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E’ possibile affermare che l’avvento dei materiali compositi nel settore industriale stia interessando anche il mondo dello stampaggio. I compositi utilizzati per la costruzione di stampi si stanno rivelando una ottima alternativa ai materiali metallici, specie su alcune particolari applicazioni.
Quest'opera straordinaria dell'artista Michele Mulas illustra la natura morfologica di molti esempi di fratture e fessure, che sono generalmente disposte in modo tale da formare delle vaste reti complesse. Esse si osservano spesso nelle forme naturali e nei sistemi viventi. Il motivo della frattura e della fessura permette di ricostruire la dinamica della storia evolutiva che ha condotto alla formazione di certe strutture ricorrenti nella natura. I suoi puzzle sono degli oggetti dinamici che danno un'idea di come i sistemi viventi siano delle strutture morfologiche impregnate di storia, le cui forme si trasformano per potersi adattare all'evoluzione degli ambienti vitali con i quali esse interagiscono. 283 L'unica possibile geografia globale: la geografia dei sensi, dei punti di vista, dei modelli del mondo. Franco Farinelli Quando tutti si lasciano trasportare senza riflettere da ciò che tutti gli altri credono e fanno, coloro che pensano sono tratti fuori dal loro nascondiglio perché il loro rifiuto di unirsi alla maggioranza è appariscente, e si converte per ciò stesso in una sorta di azione. Hannah Arendt P. D., in memoriam
Nonostante siano sempre più utilizzate, il costo delle parti in composito continua ad essere piuttosto elevato, ma non tanto per il costo della materiale, quanto soprattutto per motivi legati al processo produttivo. uno dei passaggi più delicati è quello relativo alla creazione dello stampo in composito oppure in alluminio necessario alla formatura dei pezzi in autoclave. diverse soluzioni tecniche sono disponibili, ma nessuno si è ancora affermata con successo
La domanda per particolari in fibra di carbonio è ampia e chiara, ma l’offerta di soluzioni risulta spesso non adeguata alle aspettative. di solito è l’elevato costo il fattore macroscopico che scoraggia la massiccia adozione della fibra di carbonio. Ma diversi sono anche gli aspetti tecnologici che, agendo sul prezzo, limitano questa diffusione; non ultima la necessità di passare attraverso gli stampi di formatura, siano essi in alluminio oppure in composito. questo è il nodo centrale da sciogliere per un lancio in larga scala della fibra di carbonio
Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie delle "maniera", [Exh., Florenz, Palazzo Strozzi, 08.–20.07.2014], ed. by Carlo Falciani & Antonio Natali, Firenze 2014, pp. 241-247.
L’abitato, la necropoli, il monastero. Evoluzione di un comparto del suburbio milanese alla luce degli scavi nei cortili dell’Università Cattolica a cura di S. Lusuardi Siena, M.P. Rossignani, M. Sannazaro, Milano, pp. 23-24., 2011
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, Queste ricerche e la loro pubblicazione sono state finanziate dall'Università Cattolica del Sacro Cuore: finanziamenti sulla linea D. 1 e sulla linea D. 3.2, assegnazione 2005 (Catalogazione, studio e valorizzazione dei reperti archeologici depositati presso la sede milanese dell'Università Cattolica -scavi 1986-2004) e altri da parte della Direzione di Sede di Milano.
L’utilizzo di tecniche di processo nuove, come anche la diffusione di materiali più flessibili rendono i prodotti in fibra di carbonio sempre più competitivi. In questa evoluzione continua un ruolo essenziale è rivestito dagli stampi. Per rendere evidente la loro importanza per il raggiungimento degli obbiettivi di competitività sul mercato, in questo articolo si descrive la procedura di “formatura” più diffusa per elementi in fibra di carbonio. Detto in altri termini, come si trasforma una idea di forma in un prodotto commerciale? Di solito attraverso 5 passaggi, che coinvolgono 2 modelli, 2 stampi e tanta tecnologia
2021
Queste pagine intendono offrire i risultati di una ricerca condotta sulla materialità del testo del Carcere d'amore di Lelio Manfredi (traduzione italiana della Cárcel de amor di Diego de San Pedro), della sua mise en page. Partendo dal numero delle stampe e dalla loro diffusione, si analizzerà il rapporto testo-immagine e come l'opera viene proposta in tipografia.
Dal punto di vista numerico, la corretta riproduzione del comportamento meccanico dei materiali compositi è un tema di crescente interesse data la loro sempre più diffusa applicazione in ambito ciclistico [8] e non [9, 10]. Un aspetto fondamentale è l'analisi delle scelte di modellazione ottimali in funzione dello specifico componente oggetto di studio e in tale direzione si muove il lavoro presentato in questo articolo.
Between 1675 and 1690, a decisive span of years in Carlo Fontana’s career, the Roman publisher Giovanni Giacomo De Rossi produced some books of prints illustrating the major buildings of modern Rome: palace facades (“Nuovi Disegni delle architetture e piante dei Palazzi di Roma”, circa 1675), church facades (“Insignium Romae Templorum Prospectus”, 1683 and then 1684 in a new expanded edition), and finally church interiors (“Disegni di vari Altari e Cappelle”, 1688 or 1689). The paper focuses on the relation between De Rossi’s publications and the self-promotion strategy adopted by Fontana to attain professional success. Initially, he ensured that two of his works were included among the buildings presented in “Nuovi disegni” (Palazzo Bigazzini) and “Prospectus” (San Marcello al Corso), even before they were completed. Later, he achieved to be present in “Disegni” with more plates than any other living architect, and one can even suppose that he actually played a role in planning that publication and selecting the works to be shown there. Furthermore, around 1690 German editions of both “Prospectus” and “Disegni” were published in Nuremberg by Johann Jakob von Sandrart and they spread rapidly throughout the Empire and the kingdom of Prussia, and even more widely in Europe.
I materiali compositi
La nascita dei materiali compositi moderni si deve al grosso impegno profuso dall'industria aerospaziale e aeronautica in termini economici che umani. In questi settori, dove è forte la richiesta di materiali dalle elevate proprietà meccaniche, ma a peso contenuto, il loro affermarsi è stato straordinario, già a partire dagli anni '60. Materiali metallici, quali leghe di alluminio e di titanio, non sempre offrono un valido compromesso tra resistenza, peso e costo. Per questo motivo i ricercatori si sono spesso rivolti a quegli elementi con bassi valori nel peso molecolare, come il carbonio, cercando di combinarli al meglio in compositi per sfruttare le loro caratteristiche. Il materiale composito è l'unione di due o più materiali che, pur conservando ciascuno la propria identità chimica e fisica, contribuiscono mutuamente a fornire proprietà meccaniche e fisiche di molto superiori. In ogni tipo di materiale composito possiamo identificare: • una fase omogenea, detta matrice, che definisce forme e volume della struttura in cui è inserita; • una fase discontinua, detta rinforzo, che è costituita da entità multiple distribuite più o meno uniformemente nella matrice con il compito di assicurare rigidezza e resistenza meccanica. Il loro utilizzo investe ambiti sempre più ampi.
Stampi in composito
Persino nella produzione degli stampi si sta facendo strada l'utilizzo di materiali compositi in sostituzione alle comuni Tessuto di tipo MAT, caratterizzato da fibre di vetro disposte in maniera casuale ed usato soprattutto per riparazioni e stampi giugno 2014 • Stampi tecniche di stampaggio di materie plastiche o di metalli. Sebbene sia ancora un settore di nicchia, legato prevalentemente ai produttori stessi di elementi in composito, questi nuovi materiali combinati di fibre e resina polimeriche forniscono agli stampi vantaggi considerevoli, soprattutto dal punto di vista funzionale: per esempio permette di avere geometrie e forme complesse e idoneità di proprietà chimichefisiche del tutto comparabili all'oggetto finale (requisito indispensabile durante il processo di lavorazione). Inoltre assicura al pezzo tolleranze dimensionali specifiche e precisione geometrica. Infatti, è sempre più usuale oggigiorno trovare aziende che all'interno della loro catena produttiva abbiano inserito una filiera indirizzata alla realizzazione di stampi in vetroresina o in fibra di carbonio, entrambi esempi di materiali compositi di ampia diffusione e conoscenza. Per esempio possiamo trovare applicazioni per il settore nautico o per quello automotive, di stampi dalle dimensioni più svariate, che vanno da quelle contenute di un disco del sistema frenante a quelle voluminose di uno scafo di una imbarcazione.
Stampi e materiali
Di grande importanza è la scelta del materiale per lo stampo. Da questa scelta dipende il numero di particolari da produrre e le dimensioni finali del pezzo prodotto, nonché il costo dello stampo. In questo ambito ci riferiremo a compositi fibrosi a matrice plastica, detti anche Plastici Rinforzati (FRP ovvero Fiber Reinforced Plastic). Le fibre, con la loro azione di rinforzo, costituiscono l'elemento strutturale primario in un composito: comunemente impiegate sono quelle di vetro e quelle di carbonio, caratterizzate da alte prestazioni meccaniche come elevata resistenza a trazione e considerevole modulo di elasticità, paragonabili a quelle dell'alluminio e dell'acciaio. Queste fibre richiedono di essere accoppiate a matrici polimeriche termoindurenti, quali poliestere o epossidica, il cui compito principale è quello di garantire il trasferimento degli sforzi fra la struttura circostante e le fibre immerse, oltre a proteggerle da danni esterni. Le fibre sono fornite in tessuti ( Fig. 2) che possono differenziarsi sulla base degli spessori delle singole fibre e dei tessuti nel loro complesso, ma anche per la tramatura, ossia per la tipologia di intreccio delle fibre e la loro direzionalità. E' bene fare estrema cura a questi particolari, perché possono modificare sia gli spessori in gioco che la resistenza dello stampo. La soluzione più conveniente per gli stampi è quella di combinare diverse tipologie di tessuti. Il MAT, ad esempio, si presenta con fibre disposte in direzioni irregolari e staccate l'una dall'altra ( Fig. 1). Ne conseguono caratteristiche meccaniche e strutturali piuttosto scarse che ne consigliano l'utilizzo come materiale di riempimento per gli stampi. E' anche ottimo per tamponare fessure e spigoli dove sarebbe difficile agire con altri tipi di tessuto. Il MAT va accoppiato con tessuti "bilanciati", quali quelli strutturali, TWILL ("lisca di pesce") o PLAIN ("a scacchi"), che variano molto per caratteristiche in base alla tramatura e al peso (Fig. 3). Per gli stampi trovano applicazioni "grammature" comprese tra i 200 e i 400gr/mq.
Figure 2
Tessuto di fibra di carbonio direzionale, preimpregnata da resina epossidica Fig. 3 -Esempi di tramatura con cui sono disponibili i tessuti di composito Figura 1
Figure 1
Figure 3
Costruire uno stampo
La realizzazione di uno stampo in composito prevede sempre, indipendentemente dalla tecnologia di processo impiegata, le tre fasi fondamentali di: disposizione delle fibre di rinforzo impregnazione delle fibre consolidamento (reticolazione resina) In via del tutto generale realizzare stampi in compositi significa seguire una ben precisa sequenza di operazioni codificate e piuttosto standardizzate. La loro corretta e attenta esecuzione permette di ottenere il risultato voluto. Queste operazioni sono di seguito descritte:
Curare le superfici
Il punto di partenza per la costruzione di uno stampo perfetto è assicurarsi della qualità del modello originale: su questo modello si andrà a costruire lo stampo femmina. E' importante, quindi, con tessuti preimpregnati di resina. In commercio si trovano tessuti di fibra di vetro o carbonio preimpregnati con epossidica, appositamente sviluppati per essere utilizzati nella realizzazione di stampi. Consentono una polimerizzazione già a bassa temperatura (attorno ai 60-65°C) anche se devono comunque essere sottoposti a successivi cicli di post-cura perché possano raggiungere adeguate proprietà meccaniche. Questi "prepreg" offrono una grande praticità d'uso, risparmio di tempo, minori utensili da lavoro e garantiscono impregnazioni uniformi eliminando i rischi di porosità.
Arrivare al giusto spessore
Per la realizzazione di uno stampo in composito in grado di resistere ad un utilizzo ripetuto, diverse considerazioni devono essere fatte relative alla sua robustezza. La struttura deve avere uno spessore adeguato alle dimensioni per assicurarne la stabilità ed evitare deformazioni. Generalmente lo spessore dello stampo è proporzionale alla grandezza del pezzo da produrre e si aggira nell'ordine di 5-6 mm. I preimpregnati permettono di costruire rapidamente stampi dello spessore richiesto grazie alla variabilità della consistenza dei tessuti che si trovano in commercio. Di solito, si stendono sul modello un paio strati di tessuto a bassa grammatura all'incirca 200 g/ mq. Questi tessuti leggeri, grazie alla loro morbidezza, replicano con massima precisione i dettagli del modello, perché si adagiano facilmente intorno alle curve e agli angoli della struttura. Si comportano come il MAT, ma garantendo maggiori prestazioni. Successivamente si passa alla stratifica di tessuti con grammatura più elevata, 600-800 g/m2, più spessi, fino a raggiungere le dimensioni dello stampo desiderate (Fig. 4). Per velocizzare i tempi di manodopera, si può ricorrere a stuoie, tessuti a grossa trama, spessi 2-3 mm, con le quali lo spessore dello stampo è presto raggiunto. sgrassante per poi detergere tramite una spugna morbida, essenziale a non graffiare il pezzo.
Figure 4
Preparazione di uno stampo in carbonio: dopo la deposizione sul modello iniziale del tessuto preimpregnato, si passa alla compattazione degli strati tramite sacco a vuoto, in basso a destra si nota il collegamento del sacco con la pompa del vuoto, necessaria ad eliminare le bolle di aria rimasta intrappolataFig. 5 -Stampo in fibra di carbonio di giunto sferico per sospensione: realizzato con lo stesso materiale del manufatto garantisce precisione dimensionale e geometrica
Applicare distaccante e resine
Si passa alla stesura del distaccante sul modello, fase determinante della buona uscita dello stampo. Esistono in commercio svariate sostanze distaccanti, ciascuna specifica per un certo impiego. Nel caso dello "stampaggio a freddo" (ossia a temperatura ambiente), si consiglia di utilizzare alcool polivinilico. Questo materiale filmogeno che viene steso o a pennello o a pistola, una volta seccato, diventa un film molto sottile che crea una barriera protettiva contro agenti aggressivi come possono essere i solventi presenti nelle resine (soprattutto poliestere). Una volta certi della completa essicazione del distaccante inizia la stesura del "gelcoat", che è una resina di natura poliestere o epossidica. Queste resine gelcoat, a differenza di quelle di laminazione, si presentano molto più dense e cariche di agenti rinforzanti e "vetrificanti".
Stendere gli strati di tessuto
La maggior parte del lavoro deve ancora arrivare e riguarda la stesura ("laminazione") manuale delle fibre di rinforzo. La laminazione inizia con la deposizione di un primo strato di MAT che, data la sua caratteristica di scarsa compattezza, una volta imbevuta di resina si sfalda seguendo tutte le geometrie del pezzo. Questo permette di attenuare le irregolarità della sagoma, dando una forma più smussata, adatta a proseguire con i tessuti bilanciati. Come secondo, terzo strato e così via, si utilizzano i tessuti bilanciati (twill o plain) che permettono di irrobustire il tutto. Posizionata bene ogni trama, si procede con l'impregnazione delle fibre con la resina scelta (epossidica, vinilestere o poliestere), avendo cura di evitare l'inglobamento di bolle di aria. Gli stampi possono anche essere realizzati rimuovere ogni tipo di difetto superficiale dal modello che altrimenti andrebbe a rispecchiarsi negli stampi e quindi sul prodotto finito. Le superfici del modello devono essere in perfette condizioni (assenza di righe, macchie in rilievo, polveri, sporco, crepe ecc..); in questo caso, per garantire una pulizia profonda su tutta la superficie, è sufficiente passare un panno imbevuto con sostanza il riscaldamento è un fenomeno fisico fortemente condizionante. Nell'utilizzo di stampi tradizionali, i coefficienti di dilatazione termica di stampo e pezzo sono spesso diversi, portando a problemi di dilatazioni termiche differenziali e conseguenti imprecisioni realizzative. Nel caso degli stampi in composito, utilizzati per produrre parti anch'esse in composito, questo problema è più semplice da risolvere: è abbastanza agevole utilizzare per gli stampi materiali con dilatazioni termiche compatibili con quelle delle parti realizzate. Di conseguenza, i due oggetti a contatto si dilatano in uguale misura sotto effetto combinato della pressione e della temperatura (Fig. 5). Questa accortezza evita anche il crearsi di tensioni residue all'interno dello stampo, che potrebbero svilupparsi durante il raffreddamento per effetto di una differente inerzia termica dei due diversi materiali. Le tensioni residue interne sono in genere indesiderate poiché abbassano il limite elastico e causano la tendenza del componente a deformarsi durante l'utilizzo. Il composito in fibra di carbonio ha un coefficiente di dilatazione termica 50 volte inferiore a quello dell'alluminio. Questo dato rende evidente come il composito rappresenti la scelta tecnica migliore per costruire manufatti in composito (Fig. 6).
Figure 5
Figure 6
ad affiancare piccole produzioni (anche sperimentali) dove talvolta si fa fatica a commissionare ad esterni la realizzazione dello stampo. Consentono di creare geometrie complesse in modo semplice e rapido; sono assenti da porosità; sono appositamente coperti all'interno da un gelcoat che permette una finitura perfetta del pezzo senza necessità di altri interventi; possono essere modificati o riparati con semplicità. Quando sono riscaldati offrono una espansione termica minima che li rende adatti ad essere utilizzati a partire dalla temperatura ambiente fino ad oltre 200°C. Sono molto più leggeri dei loro equivalenti metallici, aprendo cosi la strada all'impiego di una categoria di stampi agevoli e non pesanti (vedi box). Pertanto i produttori di materiali compositi sono entrati in questo nuovo mercato competitivo che li favorisce grazie alle complessità progettuali che i compositi permettono, ma che sarebbero praticamente impossibili da realizzare con i materiali tradizionali.
Dilatazioni termiche
Particolare attenzione va posta agli aspetti relativi alle dilatazioni termiche che avvengono durante il processo di stampaggio. L'aumento di volume durante
5.Staccare gli stampi polimerizzati
Nonostante il distaccante, l'estrazione del pezzo dallo stampo non è semplice ed immediata: bisogna fare molta attenzione a non danneggiare entrambi, accertandosi prima della completa catalizzazione della resina. Si utilizzano di solito spatole di plastica e non di ferro per minimizzare il rischio di graffi.
Pulire lo stampo
Il processo termina con la pulizia dello stampo. I residui di lavorazione sono rimossi con una spugna imbevuta di acqua. Una buona lucidatura è comunque consigliabile per eliminare eventuali residui del distaccante ed ottenere una superficie più lucida e regolare possibile.
Vantaggi e nuovi mercati
La realizzazione di uno stampo in composito nasce nella prospettiva di abbattere i costi rispetto ai più tradizionali stampi metallici con l'ulteriore vantaggio di poter produrre all'interno della stessa azienda lo stampo. Questo aspetto è particolarmente importante poiché consente maggiore flessibilità del processo produttivo, maggior controllo della filiera e tempi di realizzazione decisamente più ridotti. Inoltre, questa soluzione si presta
Scientific Reports, 2018
Alberto Mossa, 2020
TELKOMNIKA Telecommunication Computing Electronics and Control, 2019
SIPRI Policy Paper no. 29, 2011
Science, 2009
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Sosiaalilääketieteellinen aikakauslehti, 2012
Physical Review A, 2020
Monthly Weather Review, 1977
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2018
Pediatric Nephrology, 2009
Congresso Nazionale di diritto bancario, finanziario e assicurativo in due atti e tre scene ATTI DEL CONGRESSO, 2024