Bruno Signorelli
Interventi dello Stato Sabaudo in valle Varaita
contro la peste di Marsiglia e della Provenza
tra il 1720 e il 1723
La peste è una malattia infettiva che colpisce gli animali,
in specie i roditori (domestici e selvatici) e che viene trasmessa all’uomo, in maniera particolare tramite il morso
delle pulci presenti soprattutto nei topi. Ha un esito mortale nella maggior parte dei casi se non viene opportunamente curata.
pa diverse altre manifestazioni della epidemia: a Milano e
Venezia nel 15763, a Torino nel 1598-16004, in diversi
paesi europei nel 1630 durante la Guerra dei Trent’anni5.
Nel 1665 la peste colpì Londra a cui fece seguito l’anno
dopo il grande incendio che distrusse gran parte della città antica. L’ultima grande epidemia di peste nell’Europa
meridionale si sviluppò fra il 1720 ed il 1723, dapprima
nella città di Marsiglia per poi diffondersi in Provenza e
Linguadoca, causando complessivamente circa 200000
morti6. Alcuni anni dopo, nel 1727 comparve in Europa il
cosiddetto «ratto grigio o delle chiaviche» che iniziò a
sostituirsi al «ratto nero o dei tetti», interrompendo la catena formata da ratto nero - pulce - bacillo della peste uomo. Questo fatto, unito alle migliorate condizioni igienico - sanitarie ed alle scoperte nel campo delle terapie ha
portato, nel tempo, ad una fortissima diminuzione della
epidemia in area europea7.
L’insorgenza di questo morbo avviene in forma violenta
dopo una incubazione da due a dodici giorni, le zone del
corpo colpite sono quella inguinale e ascellare che si gonfiano formando uno o più bubboni (la cosiddetta «peste
nera»). Si sviluppano complicazioni renali o per emorragia interna che possono condurre al decesso del paziente.
Nei casi meno gravi si ha lo sgonfiamento del bubbone,
espulsione del pus e formazione di una cicatrice. Una
forma diversa è quella della peste polmonare, la cui trasmissione avviene attraverso tosse e starnuti di persone
infette che contagiano il prossimo contatto. I sintomi che
si manifestano con gravi difficoltà respiratorie, colorazione bluastra della pelle e mucose, non curati portano alla
morte per edema polmonare1.
La peste di Marsiglia
L’epidemia giunse a Marsiglia8 il 25 maggio 1720, por-
Le prime apparizioni della peste
pa. Questa notizia è riportata dal notaio piacentino Gabriele de Mussis
in una cronaca scritta verso il 1350 e riprodotta su «Il Giornale linguistico», IX, 1883 p.1393. È possibile che questa sia stata una delle vie di
inserimento della peste in Europa e che altre siano avvenute tramite
arrivi di merci e persone infette dall’Asia Minore. L’epidemia causò la
morte di oltre un terzo degli abitanti dell’Europa con conseguenze di
vario carattere sulla vita del continente. Si ritiene che l’invenzione della
stampa con i caratteri prima fissi e poi mobili sia stata occasionata da
questo avvenimento, la morte di numerosi copisti che a costo molto
basso procedevano alla copiatura dei testi negli scriptoria, portò alla
ricerca di un mezzo più veloce e meno costoso, legato ad una necessità
di mano d’opera ridotta.
3
Si tratta dell’epidemia che uccise, tra gli altri, il grande pittore Tiziano
Vecellio ed il figlio Orazio e che è pure nota come «peste di San Carlo».
4
Fu forse più virulenta di quella del 1630, si veda SIGNORELLI 1986.
5
Si tratta di quella descritta dal Manzoni ne I Promessi Sposi.
6
Per chi desiderasse documentarsi più ampiamente sull’argomento si
rinvia a: LUCENET 1985, PANZAC 1986, RESTIFO 2005, NAPHY-SPICER
2006, CARRIÈRE-COURDURIÉ-REBUFFAT 2008.
7
Anche se ancora nel 1920 a Marsiglia e Parigi vi furono casi di peste
fra coloro che effettuavano la raccolta degli stracci, l’epidemia venne
nascosta definendola «la malattia n.9», fortunatamente le vittime furono
poche e non si diffuse il panico. Si veda LUCENET 1985 e articolo sul
web sulla peste di Marsiglia.
8
Marsiglia era uno dei più importanti porti del Mediterraneo, aumentò
la sua importanza a partire dalla seconda metà del secolo XVII, grazie
alla politica espansiva ed aggressiva del ministro Colbert che creò il
«porto franco» nel 1669. Successivamente Marsiglia si dotò di una
serie di infrastrutture tra cui le «Infermerie» (Lazzareto) in cui venivano
ospitati uomini e merci provenienti da aree in cui potevano esistere
epidemie. Grazie alla politica filo-turca condotta dal governo francese, a
partire dall’epoca di Francesco I, Marsiglia iniziò a sostituirsi a Venezia, messa successivamente in crisi i dalla perdita delle isole di Cipro
Una delle prime manifestazioni documentate della peste
si ritiene sia stata quella definita «di Giustiniano», che,
fra il 542 ed il 592 d. C., si diffuse sulle sponde europee
ed africane del Mediterraneo. Si pensa invece che la cosiddetta «peste di Pericle» che colpì Atene fra il 430 ed il
429 a. C. fosse o un avvelenamento da antrace (dovuto
alla vita degli Ateniesi assediati in promiscuità con gli
animali) o febbre tifoidea giunta dell’Etiopia con le merci libiche ed egiziane sbarcate nel porto che continuò ad
operare anche con la città assediata. A partire dagli anni
del secolo XIV e sino al secolo scorso vi furono manifestazioni del morbo di differente entità. Quella del 13461350 nota come peste nera o bubbonica devastò l’Europa2. Tra l’inizio del 1500 ed il 1720 vi furono in Euro1
Questo articolo è stato elaborato usando di una ricerca che venne effettuata nell’ambito dell’esame di Antropologia Culturale, riguardante il
comune di Bellino (Valle Varaita) con il prof. Melchiorre Masali della
Università di Torino, negli anni 1979-81, da chi scrive, unitamente ai
colleghi di studio del corso di laurea in Architettura presso il Politecnico
di Torino: Letizia Ballario, Anna Caccherano, Leonardo Coppo, Gabriella Ferrettini.
2
Il morbo originato nell’Asia centrale giunse in Europa, in Crimea colpì la cosiddetta «Orda d’Oro» tartara che assediava la città di Caffa
dove i Genovesi, disponevano di un importante scalo. I Tartari usarono i
loro morti come arma batteriologica, catapultando i cadaveri nella città
ed infettando gli assediati. Questi ultimi fuggendo giunsero in Sicilia ed
iniziarono a spargere il morbo in Italia da dove si diffuse in tutta Euro-
227
tata dal vascello Grand Saint-Antoine, comandato dal capitano Jean-Baptiste Chataud9 che era anche comproprietario della nave unitamente al primo scabino10 di Marsiglia (sindaco) Jean Baptiste Estelle ed altri 3 maggiorenti
di quella città (Ghilhermy, Chaud e Antoine Bourguet).
La nave era partita da Marsiglia il 22 luglio 1719 per
Smirne (Turchia) dove giunse il 20 agosto, ripartendo il
29 agosto per Mosconossy dove imbarcò un carico di
grano per Cipro. Successivamente si reca a Saida o Seyde
(Libano) dove prese a bordo un prezioso carico di seta,
cotone e 500 sacchi di cenere11. Il 30 gennaio 1720 la nave lasciava Seyde con patente12 (o fede) di sanità per
Sour 35 chilometri a Sud dove completava il carico e si
dirigeva successivamente verso Tripoli di Siria, (100 chilometri a nord di Seyde), dove imbarcava cinque turchi,
un greco, due armeni e dei francesi. Il 30 marzo si dirigeva a Cipro con patente di sanità datata 25 marzo. Il 5 aprile decedeva un passeggero di nazionalità turca, il 7 aprile
la nave giungeva a Cipro dove sbarcavano i passeggeri
turchi e quello greco. Il 18 aprile la nave si dirigeva verso
la Francia con patente di sanità datata 16, tra il 27 ed il
28 morivano due marinai della manovra alle vele, poi il
chirurgo di bordo, successivamente si ebbe il decesso di
altri due marinai e tre si ammalarono. La nave giunse nella rada di Tolone13, ma dopo alcuni giorni si diresse a Livorno14. Qui i medici non le consentirono l’ingresso nel
porto e scrissero sulle fedi di sanità che vi erano state delle morti sospette a bordo.
ad una lavandaia per essere lavati. Vi fu inoltre negligenza di fronte alla diffusione della malattia, una lavandaia a
nome Marie Danplan (non è noto se si tratta di quella che
lavò i vestiti dei marinai), morì il 20 giugno con un carbonchio sulle labbra, il 28 decedette un sarto di 45 anni,
due giorni dopo sua moglie, ciò malgrado le autorità non
intervennero (forse perché si trattava delle zone povere
della città). Soltanto il 9 luglio due medici, i Peyssonel
padre e figlio, esaminando un ragazzo di circa 13 anni,
morto in una zona elegante di Marsiglia. la rue JeanGalland, compresero che si trattava di peste. Venne decisa la bonifica con la calce, l’isolamento degli ammalati,
l’allontanamento dei forestieri da Marsiglia, l’evacuazione degli animali. Il 31 luglio furono espulsi dalla città
tremila mendicanti, il 2 agosto furono accesi grandi falò
sulle mura cittadine per segnalare il morbo, si iniziò a
murare le porte delle case infette. Solo al 3 settembre è
datato il manifesto che chiedeva ai volontari di presentarsi per raccogliere e seppellire i morti è datato17. Durante
la peste vi fu un gruppo di persone che si distinse per coraggio ed abnegazione, una lapide oggi visibile al Museo
di Storia di Marsiglia ne ricorda i nomi18:
A l’eternelle memoire
des hommes courageux dont les noms suivent
Langeron , commandant de Marseille,
De Pille, gouverneur Viguier
De Belsunce eveque19 ;
Estelle, premer echevin ;
Moustier, Audimar, Dieude, echevin
Rose, commissaire general pour le quartier de Rive Neuve,
Malai, Jesuite, comissaire pour la rue del’Escale,
Serre, pentre celebre, eleve de Puget
Rose, l’aine Verny, et Rolland, intendant de Santé,
Chicoineau, Verny, Peissonnel,
Moaigner, Bertrand,
Michel et Deydier, medecin
Il se devouerennt pour le salut des Marseillais
Dans l’horrible peste de 1720
La nave si diresse verso Marsiglia, i suoi proprietari avevano fretta di vendere le merci in una delle più importanti
fiere europee che si sarebbe tenuta a Beaucaire15 non
lontano da Marsiglia. I responsabili dell’Ufficio di Sanità
di Marsiglia misero l’equipaggio in quarantena «dolce»
invece di rinchiuderli nelle Infermerie (il Lazzareto) di
Marsiglia per la cosidetta «contumacia», non è provato
ma i proprietari della nave fra cui il primo scabino16 di
Marsiglia probabilmente fecero pressioni perché il prezioso carico di seta e cotone potesse essere trasportati
fuori del porto, il che permise alle pulci portatrici di peste
di diffondersi fuori dalla città. Questo consentì anche ai
componenti dell’equipaggio di consegnare i loro vestiti
17
Esso è riprodotto sul Web in http://fr.wikipedia.org/wiki/Fichier:Avisaupublic.jpg Si legge in esso che gli scabini di Marsiglia dichiaravano
non esservi nulla di più urgente che il togliere i cadaveri dalle strade e
sotterrarli. Per cui chiedevano alle persone zelanti di montare a cavallo
(si credeva che il restare a cavallo allontanasse le pulci portatrici della
peste, in quanto disturbate dall’odore del quadrupede) e di contribuire al
trasporto ed interramento dei cadaveri.
18
Non esiste invece un ricordo per i forzati destinati ai remi delle navi
di Marsiglia che furono impiegati come «monatti» per liberare la città
dai cadaveri e che morirono per tre quarti .
19
La figura di Henri François Xavier de Belsunce de Castel-Moron (21
dicembre 1670, La Force [Dordogna], 4 giugno 1755 dintorni di Marsiglia) merita un cenno particolare. Guascone di nascita, di religione ugonotta si convertì al cattolicesimo verso il 1685, nel 1689 entrava nella
Compagnia di Gesù, che abbandonò per motivi di salute nel 1701, passando al clero diocesano. Divenne vicario generale del vescovo di Agen
nel 1704, in missione presso Luigi XIV venne da questo proposto per
vescovo di Marsiglia e consacrato nella chiesa dei gesuiti di san Luigi a
Parigi. Si distinse per il grande coraggio dimostrato durante la peste del
1720. Scrive lo Chaunu che «in contrasto con il clero parrocchiale generalmente imboscato» il vescovo Belsunce, con una spugna bagnata
d’aceto sotto il naso, percorse da solo la città distribuendo elemosine e
conforto e confessando i moribondi. Al termine della pestilenza consacrò la città al Sacro Cuore di Gesù recandosi in processione a piedi scalzi e con una corda al collo. Una processione ricordò sino alla Rivoluzione Francese l’avvenimento, nel 1877 essa venne ripresa e da allora si
celebra ogni anno. Marsiglia ricordò questo vescovo coraggioso elevandogli un monumento nel 1854 sul corso a lui intitolato. Per la biografia del Belsunce si veda il Diccionario històrico de la Compañia de
Jesùs Biografico-Tematico, Institutum Historicum S.I. Roma, Universidad Pontiicia Camillas Madrid, Roma-Madrid 2001, voce a cura di
Angel Santos e Joaquin Maria Dominguez, pp. 404-405
(1571) e Creta (1669). Un ruolo importante lo giocò anche la locale
comunità armena che insegnò ai locali artigiani a dipingere i cotoni.
9
In CHAUNU 1987, il comandante della nave è citato come J. B Château.
10
Dal francese «Etchevin», avevano un compito legislativo, ma in particolare a Marsiglia dal XVII secolo avevano funzione di Sindaco
11
Utilizzata per evitare l’umidità nella lavorazione dei tessuti, soprattutto della seta e venduta ai fabbricanti del noto sapone.
12
Si tratta del fondamentale documento attestante la mancanza abordo
di problemi dovuti a diffusione di malattie contagiose. Altrettanto importante ra la fede o patente rilasciata dal console della nazione a cui
apparteneva la nave, in quanto scritta in lingua nazionale, e non per le
navi provenienti dal Vicino Oriente in arabo o turco.
13
La deviazione avvenne probabilmente perché il comandante attendeva istruzioni dal capo degli scabini e coarmatore.
14
Non è chiaro il senso di questo ritorno a Livorno, forse perché a Marsiglia si stavano effettuando pressioni per ammorbidire i controlli.
15
Luogo situato alla unione del Rodano con il canale del Rodano a Sête,
fu sede di importante fiera commerciale la cui prima notizia risale al
1168 e che durò sino alla Rivoluzione Francese, nel tempo mutò nome
divenendo la Fiera di S. Maria Maddalena, santa protettrice di Marsiglia
e della regione circostante.
228
della pandemia marsigliese che furono confermate da lettere inviate direttamente a Vittorio Amedeo II da Philibert Raymondi, un commerciante nizzardo residente a
Marsiglia24, da un gruppo di lettere in bozza scritte da
Vittorio Amedeo II25 a diversi funzionari sabaudi, seguirono le disposizioni legislative reperibili sul Duboin26 e
per ultimo la corrispondenza del governatore della provincia di Saluzzo e dei comandanti dei posti avanzati di
frontiera.
Per completare la vicenda del Grand-Saint-Antoine e del
suo comandate si deve aggiungere che quest’ultimo venne successivamente imprigionato nel castello d’If all’esterno di Marsiglia, dove venne tenuto sino al termine
dell’epidemia. Quest’ultimo luogo doveva divenire famoso nell’Ottocento, per avere ospitato, a livello di romanzo. il celebre Edmond Dantes conte di Montecristo. La
nave portata in quarantena all’isola di Pomegue venne
incendiata e bruciata (dopo che le merci però erano andate a buon fine), nel 1978 un gruppo di archeologi sotto
marini ha ritrovato i resti calcinati del veliero che oggi si
trovano esposti all’isola Ratonneau al museo dell’Hôpital
Caroline.
In particolare la lettera datata 21 agosto 1720 con allegata
relazione di tredici facciate fu scritta da Philibert Raymondi, suddito sardo di Nizza Marittima a Vittorio Amedeo II. Nella stessa segnalava che, senza tradire la fedeltà che doveva al Re dello stato dove risiedeva da qualche anno, per prevenire il contagio che affliggeva Marsiglia aveva inviato una lettera alla sede della sua casa
commerciale a Nizza. Nel dubbio che da quest’ultima città non arrivasse nulla inviava diret-tamente una relazione27.
I cordoni sanitari
Vennero poste guardie armate alle uniche due porte della
città rimaste aperte , altre cinture sanitarie furono istituite
in Provenza dove si costruì un muro lungo 100 chilometri
ed alto due metri preceduto da un fossato profondo due
metri e largo altrettanto, un ulteriore linea di contenimento per cui furono impiegati 40000 fra soldati e uomini
della milizia bloccò gli accessi della Linguadoca del Vivarais e del Rovergue.
Misure legislative contro la peste di Marsiglia
del 1720 nel Regno Sabaudo
Una serie di misure di carattere legislativo sono rilevabili
nel citato Duboin28, la prima disposizione, del 25 luglio
172029, venne dal Magistrato della Sanità di Nizza che
vietava ogni commercio con la Provenza e colle terre della contea poste al di là del fiume Varo, a cui si aggiungevano una serie di pene da comminare ai trasgressori, erano previsti i tratti di corda per gli uomini, la fustigazione
per le donne e la pena di morte per i casi oltremodo gravi30. Il Magistrato della Sanità di Torino emanò il primo
agosto 1722 le disposizioni di proibizione e bando di
qualsiasi tipo di attività commerciale con Marsiglia e con
ogni altra città, luogo e territorio della Provenza e della
L’epidemia di peste proseguì in Marsiglia sino al mese di
Novembre del 1720, quando la città che contava 90000
abitanti si trovò ridotta a circa 50000, vi fu una ripresa
del contagio nell’agosto del 1722 che causò 260 morti. La
pandemia spinse diverse nazioni ad emanare provvedimenti di difesa, lo Chaunu20 cita il blocco delle merci attuato dalla città di Cadice e aggiunge «Si comprendono le
reazioni insolite e un po’ esagerate in Francia, Spagna, in
Italia, in Portogallo, nell’Impero, in Austria, nell’Hansa,
in Olanda, in Inghilterra». Tra il Regno di Francia e il neonato Regno di Sardegna21 esisteva una lunga linea di
confine, in parte formata dal displuviale delle Alpi e in
parte invece costituita da territori oggi francesi, ma all’epoca sabaudi, formati della contea di Nizza e del ducato
di Savoia. Questo faceva sì che l’area da controllare fosse
piuttosto ampia e con una situazione orografica complessa. Inoltre il regno di Sardegna aveva subito come Ducato
di Savoia e dal 1713 come regno di Sicilia due guerre22
ed una serie di carestie ed epidemie23 che l’ave-vano posto in grosse difficoltà finanziarie e di approvvigionamento alimentare. Questo stato di allarme pressoché continuo
portò le autorità sabaude a reagire alle prime avvisaglie
24
RAYMONDI 1720.
Ristretto 1720. Si tratta di una serie di lettere scritte a iniziare dal 15
luglio 1720 (si deve trattare di un errore, sul copialettere è scritto 25
luglio) sempre in quest’ultima data indirizzate al barone di Rebinder
(sic), al conte di Santena, al conte di Viansino. Altre sono state scritte il
2 agosto all’intendente di Susa, al vicario di Cuneo, all’intendente Pavia
del contado di Nizza, all’intendente di Pinerolo, al maggiore Rousseau,
al presidente della Savoia Gand, al conte di Casellette.
26
AMATO-DUBOIN 1834.
27
Ecco l’importante testo:
Sire,
J’ay creu que sans trahir la fidelité que je dois au Roy dans les Etats
du quel je fais ma Residance depuis quelques années, je pouvois
pour prevenir tout se qui pourroit arriver par la suitte du mal contagieux qui afflige cette ville en faire un descrit aussi exat qu’il ma
esté possible par un lettre que j’en ay enscrit a ma Maison de Nice.
Et dans le doute ou je suis si elle sera envoijée a V.M. j’aij pris la liberté de la faire moy meme d’icy parce que l’affaire ma paru de trop
de consequence et que d’ailleurs J’y ay acouté tous se qui s’est passé
du depuis qui est son exceuncal. Je suis Sire avec le plus profond
respect de V.M.
Le tres humble tres respecteux sujet
Philibert Raymondi
Marseille le 21 aoust 1720
28
supra nota 19.
29
Si noti, precedente a misure prese a Marsiglia, questo indica che esisteva una comunicazione veloce delle notizie, soprattutto di quelle relative a gravi avvenimenti.
30
AMATO-DUBOIN 1834, pp. 488-489.
25
20
CHAUNU 1987, p. 130.
La presa di possesso della città di Cagliari da parte del vicere Saint
Remy avvenne il 4 agosto 1720.
22
Le guerre della Lega d’Augusta o della Santa Alleanza (1690-1696) e
di Successione Spagnola (1701-1713) devastarono il territorio degli
Stati Sabaudi, altri danni furono provocati dalla seconda sollevazione
dei Mondoviti tra 1699 e 1700.
23
Nell’inverno del 1709-1710 l’Europa venne colpita da una terribile
gelata (il Po divenne transitabile con i carri agricoli a San Mauro), fece
seguito una carestia di cereali con gravi difficoltà per rifornire i fornai.
Tra il 1711 ed il 1716 in Piemonte e Savoia vi fu una pericolosissima
epidemia di afta epizootica del bestiame bovino definito nei documenti
dell’epoca «dell’unghia schiappata» o «besulco», ossia bestiame bovino
con l’unghia divisa, che colpì pesantemente il patrimonio bovino e la
produzione casearia subalpina (AMATO-DUBOIN 1834, pp. 544, 578).
21
229
nato37 per passarvi la quarantena, anche se lo stesso aveva
dichiarato di non essere un clandestino, ma bensì un abitante della zona alla ricerca di una pecora smarrita, in alta
montagna. Terminata la quarantena senza problemi, il
Bessone venne condannato dall’Intendente Lovera. Il
primo novembre 1721 il marchese di Garessio segnalò
che un gruppo di ventotto persone avesse tentato di introdursi in area sabauda tramite la parallela val Mayra, per
cui chiedeva la chiusura dei passi alpini da Sampeyre
sino a Bellino per consentire il controllo delle fedi di sanità. Il 7 luglio 1722 una lettera segnalava l’uccisione effettuata da una pattuglia di guardia fuori Castel Delfino di
Bernard Chaffre detto «Gamate», carico di telerie, mentre
tentava di attraversare il Gran Bosco. L’ucciso era nativo
del luogo di Bertines, frazione di Sant’Eusebio ed evaso
dal carcere di Pinerolo quattro anni prima. Il verbale redatto dal notaio descrive l’ucciso disteso su un sentiero
detto «vial des trochets», recava con se diversi panni di
tela ordinaria, un po di canapa e di pane ed una camicia
«et des autres petites bagatelles». Risultava che a Guillestre in Delfinato avesse una donna anch’essa fuggita «per
un delitto commesso».
Linguadoca, con il divieto di introdurre qualsiasi merce o
animale «sotto pena della morte naturale»31. Per quanto
riguardava le persone provenienti dalle province del Delfinato e Lionese, che avessero voluto entrare negli stati
Sardi portando con loro animali, merci ed ogni altro effetto, dovevano introdursi in Piemonte solamente per le
strade del Moncenisio, Monginevro, Argentera, Colle di
Tenda, ducato d’Aosta, Piccolo e Gran San Bernardo, la
violazione comportava il sequestro delle merci con pena
«a noi arbitraria etiamdio corporale grave».
La difesa delle vie di ingresso nello Stato Sabaudo
nell’area della valle Varaita
Una delle vie di ingresso negli Stati Sabaudi al di qua della Alpi era la valle Varaita, che per gli abitanti dell’antica
Castellata di Casteldelfino era una via naturale di comunicazione con la Framcia. Tramite essa avveniva la transumanza dei pastori ed il contrabbando dei tessuti di Colmas32. Venne messa in atto una dura azione di polizia sanitaria da parte della autorità sabauda33, come è testimoniato dalle lettere scritte dal comandante di Casteldelfino
il marchese Giulio Cesare Balbo Bertone di Sambuy34,
lettere che si trovano inserite nella corrispondenza del
governatore della provincia di Saluzzo, Carlo Emanuele
Saluzzo di Cardé35. Una prima lettera dell’ottobre 1720
affronta il problema del morbo e dei pochi valdesi ancora
residenti nella Castellata per cui si giunse a proibire il
matrimonio di una valdese.
Il Bertone venne rimproverato per questo e per altri episodi (merce di contrabbando venne reperita in botteghe di
Saluzzo), lo stesso rispose in tono risentito e polemico
segnalando tutte le misure di prevenzione messe in atto.
Aveva visitato personalmente accompagnato dal castellano, parroco e consoli di Pontechianale i passaggi fra il
regno Sardo e quello di Francia, aveva minacciato severe
punizioni se non fossero stati (non disponendo di una cartografia dettagliata era possibile che vi fossero dei passaggi conosciuti solo dagli abitanti del luogo. Malgrado
l’epidemia fosse in fase di decremento il Bertone incrementò le misure di prevenzione. I consoli vennero ritenuti
personalmente responsabili di eventuali sconfinamenti
degli abitanti dei paesi loro affidati. Tutte le mattine e tutte le sere i consoli e consiglieri, assistiti da un sergente ed
un soldato, dovevano fare l’appello degli abitanti ( pare
di assistere alla gestione o di un carcere o un campo di
internamento). I controlli non finivano qua, ve ne erano a
sorpresa effettuati dal sergente durante la notte, soprattutto nei riguardi dei maggiormente sospettati. Anche le sentinelle erano controllate giorno e notte con la partecipazione di un ufficiale e di un sergente. Perquisizioni erano
state effettuate a Bellino, Ponte Chianale e Castel Delfino
sempre alla ricerca dei panni di Colmas, possibile veicolo
di infezione. A questo punto della lettera il Bertone si
alterò perché scrisse che se i panni erano stai introdotti in
valle erano passati in mezzo alle sue gambe. Il Bertone
ribadì che il traffico avveniva tramite la Val Mayra, comunque in quel momento era in partenza per Bellino con
il signor Viscardi per effettuarvi una nuova ispezione. Segnalò che le condizioni metereologiche erano pessime, la
neve era caduta in cumuli alti circa otto piedi (due metri).
Poiché le sentinelle vivevano con la neve all’altezza della
cintura le aveva spostate più in basso, inviava anche una
Una lettera del giugno 1721 narra con immediatezza la
cattura di certo Andrea Bessone, avvenuta in alta montagna, dopo un lungo inseguimento nella neve36. Il Bessone
venne internato a Pontechianale, in un mulino abbando-
31
AMATO-DUBOIN 1834, p. 491.
Un tipo di panno pesantissimo con cui si confezionavano gonne ed
altri indumenti. Si veda in proposito COLLOMP 1987.
33
La durezza dell’azione repressiva è testimoniata dalla nota vicenda di
Agostino di Sale, fratellastro di Vittorio Amedeo II che venne condannato a morte per aver consentito l’introduzione di panni infetti dalla
Savoia, oltretutto esercitanzo pressioni concussive sui contrabbandieri.
La condanna non venne eseguita, ma il Di Sale fu obbligato a passare il
resto dei suoi giorni a Bologna in esilio ed in difficili condizioni finanziarie (CARUTTI 1856, pag. 393).
34
Nel 1719 era tenente colonnello del reggimento Monferrato nel 1747
raggiunse il grado di generale di fanteria, fu governatore di Valenza
(1739), Susa (1743), Casale (1747) dove morì nel 1754. Si veda
MANNO 1895-1906, voce Balbo Bertone.
35
Carlo Emanuele Enrico Giuseppe Antonio di Saluzzo linea di Cardé
(+ Torino, S. Giovanni, 13 febbraio 1737); testò (1719, 19 novembre;
depositato, 23, 110). Conte di Beinette per successione Provana, marchese di Garessio,. Ministro in Inghilterra (1695) e all’Impero (1698);
Gentiluomo di Camera (1704); Primo Gentiluomo di Camera (1721);
Grande Scudiere (1732, 7 maggio); Governatore di Saluzzo (1713); Maresciallo di Campo (1721); Tenente generale; Governatore di Aosta
(1723, 8 marzo). Generale di battaglia (1729). Sposa (Torino, S. Giovanni, 1 dicembre 1691) Angela Teresa, del marchese Carlo Giuseppe
Carron di San Tomaso (9 ottobre 1733). Si veda MANNO 1895-1906,
voce specifica.
36
Nella drammaticità della descrizione vi sono dei tratti comici, in
quanto il Balbo Bertone era piuttosto obeso, per cui affondò pesantemente nella neve e trovò non poca difficoltà a inseguire il Bessone. Era
cosciente della sua situazione fisica perché dichiarava che senza l’aiuto
di terzi sarebbe stato ancora bloccato in montagna.
32
37
Si tratta di uno dei numerosi piccoli mulini che vennero asportati per
la quasi totalità durante la disastrosa alluvione del giugno 1957 che
colpi le valli Maira e Varaita, che asportò ben undici edifici di questa
tipologia presenti nella zona di Bellino.
230
tabelle con i posti di guardia, il numero delle sentinelle impegnate con il grado di responsabilità.
Conclusione
La fine del contagio nel regno Sardo venne decretata dal Magistrato della sanità sedente in Torino il primo feb- braio
1724 con un Manifesto che riammetteva a «libera pratica tutta la Francia e la Svizzera». Alcuni anni dopo giungevano
segnalazioni di manifestazioni della peste nell’area balcanica (ex Jugoslavia), ma sino all’arrivo del cholera morbus
verso il 1833 non vi furono più pericoli di epidemie. Sarebbe interessante effettuare una ricerca
235
su come le singole aree sabaude confinati con la Francia affrontarono il problema della difesa dalla peste.
Per la Valle Varaita emerge che furono impiegati metodi oltremodo severi, come l’uccisione del contrabbandiere o la
detenzione nel mulino del pastore che aveva «perso» la pecora. Si dovette creare una situazione di tensione con la
popolazione dovuta alle visite a sorpresa ed alle continue perquisizioni a cui furono sottoposti gli abitanti della zo- na.
D’altronde il terrore della peste era molto forte e e mentre in Europa Orientale e nel Vicino Oriente esisteva una
presenza endemica del morbo sopportata, nell’Europa occidentale la difesa contro il morbo venne svolta in mo- do
deciso ed aggressivo.
Bibliografia Generale
Documentazione manoscritta edita e inedita
§ Enti di conservazione
ASCC
Archivio Storico della Città di Cuneo
AS.TOCorte
Archivio di Stato di Torino, Sezione di Corte
AS.TORiunite
Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite
AUSSME
Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Roma
BRT
Biblioteca Reale di Torino
ISCAG
Istituto di Storia e Cultura dell’Arma del Genio
SHD/T, Vincennes
Service Historique de l'Armée de Terre - Château de Vincennes (Paris)
AMATO-DUBOIN 1865
F. AMATO C. DUBOIN, Raccolta per ordine di Materie delle
Leggi cioè Editti, Patenti, manifesti, Ecc. emanate negli stati
di terraferma sino all’8 dicembre 1798 dai So- vrani della
Real Casa di Savoia dai loro Ministri, Magi- strati, Ecc.
compilata dagli Avvocati Felice Amato e Ca- millo Duboin
proseguita dall’Avvo-cato Alessandro Mu- zio colla
direzione dell’intendente Giacinto Cottin. Tomo
Ventisettesimo, Volume Ventesimonono, Torino 1865
§ Abbreviazioni
A’ Château Dauphin 1743
A’ Château dauphin le 10 Octobre 1743, Casteldelfino,
10 ottobre 1743 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese
Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
AMATO-DUBOIN 1834
F. AMATO C. DUBOIN, Raccolta per ordine di Materie
delle Leggi cioè Editti, Patenti, manifesti, Ecc. emanate
negli stati di terraferma sino all’8 dicembre 1798 dai Sovrani della Real Casa di Savoia dai loro Ministri, Magistrati, Ecc. compilata dagli Avvocati Felice Amato e Camillo Duboin proseguita dall’Avvo-cato Alessandro Muzio colla direzione dell’intendente Giacinto Cottin. Tomo
Decimo, Volume Duodecimo, Torino 1863
AMATO-DUBOIN 1863
F. AMATO C. DUBOIN, Raccolta per ordine di Materie
delle Leggi cioè Editti, Patenti, manifesti, Ecc. emanate
negli stati di terraferma sino all’8 dicembre 1798 dai Sovrani della Real Casa di Savoia dai loro Ministri, Magistrati, Ecc. compilata dagli Avvocati Felice Amato e Camillo Duboin proseguita dall’Avvo-cato Alessandro Muzio colla direzione dell’intendente Giacinto Cottin. Tomo
Ventesimosesto, Volume Ventesimo ottavo, Torino 1863
236
Anzianità Colomb 1740
Anzianità di servizio del Maggiore d’Alessandria Gios.e
Ignazio Colomb. 1740, 26 maggio, 1740, in Stati diversi
degli Ufficili generali, Colonnelli, Tenenti Colonnelli,
maggiori, capitani, Cornetta, e Cadetti delle Truppe di
S.M. tanto di Cavalleria, che di fanteria, colla data delle
loro Commission, o Patent. Assieme al Ritratto di varj
Uffiziali per essere promossi, o giubilati. 1726 in 1742
(AS.TOCorte, Materie Militari, Impieghi militari, Mazzo
2 d’addizione, fasc. 7)
Approvazione contratti 1743a
Gio Nicola Tardy, 10 7bre 1743, Casteldelfino.
Sottomis- sione di provedere dar provista e condotta
[…], Torino, 14 settembre 1743 (AS.TORiunite,
Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni,
Approvazione contratti, 1743, pp. 175-176)
Approvazione contratti 1743b
Gio Anto Isolino, 11 7bre 1743, Casteldelfino. Sottomissione di provedere dar proviste e condotte […], Torino,
14 settembre 1743 (AS.TORiunite, Azienda Generale di
Fabbriche e Fortificazioni, Approvazione contratti, 1743,
pp. 176-177)
Approvazione contratti 1744a
Gio Franco Delevi, 10 Marzo 1744, Valli di Varaita,
Bli- no, e Mayra. Sottomissione di provedere dar
prouisti, e condotti […], Torino, 14 marzo 1744
(AS.TORiuni-te, Azienda Generale di Fabbriche e
Fortificazioni, Approva- zione contratti, 1744, pp. 2930)
Approvazione contratti 1744b
Gio Franco Delevi Cesare Filippis e Carlo Andrea Righino, 11 Marzo 1744, Valli di Varaita, Blino, e Mayra.
Sottomissione di dare e dar fatti […], Torino, 14 marzo
1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e
Fortificazioni, Approvazione contratti, 1744, pp. 30-31)
Approvazione contratti 1744c
Giacomo Anfosso Gioseppe Mazzochetti e Gio Tomaso
Romano, 21 aprile 1744, Valli di Varaita e Majra. Sottomissione di far dar fatti a tutte loro spese, risigo e
perico- lo […], Torino, 23 aprile 1744 (AS.TORiuni-te,
Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni,
Approvazione contratti, 1744, pp. 53-55)
ARDUZZI 1744a
Capitano Ingegnere ARDUZZI, Calcolo per li trauaglij
che si potrebbero fare per impedire il passaggio al
nemico nelle valli di Varaita, Blino, e Mayra, Torino, 27
gennaio 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di
Fabbriche e Fortificazioni, RegiBiglietti, 1731-1744, pp.
360 fronte - 362 fronte)
ARDUZZI 1744b
Capitano Ingegnere ARDUZZI, Calcolo per prouisione,
fattura, e condotta dell’intrascritti boscami alli posti che
uerranno indicati, Torino, 27 gennaio 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, RegiBiglietti, 1731-1744, pp. 362 fronte - 364 retro)
237
BERTOLA 1742a
I. BERTOLA CONTE D’EXILLES, Memoria formata dal
Commend.re Bertola sopra le disposizioni, e providenze
da darsi per la diffesa delle frontiere, 15 marzo 1742
(AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo
12, fasc. 7)
BERTOLA 1742b
I. BERTOLA CONTE D’EXILLES, Seguito delle Memorie sù
lo Stato presentaneo delle cose per la diffesa del Piemonte formato dal Commendatore Bertola in Parma, Parma,
9 maggio 1742 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese
Militari, Mazzo 12, fasc. 7)
BERTOLA 1744
I. BERTOLA CONTE D’EXILLES, Lettera del Sig. Conte Bertola che riguarda la maniera di soccorrere la città di Cuneo nell’assedio di essa, Venasca, 31 luglio 1744 (AS.TO
Corte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 12 da
inventariare)
BERTON DE SAMBUY 1721a
C. BALBO BERTONE DI SAMBUY, Da la Chanal ce 22 de
Juin 1721 a huit heures […], 22 giugno 1721 (AS.TO
Corte, Materie Politiche per Rapporto all’Interno, Lettere
di particolari, G 10)
BERTON DE SAMBUY 1721bC. BALBO BERTONE DI SAMBUY, Monsieur, Je reçois Monsieur vostre letre […], 13
ottobre 1721 (AS.TOCorte, Materie Politiche per Rapporto all’Interno, Lettere di particolari, G 10)
BOURCET s.d.
P. DE BOURCET, Relations des batailles, combats, affaires, passages etc. qui ont eu lieu en Piémont et en Italie
pendant la guerre de Succession d’Autriche de 1743 à
1748, s.d. (AUSSME, Manoscritti di fondo antico)
Breve cenno s.d.
Breve cenno delle principali operazioni militari svoltesi
nelle Valli Pellice, Chison e, Germagnasca e Dora Riparia, s.d. (AUSSME, Manoscritti L 3-8)
CONTI 1744
L. F. DI BORBONE PRINCIPE DI CONTI, Le Prince de Conti
au Comte d’Argenson, 17 ottobre 1744, in DE VAULTARVERS 1892, Vol. I, pp. 252-255
il passaggio all’Inimico nella valle di Varaid, Casteldelfino, 27 agosto 1742 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 12, fasc. 7)
Disposizioni-avanguardie 1744
Disposizioni per le avanguardie, 26 settembre 1744 (AS.
TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 31)
Documento-preparazione s.d.
Documento relativo alla preparazione della guerra, s.d.
(BRT, Manoscritti Militari 128)
Du camp de Comunia 1744
Du camp de Comunia soit Muraz 2 8bre 1744, Murazzo,
2 ottobre 1744 (BRT, Manoscritti Militari 46)
Du Camp de S.t Pierre 1744
Du Camp de S.t Pierre. Le 20 Juillet 1744, Sampeyre, 20
luglio 1744 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
Du 7 et 8 octobre s.d.
Du 7 et 8 octobre, s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari,
Imprese Militari, Mazzo 12, n. 7)
Etat de la perte s.d.
Etat de la perte faite par les trouppes de S. M. le Roy de
Sardaigne aux Affaires eus avec de l’Armée Galispane en
1744 à la Gardelle, La Biccoque, Bondormir, et Pierrelongue, s.d. (BRT, Manoscritti Militari 186)
Etat des Tuez 1744
Etat des Tuez, Blessés, Perdus ou Prisonniers de Guerre
à l’Affaire de N.D. de l’Orme le 30 7mbre 1744, 1744
(BRT, Manoscritti Militari 154)
Etat-Gardes 1701
Etat du Regiment des Gardes de S.A.R., 1er may 1701, 1
maggio 1701 (AS.TOCorte, Biblioteca Antica, Manoscritti, H.VI.28)
Etude de l’infanterie 1752
Etude de l’infanterie au recherche des regles propres au
service de SMS, composée de Troupes Nationales &
Etrangerés, à Alexandrie MDCCLII, 1752 (BRT, Manoscritti Saluzzo 256)
Fuerza del Exercito s.d.
Fuerza del Exercito del Rey nuestro S. en Saboya, s.d. (da
1743 - entro 1745; AUSSME, Manoscritti L 3-8)
GUIBERT 1743
A. GUIBERT DE SISSAC, Estat et Journalier de ce qui s’est
passé dans la vallée de Belin et au Camp de Pierrelonge
depuis le 14.e Aoust 1743 jusques au 18.e Octobre dite
Année, Torino, 22 novembre 1743 (AS.TOCorte, Materie
Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, fasc. 3)
Istruzione-Contadore 1733
Istruzione al Contadore Generale per la campagna del
1733, Torino, 1733 (BRT, Manoscritti Militari 129)
Journal-Coni s.d.
Journal du siege mis devant Coni par les armées combinées d’Espagne et de France le 13 7mbre, et levée le 22
8bre 1744, s.d. (BRT, Manoscritti Militari 130)
LAGRANGE s.d.
Capitano LAGRANGE, Fatti d’arme successi nel 1743-44
fra le truppe Sarde e Gallo-ispane nelle valli di Stura e
Vraita, s.d. (AUSSME, Manoscritti L 3-9)
Le 7 et 8 8bre s.d.
Du 7 et 8 8bre, s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
Da Castel Delfino s.d.
Da Castel Delfino li 8 8bre a 2 ore di notte, Casteldelfino, s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari,
Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
De Château dauphin 1743
De Château dauphin le 10 Octobre 1743, Casteldelfino,
10 ottobre 1743 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese
Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
D’EMBSER 1732 (2007)
G. B. D’EMBSER, Compendio della grand’arte d’Artiglieria, Vol. I, Dizionario istruttivo di tutte le robbe appartenenti all’Artiglieria (1732), Vol. II, Dissegni d’ogni sorta
de cannoni et mortari con tutte le Pezze, Stromenti et Utigli appartenenti all’Artiglieria (1732), commento di
Giorgio Dondi, Collegno 2007
DESGUERN 1744
Monsieur DESGUERN, Lettre de 13juillet à M.r le comte
d’Argenson, 13 luglio 1744, in DE VAULT-ARVERS 1892
DE VINCENTI 1742
F. DE VINCENTI, Relazione delli Travaglj fatti, e disposizioni datesi con il S.r Command.te Cumiana per impedire
238
Militari 46, n. 13)
Les manoeuvres s.d.
Les Manoeuvres des Ennemis […], s.d. (AS.TOCorte,
Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addi-zione,
fasc. 3)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1742
Il Re al Vass.o Miglyna, Torino, 21 agosto 1742 (AS.TO
Riunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere di S.M.
all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche
militari, 26 febbraio 1742 - 31 dicembre 1743)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1743a
Al Vass.o Miglyna, Torino, 22 luglio 1743 (AS.TORiunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere di S.M. all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche militari, 26
febbraio 1742 - 31 dicembre 1743)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1743b
Al Vass.o Miglina, Torino, 26 agosto 1743 (AS.TORiunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere di S.M. all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche militari, 26
febbraio 1742 - 31 dicembre 1743)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1743c
Il Re al Vass.o Miglyna, Torino, 14 settembre 1743 (AS.
TORiunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere di S.M.
all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche
militari, 26 febbraio 1742 - 31 dicembre 1743)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1744a
Il Re di Sardegna. Fedel ed amato n.ro […], Torino, 6
febbraio 1744 (AS.TORiunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere di S.M. all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche militari, 27 gennaio 1744 - 21 maggio
1746)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1744b
Il Re al Vassalo Miglyna. Abbiamo udita la relazione de
sudetti contratti […] Gio Franco Delevi, 10 marzo 1744,
Torino, 14 marzo 1744 (AS.TORiunite, Regia Segreteria
di Guerra, Lettere di S.M. all’intendente generale delle
fortificazioni e fabbriche militari, 27 gennaio 1744 - 21
maggio 1746)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1744c
Il Re al Vassalo Miglyna. Abbiamo udita la relazione de
sudetti contratti […] Gio Franco Delevi Cesare Filippis e
Carlo Andrea Righino, 11 marzo 1744, Torino, 14 marzo
1744 (AS.TORiunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere
di S.M. all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche militari, 27 gennaio 1744 21 maggio 1746)
Lettere di S.M. all’Int.F.F. 1744d
Il Re al Vassalo Miglyna. Fedel ed Amato n.ro abbiamo
udita […] Giaco Anfosso Gius.e Mazzochetti e Gian Tomaso Romano, 21 aprile 1744, Torino, 23 aprile 1744
(AS.TORiunite, Regia Segreteria di Guerra, Lettere di
S.M. all’intendente generale delle fortificazioni e fabbriche militari, 27 gennaio 1744 - 21 maggio 1746)
Lettre de Monsieur C* Suisse 1743
Lettre de Monsieur C* Suisse, à Monsieur M* Grison,
touchant les opérations de l’Armée combinée de France
et d’Espagne en Piêmont, Chambery, 11 novembre 1743,
Chambery, 11 novembre 1743 (AS.TO Corte, Materie
Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
Lettre du Capitaine 1744
Lettre du Capitaine Commadant le 2.d Battaillon du Rgt.
De Poitou de la Redoutte de Pierre Longe, le 22 juillet
1744, Monte Cavallo, 22 luglio 1744 (BRT, Manoscritti
239
Sardaigne et par ses Généraux, avec des Corps séparés,
pendant les an-
Lettre d’un officier françois 1743
Lettre d’un officier françois dattée de La ville Vielle
dans la Vallée de Queiras en Dauphiné. Le 17 8bre
1743, Vil- le Vieille - Château Queyras, 17 ottobre 1743
(BRT, Ma- noscritti Militari 46, n. 18)
Libro mastro 1742
Libro mastro fortificazioni 1742, 1742 (AS.TORiunite,
Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Libro
mastro fortificazioni, 1742)
Libro mastro 1743
Libro mastro fortificazioni 1743, 1743 (AS.TORiunite,
Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Libro
mastro fortificazioni, 1743)
Libro mastro 1744
Libro mastro fortificazioni 1744, 1744 (AS.TORiunite,
Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Libro
mastro fortificazioni, 1744)
Memoire des dispositions 1742
F. DE VINCENTI (?), Memoire des dispositions faites
pour la garde de Cols, et passaiges de France qui
vienent des- boucher dans la Vallee de Varaite faite le
27.me aoust 1742 a la Chenal, Chianale, 27 agosto 1742
(AS.TO Corte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo
2 d’ad- dizione, fasc. 18)
Memoire-Audibert 1744
Memoire, et Projet du General major Audibert, 30 juin
1744, 30 giugno 1744 (AS.TOCorte, Materie Militari,
Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione)
Memoire et Projet 1744
A. GUIBERT DE SISSAC (?), Memoire Et Projet. Le 30
juin 1744, 30 giugno 1744 (AS.TOCorte, Materie
Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, fasc. 3)
Memoria per il corpo d’armata 1743
Memoria riguardante le diverse disposizioni da darsi
per il Corpo d’Armata, che potrebbe esser destinato ad
agire nelle Valli di Stura, e di Maira, 1743 (AS.TO
Corte, Ma- terie Militari, Imprese Militari, Mazzo 4
d’addizione, n. 2)
Memorie s.d.
Memorie di un borghese di Rivoli, s.d. (BRT,
Manoscritti Militari 407)
MIGLINA 1744
Vassallo MIGLINA DI CAPRIGLIO, Valli di Varaita, e Blino, Memoria, 22 giugno 1744 (AS.TORiunite, Azienda
Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Memorie alle Segreterie, 1743-1753, pp. 5-6)
MINUTOLI s.d.a
D. MINUTOLI, Rélation Des Campagnes faites par S.M.,
et par ses Generaux avec des Corps separès, dans les
an- nèes 1742 et 1743. Tome Ier, s.d. (AS.TOCorte,
Storia della Real Casa, Storie Particolari, Carlo
Emanuele III, Rélation des Campagnes faites par S.M. le
Roi Charles Emanuel de Sardaigne et par ses Généraux,
avec des Corps séparés, pendant les années 1742 a
1748 par l’Abbé Minutoli. Vol: 1.2.3, Mazzo 22, categ.a
3) MINUTOLI s.d.b
D. MINUTOLI, Rélation De la campagne faite par S.M.
en 1744 et par ses Generaux avec des Corps sèparès.
Tome 2, s.d. (AS.TOCorte, Storia della Real Casa, Storie
Parti- colari, Carlo Emanuele III, Rélation des
Campagnes fai- tes par S.M. le Roi Charles Emanuel de
240
nées 1742 a 1748 par l’Abbé Minutoli. Vol: 1.2.3, Mazzo
22, categ.a 3)
MONFORT 1743
Colonnello DE MONFORT, Relation Journaliere de ce qui
s’est passé a L’armée Campée dans la Vallée de Chateau
Dauphin sous les ordres de S. E. Monsieur le Marquis
D’Aix, Torino, 1743 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 4 d’addizione, fasc. 3)
MORELLO 1656
C. MORELLO, Avvertimenti sopra le fortezze di S. R. A.
del capitano Carlo Morello primo Ingegner et luogotenente generale di sia artiglieria. MDCLVI, Torino 1656
(BRT, Manoscritti Militari 178)
Movimenti s.d.
Movimenti complessivi [delle truppe sarde dal 27 febbraio
1742, scil.], s.d. (AUSSME, Manoscritti L 3-9)
NOMIS 1742
M. NOMIS DI COSSILLA, Lettera al marchese Fontana,
Chianale, 17 agosto 1742 (AS.TOCorte, Materie Militari,
Imprese Militari, Mazzo 12, fasc. 7)
PAPACINO D’ANTONI s.d.a
A. V. PAPACINO D’ANTONI, Memorie istoriche di Alessandro Vittorio Papacino d’Antony, s.d. (BRT, Manoscritti Militari 128)
PAPACINO D’ANTONI s.d.b
A. V. PAPACINO D’ANTONI, Disegni e piani de campamenti / ordini di battaglia / trinceramenti e tabelle per
l’istoria militare delle cmpagne degli anni 1742/1743/
1744, s.d. (BRT, Manoscritti Saluzzo 212)
Partiti fortificazioni 1743a
G. TARDI, Prometto io sottos.to di provedere […], Torino, 9 settembre 1743 (AS.TORiunite, Azienda Generale
di Fabbriche e Fortificazioni, Partiti fortficazioni, 1743,
pp. 557-563)
Partiti fortificazioni 1743b
G. A ISOLINO, Faccio partito io sottos.to e prometto […],
Torino, 10 settembre 1743 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Partiti fortficazioni,
1743, pp. 565-566)
Partiti fortificazioni 1744a
Notizie sulle Guerre Austro-sarde s.d.
Partito per diversi buscami da provedersi e trasportarsi
ne posti infras.ti nelle Valli di Varajta, Blino, e Maijra
secondo l’Istruz.e del Capitano Ing.e Arduzzi de 27 gen.o
1744, Torino, 9 marzo 1744 (AS.TORiunite, Azienda
Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Partiti fortficazioni, 1744, pp. 75-81)
Notizie sulle guerre Austro-sarde contro i Gallispani, con
giornale dell’assedio di Cuneo messo il 13 settembre e
levato il 20 ottobre 1745, s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 5, fasc. 2)
Nouvel Exercice 1751
Partiti fortificazioni 1744b
Nouvel Exercice Militaire pour les Toupes d’Infanterie de
SA Maiestè le Roi de Sardaigne adapté dans le Con-grès
tenus à la presence de S.A.R. le Duc de Savoie avec
l’explication de chàque tems en figure, 1751, 1751 (BRT,
Manoscritti Militari 233)
NUVOLI s.d.
NUVOLI, Diario sulla guerra d’Italia dal 1741 al 1749,
s.d. (BRT)
Observations sur la route s.d.
Observations sur la route que pouvaient prendre les Espagnols dans le dessein de se jetter en Savoye, s.d.
(AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo
12)
Ordre de marche s.d.
Ordre de marche de l’Armée de S.M. le roi de sardaigne
lorqui elle decampa de saluces ce qui fuit le 26 7mbre
1744, s.d. (BRT, Manoscritti Militari 186)
PALLAVICINO 1744
G. F. A. PALLAVICINO MARCHESE DI FRABOSA, Lettre du
camp de Muraz, le 2 8bre 1744, Murazzo, 2 ottobre 1744
(BRT, Manoscritti Militari 46)
PAPACINO D’ANTONI 1770a
A. V. PAPACINO D’ANTONI, Réfléxions prèliminaires pour
dresser un projet de défensive pour les Etats du Roi, qui
confinent avec La Savoie, Le Dauphiné, La Provence, et
La Riviére de Genes, depuis Ormée jusqu’à Novi, 1770
(AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo
10 d’addizione)
PAPACINO D’ANTONI 1770b
A. V. PAPACINO D’ANTONI, Projet de difensive pour nos
frontieres depuis le Mont Genere jusqu’au Col de
l’Argentiere, 1770 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 10 d’addizione)
Partiti per i travagli da farsi nelle Valli di Varaita, Blino,
e Mayra, Torino, 17 marzo 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Partiti fortficazioni, 1744, pp. 82-90)
Partiti fortificazioni 1744c
Partiti per la formazione di una nuova strada di comunicazione del luogo della Marmora sino al colle denominato il Pelvo esist.e nella valle di Blino, Torino, 17 marzo
1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e
Fortificazioni, Partiti fortficazioni, 1744, pp. 183-185)
PASINI s.d.
PASINI, Memorie storiche, s.d. (AS.TOCorte, Storia della
Real Casa, Mazzo 25, Catt. 3a)
Piano per la campagna 1744
I. BERTOLA (?), Piano per la campagna nell’anno 1744 in
difesa del Piemonte contro li Gallispani, 1744 (AS.TO
Corte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
Precis des Campagnes s.d.
Precis des Campagnes faites par le Roy Charles Emanuel
III et par ses Généraux avec des Corps séparés, pendant la
guerre d’Italie commencé en 1742, et finie en 1748,
s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari,
Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
RAYMONDI 1720
Relazione del Sig. Raymondi di ciò che era seguito sino
allora in Marsiglia a riguardo del contaggio, Marsiglia
1720 (AS.TOCorte, Materie Economiche, Sanità Pubblica, Categoria II, Mazzo 2, n. 4)
Recoeuil 1755
Recoeuil de plusieurs plans des defferentes manouvres
que la toupe de Sa Maiesté le Roy de Sardaigne doit faire,
tel qu’il l’ordonne d’exeuter dans le reglement qu’il
donné l’an 1755, 1755 (BRT, Manoscritti Militari 234)
241
Regio Biglietto 1744a
Il Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, Torino, 6
febbraio 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Regi Biglietti, 1731-1744, p. 357)
Regio Biglietto 1744b
Il Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, Torino, 23
maggio 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Regi Biglietti, 1731-1744, p. 373)
Regio Editto 1744
Regio Editto dei 10 giugno 1744 per l’arruolamento di
truppe in Piemonte, in MATO-DUBOIN 1863, p. 221
Reglement 1709
Reglement d’Exercice et de Manouvres. A’ Coni le 20
Mai 1749. Maniere de tirer de pied ferme contre l’Infanterie, donnée le 15e Mai 1709, 15 maggio 1709 (BRT,
Manoscritti Saluzzo 488)
Relazione della Campagna s.d.
Relazione della Campagna dell’anno 1744 fatta da S.M.
a dai suoi Generali con dei corpi staccati, 2 Volumi, a
cura del colonnello Datta, s.d. (AUSSME, Manoscritti L
3-8)
Relazione della Rotta 1628
Relazione della Rotta data dalle truppe di S.A.R. presso
S. Peyre a francesi, venuti in soccorso del Duca di Mantova. Dal campo di S. Peire, li 5 Agosto 1628, Sampeire,
5 agosto 1628 (AS.TOCorte, Materie Politiche per rapporto all’interno, Storia della Real Casa, Storie Particolari, Cat. III, Mazzo 13, n. 20)
Relazione dell’entrata s.d.
Relazione dell’entrata delle truppe francesi da Delfinato
nelle valli cedute a S.M., s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese, Mazzo 6 d’addizione)
Regolamento-Segreterie 1742
Relazione-Ispezione 1734
Regolamento per le Segreterie di Stato, 29 gennaio 1742,
Torino, 29 gennaio 1742 (AUSSME, Manoscritti di fondo antico)
Relazione di quanto si è operato dall’Ufficio della Primaria Ispezione, 1734 (AS.TOCorte, Materie Militari,
Levata reggimenti provinciali, Mazzo 2 d’addizione)
Ristretto 1720
Ristretto di diverse istruzioni date per via della segreteria
di Guerra per fatto del Morbo contaggioso, Torino 1720
(AS.TOCorte, Materie Economiche, Sanità Pubblica, Categoria II, Mazzo 2, n. 1)
ROY DE VAQUIERES 1745
Ingegnere ROY DE VAQUIERES, 2° Artiche – Limites de
France passées pour entrer en Piemont, attaque et
conquete de la redoute de Pierre Longue, Arles 10 febbraio 1745, in Ingegnere ROY DE VAQUIERES, Memoire et
observations de Roy de Vaquières, Ingenieur, in Topographie militaire 1891, che pubblica la memoria manoscritta conservata presso gli archivi dell’armata (SHD/T,
Vincennes, Section du Génie, I, 5, 45D)
Sottomissione Anfosso-Mazzochetti-Romano 1744
Sottomiss.ne di Giaco Anfosso, Giuseppe Mazzochetti et
Gio Tomaso Romano per formaz.e di una strada dal Luogo della Marmora sin sotto li colli del Pelvo e Bicocca
esist.i nella Valle di Varayta, e Maijra, Torino, 21 aprile
1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e
Fortificazioni, Contratti fortficazioni, 1744, pp. 132-135)
Regolamento-Soldo 1730
Regolamento per gli Uffici del Soldo, 28 giugno 1730,
Torino, 28 giugno 1730 (AUSSME, Manoscritti di fondo
antico)
Relation 1743
Relation du 4.me 8bre 1743, 8 ottobre 1743 (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 3 d’addizione, n. 3)
Relation 1744
Relation du 2 8bre 1744, 1744 (BRT, Manoscritti Militari
186)
Relation-campagne s.d.
Relation de la cmpagne au deça de monts de 1744 commencée à la my juillet et finie à celle de 9mbre de la
meme annèe, s.d. (BRT, Manoscritti Militari 22)
Relation de la visite s.d.
Relation de la visite, et des Remarques faites dans la Vallée de Varaita en commençant par le Col de l’Agnel, s.d.
(BRT, Manoscritti Militari 73, n. 2)
Relation du Passage s.d.
Relation du Passage des Ennemys dans nos Etats et de
Leur Rettraite, s.d. (AS.TOCorte, Materie Militari, Imprese Militari, Mazzo 12, n. 7)
Sottomissione Dlevy 1744
Sottomissione di Gio Franc.o Dlevy per prov.e e condotta
di diversi buscami per le valli di Varaita, Blino e Maijra,
Torino, 10 marzo 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Contratti fortficazioni,
1744, pp. 61-68)
Sottomissione Dlevy-Filippis-Righino 1744
Sottomissione di Gio Franc.o Dlevy, Cesare Filippis, e
Carlo Andrea Riìghino per diversi travaglij di trinceram.
e Baraconi nelle Valli di Varaita, Blino e Maij-ra, Torino, 11 marzo 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di
Fabbriche e Fortificazioni, Contratti fortficazioni, 1744,
pp. 69-73)
Relation-N.D. de l’Orme s.d.
Relation de l’affaire passé apres N.D. de l’Orme pres de
Conì le 30 7mbre 1744, avec la liste des monsieurs les
officiers tues et blesses et le nombre des sergents et soldats tues, blesses et perdus dans cette occasion, s.d.
(BRT, Manoscritti Militari 46)
Realtion-Nice s.d.
Relation de ce qui s’est passe à la defence des Retrenchemens de la Comté de Nice, s.d. (BRT, Manoscritti
Miscellanei 46)
Relation-ordre de marche s.d.
Relation de l’ordre de marche de l’Armée de S.M. le roi
de Sardaigne lorsqu’elle decampa da Saluce qui fuit le
26 7mbre 1744, s.d. (BRT, Manoscritti Militari 46)
Relation-Villefranche s.d.
Relation de l’attaque des retranchements de Villefranche
en 1744, s.d. (BRT, Manoscritti Miscellanei 130)
Sottomissione Filippis 1744
Sottomissione di Cesare Filippis di restituire le somme
che avrà esatte in dipendenza de travaglij che si stan facendo nella valei di Varaita, Blino e Maijra, Torino, 12
giugno 1744 (AS.TORiunite, Azienda Generale di Fabbriche e Fortificazioni, Contratti fortficazioni, 1744, pp.
273-274)
242
Sottomissione Isolino 1743
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Suite 1744
Suite de la relation du Château Dauphin du 17 juillet
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