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Alberto Petrucciani, Giuliana Persichelli Nibaldi, in: Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972), Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 493-494.
ISTITUTO ENCICLOPEDICO TRECCANI, IL CONTRIBUTO ITALIANO ALLA STORIA DEL PENSIERO. DIRITTO, 2012
Mirella Bentivoglio. L'altra faccia della luna
"Mirella Bentivoglio. L'altra faccia della luna. The Other Side of the Moon" a cura di Paolo Cortese e Davide Mariani _ con saggi di: Rosaria Abate, Davide Mariani e Rosanna Ruscio. Postmedia Books 2022 _ limited edition of 505 copies _ 128 pp. 63 ill. a colori _ saggi in italiano e inglese _ formato 270 x 210 mm _ isbn 9788874903283
Presentazione Catalogo della mostra "Estetica della Fame" di Federico Cavallini
I settantacinque serpenti, 2009
Contesto …Guarda, un dio ha permesso che tu sopravvivessi, dal momento che ti ha portato verso quest'isola del Ka … …io constatai che era un serpente. … Egli misurava trenta cubiti, la sua barba superava la lunghezza di due cubiti. Il suo corpo era rivestito d'oro e le sue sopracciglia di vero lapislazzuli. … Egli mi parla, ma io non presto attenzione a ciò. Io sono davanti a lui e non so più chi sono. Allora egli mi mise nella sua bocca, mi portò verso il suo luogo di residenza e mi pose a terra senza farmi male, sano e salvo …
2021
Già celebre presso i contemporanei e assurta a modello nella Respublica literarum per la quantità e la qualità dei volumi che la componevano, la biblioteca di Pinelli 1 non ha potuto tuttavia sottrarsi a un destino non si potrebbe immaginare più avverso: destino che ha infierito a partire dagli ultimi momenti di vita del suo proprietario fino alle tragiche vicende della seconda guerra mondiale e che ha avuto come conseguenza la pressoché totale distruzione dei libri a stampa, risparmiando per contro il fondo manoscritto; e dunque, se la stragrande maggioranza dei manoscritti è giunta sino a noi ed è in gran parte consultabile presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, il complesso degli stampati può essere unicamente ricostruito con l'ausilio di antichi cataloghi, contemporanei o di qualche anno posteriori alla formazione della raccolta. 2 In base alla loro testimonianza è stato possibile stabilire quanti e soprattutto quali fossero i volumi a stampa posseduti da Pinelli; la loro cifra ammonta così a circa 9.500 unità la cui scelta è sottesa da un criterio enciclopedico, o se si preferisce universalistico, volto cioè a coprire più o meno adeguatamente ogni branca del sapere. Se questo a livello linguistico implica il predominio del latino, che accomuna i dotti di tutta l'area europea, l'ubicazione della biblioteca a Padova, dove Pinelli si stabilì all'età di ventitre anni e dove trascorse il resto della sua vita, spiega, quanto, alla provenienza, il netto prevalere di unità pubblicate in Italia, segnatamente a Venezia e a Padova (3.791 le unità pubblicate in Italia, di cui 2.048 a Venezia e 154 a Padova). In seconda posizione, non altrettanto scontata, è la presenza della Francia, che contribuisce alla raccolta con ben 1.992 unità. Diversi i fattori che convergono nell'orientare Pinelli in questa particolare direzione. In primo luogo una ragione di tipo politico, rappresentata dalla posizione della Serenissima, che alla Francia guarda come all'unico possibile baluardo capace di contrastare l'eccessivo potere della Spagna sulla Penisola: i Francesi sono alleati, sono amici, vanno considerati con riguardo e, se rappresentanti a qualunque titolo del potere, accolti nei domini della Repubblica con fasto e magnificenza; ciò che, come ovvio, favorisce uno scambio e un movimento continuo di persone e cose tra i due stati. C'è poi una ragione di tipo culturale, dovuta alla fama dell'ateneo patavino, presso cui si recano a studiare molti giovani francesi, con alcuni dei quali Pinelli entra per certo in contatto; 3 da non trascurare, inoltre, una ragione di ordine squisitamente linguistico: a Pinelli, filologo e conoscitore del De vulgari eloquentia, non sfugge senza dubbio la stretta affinità tra il francese e l'italiano, costitutivi, con la lingua d'oc, del comune ydioma tripharium. Pesa infine, e forse in maniera determinante, la profonda amicizia che legò Pinelli a due personaggi diversissimi tra loro, entrambi dimoranti in Francia, e che si mantenne viva nel tempo in virtù di una corrispondenza prolungatasi, con l'uno e con l'altro, per circa un ventennio: Jacopo Corbinelli, esule da Firenze, da Pinelli conosciuto a Padova e nel 1565 di qui partito prima alla volta di Lione, poi di Parigi; e il parigino Claude Dupuy, consigliere in Parlamento, che durante un suo viaggio in Italia, nel 1570-1571, ebbe occasione di incontrare Pinelli e di entrare in contatto con il gruppo padovano di studiosi che allo stesso Pinelli facevano capo. 4 Le lettere che nel tempo si susseguono sono, da parte dei corrispondenti in terra di Francia, una miniera preziosa di informazioni su libri, personalità, avvenimenti d'Oltralpe e stimolano dunque in diverse direzioni gli interessi del destinatario. Se Corbinelli, com'è naturale, scrive in italiano, Dupuy, dopo un esiguo manipolo di lettere in latino, adotta esso pure la lingua materna, che evidentemente Pinelli è in grado di leggere e di comprendere; lo è anzi a tal punto che, sospinto dal suo spirito sistematico, giungerà a redigere per suo uso personale una sintetica grammatica del francese: 5 caso più unico che raro nel XVI secolo, dove è semmai l'italiano ad essere oggetto di apprendimento in forza del prestigio culturale di cui ancora gode la Penisola e, per l'area più specificamente francese, a causa di una corte, come lamentava Henri Estienne, in larga misura italianizzata. Delle 1.992 unità stampate in Francia e presenti nella biblioteca pinelliana non stupisce che la sezione più ampia sia costituita da opere in latino (1.330 unità), in greco (116 unità) e in greco-latino (109 unità): sono libri che coprono le più disparate discipline e che, grazie all'uso del latino (e del greco), partecipano di un mercato che si estende ben oltre i confini nazionali; e proprio per questo sono libri che Pinelli non ha soverchia difficoltà a procurarsi, o perché i librai italiani, giudicandoli appetibili per i loro potenziali acquirenti, ne importano un certo quantitativo, o, in caso contrario, perché lo stesso Pinelli se ne rifornisce attraverso i suoi contatti con i librai di Augsburg o con i librai italiani abituali frequentatori della fiera di Francoforte che qui, per conto di Pinelli, comprano i volumi da lui ricercati. Molto meno
Comunicazioni dell'Istituto Papirologico "G. Vitelli" 9, 2011
Brief note on a 'history of mummies' of the 19th century. Ernesto Schiaparelli, Director of the Egyptian Museum in Florence (before moving to Turin in 1894), and the zoologist Enrico Hillyer Giglioli 'helped' the search for an Egyptian mummy to enrich the collections of the new Canterbury Museum in Christchurch, New Zealand, on behalf of its founder, the geologist and ethnologist Julius von Haast.
Giuliana Nuvoli, Uno sguardo al Novecento, Milano, Unicopli, pp. 1-200, 2003
Questo volume sceglie campioni significativi e li esamina con metodologie diversificate e duttili. Nella prima parte, nella quale il genere privilegiato è quello del testo breve in prosa (novelìa e saggio), sono presenti autori come Gozzano, Moravia, Pasolini, La parte centrale è interamente dedicata ad una delle voci più' alte della nostra poesia novecentesca, Andrea Zanzotto. Nella terza parte è protagonista il rapporto cinema-letteratura, ineludibile per il romanzo novecentesco, con scrittori come Alvaro, lMoran-bmasidi Lampedusa. Le letture contenute nel volume rappresentano una trentennale attenzione a un secolo ancora troppo vicino per essere definito con chiarezza, ma che esige disponibilità per la sua complessa alchimìa.
Sistematizzazione dei dati archeologici nel suburbio ostiense tra la valle di Malafede e i lembi dello Stagno, 2018
Mélanges de l'École française de Rome-Antiquité 130-2 | 2018 : Studi ostiensi. Quarto seminario-Varia Studi ostiensi. Quarto seminario Il territorio della colonia di Ostia alla luce di nuove indagini Sistematizzazione dei dati archeologici nel suburbio ostiense tra la valle di Malafede e i lembi dello Stagno ANNA BUCCELLATO, FULVIO COLETTI ET EMANUELE GIANNINI p. 315-320 Résumés Italiano English L'articolo riconnette il tessuto archeologico di tre distretti del suburbio, bassa Valle di Malafede, Casal Palocco e Infernetto, attraverso la contestualizzazione dei dati noti con le acquisizioni recenti, con particolare attenzione alle dinamiche di interazione tra popolamento e caratteristiche geotecniche dei suoli. Per la Valle di Malafede viene tracciata una sintesi evolutiva del sistema insediativo, ed analizzato il ruolo chiave che da sempre riveste come cerniera tra l'urbe e la colonia ostiense, sia per lo sviluppo di grandi ville di proprietà dell'élite cittadina, sia per lo sviluppo di reti di infrastrutture idriche. In merito al settore di Casal Palocco viene analizzata la correlazione tra le evidenze archeologiche e le caratteristiche geomorfologiche del territorio. Nel quadrante di Infernetto vengono invece presentate le novità sullo sfruttamento antropico della fascia estrema sud occidentale dello stagno ostiense, dove
Le minacce dei datori di lavoro contro i lavoratori "dissidenti" che non accettano la vaccinazione contro la "SARS-CoV-2" definiti a sproposito "no-vax". Presupposti qualificativi, giuridici e relativa efficacia pratica. ___________________________________________________________________________________________________ Dott. Carlo Pisaniello Presidente dell'Associazione Avvocatura degli Infermieri 2 Le minacce dei datori di lavoro contro i lavoratori "dissidenti" che non accettano la vaccinazione contro la SARS-CoV-2 definiti a sproposito "no-vax". Presupposti qualificativi, giuridici e relativa efficacia pratica 1. Abstract (It): Il presente pamphlet riguarda il dibattito scaturito recentemente sull'obbligatorietà vaccinale contro il SARS-Cov2 pretesa da alcuni datori di lavoro. I relativi effetti che questa potrebbe ingenerare sul rapporto di lavoro. Si è tentato di ricostruire le varie posizioni emerse e le dichiarazioni di alcuni illustri giuslavoristi. Si è tentato poi di esprimere una chiave di lettura critica ed alternativa basata non solo sugli aspetti giuridici e dottrinali, ma anche su quelli scientifici attualmente a nostra disposizione, soprattutto in virtù del dettato costituzionale dell'art. 32, comma 2, Cost., e della mancanza di una norma ad hoc che renda tale pratica obbligatoria. Abstract (En): This very pamphlet concerns the debate that has recently arisen regarding the SARS-Cov2 vaccination mandate imposed by several employers, and
Selected Studies on Genre in Middle Eastern Literatures, Petr Kucera & Hülya Celik, 2023
Julius Caesar's Battle for Gaul. New archaeological perspectives , 2019
Bioethics and the Posthumanities, 2022
Etiology and Morphogenesis of Congenital Heart Disease, 2016
TURKISH JOURNAL OF CHEMISTRY, 2021
International Journal of Morphology, 2013
Asia Pacific Education Review, 2018
UNIVERSIDADE CESUMAR, 2018
Allergy, Asthma & Respiratory Disease, 2015