ON THE INTERNAL STRUCTURE OF PRONOMINAL DPs* ANNA CARDINALETTI (University of Venice) August 1993... more ON THE INTERNAL STRUCTURE OF PRONOMINAL DPs* ANNA CARDINALETTI (University of Venice) August 1993 to appear in THE ... I have it read b. weil du s Auto übersehen hast (Abraham 1991) because you the car overseen have (10) a. da Marie d'joengers t ...
This study attempts to explain a systematic phenomenon that has been described in interlanguage g... more This study attempts to explain a systematic phenomenon that has been described in interlanguage grammars crosslinguistically: Null-Prep, which consists of omitting the obligatory preposition in certain movement constructions. We propose that Null-Prep is not related to lack of knowledge of wh-movement, as previously assumed, but to structural complexity; indeed, we consider Null-Prep a movement-derived structure. With evidence from prepositional relative clauses, wh-interrogatives, and sluicing constructions in first language (L1) and second language (L2) Spanish (English and Arabic L1s), we predict the potential appearance of the Null-Prep with a two-way complexity hierarchy that takes into account the syntactic position displaced, as well as its derivational complexity, in such a way that we calculate Null-Prep to occur more often in Relative Clauses, followed by Sluicing, and finally by Questions. This scalar phenomenon uniformly applies to all participants, native and L2 learner...
Pronouns have a complex grammar. They are at the crossroad of two rather ill-understood systems: ... more Pronouns have a complex grammar. They are at the crossroad of two rather ill-understood systems: indexicality and deficiency. On the one hand, knowledge of pronouns is knowledge of an intricate “referential” system, whereby a part of a sentence can “corefer” with another, or “be a variable linked to” another, or again “point to the context” of the utterance. These intuitive descriptions of indexicality have vexed scholars in their attempt to render them precise, ever since the dawn of research on language. For instance, in the first century AC, Appolonius Dyskolus came to distinguish an anaphoric use (secondary acquaintance) from a deictic use (primary acquaintance) of pronouns. This distinction remains a lively source of bewilderment for scholars in the end of the twentieth century through discussions of “accidental coreference”, “donkey-sentences”, “telescoping”, and other such puzzles.
ON THE INTERNAL STRUCTURE OF PRONOMINAL DPs* ANNA CARDINALETTI (University of Venice) August 1993... more ON THE INTERNAL STRUCTURE OF PRONOMINAL DPs* ANNA CARDINALETTI (University of Venice) August 1993 to appear in THE ... I have it read b. weil du s Auto übersehen hast (Abraham 1991) because you the car overseen have (10) a. da Marie d'joengers t ...
This study attempts to explain a systematic phenomenon that has been described in interlanguage g... more This study attempts to explain a systematic phenomenon that has been described in interlanguage grammars crosslinguistically: Null-Prep, which consists of omitting the obligatory preposition in certain movement constructions. We propose that Null-Prep is not related to lack of knowledge of wh-movement, as previously assumed, but to structural complexity; indeed, we consider Null-Prep a movement-derived structure. With evidence from prepositional relative clauses, wh-interrogatives, and sluicing constructions in first language (L1) and second language (L2) Spanish (English and Arabic L1s), we predict the potential appearance of the Null-Prep with a two-way complexity hierarchy that takes into account the syntactic position displaced, as well as its derivational complexity, in such a way that we calculate Null-Prep to occur more often in Relative Clauses, followed by Sluicing, and finally by Questions. This scalar phenomenon uniformly applies to all participants, native and L2 learner...
Pronouns have a complex grammar. They are at the crossroad of two rather ill-understood systems: ... more Pronouns have a complex grammar. They are at the crossroad of two rather ill-understood systems: indexicality and deficiency. On the one hand, knowledge of pronouns is knowledge of an intricate “referential” system, whereby a part of a sentence can “corefer” with another, or “be a variable linked to” another, or again “point to the context” of the utterance. These intuitive descriptions of indexicality have vexed scholars in their attempt to render them precise, ever since the dawn of research on language. For instance, in the first century AC, Appolonius Dyskolus came to distinguish an anaphoric use (secondary acquaintance) from a deictic use (primary acquaintance) of pronouns. This distinction remains a lively source of bewilderment for scholars in the end of the twentieth century through discussions of “accidental coreference”, “donkey-sentences”, “telescoping”, and other such puzzles.
La Grande grammatica italiana di consultazione, opera ormai classica della linguistica italiana m... more La Grande grammatica italiana di consultazione, opera ormai classica della linguistica italiana moderna, ritorna al pubblico dopo una lunga assenza. Era stata salutata al tempo della sua prima apparizione come «una pietra miliare nella storia della grammatica della nostra lingua» (G. Lepschy, 1989) ed è poi servita come modello di imprese simili per altre lingue romanze. La Grande Grammatica non è solo una sintesi dei risultati raggiunti dalla ricerca scientifica sulla grammatica italiana, ma un’opera in larga misura originale. Infatti, se in alcuni casi si poteva basare su risultati acquisiti, in molti altri ha affrontato aspetti della grammatica italiana mai trattati prima. Essa presenta quindi una quantità enorme di dati e di generalizzazioni nuove. Per questo, nonostante gli anni passati e le novità nel campo della ricerca, la Grande Grammatica continua a essere la descrizione più dettagliata delle strutture della sintassi italiana e il punto di riferimento obbligato per gli studi relativi. Una nuova presentazione dei curatori sui principi ispiratori dell’opera e un’appendice con Aggiunte e Correzioni completano questa ristampa della Grammatica, che riproduce la seconda edizione del 2001.
La Grande grammatica italiana di consultazione, opera ormai classica della linguistica italiana m... more La Grande grammatica italiana di consultazione, opera ormai classica della linguistica italiana moderna, ritorna al pubblico dopo una lunga assenza. Era stata salutata al tempo della sua prima apparizione come «una pietra miliare nella storia della grammatica della nostra lingua» (G. Lepschy, 1989) ed è poi servita come modello di imprese simili per altre lingue romanze. La Grande Grammatica non è solo una sintesi dei risultati raggiunti dalla ricerca scientifica sulla grammatica italiana, ma un’opera in larga misura originale. Infatti, se in alcuni casi si poteva basare su risultati acquisiti, in molti altri ha affrontato aspetti della grammatica italiana mai trattati prima. Essa presenta quindi una quantità enorme di dati e di generalizzazioni nuove. Per questo, nonostante gli anni passati e le novità nel campo della ricerca, la Grande Grammatica continua a essere la descrizione più dettagliata delle strutture della sintassi italiana e il punto di riferimento obbligato per gli studi relativi. Una nuova presentazione dei curatori sui principi ispiratori dell’opera e un’appendice con Aggiunte e Correzioni completano questa ristampa della Grammatica, che riproduce la seconda edizione del 2001.
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La Grande Grammatica non è solo una sintesi dei risultati raggiunti dalla ricerca scientifica sulla grammatica italiana, ma un’opera in larga misura originale. Infatti, se in alcuni casi si poteva basare su risultati acquisiti, in molti altri ha affrontato aspetti della grammatica italiana mai trattati prima. Essa presenta quindi una quantità enorme di dati e di generalizzazioni nuove. Per questo, nonostante gli anni passati e le novità nel campo della ricerca, la Grande Grammatica continua a essere la descrizione più dettagliata delle strutture della sintassi italiana e il punto di riferimento obbligato per gli studi relativi.
Una nuova presentazione dei curatori sui principi ispiratori dell’opera e un’appendice con Aggiunte e Correzioni completano questa ristampa della Grammatica, che riproduce la seconda edizione del 2001.
La Grande Grammatica non è solo una sintesi dei risultati raggiunti dalla ricerca scientifica sulla grammatica italiana, ma un’opera in larga misura originale. Infatti, se in alcuni casi si poteva basare su risultati acquisiti, in molti altri ha affrontato aspetti della grammatica italiana mai trattati prima. Essa presenta quindi una quantità enorme di dati e di generalizzazioni nuove. Per questo, nonostante gli anni passati e le novità nel campo della ricerca, la Grande Grammatica continua a essere la descrizione più dettagliata delle strutture della sintassi italiana e il punto di riferimento obbligato per gli studi relativi.
Una nuova presentazione dei curatori sui principi ispiratori dell’opera e un’appendice con Aggiunte e Correzioni completano questa ristampa della Grammatica, che riproduce la seconda edizione del 2001.