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SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Prof. Francesca Rossetti Prof. Giovanna Russo A.A. 2023-2024 Sociologia dell’educazione CAPITOLO 6 Famiglia e socializzazione: l’incontro di generazioni e di genere Sociologia dell’educazione Cos’è la famiglia? Sociologia dell’educazione Fino agli anni ‘60 del secolo scorso il termine afferiva a una categoria specifica e organizzata. Nella società contemporanea questo termine afferisce a una realtà sempre più complessa Sociologia dell’educazione • Famiglia come gruppo primario e come istituzione • Struttura e storicità della famiglia • Ciclo di vita individuale e famigliare • Problematiche attuali Sociologia dell’educazione FAMIGLIA COME GRUPPO PRIMARIO E COME ISTITUZIONE FAMIGLIA GRUPPO PRIMARIO/ISTITUZIONE GRUPPO PRIMARIO: la famiglia svolge un ruolo fondamentale nella socializzazione del bambino per due motivi: • La socializzazione si basa su un processo di identificazione basato su legami emotivi profondi • I modelli acquisiti sono considerati «universali» (tipizzazione) dal bambino poiché sono i primi che accoglie dalla nascita (Berger & Luckmann, 1969) ISTITUZIONE: la famiglia è un crocevia tra il privato e il pubblico. • I modelli di comunicazione e trasmissione di valori sono costruiti dai membri sempre sulla base di una relazionalità con la società esterna. • La famiglia come realtà super partes è per la società una istituzione soggetto/oggetto di decisioni politiche (es. bonus famiglie, assegni sociali, politiche culturali, dialogo scuola/famiglia, ecc.....) Sociologia dell’educazione STRUTTURA E STORICITÀ DELLA FAMIGLIA STRUTTURA E STORICITA’ La struttura famigliare rispecchia la società e le sue evoluzioni storiche. All’interno di ogni periodo storico prevalgono alcuni tipi di struttura famigliare rispetto ad altri, sebbene non si debba pensare a una evoluzione lineare tout court Sociologia dell’educazione STRUTTURA E STORICITA’ • • • Famiglia premoderna • • • • • Deve sostenere una economia principalmente agricola La famiglia è una unità economica (il lavoro si svolge all’interno della stessa- es. allevamento, agricoltura) La famiglia è una unità politica: i rapporti sociali sono tenuti dalle famiglie L’appartenenza famigliare conferisce anche valore sociale (ascrizione) Di tipo allargato sulla base della parentela di linea maschile (le donne generalmente, una volta sposate, entrano nella famiglia del marito) Struttura patriarcale (pater familiae); è la linea maschile che stabilisce la demarcazione dei ruoli sulla base del sesso e dell’età. L’autorità «pubblica» (rapporti con altre famiglie, rapporti sociali, economici, ecc..) è su base maschile La donna è subordinata all’autorità pubblica, ma esercita una autorità privata, nella gestione domestica, di educazione dei figli e del mantenimento dell’equilibrio famigliare Sociologia dell’educazione Famiglia borghese (Parsons, Bales, Berger, Riesman) STRUTTURA E STORICITA’ • La famiglia supporta un tipo di società orientata progressivamente verso l’industrializzazione e l’urbanizzazione (i nuclei abitativi sono costruiti attorno alle industrie che, spesso, finanziano l’edilizia abitativa – esempio nel bolognese: fonderie Barbieri) • Separazione tra lavoro (esterno) e vita privata (famiglia) • La famiglia diviene il luogo delle relazioni private e affettive • • • Educazione ai valori sociali Educazione al rispetto reciproco e alle «buone maniere» Educazione al «buon gusto» • • • Compattezza attorno a un ethos (Berger, 1984) – valore etico-normativo Luogo di cura e di crescita dei bambini (socializzazione primaria) Centralità del ruolo della donna nella costruzione di un equilibrio tra individualismo e responsabilità sociale Distinzione dei ruoli secondo l’età e il sesso • La famiglia è il luogo dove si crescono e si curano i bambini, si dà loro affetto e sostegno perchè sviluppino una personalità in grado di volgersi, poi, verso l’esterno e acquisire gli strumenti per diventare membro della società (cfr. personalità di base e personalità modale di Parsons, cap. 4) • Sociologia dell’educazione STRUTTURA E STORICITA’ • VALORE DELLA FAMIGLIA RISPETTO AL SINGOLO: • • • Famiglia borghese • (Parsons, Bales, Berger, Riesman) Nella prima modernità la posizione sociale della famiglia (valore ascrittivo) è più vincolante sulla realizzazione del singolo (ricchezza, prestigio, potere); nella tarda modernità aumentano le possibilità di affrancamento e di conseguenza acquisisce maggiore valore la personalità acquisitiva (orientata al successo) • • Socializzazione primaria (ethos e normatività) Stabilizzazione delle personalità adulte (ricordiamo la distinzione tra personalità di base e personalità modale di Parsons – cap.4) Apprendimento delle relazioni (per Berger, la famiglia è «l’agenzia specializzata in affetto»), del rispetto reciproco, della cura. Apprendimento dei ruoli e delle funzioni (i ruoli dentro la famiglia rispecchiano i ruoli che il singolo ricoprirà nella società) – distinzione ruoli sulla base del sesso e dell’età Trasmissione delle basi per acquisire un atteggiamento realizzativo necessario nella società, mediante: • Stabilizzazione emotiva • Disponibilità alla mobilità e al cambiamento • Sviluppo di un atteggiamento acquisitivo (achievement) Da un lato la posizione della famiglia è importante come punto di partenza (concetto di «buona famiglia»), ma l’atteggiamento acquisitivo del singolo è ciò che gli può permettere di migliorare (modello dell’uomo che si è fatto da sé); Sociologia dell’educazione Approccio critico alla famiglia borghese (A’70) (Scuola di Francoforte: Adorno, Marcuse, Fromm) STRUTTURA E STORICITA’ • La famiglia borghese • • • È lo specchio dei rapporti di dominio che sono presenti a livello sociale Riproduce tali modelli al suo interno socializzando i singoli senza offrire alternative ha una normatività impositiva che non lascia spazio all’affrancamento individuale • Permangono le diversità tra sessi (che si trasformano in disuguaglianze qualitative) • Autoritarismo • Dominio • Subordinazione Sociologia dell’educazione STRUTTURA E STORICITA’ Uguaglianza/Disuguaglianza: Approccio critico alla famiglia borghese (A’70) (Scuola di Francoforte: Adorno, Marcuse, Fromm) Le disuguaglianze all’interno della famiglia (con predominanza della figura maschile) diventano disuguaglianze sociali: • difficoltà di accesso e di affrancamento della donna; • difficoltà ad affrancarsi dalla posizione sociale che la famiglia ha acquisito; • difficoltà di accesso alla istruzione • L’uomo borghese è tutt’altro che forte: egli vive tutte le contraddizioni tra una società pressante da un lato e le sue spinte realizzative dall’altro (Riesman) – uomo eterodiretto Sociologia dell’educazione STRUTTURA E STORICITA’ • Soggettivizzazione e privatizzazione: la famiglia non è una realtà univoca e uniforme; tuttavia si caratterizza per: • Multifunzionalità (Donati1978): • Simmetria dei ruoli e delle funzioni (Companionship e doppia carriera) Relazioni negoziali (ruoli e funzioni non definiti in partenza) Diverse configurazioni: La famiglia contemporanea Da una ricerca ISTAT 2016, la famiglia tradizionale non è più il modello dominante; aumentano: Famiglie di fatto e monopersonali; Si registra un notevole calo della fecondità • • • • • • • Funzione Funzione Funzione Funzione Funzione • • • • • • Monopersonale (una sola persona) Monoparentale (un solo genitore con figli) Nucleare (da coppia senza figlia a coppia con uno o più figli) Allargata (famiglia nucleare+ altri componenti) Ricostruita (famiglia ricostituita dallo scioglimento di altre famiglie) Di fatto (non presente il vincolo matrimoniale) riproduttiva (biologica) di maturazione della personalità (psicologica) di assunzione di ruoli sociali (sociale) culturale (trasmissione di modi di pensare, sentire, agire) economica (gestione e allocazione delle risorse) Sociologia dell’educazione STRUTTURA E STORICITA’ L’eterogeneità dell’organizzazione famigliare porta alla difficoltà di individuare stili educativi univoci Sociologia dell’educazione CICLO DI VITA (il singolo e la personalità) Parsons e Bales (1974) *L’identificazione è quel particolare processo di apprendimento in cui i modelli vengono acquisiti sulla base dell’imitazione e all’interno di un particolare rapporto affettivo (cfr. cap. 4) CICLO DI VITA • • • Livelli di personalità: Personalità di base e modale (cfr. cap. 4) sostenuta dal processo di identificazione*. Formazione della personalità: • • Fasi di sviluppo della personalità (ispirate alle teorie freudiane): • • • • • Per interiorizzazione di «oggetti sociali» Tale interiorizzazione viene organizzata secondo un continuum, da modalità più semplici a più complesse Fase della dipendenza, legata al rapporto simbiotico madrebambino Fase dell’attaccamento, dove il rapporto affettivo è legato alla differenziazione genitore-figlio Fase della latenza, fase di interiorizzazione del sistema di ruoli/funzioni all’interno della famiglia sulla base di sesso/età Fase della maturità, corrispondente all’adolescenza, dove il singolo trova una propria autonomia individuale. Funzione delle figure parentali: • • Modello Agenti di controllo sociale Sociologia dell’educazione CICLO DI VITA Ciclo di vita (la famiglia) Approccio relazionale di Donati (2001) Famiglia come realtà super partes costituita sul reciproco riferimento (refero) che genera reciproco legame (religo) Anche la famiglia è un sistema in evoluzione e in continuo sviluppo che affronta eventi critici e si pone obiettivi di sviluppo che consentono alla famiglia di adattarsi in relazione all’ambiente • • Asse verticale: trasmissione di modelli, credenze, paure, tabù, pregiudizi, atteggiamenti, aspettative, ecc... Asse orizzontale: ogni evento critico comporta decostruzione e ricostruzione dell’organizzazione familiare sulla base di aspetti materiali, cognitivi, simbolici e affettivi Sociologia dell’educazione CICLO DI VITA Fase: costruzione della coppia Ciclo di vita • • (la famiglia) Fase: nascita di bambini Fasi di sviluppo Un particolare compito di sviluppo è rappresentato dalla possibilità di esercitare la riflessività (caratteristica fondamentale per la formazione della identità) per osservare se stessi all’interno del ruolo, ma anche fuori da esso (considerare l’altro non solo sulla base del rapporto parentale, ma anche come «essere umano» dotato di aspettative, esigenze, ecc.. • • evento critico: matrimonio compito di sviluppo: formazione della identità evento critico: nascita dei figli compito di sviluppo: accettazione e assunzione di nuovi ruoli Fase: figli adolescenti • • evento critico: adolescenza compito di sviluppo: adeguamento relazioni per favorire la reciproca separazione Fase: uscita di casa dei figli • • evento critico: separazione compito di sviluppo: ridefinizione delle relazioni con i figli (adulto-adulto) e tra la coppia genitoriale Fase: terza età • • evento critico: pensionamento, trasformazioni del corpo, malattia compito di sviluppo: sostegno della generazione di mezzo, partecipazione alla vita dei nipoti, ridefinizione di sé. Sociologia dell’educazione PROBLEMATICHE ATTUALI Dati desunti da una serie di ricerche condotte tra il 2000 e il 2014 (cfr. cap. 6: 263-273) FAMIGLIA GRUPPO PRIMARIO/ISTITUZIONE 1. CONTRADDIZIONI DI MODELLI (tra famiglie e/o all’interno della stessa famiglia) • Materialismo-consumismo/ecologismo-solidarismo • Chiusura privatistica/assistenzialismo • Investimento affettivo limitato-calcolato/Attenzione all’altro e ai suoi processi di individuazione • Attenzione al benessere fisico-psichico/Patologie relazionali e chiusura narcisistica • Puerocentrismo (attenzione verso lo sviluppo del bambino)/adultismo (proiettamento precoce verso età adulta) • • Si proiettano modelli adulti ma non i corrispondenti «oneri» e assunzioni di responsabilità (p.e. si favorisce un atteggiamento adulto, ma si tende a proteggere il figlio come se fosse ancora piccolo) Valorizzazione del bambino come oggetto raro e prezioso/indifferenza e maltrattamento Sociologia dell’educazione PROBLEMATICHE ATTUALI Separazione dall’esperienza del corpo che costituirebbe il metro e il limite nelle proprie scelte. Ottundendo il corpo ogni modello diventa astratto e fungibile. Cfr. Rossetti, Guarire con il corpo, Homeless Book, Faenza FAMIGLIA GRUPPO PRIMARIO/ISTITUZIONE 2. SCOMPARSA DELL’INFANZIA. La caduta degli elementi di separazione precedentemente ancorati alla famiglia borghese, porta verso discontinuità dei processi di individuazione generazionale. Bambini, adolescenti e adulti sono indistintamente immersi nello stesso ambiente multimediale e culturale senza filtri e confini, causando una profonda trasformazione della esperienza della crescita e della formazione della identità. Questo porterebbe: • Eterodirezione (Riesman 1956) • Debolezza dell’io • Relazioni «rischiose» Sociologia dell’educazione PROBLEMATICHE ATTUALI Dati desunti da una serie di ricerche condotte tra il 2009 e il 2016 (cfr. cap. 6: 267-273) FAMIGLIA GRUPPO PRIMARIO/ISTITUZIONE TUTTAVIA EMERGE: BISOGNO DI FAMIGLIA: • • Dal cap. 5 Uguaglianza/disuguaglianza: Tre tipologie di uguaglianza: • • Morale (uguale valore umano nel rispetto della specificità) Socio-culturale (uguali diritti-pari opportunità) • Derive estremizzanti. Uguaglianza=appiattimento senza rispetto per la specificità. (antecedente storico: catena di montaggio – alienazione umana) I giovani ricercano nella famiglia: sicurezza, protezione, identificazione Ridefinizione dei ruoli genitoriali rispetto al sesso (aspetti biologici) genere (aspetti psicologici-sociali); sebbene sesso e genere siano affrontati in modo più negoziale, si registra una controtendenza rispetto agli atteggiamenti degli anni ‘70 che negavano ogni differenza (uguaglianza sociale nel rispetto della specificità*) DIVERSITA’ TRA GENERI- DIVERSITA’ ENTRO I GENERI: • Nonostante l’aspetto negoziale delle relazioni permane una differenza tra codici maschili (strumentali) e codici femminili (affettivo-relazionali); • Il maschile sembra attraversato da una crisi più profonda dovuta alla scarsa elaborazione sociale (per il maschio diviene difficile acquisire codici femminili senza essere stigmatizzato • Il femminile sembra più libero di essere elaborato sia sul piano personale che su quello sociale Sociologia dell’educazione PROBLEMATICHE ATTUALI Dati desunti da una serie di ricerche condotte tra il 2009 e il 2016 (cfr. cap. 6: 267-273) FAMIGLIA GRUPPO PRIMARIO/ISTITUZIONE MODELLI DI EDUCAZIONE AL GENERE: • • • Indifferenziato: la differenza non è legata al genere ma a percorsi individuali Parzialmente differenziato: applicato soprattutto alle regole (abbigliamento, uscite, ecc...) Differenziato: diversità di stili, compiti, ruoli e opportunità fra i due sessi • Complicità entro i generi piuttosto che tra i generi • Conflittualità maggiore tra padre-figlia In generale, maggiore flessibilità nella distribuzione tra ruoli e funzioni e intercambiabilità dei ruoli, soprattutto entro i primi due stili educativi Sociologia dell’educazione CONCLUDENDO... Dati desunti da una serie di ricerche condotte tra il 2009 e il 2016 (cfr. cap. 6: 267-273) Da un lato assistiamo alla relativizzazione della famiglia, alla negoziazione dei ruoli, alla crisi, ecc.., ma, dall’altro, essa rappresenta ancora una risorsa per i soggetti. FAMIGLIA GRUPPO PRIMARIO/ISTITUZIONE La famiglia rappresenta ancora una risorsa in quanto: CAPITALE SOCIALE E CULTURALE (Bourdieu, 1995): insieme delle relazioni che ciascun attore, sia esso individuo o gruppo, possiede e può mobilitare per promuovere i propri scopi o interessi. • Capitale sociale bonding (Putnam, 2004) legami che si sviluppano all’interno del gruppo • Capitale sociale bridging, legami e vincoli esterni al gruppo Lazzarini (2009) riconosce come un capitale sociale forte tanto sul lato interno che su quello esterno (famiglia responsabilizzante), sia una risorsa importante per lo sviluppo della personalità e della identità del singolo e, al contrario, un debole capitale sociale sia foriero di una maggiore vulnerabilità identitaria e relazionale. Sociologia dell’educazione Lettura critica Sociologia dell’educazione Identità e contingenza Com’è possibile la convivenza sociale in presenza di soggetti che esprimono identità provvisorie e molteplici e un riferimento normativo e istituzionale discontinuo e a volte labile? Sociologia dell’educazione Recupero della corporeità Corporeità come riferimento «normativo» che porta il soggetto nel «qui ed ora» permettendo di ricreare una identità narrativa che nasce come relazione tra due componenti (Paul Ricoeur, 1990) • Identità sostanziale, che implica una uguaglianza con se stesso (unicità) che fa riferimento a una sostanza del sé e una immediatezza dell’io, costruita mediante una relazione con sé stessi e la propria corporeità • Identità riflessiva, che si genera nella relazione con gli altri e implica un continuo scambio Questa visione implica: • • • • Relazionarsi a se stessi e agli altri significa ritrovare nell’altro uno specchio di sé (essere per sé-essere per l’altro) Dimensione etica Assunzione della responsabilità Circolarità Confronta anche: Rossetti F. (2022), Guarire con il corpo. Un modello di sociologia applicata per affrontare il disagio culturale, Homeless Book, Faenza Sociologia dell’educazione Recuperare la riflessività Riflessività come una delle caratteristiche necessarie alla formazione della identità (cfr. cap. 4) indica la capacità di osservare se stessi contemporaneamente come soggetto conoscente e oggetto conosciuto. Riflessività implica la capacità di sviluppare: • • • • autosservazione, empatia, consapevolezza, comprensione di dove si è e dove si sta andando generare dei punti di orientamento sviluppare un atteggiamento tollerante, costruttivo e responsabilizzante nei confronti degli altri • imparare a relazionarsi all’altro sia sulla base del ruolo/aspettative, ma anche fuori da esso (mettersi nei panni dell’altro – empatia come strategia euristica) Importanza della divulgazione sociologica per fornire strumenti di autoosservazione e di cambiamento migliorativo