudio Acquaviva a partire dalla conversione di Enrico IV. La storia seicentesca dei gesuiti evidenza scelte coerenti con gli interessi nazionali perseguiti dai sovrani presso le cui corti operarono; direi anzi con i singoli partiti cortigiani. Ne esce così ridimensionata l’idea di una ordine religioso alle dipendenze del papa. L’indagine è condotta anche attraverso l’analisi dell’attività e degli scritti di alcuni docenti gesuiti di Milano e Venezia del secondo ‘600, interessati al confronto e al dibattito non solo coi loro studenti ma anche con esponenti dei ceti sociali impegnati in attività politiche, economiche e diplomatiche. Infine il saggio evidenzia ...
Nell\u2019ambito della storia del cristianesimo sessualit\ue0 e piacere sono sempre stati temi sc... more Nell\u2019ambito della storia del cristianesimo sessualit\ue0 e piacere sono sempre stati temi scottanti e controversi, sia per le autorit\ue0 ecclesiastiche (pontefici, teologi, canonisti), chiamate a disciplinare nel corso dei secoli i comportamenti del clero e dei fedeli, sia in ambito storiografico, dove sono prevalse interpretazioni appiattite sulla vulgata di un\u2019azione di controllo bigotta, repressiva e sessuofobica, di fatto poco utili a fare chiarezza su una realt\ue0 sfaccettata e complessa. Questo lavoro, sullo sfondo di mutamenti epocali dagli esiti straordinari (le scoperte geografiche e l\u2019ampliarsi dell\u2019attivit\ue0 missionaria, la divisione della cristianit\ue0 occidentale dovuta alla Riforma, il terrorismo religioso che insanguina per oltre un secolo la storia europea), ripercorre alcune vicende della Chiesa romana tra medioevo ed et\ue0 moderna e, attraverso cases studies di area italiana, ricostruisce i percorsi di formazione, la mentalit\ue0, gli stil...
The meeting between Charles Borromeo and Diego La\uednez comes at a difficult and confusing momen... more The meeting between Charles Borromeo and Diego La\uednez comes at a difficult and confusing moment in the history of the Roman Church, characterized by the French events, the last sessions of the council of Trent, and the crisis of the Societas after the Ignatius\u2019 death. Their relationship, initially mediated by the controversial figure of Pio IV, is immediately constructive: in fact it allows the settlement of the Society of Jesus in Milan (1563). However there are points of dispute which have origin in their different ecclesiological vision: the centrality of bishop\u2019s authority, whose model becomes Charles Borromeo, contrasts to Father General\u2019s opinion about Episcopal powers, and to the constant demand for local autonomy of the Jesuits
Il saggio intende approfondire, nel pi\uf9 ampio contesto relativo al rapporto scienza-fede, la c... more Il saggio intende approfondire, nel pi\uf9 ampio contesto relativo al rapporto scienza-fede, la centralit\ue0 dei regolari nella vita delle donne nell'Italia di et\ue0 moderna. indagando nello specifico, attraverso una ricognizione storiografica della letteratura di genere non sempre uniforme e coerente, il ruolo delle donne nella societ\ue0 italiana del '6-'700 e mettendo in discussione l'ipotizzata segregazione femminile dell'et\ue0 della controriforma e del dominio spagnolo, superata solo dalla svolta settecentesca
Durante il generalato di Claudio Acquaviva (1581-1615) la Compagnia di Ges\uf9 conosce una defini... more Durante il generalato di Claudio Acquaviva (1581-1615) la Compagnia di Ges\uf9 conosce una definitiva precisazione normativa e una progressiva emancipazione dalla corona spagnola. Il ruolo politico di confessori e consiglieri gesuiti e l'intervento normativo del preposito generale in questo ambito sono la cartina di tornasole del nuovo assetto dell'ordine ignaziano nella turbolenta fase di fine '500 e inizio '600
Il conclave del 1549-50 tra intrighi, lotte fazionali, strategie politiche e passatempi: le scomm... more Il conclave del 1549-50 tra intrighi, lotte fazionali, strategie politiche e passatempi: le scommesse dei cardinali sui tempi di nomina del nuovo papa
The contributions to this volume highlight the singular nature of Acquaviva's generalate (158... more The contributions to this volume highlight the singular nature of Acquaviva's generalate (1581-1615), both in terms of its lenght and the breadth of the issues it was forced to confront. These were years in which the Society of Jesus expanded throughout the world
Il saggio intende affrontare il tema delle fedeltà plurime e “nazionali” che caratterizzano l’agi... more Il saggio intende affrontare il tema delle fedeltà plurime e “nazionali” che caratterizzano l’agire politico dei padri della Compagnia di Gesù nelle corti cattoliche del XVII secolo. In particolare analizza la crisi del rapporto con il re cattolico e le relazioni sempre più strette con la monarchia francese volute dal generale Claudio Acquaviva a partire dalla conversione di Enrico IV. La storia seicentesca dei gesuiti evidenza scelte coerenti con gli interessi nazionali perseguiti dai sovrani presso le cui corti operarono; direi anzi con i singoli partiti cortigiani. Ne esce così ridimensionata l’idea di una ordine religioso alle dipendenze del papa. L’indagine è condotta anche attraverso l’analisi dell’attività e degli scritti di alcuni docenti gesuiti di Milano e Venezia del secondo ‘600, interessati al confronto e al dibattito non solo coi loro studenti ma anche con esponenti dei ceti sociali impegnati in attività politiche, economiche e diplomatiche. Infine il saggio evidenzia ...
Nell\u2019ambito della storia del cristianesimo sessualit\ue0 e piacere sono sempre stati temi sc... more Nell\u2019ambito della storia del cristianesimo sessualit\ue0 e piacere sono sempre stati temi scottanti e controversi, sia per le autorit\ue0 ecclesiastiche (pontefici, teologi, canonisti), chiamate a disciplinare nel corso dei secoli i comportamenti del clero e dei fedeli, sia in ambito storiografico, dove sono prevalse interpretazioni appiattite sulla vulgata di un\u2019azione di controllo bigotta, repressiva e sessuofobica, di fatto poco utili a fare chiarezza su una realt\ue0 sfaccettata e complessa. Questo lavoro, sullo sfondo di mutamenti epocali dagli esiti straordinari (le scoperte geografiche e l\u2019ampliarsi dell\u2019attivit\ue0 missionaria, la divisione della cristianit\ue0 occidentale dovuta alla Riforma, il terrorismo religioso che insanguina per oltre un secolo la storia europea), ripercorre alcune vicende della Chiesa romana tra medioevo ed et\ue0 moderna e, attraverso cases studies di area italiana, ricostruisce i percorsi di formazione, la mentalit\ue0, gli stil...
The meeting between Charles Borromeo and Diego La\uednez comes at a difficult and confusing momen... more The meeting between Charles Borromeo and Diego La\uednez comes at a difficult and confusing moment in the history of the Roman Church, characterized by the French events, the last sessions of the council of Trent, and the crisis of the Societas after the Ignatius\u2019 death. Their relationship, initially mediated by the controversial figure of Pio IV, is immediately constructive: in fact it allows the settlement of the Society of Jesus in Milan (1563). However there are points of dispute which have origin in their different ecclesiological vision: the centrality of bishop\u2019s authority, whose model becomes Charles Borromeo, contrasts to Father General\u2019s opinion about Episcopal powers, and to the constant demand for local autonomy of the Jesuits
Il saggio intende approfondire, nel pi\uf9 ampio contesto relativo al rapporto scienza-fede, la c... more Il saggio intende approfondire, nel pi\uf9 ampio contesto relativo al rapporto scienza-fede, la centralit\ue0 dei regolari nella vita delle donne nell'Italia di et\ue0 moderna. indagando nello specifico, attraverso una ricognizione storiografica della letteratura di genere non sempre uniforme e coerente, il ruolo delle donne nella societ\ue0 italiana del '6-'700 e mettendo in discussione l'ipotizzata segregazione femminile dell'et\ue0 della controriforma e del dominio spagnolo, superata solo dalla svolta settecentesca
The contributions to this volume highlight the singular nature of Acquaviva’s generalate (1581–16... more The contributions to this volume highlight the singular nature of Acquaviva’s generalate (1581–1615) both in terms of its length—thirty-five years—and the breadth of the issues it was forced to confront. These were years in which the Society of Jesusexpanded throughout the world; at the same time, Acquaviva’s generalate was also characterized by the consolidation of the Jesuit institute. However, notwithstanding its significance, work dedicated exclusively to Acquaviva’s generalate has been sorely lacking. To a large extent, this intellectual lacuna is due to the complexity of the subject at hand: the end of the sixteenth century was a period in which the Society expanded on a global level, far beyond the order’s Roman and European boundaries. Being able to write such a history accordingly requires a vast amount of authorial knowledge, encompassing issues ranging from the visual arts to music and literature, from diplomacy to the art of governing, from theology to mathematics. A diverse Society calls for diverse authors with the ability to provide new insights into the political, cultural, and economic aspects of the order’s early history. The contributions to this volume, written by leading specialists in their respective fields, aim to fulfill that goal.
Uploads
Papers by flavio rurale
its significance, work dedicated exclusively to Acquaviva’s generalate has been sorely lacking. To a large extent, this intellectual lacuna is due to the complexity of the subject at hand: the end of the sixteenth century was a period in which the Society expanded on a global level, far beyond the order’s Roman and European boundaries. Being able to write such a history accordingly requires a vast amount of authorial knowledge, encompassing issues ranging from the visual arts to music and literature, from diplomacy to the art of governing, from theology to mathematics. A diverse Society calls for diverse authors with the ability to provide new insights into the political, cultural, and economic aspects of the order’s early history. The contributions to this volume, written by leading specialists in their respective fields, aim to fulfill that goal.