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Farci come Lione?

2024, Lucca e Lione nel '700

Alcuni dettagli ritagliati da una storia locale ci parlano forse di un'imitazione della città francese da parte di Lucchesi

Farci come Lione? E' una tradizione delle 'contadine' lucchesi coltivare piante di limone in vaso, sarà mica una tradizione come Lione? Scorrendo il libro Renan "Marco Aurelio e la fine del mondo antico", Varese 1963 capitolo "I martiri di Lione", p 159 ss abbiamo visto che un asse romano era via Tramessac e c'era un'"arena comunale" avranno detto i lucchesi di '700 stante le mode "Facciamo come Lione! Facciamo come Lione!" e l'allineamento via Santa Croce (via dei Poveri nell'800 dopo Piazza Bernardini) via Roma e Via San Paolino nella Guida di Marchiò 1721 è detta la Tramezza o via Tramezza forse su suggestione di quella francese. E anche il nome di Lucca fatto tale fin dalle origini forse a lume di ceri se fosse Auringa come dice Marchiò richiamasse Rodano? Di là da Lione provenivano in quel secolo i ballini di cotone forse anche dagli stabilimenti inglesi e forse Collodi era per il filato forse arrivato di là Collodo e Ponte all'Abate forse era il ponte delle matasse. Non vorremmo qui calcare i toni certo pensiamo a Lucca o Lucha non il nome originale come da dizionari di latino IL Castiglioni e Mariotti Campanini e Carboni per non scomodar i lemmari come il Calepino e altri tutti dopo il Concilio di Trento come il Cluverius. Plinio ha Luna Luca e Pisa in ordine ma era la repubblica di Lucca che mandava quel nome dal '700 forse per chiamarsi come Lugdunum Lione in latino 'città di Lug' alla celtica e si diffuse anche il Lucago di cui fa menzione stesso Marchiò nei capitoli iniziali una Lucago generica in verità, che poteva star in molti posti, anche nell'Italia settentrionale. La navigazione fluviale settecentesca era pari a quella romana e sul Rodano rendeva il cotone una merce a buon prezzo che poteva diffondersi anche in Toscana dove il lino e la canapa erano allora meno economici per rivestirsi e solo nell'ottocento Ponte a Moriano ospiterà un "Jutificio e Canapificio" nazionale con la realizzazione di una rete tramviaria che vi portava gli operai da Lucca lungo il Serchio. Insomma un revanchismo francese basato su Lione avanti i Borbone spagnoli e non francesi forse se l'aspettavano "Ora ci danno a Francia, ora ci danno Parigi", e per la piccola Repubblica erano tempi amari per un'istituzione antistorica circondata da tante monarchie nazionali in un'Italia divisa. Forse anche l'anfiteatro fu una neoconiazione Francese ne ha uno schizzo il Pittor Sassone in Viaggio in Italia e in Toscana 1725-1745 reso celebre poi dal Ridolfi 'Scritti d'arte e d'Antichità' alla seconda metà dell'ottocento con una lapide di Corneliano Gallo ivi raffigurata in apografo. Nicola Lombardi