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Intervista con Robert DiBiase

Abstract

A volte ho la fortuna di incontrare grandi italoamericani sparsi un po' in tutto il paese, che dimostrano la loro passione per l'Italia, il loro impegno nel celebrare e rappresentare la comunità italoamericana, la loro fedeltà ad entrambe le nazioni a cui appartengono, l'America e l'Italia.

Qual è la storia dell'emigrazione italiana nel New Jersey?

Gli italiani sono il più grande gruppo etnico del New Jersey. La maggior parte di loro emigrarono dal Sud dell'Italia. C'erano posti di lavoro nelle fabbriche delle principali città del New Jersey e negli anni '90 del 1800 era in pieno svolgimento la rivoluzione industriale americana. Una statistica sorprendente, però, dice che la maggior parte dei lavoratori non finì per lavorare nel comparto dell'abbigliamento o della costruzione di chiese ed edifici pubblici. Al contrario, qui andarono nella contea chiamata "Atlantic County" per lavorare nelle fattorie. Negli anni '30, le colonie agricole italiane erano presenti a Vineland, Hammonton e Woolwich. In ogni area in cui gli italiani erano presenti, esistevano comunità regionali più piccole, con "paesani" di una zona o villaggio che si trovavano e si aggregavano alla ricerca di una maggiore sicurezza sociale o economica. Devo ammettere che l'intuizione di cui sopra è stata tratta direttamente da una delle nostre lezioni dell'"Italian Heritage Curriculum" sull'immigrazione. Spero che serva ai lettori desiderosi di conoscere altre informazioni sulle nostre attività.

E invece, oggi, chi sono gli italiani del New Jersey?

Sono orgoglioso di dire che, in ogni settore e professione, noi italiani/italoamericani abbiamo prosperato e raggiunto i più alti livelli di leadership e coinvolgimento della comunità. Siamo stati e continuiamo ad essere un popolo produttivo, che continua a crescere e che si impegna nell'aiutare gli altri della nostra comunità. Siamo consapevoli delle lotte che i nostri genitori hanno portato avanti e di ciò che ci hanno donato: la fede, la speranza, la carità e la consapevolezza che il duro lavoro è sempre premiato!

Spesso gli italiani nel New Jersey sono stati bersaglio di stereotipi e discriminazioni. La Commissione ha affrontato questo problema?

Ci troviamo di fronte a una battaglia tutta in salita contro le rappresentazioni stereotipate degli italiani da parte di Hollywood e di HBO, che così facendo generano enormi profitti denigrando gli italiani sotto le sembianze di mero "intrattenimento". Nessun'altra etnia tollera questa diffamazione. Naturalmente, come gruppo, abbiamo generalmente l'atteggiamento di coloro che non vogliono causare problemi. È stimolante, però, vedere organizzazioni come la "Italian American One Voice Coalition" lottare contro il bigottismo e le offese.

La Commissione lavora con gli insegnanti (tramite l'Italian Heritage Curriculum) e altre importanti organizzazioni per sostenere le rappresentazioni positive degli italiani e degli italoamericani, i loro successi e i loro contributi. L'obiettivo principale della Commissione è quello di educare e ispirare le nuove generazioni. Incoraggiamo inoltre la nostra comunità a sostenere i nostri giornali locali, The Italian Tribune e The Italian Voice, con articoli e lettere all'editore. E se vi chiediamo quali sono i luoghi e le persone che storicamente, oltre ai giornali locali, rappresentano meglio l'Italia nel New Jersey?

Per quanto riguarda la rappresentanza dell'Italia nella nostra comunità, l'Italian Tribune è stato eccezionale al di là di ogni aspettativa, pubblicando articoli su argomenti in serie come l'industria automobilistica italiana, i siti storici UNESCO in Italia, le famose donne italiane che hanno fatto la differenza, il governo italiano; descrivendo in dettaglio i luoghi da visitare in Italia; proponendo pezzi sulla grammatica italiana, sul mondo dello spettacolo, sulla cittadinanza, sull'attualità, ecc. Inoltre, l'Italian Voice è distribuita durante gli incontri e gli eventi che organizziamo, seguiti dalla copertura più accurata delle attività. Noi, in qualità di commissari, ci affidiamo all'Italian Voice per pubblicizzare opinioni, avvenimenti e attività e per pubblicare articoli, oltre a collaborare con le nostre comunità italiane del New Jersey.

Se si prova a cercare sul web "persone e luoghi storici" del New Jersey si incontrano molti nomi che fanno riferimento alla popolazione italoamericana (quasi 2 milioni su 8 milioni totali). Ci sono moltissime città che hanno una "Little Italy", ed esistono numerosi parchi, monumenti e strade che prendono il nome da qualche italiano. Dalla mia zona natale del "First Ward" di Newark alle contee e alle città del sud, passando per le numerose chiese e statue erette dagli italiani, celebrando all'italiana i giorni di festa lungo il percorso! Sono 49 le città del nostro Stato con una percentuale di oltre il 25% della popolazione che ha origine italiana.

Anche riguardo alle personalità italiane che hanno fatto la storia del New Jersey, una ricerca porterebbe a decine e decine di nomi che hanno rappresentato la nostra cultura e la nostra provenienza e che hanno raggiunto successo e benessere grazie al loro talento e alla loro pervicacia, in ogni settore della vita del New Jersey.

Ci sono letteralmente decine di festival italiani nel New Jersey. Ce n'è uno al quale ti senti più legato?

Abbiamo molti festival in tutta la nostra zona. Alcuni sponsorizzati dalle parrocchie o da un'organizzazione italiana che attira la gente di città in città. Mi sono divertito molto partecipando a tanti di questi, nel corso degli anni: e sarei negligente se non menzionassi la più grande celebrazione italiana nel New Jersey, quella organizzata dal Cav. John Scarpati. La sua Mercer County Italian-American Festival Association produce una magnifica festa di più giorni che celebra Cristoforo Colombo e la nostra cultura italiana.

Un altro festival di più giorni che celebra Cristoforo Colombo è la Seaside Heights Columbus Day Parade, partecipata e organizzata dalle numerose organizzazioni italiane della Ocean County e dal Presidente del Columbus Day Parade Committee, Michael Blandina. E questo è solo per citarne un paio! Qualche anno fa il governo italiano ha riposizionato le sedi consolari nella vostra zona. Cosa può fare l'Italia per essere più presente nel New Jersey?

Il governo italiano ha corrispondenti consolari nel New Jersey che assistono i nostri bisogni e forniscono interazioni con l'Italia. Il nostro precedente presidente Gilda Rorro Baldassari e il Commissario Mario Marano erano corrispondenti per l'Italia nel nostro Stato. Io risiedo nell'area amministrata dal Consolato di Philadelphia. Il Console Generale a Philadelphia Pier Forlano è sempre disponibile e ci aiuta a rappresentare l'Italia. E questo vale anche per l'area settentrionale del New Jersey, che risiede nella circoscrizione consolare del Consolato Generale di New York, guidato dal Console Francesco Genuardi.

Un argomento di discussione che ricorre frequentemente tra i nostri elettori è la doppia cittadinanza italiana. Conosciamo bene le caratteristiche e il funzionamento della procedura. Ciò che ci colpisce è che, conoscendo la situazione in Italia, sia politicamente che economicamente, ci si immaginerebbe che fosse naturale agevolare gli italoamericani che cercano di ripristinare il legame con il loro patrimonio culturale italiano e con l'Italia Invece questa cosa è resa incredibilmente difficile dalla enorme burocrazia. Non cerchiamo benefici di alcun tipo, ma offriamo aiuto che altri gruppi in cerca di cittadinanza non potrebbero offrire. Siamo i discendenti dell'Italia che cercano di raccontare il loro orgoglio di essere italiani.

Con l'avvicinarsi del Columbus Day torna sotto i riflettori il dissidio che lo circonda. Quella che era una celebrazione rispettosa e festante sembra ora diventare una critica apertamente negativa. Perché questo sta accadendo?

Ci sono studiosi da entrambi le parti, quando si ragiona sulla questione relativa a Colombo. La critica verso Colombo è attribuibile a mio avviso a quei gruppi, omogenei nel loro pensiero, che stanno attaccando la nostra cultura e la nostra origine italiana utilizzando gli standard moderni applicati a quello che pensano che il XV secolo avrebbe dovuto essere! Se a questo pensiero si aggiungono le imprecisioni, i miti, gli erronei dettagli scritti molti anni dopo e in generale delle sbagliate idee preconcette su Cristoforo Colombo, si arriva ad avere l'impegno di screditare e rimuovere l'immagine, un tempo venerata, di un grande uomo.

Durante qualsiasi discussione, i nostri avversari dall'altra parte non riconosceranno mai gli straordinari risultati del grande navigatore! Alcuni sistemi scolastici e alcuni politici si stanno piegando dalla parte dell'ignoranza. Vogliono rivedere la storia e rimuovere il riferimento istituzionale e culturale al nome di Colombo. Noi, come italoamericani, continueremo ad unirci a tutti gli americani pera celebrare la festa nazionale americana che celebra Colombo! Continueremo la lotta per educare e sostenere tutti gli sforzi per preservare ciò per cui Cristoforo Colombo è sempre stato celebrato: un esploratore italiano, un navigatore, un pioniere che ha completato quattro viaggi attraverso l'Oceano Atlantico diffondendo il cattolicesimo e un simbolo del patrimonio storico e culturale italiano.