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Nostradamus (2012)

L’articolo contiene una biografia di Nostradamus e il commento ad alcune delle sue profezie, con l'illustrazione di alcuni punti di vista in merito. Esso venne pubblicato su l’aleph ( http://lalephgiornalino.blogspot.it ), effimero giornalino del Liceo Giacomo Leopardi di Recanati ( http://lalephgiornalino.blogspot.it/2012/01/nostradamus-di-ruggero-orilia.html ).

sabato 21 gennaio 2012 Nostradamus di Ruggero Orilia L’articolo contiene una biografia di Nostradamus e il commento ad alcune delle sue profezie. Esso venne pubblicato su l’aleph ( http://lalephgiornalino.blogspot.it ), effimero giornalino del Liceo Giacomo Leopardi di Recanati ( http://lalephgiornalino.blogspot.it/2012/01/nostradamus-di-ruggero-orilia.html ). La fiducia nelle capacità profetiche di Nostradamus è maggiore in questo articolo rispetto a quello che avrei provato in seguito. Era forse un Dio colui che scrisse queste cose? (Goethe, Faust) Ha destato interesse in Goethe, affascinato dalle sue quartine; in Pasternac, che consultò le sue profezie; in Igor Sikorski, pioniere dell’aviazione russa interessato alle profezie che sembrano riguardare invenzioni scientifiche; in Enrico IV,  di cui aveva previsto l’arrivo al trono, quando il futuro re era ancora un bambino; in Caterin a de’ Medici, di cui divenne influente consulente; in Jung, colpito da una profezia sulla Rivoluzione francese; nel principe dei poeti Ronsard che gli manifestò apprezzamento, e in un altro poeta francese, Guillaume Apollinaire; nel filologo George Dumézil; in Hitler, che teneva un‘edizione del suo principale lavoro nel bunker a Berlino; rigettato e criticato aspramente da alcuni che contestano le sue capacità profetiche, ma esaltato da altri che ogni qualvolta un evento degno di nota (dalla morte di Enrico II in un torneo nel 1559 fino all’attentato sulle torri gemelle nel 2001) avviene esclamano: “l’aveva previsto!”. Astrologo dilettante, astrofilo, medico di successo, egittologo ante-litteram, appassionato di esoterismo, erborista, classicista, alchimista, mistico, mago, profeta, veggente, oracolo...questo e altro si è detto di Michel de Nostredame, meglio noto come Nostradamus.  In questo articolo intendo offrire una sintesi della vita del Veggente, così è stato soprannominato, e mostrare i diversi punti di vista sulle sue profezie. La vita Michel de Nostredame nasce a Saint-Remy-de-Provence nel 1503. Il nonno paterno era di origine ebraica e cambiò il cognome in de Nostredame (di Nostra Signora, in onore di Maria) in seguito alla sua conversione. C’è chi sostiene che il giovane Michel ereditò dalla famiglia i rudimenti della Cabala e del misticismo ebraico. A 15 anni Michel de Nostredame entra nell’università di Avignone per ottenere un baccalaureato. Tuttavia dopo un anno dalla sua entrata, l’università viene chiusa in seguito alla peste e de Nostredame dal 1521 in poi viaggia per la campagna cercando rimedi alle malattie nelle erbe e lavorando come erborista. Nel 1529 entra nell’università di Montpellier per conseguire un dottorato in medicina, ma è dopo poco bandito dall’università quando si scopre che era stato erborista, professione manuale vietata dal regolamento dell’università, e aveva parlato male dei dottori. Viene riammesso e consegue presumibilmente il dottorato. Poi Nostradamus, svolgendo l’attività di medico, cura con successo, anche grazie a rimedi d’erboristeria, la peste. Viene invitato ad Agen da Giulio Cesare Scaligero, grande studioso rinascimentale. Qui de Nostredame  sposa una giovane donna da cui ha diversi figli e lavora come medico a domicilio. Purtroppo sia i figli che la moglie muoiono, finisce l’amicizia con Scaligero, l’Inquisizione ha dei sospetti sul provenzale; dunque Michel de Nostredame lascia Agen e viaggia in Francia ed in Italia, per venire a contatto con altri studiosi e per curare la peste nel suo paese.  È probabilmente in questo periodo che si dedica allo studio dell’esoterismo. Ad Arles de Nostredame mette a punto un rimedio particolare, una pastiglia a base di rosa.  Le pillole rosa ebbero sicuramente la funzione di un placebo, ma producevano forse una leggera antisepsi. Alla fine si stabilisce a Salon-de-Provence, dove sposa nel 1547 una ricca donna che gli dà diversi figli. Il successo dell’almanacco incoraggia Nostradamus a scriverne degli altri per gli anni successivi. Nostradamus tuttavia fece negli anni di poco successivi al matrimonio anche un altro viaggio in Italia. Quanto al viaggiare Nostradamus è conforme all’archetipo, in cui cadono Paracelso e Agrippa von Nettesheim, del magus rinascimentale in continuo vagabondaggio. Con i due esoteristi ha in comune diversi aspetti, compresi aneddoti meravigliosi che fioriscono attorno alle loro figure. A Salon de Nostredame scrive con successo un almanacco di predizioni astrologiche per l’anno 1550, che viene pubblicato col cognome latinizzato in Nostradamus, che verrà seguito da molti altri. Il Veggente decide quindi di scrivere un libro di profezie d’ispirazione -lui sostiene- divina riguardanti gli eventi della storia del mondo. La prima parte de “Les Propheties”, con la lettera al figlio Cesare per prefazione, viene edita nel 1555. “Les Profezie” sono composte da una serie di quartine, disposte in ordine che sembra casuale, ordinate in centurie (per questo vengono chiamate anche “Centurie”), ognuna delle quali dovrebbe riguardare un evento del futuro. Nostradamus pone a prefazione dell’ultima parte del suo lavoro l’epistola, che contiene parti profetiche, a “Enrico Re di Francia Secondo” (non è detto che questi coincida con Enrico II di Francia).  Nostradamus pubblica libri anche in qualità di medico o traduttore. Questo fu l’epitaffio sulla sua tomba: “D. M. (Qui giacciono) le ossa dell’illustrissimo Michel Nostradamus l’unico degno secondo il giudizio di tutti i mortali dalla cui penna quasi divina furono messi per iscritto gli eventi futuri del mondo intero secondo l’influsso degli astri. Visse 62 anni, 6 mesi e 10 giorni (e) morì a Salon nel 1566. Posteri, non turbate la sua pace. Anne Ponsard Gemelle di Salon augura allo sposo autentica felicità.” Le profezie Tanti sono coloro che hanno compilato profezie, ma nessuno può rivaleggiare in quanto a fama con Michel Nostradamus. Perchè? Generalmente gli scettici sostengono che le quartine parlano in modo vago di situazioni che ricorrono nella storia, che sono troppo criptiche e che, quindi, si prestano facilmente a una disparità di interpretazioni, insomma ciascuno vi può vedere ciò che preferisce. Prendiamo la quartina 63 della III centuria: Romano potere sarà del tutto in basso, Suo grande vicino imitare le tracce: Occulti odi civili, e dibattiti Ritarderanno ai buffoni le loro follie. 1 L’interpretazione varia da interprete a interprete. La quartina è stata riferita alla situazione italiana di alcuni anni or sono, all’asse Roma-Berlino, al Risorgimento, alla riduzione del potere temporale del Papa e al neo-classicismo. Gli ammiratori del provenzale credono che questo fosse dotato di preveggenza, nonostante le divergenze interpretative, citando un certo numero di profezie già realizzate. Eccone alcune.  Il giglio del Delfinato sosterrà in Nancy Sino in Fiandre elettore dell’impero; Nuova otturata per il grande Montmorency, Fuori dai luoghi  (ap)provati consegnato a noto supplizio (clere peyne). (IX, 18) Luigi XIII (il giglio era il simbolo dei re francesi), già governatore del Delfinato, era dall’inizio del 1633 protettore di von Sotern, principe elettore di Treviri del Sacro Romano Impero. Quindi Luigi stava sostenendo l’elettore di Treviri quando nel novembre del 1633 entrò a Nancy e quando, due anni più tardi, portò le sue armate nelle Fiandre, proprio in seguito al rapimento dell’elettore da parte degli Spagnoli. Il resto della quartina si riferisce a Enrico II, il grande ammiraglio di Francia, duca di Montmorency. Costui per aver sostenuto nel 1632 una rivolta contro Luigi XIII fu prima rinchiuso nell’appena costruita Maison de la ville (municipio) di Tolosa e poi giustiziato, ma non pubblicamente nel luogo stabilito per le esecuzioni, come aveva chiesto la famiglia del nobile. Il supplizio che Montmorency subì fu sicuramente noto nel periodo in cui avvenne. Vi è ancora di più, il nome del giustiziere secondo gli interpreti seicenteschi era Clerepeyne (delivre à clere peyne…!).   Il terzo clima sotto Ariete compreso L’anno mille sette cento venti sette in Ottobre, Il re di Persia da quelli d’Egitto preso:  Conflitto, morte, perdita, alla croce grande obbrobrio. (III, 77) Il “Dictionnaire du Moyen Francais” scrive di climat: “spazio abitabile compreso tra due circoli paralleli all’equatore terrestre, sette secondo i cosmografi medievali“. Se le fasce hanno la stessa grandezza, la terza fascia si trova tra i gradi 26 e 39 di latitudine (tuttavia David Ovason scrive nel sistemo di Alfragano il terzo clima è compreso tra 28 e 34 gradi). Comunque sia questo clima comprende il Medio-oriente, inclusa la Persia e le zone che facevano parte dell’Impero ottomano. L’espressione “sotto Ariete compreso” si può riferire all’origine ariana dei Persiani (il termine “Iran” ha questa origine), o al fatto che Tolomeo considera nel suo “Tetrabiblos” Siria, Palestina, Giudea e Edom (tutte zone a ovest della Persia che erano sotto la potestà dell’Impero ottomano) sotto l’influenza dell’Ariete. I persiani furono attaccati dagli ottomani da ovest (la zona compresa sotto l’Ariete!). Lo Scià (termine traducibile con re o sovrano) di Persia in realtà ottenne successi nel campo di battaglia, ma fu “preso” metaforicamente nei negoziati. Il trattato di pace dell’ottobre del 1727 ebbe come conseguenza la cessione agli Ottomani (quelli d’Egitto in quanto il loro impero si estendeva anche in quella regione) di porzioni del territorio persiano. Praticamente lo Scià acconsentì a tutte le richieste dei Turchi, in cambio questi riconobbero la legittimità della sua dinastia 2. La prima parte dell’ultimo verso si riferisce al conflitto tra Impero Ottomano e Persia. Nell’anno precedente all’inizio di questa guerra veniva pubblicato un lavoro di Montesquieu, le “Lettere persiane”, in cui la società francese era vista attraverso gli occhi di due viaggiatori della Persia. Il lavoro fu considerato obbrobrioso dalla Chiesa che lo inserì nell’Indice dei libri proibiti poiché criticava il cattolicesimo. ..... e sarà nel mese di ottobre che un grande cambiamento sarà fatto (la rivoluzione d’Ottobre in Russia nel 1917), tale che si crederà che la pesantezza della terra abbia perduto il suo naturale movimento e sia sprofondata in tenebre perpetue: saranno precedendo al tempo primaverile (rivoluzione di Febbraio e/o giornate di luglio), e seguendo poi d’estremi cambiamenti, modificazioni di regni (le rivoluzioni e i sommovimenti del 1917-1923 e loro conseguenze; rivoluzioni, agitazioni ispirati all’Ottobre) attraverso grandi  tremori di terra (sommovimenti politici), con pullulazione  della nuova Babilonia (la repubblica socialista, Mosca o l’ideologia comunista), figlia della miseria (oppure donna, ragazza, o addirittura prostituta miserabile), accresciuta dall’abominio del primo olocausto, ma (tutto ciò) durerà soltanto 73 anni e sette mesi,... (passi LI e LII della lettera di Nostradamus a Enrico Secondo) Chi leggendo queste parole non può pensare alla rivoluzione d’Ottobre, ai rivolgimenti e ai cambiamenti che causò, alle lotte che ispirò e incoraggiò, alla simpatia che i comunisti ricevettero per aver combattuto contro il nazismo, autore dell’Olocausto? Infine, dalla rivoluzione d’ottobre all’elezione di Yeltsin in Russia passarono 73 anni, 7 mesi e 5 giorni. Il riferimento cronologico permise ad alcuni interpreti del ventesimo secolo (Gustafsson, Ionescu, Boyer) di ipotizzare la fine del regime comunista in Russia per il 1991. Il grande impero sarà per Inghilterra, Il potentissimo per più di trecento anni: Grandi armate passeranno per mare e terra, I Lusitani non ne saranno contenti. (X, 100) L’ultima quartina dell’edizione completa delle centurie tratta dell’Impero britannico (durato più di trecento anni: dal 1588-1600 al 1918-1947), delle sue armate che passarono “per mare e terra”, e della scontentezza di Spagna e Portogallo (l’antica Lusitania comprende il Portogallo e parte della Spagna) davanti alla sua potenza. Questa quartina è molto interessante anche perché ha permesso di capire a Le Pelletier, esegeta dell’’800, che il predominio inglese sarebbe finito prima del 1988.                                                                                                                   Da soldato semplice giungerà a impero, Da vestito corto giungerà al lungo, Valente nelle armi, in Chiesa, dove il peggio (sarà),                      Vesserà i preti come  l’acqua fa la spugna. (VIII, 57)  Dalla città marittima e tributaria  La testa rasata prenderà la satrapia: Cacciare sordido che poi sarà contrario, Per quattordici anni terrà la tirannia. (VII, 13) Del/Dal nome che mai appartenne al re gallico, Mai vi fu un fulmine così temuto, Tremando l’Italia, la Spagna, e gli Inglesi, Verso donne straniere/amanti molto pieno di attenzioni. (IV,  54) Queste quartine parlano di Napoleone. Fu lui, uomo proveniente da Ajaccio, città marittima e tributaria alla Francia, con un nome che mai nessun capo di stato francese prima di lui ebbe, a costruire un impero, dopo aver cacciato il Direttorio, formato da persone corrotte che tentarono dopo la loro caduta di apporsi a lui, e a diventarne imperatore vestendo abiti larghi e sfarzosi, essendo partito dai vestiti non troppo larghi di soldato semplice 3 e poi di primo console. Sempre lui combatté contro gli Italiani, contro gli Spagnoli e contro gli Inglesi con alterni successi. Si dimostrò valente nelle armi, ma duro con la Chiesa, tormentando i suoi ministri, assorbendo funzioni che spettavano al clero, e penetrando nella vita della Chiesa (“come l’acqua fa con la spugna” o “come la spugna fa con l’acqua”). E sempre Napoleone, soprannominato per il taglio dei suoi capelli “il piccolo tosato”, tenne il suo governo autoritario per  14 anni, 6 mesi e 32 giorni (dalla proclamazione a primo console alla prima abdicazione più i Cento giorni) ed ebbe vicende amorose con donne diverse (la prima moglie, Josephine, era francese, ma nata al di fuori del continente, nella Martinica; la seconda, Maria Luisa, austriaca; mentre due amanti, Walewska e Grassini, erano, rispettivamente, polacca e italiana). Nella storia tantissimi sono stati i presunti profeti, veggenti e indovini. Alcuni sono rimasti noti per una singola profezia, oppure i loro successi si sono delimitati a accadimenti vicini nello spazio e nel tempo. Altri si sono dedicati, come San Giovanni, a profezie di carattere escatologico riguardante la fine dei tempi. L’opera di Nostradamus è probabilmente la più ambiziosa, giacché vuole descrivere in modo continuo la storia del mondo, ma anche la più longeva, più studiata e più nota, escluse le profezie bibliche. Questo forse non è solo dovuto all’apparenza diacronicità dello stile, anche se non bello formalmente, di Nostradamus, suggestivo per ogni epoca, capace di creare immagini e collegamenti nel lettore. Infatti una parte delle quartine lascia la sensazione che Michel de Nostredame ha avuto il dono della preveggenza. A questo punto vorrei lasciare alla vostra libera interpretazione questa quartina che potrebbe riguardare il ventunesimo secolo. I flagelli passati, diminuito il mondo Per lungo tempo la pace, terre popolate, Sicuro marcerà par cielo, terra, mare, onda: Poi di nuovo le guerre suscitate. (I, 63) Note 1 Per tradurre le quartine presentate ho usato i facsimili ottenibili da http://www.propheties.it/no/nostradamus.html e da http://www.nostradamus-bibliothek.de/ . Per il passo dell’epistola mi sono affidato alla versione presente in “Nostradamus . Settimo Millennio” di Luciano Sampietro. 2 Si noti anche che”prins” (preso) può anche essere tradotto con “ingannato” (trompé), ma anche “accettato” (accepté). “Prendre qqn.” (letter. “prendere qualcuno”) può anche significare, per metonimia,” prendere il territorio di qualcuno” (Fonte: http://www.lexilogos.com/francais_dictionnaire_ancien.htm) 3 Napoleone disse. “Un uomo come me, che è arrivato al trono da semplice soldato (...) non teme le palle e le minacce.” (Fonte: “Napoleone” di Raffaele Ciampini.) Bibliografia e sitografia essenziale “Comet of Nostradamus” di  Welch ; ”Nostradamus” di Lee McCann;”Nostradamus and His Prophecies” di Leoni; ”Les oracles de Michel de Nostredame …” di Le Pelletier; “Prophecies on World Events” di Robb; ”Essai d’explication de deux quatrains de Nostradamus …” di Motret; ”Nostradamus for Dummies” di Ross; “Nostradamus The Truth” di Roper; “The Secrets of Nostradamus” di Ovason;  “Nostradamus Settimo Millenio” di Sampietro; “Le profezie di Nostradamus” di Corvaja;“The Devil’s Workshop” di Ball;  “Nostradamus- Le Profezie” di Cortesi; “Nostradamus: le profezie” di Patrian; versioni inglese e francese di Wikipedia; http://www.nostradamus-centuries.com/ .