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Gino Valle: Design e Architettura Diana Barillari Come ebbe modo di raccontare nell’intervista pubblicata in «Zodiac» nel 1970, a Gino Valle il design degli oggetti e l’urbanistica non interessavano: nel primo caso «perché preferisco fare un muro di sostegno che non un banco»; e nel secondo «perché non si riusciva a fare niente». Per quanto riguarda il design, però, l'architetto ricordava l’attività di consulente per Solari («ogni tanto faccio un orologio nuovo») e l’esperienza come Product Design per Zanussi. L’ironico understatement con il quale Valle stemperava l’esperienza, non deve trarre in inganno perché i risultati conseguiti - certificati da tre premi "Compasso d’oro" - sono di tutto rispetto come attesta il prestigioso riconoscimento. Il premio organizzato dall’Associazione Design Industriale viene assegnato una prima volta nel 1956 all’orologio "Cifra 5" della Solari disegnato da Gino e Nani (Fernanda) Valle (con John Myer e Michele Provinciali) e nel 1962 sono ben due i riconoscimenti ottenuti, per i teleindicatori alfanumerici per aeroporti e stazioni ferroviarie sempre di Solari su progetto di Gino Valle e la cucina a gas Rex Mod. 700 per Zanussi. Gli orologi Solari appartengono alla categoria che Gillo Dorfles definisce oggetti con la “carrozzeria”, elemento quest’ultimo che diventa oggetto di studio e interpretazione in chiave progettuale. Il "Cifra 5" risolve il problema della visione e della dimensione attraverso la creazione di «una forma compatta, un guscio chiuso e continuo che ben esprime la sua funzione e la sua essenza meccanica», mentre il cilindro del Cifra 3 integra in modo ottimale i rulli coassiali con le palette indicatore di ore e minuti. Nel 1967 Artur Drexler,curatore al MoMa di New York della mostra “Recent Acquisition: Design Collection” che ha l’obiettivo di presentare oggetti che si distinguono per qualità e significato storico, inserisce nella selezione il Cifra 3 progettato da Gino Valle con apporto per la grafica di Unimark International e Massimo Vignelli. Successivamente nelle collezioni MoMa entrerà nel 1972 la serie ufficio con Multipli (Quaranta5) prodotta da Fantoni su progetto di Herbert Ohl e Valle: due importanti traguardi del Made in Friuli (prima che in Italy) di respiro internazionale. I multipli con profilo a 45° hanno subito un’evoluzione pluriennale e sono ancora in produzione come mobili da ufficio. Quando comincia a collaborare con Zanussi nel 1956 come consulente per il «product design» per la linea dei frigoriferi, Valle attiva un processo che si conclude due anni dopo nell’istituzione dell’Unità per il disegno industriale, per la quale come consulente, collabora per la progettazione di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori oltre che le cucine. La concezione del disegno per il prodotto industriale si svincola dalla ricerca di uno stile, o di una dimensione estetica, quanto prefigura una coerente sinergia tra forma e processo produttivo. Valle continua a occuparsi di design e nell’anno accademico 1962-63 è coordinatore didattico e docente di Progettazione industriale al "Corso Superiore di Disegno industrialeCSDI" di Venezia istituito a partire dal 1960 come formazione post diploma di durata triennale. L’attività viene apprezzata anche all’estero e infatti nel 1964 l’architetto viene accolto nell’ Education Working Group dell’International Council of Societies of Industrial Design (ICSID) e dal 1967 al 1971 si unisce al Board. Nel 1964 partecipa come delegato per l’Italia alla conferenza a Bruges organizzata con il patrocinio dell’Unesco dedicata al tema «The Education of Industrial designers». La vera Musa ispiratrice è l’architettura e, anche se in funzione ancillare, il design è parte costituiva di un binomio la cui sommatoria implementa la qualità di entrambi i componenti, come attestano le felici collaborazioni con Zanussi dal 1956 al 1976, e Fantoni dal 1968 fino a oggi, quando il testimone dal 2003 è passato allo studio Valle. Gli uffici direzionali Zanussi a Porcia e lo stabilimento Fantoni a Osoppo attestano la ricerca compiuta da Valle nel campo dell’architettura per l’industria, che si affianca per innovazione progettuale e sperimentazione in termini strutturali, funzionali e architettonici a una felice stagione del miracolo italiano tra gli anni 60 e 70, che ha come protagonisti Marco Zanuso, Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti, Pierluigi Nervi, Eduardo Vittoria, Riccardo Morandi, Figini e Pollini, Luigi Cosenza, Eduardo Vittoria. Gino Valle con Unimark Internazionale e Massimo Vignelli per la grafica, Cifra 3 per Solari, 1965. Gino Valle, studio per lo stabilimento Fantoni a Osoppo, 1972 (courtesy Studio Valle Udine) Gino Valle (courtesy Studio Valle Udine) e orologio Cifra 5 per Solari, premio Compasso d’oro 1956.