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A volte ho la fortuna di incontrare grandi italoamericani sparsi un po' in tutto il paese, che dimostrano la loro passione per l'Italia, il loro impegno nel celebrare e rappresentare la comunità italoamericana, la loro fedeltà ad entrambe le nazioni a cui appartengono, l'America e l'Italia.
Siamo nella zona di Jane&Finch, a nord della metropoli distesa sulle rive del lago Ontario 1 . Nei due neighbourhoods di questo pezzo di città, il Black creek e Glenfield, vivono circa ottomila migranti di origine italiana, oltre le retoriche dell'integrazione riuscita, del living twice e l'enfasi sulle successes stories che sembrano restituire in modo monolitico e nuovamente etnicizzante l'esperienza complessa dell'emigrazione in terra canadese 2 . Il paesaggio di Jane&Finch è caratterizzato da numerose costruzioni popolari dell'Ontario housing, dei blocks alti decine di piani che occupano gran parte del quartiere, intervallati anche da vecchi insediamenti in stile vittoriano. Questa parte della città viene posta frequentemente al centro dell'attenzione mediatica e i suoi abitanti subiscono quotidianamente le politiche di criminalizzazione e i discorsi razzisti imbastiti dalle elite sociali e politiche della metropoli. Jane&Finch detiene il più alto tasso di gangs criminali di tutto il Canada e dal 1981 al 2001 il tasso di povertà è aumentato dell'ottanta per cento circa, secondo il Jane&Finch Neighbourhood Action Plan stilato dalla municipalità di Toronto.
Polisemie, 2020
Polisemie è una rivista annuale pubblicata dalla University of Warwick Press. Gli articoli pubblicati nella sezione Saggi sono sottoposti a double-blind peer review. Licenza Creative Commons-Attribuzione (CC-BY 4.0).
Attraversando un ampio spettro di investigazioni filosofiche -dalle ricerche su Benjamin, Adorno e Kant a quelle su Celan e Valéry -nei tuoi ultimi libri proponi di riconcepire l'estetica riconoscendo il suo stretto legame con lo studio della mente. Che sembianze assume la disciplina alla luce di questa direzione delle ricerche?Le sembianze di una disciplina 'difficile', il cui focus tematico è costituito dalla qualità dell'aisthesis. Una disciplina essenziale al costituirsi stesso del discorso filosofico e, pertanto, in costante dialogo con tutte quelle ricerche di tipo neuroscientifico e psicobiologico che indagano le dinamiche della vita percettiva e il funzionamento del cervello in rapporto alla nostra vita mentale. Solo misurandosi con queste prospettive e con le soluzioni che configurano -anche polemicamente, s'intende -l'estetica può dirsi adeguata alle sfide del presente. Se accogliamo la suggestione di Benjamin che "estetica" significa essenzialmente una "dottrina della percezione", questo passaggio non può essere trascurato. Solo così possiamo intendere l'estetico nel suo originarsi da processi percettivi di base quali quelli legati ai processi attenzionali e alle risonanze emotive delle sensazioni. Ricordando il Valéry dei si tratta, in altri termini, di capire come da piccole Cahiers differenze in ambito psico-sensoriale derivino, asimmetricamente, grandi conseguenze capaci di modellare il profilo della nostra identità.
2007
Gli scrittori d'Italia. Il patrimonio della tradizione letteraria come risorsa primaria – XI Congresso dell’ADI, Napoli, 26-29 settembre 2007
DIALOGHI ADLERIANI, 2014
Abstract INTERVIEW WITH ANDRÉS BUSCHIAZZO. Andrés Buschiazzo is interviewed with a series of questions and his answers make us understand how the Individual Psychology of Alfred Adler was able to spread in Latin America and especially in Uruguay, thanks to the constant work of a group of scholars who daily enrich Adlerian thought with studies and researches. Andrés Buschiazzo discusses the basic concepts of Individual Psychology, the areas of applicability, the concept of “mental disease”, the phases of an Adlerian psychotherapy, the importan- ce of Professional Ethics. Finally he describes the development and the aims of “Centro de Estudios Adlerianos” in Montevideo, Uruguay. By. Giuseppe Ferrigno DIALOGHI ADLERIANI OSSERVATORIO DI PSICOLOGIA INDIVIDUALE CONTEMPORANEA DELL'ISTITUTO ALFRED ADLER DI MILANO EDITORIALE STUDI E RICERCHE ARTE E SOCIETÀ INCONTRI E INTERVISTE IN LIBRERIA APPUNTAMENTI
Quaderns d’Italià
Il testo propone due blocchi tematici. Il primo descrive le posizioni dell'autore riguardo le correnti poetiche del secondo novecento, in modo tale da evidenziare eventuali relazioni (di tipo stilistico, compositivo, contenutistico, tematico) con altri autori. La seconda parte dell'intervista si propone in primo luogo di circoscrivere la poetica dell'autore in generale e in secondo luogo di descriverne la sua applicazione particolare nella raccolta Cefalonia recentemente pubblicata in Spagna (Vaso Roto, 2013).
Premessa: La realtà del pluralismo religioso interroga i diversi contesti culturali non potendo misconoscerne la storia, le dinamiche, la complessità specifica. Ad occuparsi di questo è il lavoro interdisciplinare curato da Paolo Naso e Brunetto Salvarani con il titolo "I ponti di Babele". Tale ricerca, come dicono i curatori nell'introduzione, intende proseguire lo sforzo di analisi dell'Italia delle religioni avviato da tempo. Vogliamo quindi dialogare con l'opera e i suoi autori per cercare di capire le interpellanze del pluralismo religioso per il futuro delle culture religiose, e non, che appartengono all'universo occidentale. Alla scuola di Panikkar, infatti, abbiamo imparato che occorre riconoscere non tanto le sfide, quanto le interpellanze poste dal fenomeno multi-religioso odierno: abbiamo, cioè, lasciato l'arena del conflitto tra modernità e religione, dove valgono le sfide tra i contendenti, e abbiamo deciso di abitare l'agorà di tutti, dove le interpellanze di uno possono interessare anche l'altro. Questo è il tempo e lo spazio (post-modernità e piazza multicolore) dove le religioni possono concorrere a costruire un futuro per tutti, possono stare nello spazio pubblico non per rivendicare diritti del passato, ma per aiutare a costruire una grammatica di senso per la vita sul pianeta. Vogliamo, infondo, provare a trasformare problemi in occasioni di crescita scegliendo il pluralismo religioso non solo come realtà di fatto, ma come principio di un nuovo paradigma di convivenza. Le interpellanze del pluralismo religioso al contesto occidentale…. La crisi delle forme storiche delle religioni, in particolare quelle riferita alle chiese cristiane, protestanti, ma anche cattoliche, è una narrazione accolta da molta letteratura in occidente. Le indagini sociologiche, ma anche quelle delle scienze sociali che indagano le religioni, perfino i documenti magisteriali e pastorali descrivono la crisi dell'appartenenza religiosa, lo svuotamento delle chiese, la messa in discussione della tradizione in campo etico… Eppure, la stessa letteratura avverte che il sacro non è morto, che, al contrario, si assiste ad un suo ritorno. Come stanno insieme, allora, crisi delle religione e vitalità del sacro? Un'interpretazione ormai matura è quella di coloro che sostengono di essere in epoca di post-secolarizzazione, dove "post" deve essere inteso come superamento di un paradigma (quello della secolarizzazione e della sua annunciata "morte di Dio") e introduzione in un altro modello interpretativo, dove "credere senza appartenere" sembra essere il modus dominante.
Intervista. Un incontro con Folco Quilici, che ha appena pubblicato il suo ultimo libro per Mondadori: «Umili Eroi», il racconto dello sfruttamento degli animali durante la Grande Guerra Folco Quilici ha viaggiato l'intera vita ovunque fosse possibile: per mari, deserti, ghiacci e monti. Ha ottantasette anni e di recente ha pubblicato il suo ultimo libro per Mondadori: Umili Eroi è l'amaro resoconto sullo sfruttamento degli animali per gli umani fini della Grande Guerra. Lo incontriamo nel suo studio. Affacciato sugli artifici di Roma, vicino al respiro concesso alla mente dallo scorrere del Tevere. È tempo di bilanci.
Qual è la storia dell'emigrazione italiana nel New Jersey?
Gli italiani sono il più grande gruppo etnico del New Jersey. La maggior parte di loro emigrarono dal Sud dell'Italia. C'erano posti di lavoro nelle fabbriche delle principali città del New Jersey e negli anni '90 del 1800 era in pieno svolgimento la rivoluzione industriale americana. Una statistica sorprendente, però, dice che la maggior parte dei lavoratori non finì per lavorare nel comparto dell'abbigliamento o della costruzione di chiese ed edifici pubblici. Al contrario, qui andarono nella contea chiamata "Atlantic County" per lavorare nelle fattorie. Negli anni '30, le colonie agricole italiane erano presenti a Vineland, Hammonton e Woolwich. In ogni area in cui gli italiani erano presenti, esistevano comunità regionali più piccole, con "paesani" di una zona o villaggio che si trovavano e si aggregavano alla ricerca di una maggiore sicurezza sociale o economica. Devo ammettere che l'intuizione di cui sopra è stata tratta direttamente da una delle nostre lezioni dell'"Italian Heritage Curriculum" sull'immigrazione. Spero che serva ai lettori desiderosi di conoscere altre informazioni sulle nostre attività.
E invece, oggi, chi sono gli italiani del New Jersey?
Sono orgoglioso di dire che, in ogni settore e professione, noi italiani/italoamericani abbiamo prosperato e raggiunto i più alti livelli di leadership e coinvolgimento della comunità. Siamo stati e continuiamo ad essere un popolo produttivo, che continua a crescere e che si impegna nell'aiutare gli altri della nostra comunità. Siamo consapevoli delle lotte che i nostri genitori hanno portato avanti e di ciò che ci hanno donato: la fede, la speranza, la carità e la consapevolezza che il duro lavoro è sempre premiato!
Spesso gli italiani nel New Jersey sono stati bersaglio di stereotipi e discriminazioni. La Commissione ha affrontato questo problema?
Ci troviamo di fronte a una battaglia tutta in salita contro le rappresentazioni stereotipate degli italiani da parte di Hollywood e di HBO, che così facendo generano enormi profitti denigrando gli italiani sotto le sembianze di mero "intrattenimento". Nessun'altra etnia tollera questa diffamazione. Naturalmente, come gruppo, abbiamo generalmente l'atteggiamento di coloro che non vogliono causare problemi. È stimolante, però, vedere organizzazioni come la "Italian American One Voice Coalition" lottare contro il bigottismo e le offese.
La Commissione lavora con gli insegnanti (tramite l'Italian Heritage Curriculum) e altre importanti organizzazioni per sostenere le rappresentazioni positive degli italiani e degli italoamericani, i loro successi e i loro contributi. L'obiettivo principale della Commissione è quello di educare e ispirare le nuove generazioni. Incoraggiamo inoltre la nostra comunità a sostenere i nostri giornali locali, The Italian Tribune e The Italian Voice, con articoli e lettere all'editore. E se vi chiediamo quali sono i luoghi e le persone che storicamente, oltre ai giornali locali, rappresentano meglio l'Italia nel New Jersey?
Per quanto riguarda la rappresentanza dell'Italia nella nostra comunità, l'Italian Tribune è stato eccezionale al di là di ogni aspettativa, pubblicando articoli su argomenti in serie come l'industria automobilistica italiana, i siti storici UNESCO in Italia, le famose donne italiane che hanno fatto la differenza, il governo italiano; descrivendo in dettaglio i luoghi da visitare in Italia; proponendo pezzi sulla grammatica italiana, sul mondo dello spettacolo, sulla cittadinanza, sull'attualità, ecc. Inoltre, l'Italian Voice è distribuita durante gli incontri e gli eventi che organizziamo, seguiti dalla copertura più accurata delle attività. Noi, in qualità di commissari, ci affidiamo all'Italian Voice per pubblicizzare opinioni, avvenimenti e attività e per pubblicare articoli, oltre a collaborare con le nostre comunità italiane del New Jersey.
Se si prova a cercare sul web "persone e luoghi storici" del New Jersey si incontrano molti nomi che fanno riferimento alla popolazione italoamericana (quasi 2 milioni su 8 milioni totali). Ci sono moltissime città che hanno una "Little Italy", ed esistono numerosi parchi, monumenti e strade che prendono il nome da qualche italiano. Dalla mia zona natale del "First Ward" di Newark alle contee e alle città del sud, passando per le numerose chiese e statue erette dagli italiani, celebrando all'italiana i giorni di festa lungo il percorso! Sono 49 le città del nostro Stato con una percentuale di oltre il 25% della popolazione che ha origine italiana.
Anche riguardo alle personalità italiane che hanno fatto la storia del New Jersey, una ricerca porterebbe a decine e decine di nomi che hanno rappresentato la nostra cultura e la nostra provenienza e che hanno raggiunto successo e benessere grazie al loro talento e alla loro pervicacia, in ogni settore della vita del New Jersey.
Ci sono letteralmente decine di festival italiani nel New Jersey. Ce n'è uno al quale ti senti più legato?
Abbiamo molti festival in tutta la nostra zona. Alcuni sponsorizzati dalle parrocchie o da un'organizzazione italiana che attira la gente di città in città. Mi sono divertito molto partecipando a tanti di questi, nel corso degli anni: e sarei negligente se non menzionassi la più grande celebrazione italiana nel New Jersey, quella organizzata dal Cav. John Scarpati. La sua Mercer County Italian-American Festival Association produce una magnifica festa di più giorni che celebra Cristoforo Colombo e la nostra cultura italiana.
Un altro festival di più giorni che celebra Cristoforo Colombo è la Seaside Heights Columbus Day Parade, partecipata e organizzata dalle numerose organizzazioni italiane della Ocean County e dal Presidente del Columbus Day Parade Committee, Michael Blandina. E questo è solo per citarne un paio! Qualche anno fa il governo italiano ha riposizionato le sedi consolari nella vostra zona. Cosa può fare l'Italia per essere più presente nel New Jersey?
Il governo italiano ha corrispondenti consolari nel New Jersey che assistono i nostri bisogni e forniscono interazioni con l'Italia. Il nostro precedente presidente Gilda Rorro Baldassari e il Commissario Mario Marano erano corrispondenti per l'Italia nel nostro Stato. Io risiedo nell'area amministrata dal Consolato di Philadelphia. Il Console Generale a Philadelphia Pier Forlano è sempre disponibile e ci aiuta a rappresentare l'Italia. E questo vale anche per l'area settentrionale del New Jersey, che risiede nella circoscrizione consolare del Consolato Generale di New York, guidato dal Console Francesco Genuardi.
Un argomento di discussione che ricorre frequentemente tra i nostri elettori è la doppia cittadinanza italiana. Conosciamo bene le caratteristiche e il funzionamento della procedura. Ciò che ci colpisce è che, conoscendo la situazione in Italia, sia politicamente che economicamente, ci si immaginerebbe che fosse naturale agevolare gli italoamericani che cercano di ripristinare il legame con il loro patrimonio culturale italiano e con l'Italia Invece questa cosa è resa incredibilmente difficile dalla enorme burocrazia. Non cerchiamo benefici di alcun tipo, ma offriamo aiuto che altri gruppi in cerca di cittadinanza non potrebbero offrire. Siamo i discendenti dell'Italia che cercano di raccontare il loro orgoglio di essere italiani.
Con l'avvicinarsi del Columbus Day torna sotto i riflettori il dissidio che lo circonda. Quella che era una celebrazione rispettosa e festante sembra ora diventare una critica apertamente negativa. Perché questo sta accadendo?
Ci sono studiosi da entrambi le parti, quando si ragiona sulla questione relativa a Colombo. La critica verso Colombo è attribuibile a mio avviso a quei gruppi, omogenei nel loro pensiero, che stanno attaccando la nostra cultura e la nostra origine italiana utilizzando gli standard moderni applicati a quello che pensano che il XV secolo avrebbe dovuto essere! Se a questo pensiero si aggiungono le imprecisioni, i miti, gli erronei dettagli scritti molti anni dopo e in generale delle sbagliate idee preconcette su Cristoforo Colombo, si arriva ad avere l'impegno di screditare e rimuovere l'immagine, un tempo venerata, di un grande uomo.
Durante qualsiasi discussione, i nostri avversari dall'altra parte non riconosceranno mai gli straordinari risultati del grande navigatore! Alcuni sistemi scolastici e alcuni politici si stanno piegando dalla parte dell'ignoranza. Vogliono rivedere la storia e rimuovere il riferimento istituzionale e culturale al nome di Colombo. Noi, come italoamericani, continueremo ad unirci a tutti gli americani pera celebrare la festa nazionale americana che celebra Colombo! Continueremo la lotta per educare e sostenere tutti gli sforzi per preservare ciò per cui Cristoforo Colombo è sempre stato celebrato: un esploratore italiano, un navigatore, un pioniere che ha completato quattro viaggi attraverso l'Oceano Atlantico diffondendo il cattolicesimo e un simbolo del patrimonio storico e culturale italiano.
Biology of blood and marrow transplantation : journal of the American Society for Blood and Marrow Transplantation, 2018
Chemometrics and Intelligent Laboratory Systems, 1998
Moody, R.T.J., Duffin, C.J. & Gardner-Thorpe, C. Geology and Medicine: Exploring the Historical Links and the Development of Public Health and Forensic Medicine” (Celebrating the Tercentennial of Sir John Hill). November 3-4 2014, Geological Society, Burlington House, Piccadilly, London., 2014
IEEE Transactions on Parallel and Distributed Systems, 1997
Journal of the Polynesian Society, 2018
Physics Reports-review Section of Physics Letters, 2002
Life Sciences, 2002
KASBIT Business Journal (KBJ), 2019
Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 2002
Egyptian Pediatric Association Gazette, 2021
Renewable Energy, 2020
Pacific Viewpoint, 1991
Journal of Human Nutrition and Dietetics, 2008
Journal of Parallel and Distributed Computing, 1997
Frontiers in Cardiovascular Medicine
Sustainability, 2020
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2012
Estudios darwunistas desde las Islas Canarias, 2024