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2009, Piemonte Parchi
Breve articolo divulgativo sulla Grotta di Rio Martino, all'interno di un numero monografico sul Piemonte Sotterraneo.
Pubblicato nel 2005 dalla Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi, il volume raccoglie dati e notizie sulla Grotta di Rio Martino (Crissolo, CN): aspetti geologici, storici, biospeleologici, risultati dei monitoraggi idrogeologici, e un capitolo dedicato al Parco del Po, sul cui territorio si apre la grotta.
La pubblicazione tratta la storia millenaria della Chiesa di San Martino di Giove, un antichissimo cenobio situato a Canale di Pietrafitta nella diocesi cosentina, e documenta dettagliatamente le ricerche e i lavori di restauro eseguiti, chiarendo tutte le coordinate e i profili di conoscenza di questo importante eremo, testimone di un passato glorioso. Qui dimorarono, infatti, S. Ilarione e i suoi 29 compagni, che nel 986 si trasferirono nel Sannio divenendo i Santi protettori dei luoghi che fondarono, e l’abate Gioacchino da Fiore, che il 30 marzo 1202 vi morì e qui rimase sepolto per tutto il primo quarto del sec. XIII. Il volume comprende anche l’analisi storico-architettonica della Domus e illustra l’evoluzione edilizia del complesso dalle origini, raccontando, poi, come la fabbrica a partire dal 1765 fu trasformata in casa padronale, con un corpo aggiunto elevato sulle antiche mura per mezzo di strutture fragili realizzate in pietra e argilla, quindi, di come si è giunti alla decisione di smontare le superfetazioni eccedenti e dannose, per liberare gli spazi interni dai manufatti posticci e ricostituire le linee dei volumi mutili dell’antico cenobio. Il libro contiene, inoltre, anche lo studio puntuale della localizzazione degli insediamenti florensi delle origini, che tutti insieme formavano un sistema nodale intra et extra moenia, esemplificativo dell’originale e innovativo progetto religioso, concretizzato dall’abate Gioacchino da Fiore sul finire del sec. XII e gli inizi del sec. XIII.
ΑΓΩΓΗ XIV-XVIII (2017-2021)
La Grotta del Leone di Agnano (Pisa): le ricerche 2015-20192022 •
The research undertaken in 2015-2019 at Grotta del Leone revealed several small ditched structures and a structured fireplace with large quantities of carbonized vegetables, related to ritual offerings. These ritual practices belong to the phase of use by the Chasséen culture groups. In addition, the latest research also advanced our understanding of the lower level of the upper Paleolithic activity at the site. The new data confirm results of previous studies, enrich and articulate the general picture of site history, and open interesting perspectives for future research.
2012 •
La Grotta San Martino si apre a 287 m s.l.m. lungo il costone di una incisione carsica che solca il gradino più basso dell'Alta Murgia, a circa 8 km dall'abitato di Torit-to, in provincia di Bari (Foglio 177 III S.E. "Palombaro" della Carta d'Italia). L'esplorazione degli ambienti che compongono la caverna, condotta grazie alla collaborazio-ne fra Soprintendenza Archeologica della Puglia, Comune di Toritto e sezione locale dell'Archeoclub, ha consentito l'individuazione di un notevole complesso di arte parietale. In questa sede si intende presentare unicamente gli esiti dell'osservazione preliminare, in attesa che l'appro-fondimento delle indagini di scavo e la prevista realizza-zione del rilievo delle incisioni permettano di affrontare in modo completo la ricostruzione delle fasi di frequentazio-ne della cavità e l'inquadramento della realizzazione del complesso grafico. L'insieme si compone di pochi segni in rosso e di numerose incisioni: i segni in rosso si riferiscono per lo più a ditate e impronte di mano, parziali e di piccole dimensioni, che, pur sollevando notevoli problemi di in-quadramento, si prestano al confronto con motivi analoghi propri al repertorio della Grotta dei Cervi di Porto Badisco (Graziosi 1980, Tavv. 88, 89). Si notano anche taluni segni dal colore assai sbiadito tra i quali sembra di riconoscere un motivo "ad Y rovesciata" confrontabile con gli antropo-morfi "a tridente" riconosciuti da Graziosi a Porto Badisco (Graziosi 1980, tab. III, Figg. 20-22). La parte più cospicua del complesso grafico di Grotta San Martino è costituita da una miriade di segni incisi, tra i quali si distingue un grande nastriforme isolato, reso da numerose linee tra loro sub parallele che, a partire da una sporgenza della parete, si dispiegano dall'alto vero il basso per 50 cm circa, per poi arrestarsi in corrispondenza di una prominenza della parete e proseguire verso sinistra per altri 50 cm, in senso orto-gonale rispetto al tratto discendente. La realizzazione del motivo nastriforme si inquadra nell'ambito della produzio-ne geometrico-lineare dell'Epigravettiano finale, trovando confronto con motivi analoghi della produzione di Bocca dove campeggia un nastriforme parietale dall'impianto confron-tabile con l'esemplare di Grotta San Martino (Graziosi 1973, tab. 79b). Passando dalla prima alla seconda sala in cui si ar-ticola il corridoio centrale, l'osservazione della superficie della volta, alta non più di m 1,80, ha permesso di ricono-scere, su di un'area di circa 4 m quadrati, una miriade di incisioni, più e meno profonde, che si affastellano sull'in-tera superficie della volta, spesso sovrapponendosi le une alle altre. Tra le numerose incisioni lineari si distingue un profilo femminile alto circa 9 cm, privo di estremità e di seni, del quale sono rese con raffinata essenzialità la legge-ra prominenza del ventre e la curva lombare a sottolineare i glutei. L'impianto della figura si presta al confronto con i profili muliebri propri alla produzione maddaleniana eu-ropea-si pensi, a titolo di esempio, alle incisioni parietali emerse in Germania a Gönnersdorf (Vialou 1991: 83, Fig. 76) e in Francia a Les Combarelles (Giedion 1964: 341, Fig. 303), nonché alle statuine in avorio di Mammut emerse in Germania a Nebra (Vialou 1991: 259, Figg. 269-271)-e presenta notevoli analogie anche con alcune figurazioni del repertorio iconografico epigravettiano pugliese, in partico-lare con i fusiformi incisi sulle pareti di Grotta Romanelli SUMMARY-Parietal art at Grotta San Martino (Toritto, Bari)-The Grotta San Martino parietal complex includes red painted images (partial positive impressed hands and some signs, perhaps anthropomorphic neo-eneolithic figurations) and lots of engravings: a female silhouette and several geometric-linear composition comparable with epigravettian figurations. Other compositions seem belonging to a more recent period, probably Neo-Eneolithic. Parole chiave: Arte preistorica, Paleolitico, Epigravettiano, Grotta San Martino (Toritto), Puglia
Atti del III Convegno Internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sull’Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo (CISEM) (Bologna 28-31 ottobre 2019) a cura di Isabella Baldini e Carla Sfameni
Piana di S. Martino, Pianello V.T. (PC). La chiesa e la torre di S. Martino. Scavo 2018 di Roberta Conversi*, Cristina Mezzadri**, Giovanni Rivaroli* in ABITARE NEL MEDITERRANEO TARDOANTICO2022 •
The fortified site was founded as a castrum in Late Antiquity and was inhabited until the late Middle Ages. The castrum was part of a defensive network operating between Late Antiquity and the Early Middle Ages. In 2018, the aim of the research project was to acquire decisive data about the construction of a rectangular Late-Antique building, a large hall with a tower, the castrum. It was converted during the Middle Ages in a church, dedicated to the Saints George and Martin. It had one hall and an apse on the eastern side, which was partially made of blocks of stones and partially carved in the rock. On the façade wall, near the entrance, four tombs were found, each with a trench carved in the rock. The archaeological relief has been carried out through 3D modelling with real texture of all stratigraphic units and excavation phases, which allows to keep scientific accuracy in short operating times and it is the basis for further elaborations aimed at valorisation.
2009 •
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Analisis Fundación Carolina
Visiones de futuro de los gobiernos progresistas de America Latina2024 •
Recurrencia del viernes en la intrahistoria de la cantante Rosalia
Recurrencia del viernes en la intrahistoria de la cantante Rosalia2023 •
Annual Symposium on Reports of the 21st Iranian Archaeology/گزارش بیست و یکمین گردهمایی سالانۀ باستان شناسی ایران
A short report on the excavation at the Site Cham Shir-132 /گزارشی کوتاه از کاوش در محوطۀ 132 جم شیر2009 •
Online Brazilian Journal of Nursing
Perceptions of adolescent women regarding gender diferences: a descriptive study2014 •
Computers & Fluids
Computer simulation of three-dimensional plaque formation and progression in the coronary artery2013 •
Annals of medical research
Surgical technique and short-term outcomes in esophageal squamous cell carcinoma : A single center experience2019 •
European Heart Journal - Cardiovascular Imaging
Visual assessment vs. strain imaging for the detection of critical stenosis of the left anterior descending coronary artery in patients without a history of myocardial infarction2014 •
Central European Journal of Public Health
Immunization related behaviour among healthcare workers in Europe: Results of the HProImmune survey2019 •
Journal of Functional Foods
β-Lactoglobulin delivery system for enhancing EGCG biological efficacy in HFD obesity mice model2019 •
Advances in Materials and Processing Technologies
Challenges in the detection of weld-defects in friction-stir-welding (FSW)2019 •