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PROCLAMARE IL DOGMA DEI 7 ARCANGELI Di Carmine Alvino SUPPLICA Beatissimo Padre Nella Divina Scrittura son rinomati i Sette Santi Angeli che di continuo assistono al Trono di Dio, quali Candelieri accesi , che sempre Gli ardono innanzi. Solerti ambasciatori della Trinità, custodirono in vita la Santa Faustina Kowalska, accudirono la Santa Maria Margherita de Alacoque, protessero il Santuario della Beatissima Vergine Madre di Pompei come ne attesta il Beato Avvocato Longo, promossero le pie opere delle Rogazioni di Sant’ Annibale Maria di Francia, illuminarono il mistico Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo , San Giustino Maria Russolillo e le sue Divine Vocazioni e di molti altri favorirono le pie intenzioni. Incoraggiarono i martiri, scacciarono gli oppressori, diffusero il SS. Rosario nel mondo, promuovendo le attività degli ordini missionari , come ne testimonia la vita del Venerabile Antonio Margil (protetto dal S. Arcangelo Uriele) e di p. Antonio Ruiz de Montoya , loro grande devoto . La veggente Maria Valtorta, li vide addirittura chinati sotto la Croce di Cristo, per conservare nel loro intelletto di luce, tutti i momenti della Passione, motivo di salvezza dei credenti, e di condanna dei reprobi. Sommamente ragguardevole è dunque la loro intercessione, sublime lo zelo che dimostrano alla SS. Madre di Dio, che circondano attribuendoLe i più alti ossequi ed elogi, come ebbe a dire l’illuminato dottore F. Mairone, e come fu rivelato al Beato Amadeo Francescano (siamo in sette a venerare la Madre del Nostro Dio – Prima Estasi) , per esser stata la Deipara, per Divina Volontà e Grazia, preservata per sempre dal Peccato Originale, e così trovasi Ella infatti venerata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma in Piazza Esedra e in altri luoghi perlopiù sconosciuti . Animato da grandissimo affetto verso i suddetti Sublimi Spiriti, paventando che la loro eccelsa esistenza sia per sempre posta nell’oblio della fede, perché come asserì il Santo Suo Predecessore Pio V, spesso la debole condizione del tempo fece così che cose quanto mai ragguardevoli e memorabili a poco a poco sminuite dal velo di un oscuro errore cadano in gravi pericoli, supplichevole umilissimamente auspico che Sua Santità , si degni di riesaminare le istanze già presentate innanzi a Leone XII (1826-1828), Pio VIII (1830) e Gregorio XVI (1831-1832), Pio IX (1858) aggiungendovi le presenti annotazioni, al fine di restaurare l’antico culto dei Sette Divini Assistenti al Trono, per la fortificazione della fede in Cristo , Nostro Signore; che giace purtroppo dimenticato, nonostante costituisca la Terza Forza di Salvazione , dopo Gesù e Maria. Oggi, abbiam più che mai bisogno del loro celeste sostegno, allorquando le perverse pianificazioni del Maligno, come ebbe a dire la SS. ma nostra Madre Celeste in La Salette, penetrate all’interno dei complessi gangli del potere statale, ed ammantate da parvenza di leggi giuste, tentano di sradicare per sempre, dalle menti degli uomini, il ricordo della fede in Cristo nostro Signore, e del suo amore misericordioso, fin quando come rivelò la Deipara a Fatima ai tre pastorelli, per effetto di nuove e inaudite persecuzioni, la fede non rimanga bandita all’interno soltanto di piccole comunità, altresì perseguitata ed offesa. Come del pari urge, da parte di Sua Santità, una pronuncia dogmatica sulla loro reale esistenza, affinché Essi Sette Angeli siano così onorati di un culto speciale, e nuovamente oggetto di preghiere, litanie e pii esercizi e devozioni, mentre oggi li si vede privati di alcuno ossequio ed officio, e perfino bestemmiati da tanti credenti, i quali ammantati da una certa parvenza di fede, non bene informati sull'argomento , ne disprezzano i meriti. Sono questi i tanti motivi che mi spingono a rassegnare ai piedi di Sua Santità la presente Supplica, affinché Essa voglia finalmente concedere al popolo Cristiano la loro Festa in ogni anno e permettere il loro culto, per implorare Loro un Patrocinio tutto particolare , specialmente in questa epoca funesta in cui la Chiesa di Dio vivente è dai suoi nemici agitata e combattuta. Avellino 25.9.2023 Avv. Carmine Alvino Vista l'impossibilità di utilizzare qualsiasi strumento idoneo per il riconoscimento di figure angeliche, risultando inapplicabili le norme procedurali per la beatificazione e canonizzazione degli Spiriti celesti, e in particolare difettando la Costituzione Divinus Perfectionis Magister, l'unica competenza spetta al SANTO PADRE, mediante la PROCLAMAZIONE DEL DOGMA DEI SETTE DIVINI ASSISTENTI PROPOSTA DI DEFINIZIONE DEL DOGMA SUI SETTE ARCANGELI «Nostro Signore Gesù Cristo, come ne attestano: la Sacra Scrittura, la Tradizione Orale Bimillenaria della Chiesa, la Pia Testimonianza dei Padri e la Rivelazione Soprannaturale dei mistici cristiani d’ogni epoca, all’inizio dei secoli, ha collocato Sette Angeli Principali in perpetua adorazione e assistenza della Sua Divina Maestà, i quali, come Sette Fiaccole ardenti s’avvampano perennemente davanti alle fiamme del Suo Sacro Cuore, e come Suoi Sette Occhi scorrono tutta la terra in perfetta esecuzione dei suoi mandati divini, intercedendo indefessamente per noi, unitamente a Maria Vergine, Onnipotente per Grazia, loro e Nostra Regina, ed innalzando perennemente davanti al Suo Trono Immacolato , i meritori profumi ed aromi delle preghiere dei Santi, dei Beati, dei Martiri e soprattutto delle sofferenze del Suo Stesso Figlio, spese sulla Croce in pagamento dei nostri peccati» AMEN I LORO NOMI SONO : 1. Michele, 2. Gabriele 3. Raffaele, « Per Lascito Scritto, non orale » 4. Uriele, « Per Lascito Orale, non scritto ; per Sussistenza di Magistero Parziale » 5. Salatiele/Sealtiele, 6. Jeudiele/Eugudiele 7. Barachiele, «Per Vis Estatico - Profetica»