a cura di EUGENIO TAMBURRINO
Aquam ducere
PROCEEDINGS OF THE FIRST INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL
HYDRAULIC SYSTEMS IN THE ROMAN WORLD
(FELTRE, 25TH - 29TH AUGUST 2014)
AQUAM DUCERE
MATERIALI DELLA PRIMA INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL
HYDRAULIC SYSTEMS IN THE ROMAN WORLD
(FELTRE, 25-29 AGOSTO 2014)
A cura di
EUGENIO TAMBURRINO
18,00
I
I
Con il contributo
Con il patrocinio
città di Feltre
Aquam Ducere
-1COMITATO SCIENTIFICO
Paola Zanovello (Presidente - Dipartimento dei Beni Culturali, Università degli Studi di Padova),
Philippe Leveau (Aix Marseille Université - Centre Camille Julian),
Simone Mantellini (Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà - Alma Mater Studiorum Università di Bologna),
Italo Riera (Gruppo di Studio “Idraulica Antica”), Guido Rosada (Dipartimento dei Beni Culturali,
Università degli Studi di Padova), Eugenio Tamburrino (Università Ca’ Foscari - Venezia).
Hydraulic systems in the Roman World
Materiali della 1a International Summer School
a cura di Eugenio Tamburrino
[Seren del Grappa]: Edizioni DBS, 2016. - 160 pp.: ill.; 0,9 cm.
ISBN 978-88-99369-64-4
(Aquam Ducere; 1)
1. Archeologia romana
2. Idraulica storica
I. Tamburrino, Eugenio
628.150937 (WebDewey 2016) Approvvigionamento idrico. Condutture principali e derivate.
Italia antica e territori adiacenti
Opera sottoposta a peer review secondo il protocollo UPI - University Press Italiane (2013)
© Edizioni DBS - novembre 2016
Edizioni DBS
Editore e Tipografo
www.edizionidbs.it - info@edizionidbs.it
Seren del Grappa (BL) - Via Quattro Sassi, 4 - Z.I. Rasai di Seren del Grappa (BL)
Tel. 0439.44360
Graica e stampa: Gruppo DBS-SMAA srl
Proprietà letteraria riservata. Testi e immagini di questo libro non possono essere riprodotti, anche solo in parte e con qualsiasi
mezzo graico elettronico o meccanico inclusa la fotocopiatura, senza l’autorizzazione degli aventi diritto. I testi sono stati sottoposti
a referaggio, nel rispetto dei principi di anonimato e terzietà. L’Editore ed i Curatori non assumono responsabilità di alcun tipo
circa le afermazioni e i giudizi espressi dagli Autori. La responsabilità dell’ottenimento delle autorizzazioni alla pubblicazione delle
immagini, ove necessarie, rimane in capo ai singoli Autori; l’Editore ed i Curatori declinano ogni responsabilità in merito.
Foto di copertina: Avenches (Vaud), 1941: Louis Bosset presso la ‘Canna des Sarrasins’ ossia i ruderi del tratto di Coppet dell’acquedotto
di Aventicum. [g.c. Musée Romain d’Avenches].
Aquam ducere
I
PROCEEDINGS OF THE FIRST INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL
HYDRAULIC SYSTEMS IN THE ROMAN WORLD
(FELTRE, 25TH - 29TH AUGUST 2014)
MATERIALI DELLA PRIMA INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL
HYDRAULIC SYSTEMS IN THE ROMAN WORLD
(FELTRE, 25-29 AGOSTO 2014)
A cura di
EUGENIO TAMBURRINO
SALUTO DEL SINDACO DI FELTRE
La prima edizione dell’International Summer School «Hydraulic systems in the Roman World» rappresenta per
Feltre un’importante e duplice opportunità. Da un lato non può che essere una buona notizia per la città il
fatto di ospitare una Summer School in collaborazione con l’Università di Padova, dall’altro la realizzazione
di un corso speciico sull’archeologia idraulica ben si sposa con le politiche di valorizzazione del patrimonio
archeologico che questa Amministrazione intende proporre. In questo senso, la Summer School non può che
rappresentare un importante stimolo.
Nonostante il patrimonio archeologico feltrino non sia ancora completamente fruibile, siamo convinti che
Feltre, ed il Feltrino, possano essere già oggi un’ottima sede per lo svolgimento del corso. Nella città non
mancano certo riferimenti al complesso sistema di approvvigionamento idrico sia per quanto riguarda l’età
antica che quella medievale. L’area archeologica sottostante al Piazzale del Duomo ofre inoltre la possibilità
di visitare e studiare un quartiere romano di Feltria peraltro caratterizzato da diverse strutture utili allo smaltimento delle acque.
Siamo convinti dunque che il territorio possa stimolare gli studi sulla materia ed al contempo la pubblicazione degli atti del corso ci rende particolarmente orgogliosi.
Un doveroso ringraziamento va, oltre che alla prof.ssa Zanovello, al nostro concittadino Eugenio Tamburrino
che tanto si è impegnato per la realizzazione della Summer School a Feltre.
L’auspicio è che la collaborazione tra Comune di Feltre e Università degli Studi Padova in materia di archeologia possa fortiicarsi e proseguire nei prossimi anni, consapevoli che la valorizzazione archeologica passa
soprattutto attraverso l’implementazione degli studi.
Paolo Perenzin
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SALUTO DEL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DEI BENI
CULTURALI
L’Università contemporanea, quella del III millennio, prevede sempre di più l’apertura delle proprie ricerche
e attività formative al mondo esterno: è l’Ateneo che esce dalle sue aule per promuovere il sapere in tutte
le sue dimensioni. Oggi il fare ricerca non è solo inalizzato alla scoperta di nuovi orizzonti scientiici, ma
tiene conto anche del valore fondamentale della comunicazione e della divulgazione. La Summer School è un
modo diverso di trasmettere conoscenze: le attività si concentrano in un periodo di tempo limitato, hanno
contenuti fortemente applicativi e proprio per queste ragioni risultano eicaci ed apprezzate. Il taglio internazionale, voluto e sostenuto dall’Ateneo, rappresenta un valore aggiunto, soprattutto perché si pongono
a confronto metodi e studi condotti in Paesi diversi su tematiche precise. Il tema di questa Summer School
padovana, che ha trovato ottima ospitalità nella città di Feltre, è solo apparentemente molto specialistico:
canalizzazioni, tubature, o genericamente strutture idriche sono spesso presenti nei cantieri archeologici
ed è quindi opportuno che gli operatori (e non solo gli archeologi) conoscano almeno i principi generali
dell’idraulica antica. In modo analogo, anche in altri contesti di formazione e di ricerca, quali ad esempio
gli scavi-scuola che il nostro Dipartimento conduce in diversi siti archeologici o altre esperienze di Summer
School, si pone grande attenzione proprio agli aspetti più tecnologici: tecniche costruttive, metallurgia e
produzioni artigianali.
Siamo lieti che sia possibile pubblicare questo volume, i cui contenuti costituiscono un agile contributo alla
conoscenza di alcuni aspetti, non secondari, degli antichi insediamenti umani.
Jacopo Bonetto
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PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE DEL CORSO
Cogliendo l’opportunità oferta dall’Università di Padova con i bandi per il inanziamento di International
Summer & Winter School, abbiamo potuto realizzare nell’ultima settimana di agosto 2014 a Feltre la I edizione di un percorso formativo su Hydraulic systems in the Roman World.
L’iniziativa ha trovato il pieno appoggio dell’Amministrazione Comunale di Feltre, che ha visto con molto
favore la presenza in città dell’Università di Padova, facilitandone il più possibile la sistemazione logistica e
l’organizzazione delle attività.
Da circa venti anni un gruppo di lavoro, facente capo all’attuale Dipartimento dei Beni Culturali, conduce
ricerche interdisciplinari nell’ambito dell’idraulica e dell’idrologia nel mondo antico, sia in relazione a siti
italiani che stranieri. Nel mondo romano la tecnologia idraulica aveva una grande rilevanza: approvvigionamento idrico, immagazzinamento e distribuzione dell’acqua, fognature e boniiche costituivano priorità
assolute nell’organizzazione degli spazi abitati, infrastrutture indispensabili al pari delle strade. Ogni città
o centro abitato era servito da acquedotti, che rifornivano sia ediici pubblici, in primo luogo le terme, sia
privati, come strutture produttive e residenziali. Allo stesso modo era gestito il delusso delle acque, tramite
imponenti e capillari sistemi di fognature e drenaggio. Per ciascuna opera idraulica era fondamentale la
fase progettuale, che doveva adattare la struttura alle condizioni del terreno e al tipo di utenza. Altrettanto
importante era la gestione delle acque, come testimoniano l’imponente documentazione letteraria antica
(in particolare Vitruvio, Plinio il Vecchio, Frontino) ed epigraica al riguardo. Il tema dell’idraulica antica
accomuna ogni area dell’impero romano, dalla Britannia al Nord Africa, dalla Spagna al settore danubiano-balcanico ed orientale, con scelte progettuali e tecnologiche simili, ma allo stesso tempo adattate alle
peculiarità del territorio.
Il patrimonio archeologico di tipo idraulico è consistente e difuso in ogni area del territorio romanizzato
compreso il Veneto, ma poco noto e generalmente non suicientemente riconosciuto e preso in considerazione all’interno dei cantieri di scavo. È apparso opportuno perciò organizzare un rapido ma eicace
percorso formativo, di tipo intensivo come una Summer School, in primo luogo per sensibilizzare giovani
studiosi ed operatori ad una formazione più speciica in questo ambito. L’opportunità rappresentata da una
Summer School di carattere internazionale, con la qualiicata partecipazione di docenti che operano a diversi
livelli nell’ambito dello studio, della tutela e della valorizzazione del patrimonio archeologico idraulico in
altri Paesi europei, si è dimostrata straordinariamente importante: tematiche analoghe afrontate con mezzi
e modalità diferenti, hanno permesso di confrontare metodi ed esperienze e di rainare l’approccio individuale. L’intervento formativo, rivolto ad un gruppo di utenza numericamente ristretto, ma di formazione
e provenienze diverse, si è articolato in lezioni in aula di carattere generale ed introduttivo (approvvigionamento idrico, strutture di conservazione dell’acqua, rete distributiva urbana, sistemi di delusso, rilievo
tecnico in cavità), arricchite da analisi di casi studio, sia in territorio italiano che estero, da laboratori pratici
e visite di studio; il percorso si è rivelato particolarmente eicace, soprattutto grazie al coinvolgimento degli
allievi nelle attività svolte insieme: la condivisione di alcuni spazi didattici attraverso la discussione sulle
tematiche proposte, i laboratori e le visite didattiche sono risultati molto stimolanti sia per gli allievi che
per i docenti. Questi, una decina complessivamente, provenienti da tre Università italiane e dalla Francia
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(erano rappresentate quattro Università ed il settore del patrimonio culturale all’interno del Ministero della
Cultura e della Comunicazione), hanno oferto un articolato quadro del patrimonio idraulico nel mondo
romano. Particolarmente signiicativa è stata, nella mattinata dell’ultimo giorno, una tavola rotonda sul tema
«Safeguard, valorisation and study of the ancient hydraulic systems: legislative aspects and opportunities» che, con
il valido contributo del collega Marco Giampieretti, docente a Padova di Diritto dei Beni Culturali, ha posto
a confronto esperienze italiane e straniere in tema di gestione e tutela dei manufatti idraulici antichi.
La Summer School ha avuto visibilità nella città di Feltre: alla cerimonia di consegna degli attestati erano
presenti il Sindaco ed un nutrito gruppo di cittadini, ai quali la squadra degli allievi e dei docenti si è presentata con la maglietta appositamente creata in occasione della settimana di attività universitaria, oferta da
un’Azienda locale.
La soddisfazione generale per il buon esito della Summer School 2014 ha raforzato l’obiettivo principale,
condiviso da studenti, docenti e Amministrazione Comunale, di dare continuità a questa esperienza, che
l’Università di Padova ed il Comune di Feltre hanno sostenuto anche negli anni successivi, verso una sempre
più ampia internazionalizzazione, che ha visto in tre anni di attività la partecipazione di docenti e studenti
provenienti da otto diversi Paesi del mondo.
Si è consolidata ed allargata l’équipe che da tempo opera in questo settore e dai giovani collaboratori è stata
rilanciata l’idea di creare un centro di documentazione sull’idraulica antica, per il quale è stato ideato il logo
ed impostato il sito web. A loro quindi e alla comunità feltrina va la nostra riconoscenza per aver contribuito
a rendere ancora più piacevole ed eicace questa esperienza universitaria internazionale.
Paola Zanovello
10
materiali
proceedings
13
PREMESSA
FOREWORD
Giungiamo, dopo due anni dallo svolgimento del
corso, alla pubblicazione dei materiali della prima
International Summer School «Hydraulic systems in
the Roman world», tenutasi a Feltre (Belluno) tra il
25 ed il 29 Agosto 2014.
I giorni di lezione feltrini sono stati l’occasione per
portare nuovamente all’attenzione degli studenti un argomento - quello dell’idraulica romana e,
più in generale, storica - spesso lasciato nell’ombra o considerato appannaggio degli ‘specialisti’.
Durante le lezioni gli allievi, provenienti da curricula di studio e lavori diversi, sono stati guidati dai
tanti docenti, di provenienza sia italiana sia estera,
lungo un ragionato percorso conoscitivo soprattutto metodologico, che si è poi potuto giovare di
adeguate esempliicazioni mediante l’esposizione di
alcuni casi studio.
La pubblicazione dei materiali mantiene quindi
inalterati tali caratteri, distintivi del corso: la destinazione, perlopiù studenti o appassionati che si
avvicinano allo studio dei sistemi idraulici storici,
la inalità e l’impianto fortemente didattico dei
contributi. L’opera che avete in mano non vuole,
quindi, essere un nuovo contributo indirizzato ad
una lettura specialistica, ma uno strumento - anche
agile - che sia di supporto ai primi approcci a questo sfaccettato tema.
Se, dunque, queste sono le coordinate entro cui
si collocano le intenzioni con cui portiamo alle
stampe quest’opera, i contenuti intendono rimanere - così come quelli presentati durante la Summer
School - di alto livello accademico. A certiicarne
la qualità non ci sono solo le esperienze di rilievo
dei relatori, ma anche la revisione - efettuata con il
metodo della blind peer review - cui sono stati sottoposti. Rispetto al programma del corso, vi sono
alcuni cambiamenti dovuti alla natura - o dialogica
Two years after the irst International Summer
School course has been held in Feltre (from the 25th
to the 29th of August 2014), we are pleased to announce that the edition containing the proceedings
of «Hydraulic systems in the Roman world» has inally come to light.
In those days we had the chance to enhance a topic
- the roman hydraulic systems and, more in general,
the historical ones -, which is often underestimated by the students or considered to be a specialists’
prerogative. During the lessons the students, who
had diferent study-related and professional backgrounds, have been driven by our lecturers, who
were both Italian and foreigner, through a reasoned
program, which overall focused on some methodological issues irst and then took advantage of some
exempliication regarding practical study cases.
he proceedings maintain the original and peculiar character of the course: the targeted audience,
mostly students or people who come into contact
with the historical hydraulic systems for the irst
time, the strictly didactic purpose and the strongly
methodological structure of the contributions. he
work you hold in your hands is not aimed to be,
consequently, a new contribution for a specialized
audience, but a tool, which is easy to consult and
could be used as a support for the irst approaches
to this complex and multifaceted topic.
Considering these as the features of the proceedings
and bearing in mind how the lectures have been developed during the Summer School, the contents are
aimed to remain at a high academic level. In order to
conirm this quality, in addition to the very relevant
experiences of the lecturers, the contributions were
revised through a blind peer review. Compared to
the original program of the course, the proceedings
present some slight diferences, due to the peculiar
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o di estrema novità di ricerca - dei contributi presentati, che ne avrebbe reso diicile la traduzione
immediata in un articolo scritto.
Nell’opera si alternano articoli di carattere puramente metodologico ad altri che riportano l’attenzione su alcuni casi pratici. Nel deinire l’ordine dei contributi si è cercato di seguire una ratio
- dal generale al particolare - che è nostro auspicio possa essere apprezzata e d’aiuto ai destinatari
dell’opera.
Non ci resta, quindi, che augurare al lettore una
buona esplorazione del volume, con la speranza
che la serie di ‘Quaderni’ possa avere un successo
almeno pari a quello delle Summer School sull’idraulica antica, divenute ormai un appuntamento
consolidatosi negli anni e sempre più di interesse
per studenti e docenti di assoluto rilievo.
nature of the contributions - either dialogic or related to a real grade of novelty -, that at the moment
were not easily convertible into written texts.
In the proceedings there are some methodological
and some other kind of contributions that focus
mainly on practical study cases. While classifying
the contributions we chose to follow an order,
which goes from the general to the particular, hoping that this choice would be helpful and shared by
the recipients of this work. Now we just want to
wish a good experience to the Reader of this volume, with the hope that this ‘Notebooks’ series will
have in the future as much success as the Summer
School on the historical hydraulic systems has had
so far, since it has turned out to be a well-established meeting and an appointment of relevant interest for students as well as for renowned lecturers.
Il curatore
he Editor
TABULA GRATITUDINIS
Il curatore desidera ringraziare chi, a vario titolo e in vario modo, ha contribuito a portare alle stampe
il presente volume: Paola Zanovello e Italo Riera; gli Autori, il Comitato Scientiico e i Revisori; Marco
Hubert Campigotto, Mario Carazzai, Marina Covolan, Vanni Veronesi, Federico Zannin; Silvio De
Boni, Mario D’Incau e tutto il personale della DBS Edizioni; il Sindaco e gli impiegati del Comune
di Feltre e il personale amministrativo del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi
di Padova.
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INDICE
Saluto del Sindaco di Feltre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Saluto del Direttore del Dipartimento dei Beni Culturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Presentazione del Direttore del Corso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Programma della Summer School Hydraulic systems in the Roman World . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Premessa/Foreword . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Italo Riera
I sistemi idraulici nell’Antichità: status quaestionis e nuove prospettive di ricerca. . . . . . . . . . . 17
Italo Riera
L’approvvigionamento idrico nel mondo romano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Paola Zanovello
L’approvvigionamento idrico nel mondo romano attraverso le fonti epigrafiche. . . . . . . . . . . . 41
Rita Deiana
Il contributo delle metodologie geofisiche allo studio dei sistemi idraulici antichi. . . . . . . . . . . 49
Fabrizio Frignani
Il rilievo topografico delle opere cunicolari: metodologie di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
Philippe Leveau
Apport du géoréférencement à l’étude d’un aqueduc: le cas de l’aqueduc d’Arles . . . . . . . . . . . 63
Paola Zanovello
Acquedotti romani nel territorio dei Colli Euganei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Italo Riera
Asolo / Acelum (Treviso): l’acquedotto ‘La Bot’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
Cécile André-Chaze
Goiffieux-La Noyeraie: les reseaux hydrauliques des etablissements ruraux . . . . . . . . . . . . . .101
Simone Mantellini
Cisterns as markers of ancient human settlement:
investigation methods and field survey strategies from Pantelleria Island (Italy). . . . . . . . . . . .113
Eugenio Tamburrino
Le opere idrauliche nelle fonti documentarie: il caso di Veleia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .133
Bibliograia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .147
Finito di stampare
dal GRUPPO DBS-SMAA SRL
Rasai di Seren del Grappa (BL)
www.tipograiadbs.it
Dicembre 2016