King Rebecca Castle

Bollettino AAT , 2019

Nel 1921, il sito del castello di Rouelbeau è stato il primo monumento a essere posto sotto tutela, posizionandosi così in cima alla lista degli oggetti protetti del Canton Ginevra. Le rovine del castello costituiscono una delle rare testimonianze di architettura militare medievale ancora conservate nella campagna ginevrina, ma mal-grado tale consapevolezza, una volta acquistata la par-cella da parte dello Stato, le rovine non furono curate e vennero progressivamente invase dal manto forestale, mentre prima, troneggiando su un lieve promontorio artificiale circondato da paludi, offrivano un paesaggio romantico alla vista dell'escursionista. Nell'ambito di una politica di riqualifica dei corsi d'acqua, nel 2000 prese avvio nelle immediate vici-nanze del castello un importante progetto legato al ripristino delle sorgenti della Seymaz. Tale politica 8 indusse gli archeologi a proporre parallelamente un programma di ricerche volto a proteggere le rovine e a studiare le origini del castello. Le indagini archeo-logiche condotte a partire dall'anno seguente ripor-tarono alla luce resti eccezionali che permettono di ricostruire l'esistenza di una fortificazione in legno precedente all'edificazione del castello medievale in pietra, i cui imponenti resti murari s'innalzano ancora oggi al di sopra dei fossati (fig. 1). La fortificazione in legno La costruzione del castello di Rouelbeau venne porta-ta a termine dal cavaliere Humbert de Choulex lunedì 7 luglio 1318 per conto dei baroni di Faucigny. Da quel momento questa fortezza ebbe un ruolo strategi-Michelle Joguin Regelin Archeologa, Service archéologique-Canton de Genève Il castello di Rouelbeau (Meinier, GE)

Merlo A. (ed.), Il castello di Pietrabuona, Edizioni ETS, Pisa 2012., 2012

Volume sull'analisi dei processi formativi dell'insediamento alto-medievale di Pietrabuona (Pescia, Pistoia). Nel libro l'autore sintetizza gli esiti di una ricerca pluridisciplinare (i contributi estesi sono racchiusi a loro volta in una pubblicazione digitale a sé stante) all'interno di un più vasto progetto di ricerca sulla Valleriana.

LIMES 6.2013